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Sanremo 2017: ecco perché Ermal Meta ha meritato di vincere la serata delle cover

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Sanremo 2017 è ancora in corso e, dopo la terza puntata della 67esima edizione della kermesse, ci sentiamo di fare una riflessione sul perché Ermal Meta abbia trionfato al termine della serata delle cover, andata in onda giovedì 10 febbraio.

L’artista ha raggiunto il primo posto in classifica dietro a colleghi veterani come Paola Turci e Marco Masini (arrivati rispettivamente seconda e terzo) con una toccante interpretazione a due voci del brano ‘Amara terra mia‘, pubblicato nel 1972 e scritto da Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti.
Il grande pubblico ha visto Ermal Meta per la prima nel 2016, tra le nuove proposte di Sanremo, quando sul palco dell’Ariston ha cantato il brano ‘Odio le favole‘, senza peraltro aggiudicarsi la vittoria (andata a Francesco Gabbani). Poi lo ha ritrovato tra i 22 Big del Festival di Sanremo 2017, in gara con la canzone ‘Vietato morire‘.

Ermal Meta però è un cantautore sulle scene da numerosi anni, che ha fatto parte del gruppo La fame di Camilla e che, parallelamente, ha scritto canzoni e arrangiamenti per numerosi colleghi, quali Emma, Patty Pravo, Francesco Renga e Marco Mengoni, solo per citarne alcuni.
C’è più di un motivo per cui la sua versione di ‘Amara terra mia‘ ha sbaragliato la concorrenza, a cominciare dall’intensità con la quale ha affrontato il brano di Modugno, e dall’emozione che è riuscito a trasmettere empaticamente agli spettatori mentre l’ha cantato. Non a caso l’argomento principale messo in musica, quello di lasciare la propria terra per cause di forza maggiore, è particolarmente caro ad Ermal Meta e questo, senza dubbio, lo ha aiutato ad entrare in contatto con il significato primario del pezzo senza celare la commozione.

In secondo luogo, la scelta della canzone in senso stretto lo ha aiutato in termini di gradimento del pubblico, poiché questo particolare brano di Modugno, trascendendo il tempo e il distacco generazionale, si addice a qualsiasi epoca risultando sempre più che mai attuale.
Un altro fattore che ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla sua parte è sicuramente la lunga gavetta ed esperienza, in campo sia autorale che musicale: Ermal Meta fa questo mestiere da ormai molti anni (ne ha 35 ma è sulle scene almeno da 10), e questo, sul palco dell’Ariston, si è visto.

Non ultima, è apparsa evidente la padronanza vocale dell’interprete, che è sì autore, ma è anche un ottimo cantante: ha eseguito ‘Amara terra mia‘ a due voci, cambiando registro dopo la prima strofa, ed non ha sbagliato nemmeno un acuto, raggiungendo altezze timbriche femminili con estrema naturalezza. Ecco perché, diciamolo, finalmente Ermal Meta ce l’ha fatta.
 

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