L’ultimo atto dei Pooh: i quattro inediti che riassumono 50 anni di...

L’ultimo atto dei Pooh: i quattro inediti che riassumono 50 anni di successi

A distanza di parecchi mesi dall’annuncio della sua uscita, Pooh – L’Ultima Notte Insieme è da oggi, venerdì 16 settembre, disponibile in tutti i negozi e gli store digitali. L’album, disponibile in duplice versione (3CD o 3CD + DVD) raccoglie immagini e suoni del debutto della tournée dei Pooh allo Stadio di San Siro dello scorso giugno, dove oltre 100 mila persone in due serate hanno assistito allo spettacolo di musica, parole ed emozioni, messo in scena dalla band di Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli e Stefano D’Orazio, per celebrare i cinquant’anni di carriera.

Un cofanetto speciale, che oltre ai vari CD e DVD contiene anche un libretto con il foto-racconto delle serate di San Siro e non solo: si parte dai primi scatti rubati durante le prove generali a Livorno sino alle emozionanti immagini dei Pooh a pochi minuti dall’inizio del concerto, capaci di trasmettere in un solo sguardo tutta l’emozione di un momento così importante e speciale; a concludere il foto-racconto immagini del concerto e degli altri protagonisti della serata: il pubblico che con il suo entusiasmo e il suo calore ha reso questo evento ancor più indimenticabile per chi lo ha vissuto, e probabilmente per i Pooh stessi.

Oltre ad avere la possibilità di rivivere le emozioni provate in quelle magiche serate attraverso le immagini integrali del concerto di San Siro registrate nelle serate del 10 e 11 giugno 2016, i fans aspettavano con ansia questo disco per poter ascoltare finalmente i brani inediti che i Pooh stessi avevano annunciato in un’intervista lo scorso gennaio, quando era stato dato il via ai festeggiamenti. Inediti che i fans aspettavano di scoprire da molto e che da tempo mancavano, soprattutto a causa della scomparsa a inizio 2013 di Valerio Negrini, paroliere del gruppo sin dal ’66, affiancato poi negli anni da D’Orazio sino al 2009, anno del suo abbandono della band. Proprio quest’ultimo invece ha firmato i brani presenti in questo nuovo disco, dando voce alle ultime emozioni della band, con un album che resterà come testamento di una grande storia che è giunta alla sua fine. Quattro brani che altro non sono che un misto di nostalgia, speranze ed orgoglio: la voglia di chiudere al meglio questa grande storia si è mischiata inevitabilmente con la nostalgia e la malinconia del ricordo di tanti anni passati a rincorrere i propri sogni, tra sbagli di cui mai pentirsi e soddisfazioni che mai si potranno dimenticare.
Ancora una volta il vero asso nella manica dei Pooh è stato il perfetto mix delle loro voci (quella di Riccardo Fogli compresa), che a volte si alternano efficacemente e a volte tanto efficacemente si sovrappongono sino a formare un’unico suono, quello che per tutti questi anni li ha identificati.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono questi quattro inediti tanto attesi che abbiamo ascoltato per voi.

Tante Storie Fa:  un brano energico e incalzante con la musica di Canzian cantato a turno dai cinque Pooh, con un ritornello corale in cui il famoso impasto vocale dei Pooh torna a farsi presente in modo prepotente. Un brano in cui si riflette sul passato rendendosi conto di come ogni esperienza, ogni scelta ha portato al traguardo finale, senza rimpianti; un testo che oltre agli amori sbagliati del passato può essere adattato benissimo anche alla storia della band perché senza dubbio in 50 anni di carriera anche i Pooh, pur essendo inossidabili musicisti che hanno sempre raggiunto le vette “continuando a crederci, imparando a perdere”, avranno fatto qualche sbaglio o qualcosa di cui pentirsi, ma “forse sarà cosi, chi non vive non sbaglia mai”.”

Le cose che vorrei: una ballata malinconica nella musica, scritta da Battaglia, e incalzante nel testo, che offre uno sguardo al futuro e alle speranze per un mondo migliore, con il desiderio di non smettere mai di sognare, perchè “i sogni passano i desideri restano, vuoi o non vuoi fanno bene al cuore”, e perché in fondo le cose accadono solo se fortemente volute, perché come recita una frase del testo “e invece io vorrei che chi perde puntualmente prima o poi si renda conto che non è colpa al mondo, che la sfiga è un’invenzione strabiliante, per chi vuole tutto senza fare niente”.

Ancora una canzone: si tratta del brano in rotazione radiofonica già da giugno, scritta da Facchinetti, e inserita nei live come ultima canzone, quasi come una richiesta al pubblico, alla luna, di poter cantare un’ultima canzone “Luna dai questa notte non correre dammi un attimo che diventi per sempre scordati di inseguire la notte confondi l’alba e se puoi resta in cielo di più fai che domani non sia mai”. Un brano dalla musica incalzante, quasi gioiosa, che sembra fare a botta con la dolcezza e la malinconia del testo, che per quanto ricordi di quelle “notti limpide con la festa nel cuore” non riesce a nascondere la tristezza di questo finale oramai imminente. Nel brano anche un ricordo al compianto amico Valerio Negrini, quella “stella lassù” che “sarà sempre con noi”.

Traguardi: l’ultimo inedito altro non è che uno strumentale scritto da Facchinetti sull’onda dei grandi strumentali tanto amati dal pubblico dei Pooh. Un’introduzione delicata in cui la chitarra fa da padrona, che si apre poi in un ritornello corale, registrato con il contributo di un coro gospel di 150 elementi, l’Hope di Torino. Un brano che non è stata una vera e propria sorpresa per chi ha partecipato ai concerti negli stadi e all’Arena di Verona: frammenti di Traguardi sono stati infatti utilizzati, in chiave sinfonica per l’intro e per il finale dei live, risultando apprezzatissimi da tutti sin dal primo momento. La versione in studio, decisamente più lunga di quanto era stato sino ad oggi ascoltato, permette di apprezzare meglio sia la parte del coro sia le parti iniziali di chitarra del brano. Un brano che all’ascolto trasmette quel sapore di soddisfazione che si prova al raggiungimento di un traguardo importante,  a cui spesso si arriva dopo sogni e sacrifici, proprio come questa storia che sta per finire ha dimostrato. Giunti al termine del brano ci si rende conto che i 50 gloriosi anni di carriera dei Pooh, della band dei record, di coloro che sono stati tante volte definiti gli Highlander della musica finiscono qui, con l’ultima nota di questo brano.

Un disco che è un mix di nuovo e rinnovato, dove trovano posto cinquant’anni di carriera, rappresentati da quei 50 brani eseguiti live che ripercorrono stili e anni diversi, il miglior modo di presentarsi e di farsi ricordare, perché è vero, i Pooh si scioglieranno a partire dal 1 gennaio 2017, ma la loro musica, per chi ha imparato ad amarla, non morirà mai.

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