<<Che bello è, quando lo stadio è pieno?!?>>
Quale canzone e frase migliore per iniziare la grande festa? Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, per la prima volta negli stadi con il Backup tour 2013 stasera ha regalato al suo pubblico il ricordo di una serata magica. Archiviato il diluvio universale abbattutosi sulla data di Padova, a Torino l’energia di migliaia di corpi danzanti ha tenuto ben lontane le nuvole: per una notte lo stadio olimpico oltre ad essere stato l’ombelico del mondo si è trasformato nell’occhio del ciclone; sereno sopra le teste dei fans, pioggia e fulmini tutto intorno a pochi km di distanza.
Il palco è formato da due enormi passerelle che arrivano fino a centro campo che fanno da protagonista rispetto al resto dello stage, molto essenziale e pulito, mentre 3 maxi schermi dominano la scena dallo sfondo per regalare per l’intera sera un mix di immagini caleidoscopiche e a volte molto toccanti. L’impatto visivo è tra i più suggestivi, i colori degli abiti dell’artista, aggiunti agli effetti speciali sul wall, fanno andare in estasi e distolgono l’attenzione da quello che invece è l’impatto sonoro. Purtroppo la nota dolente dobbiamo attribuirla all’audio: poco cristallino, strumenti e voce ammassati come se fossero compressi per non disturbare il vicinato, un suono ovattato che non disturba il pubblico ma che con qualche accorgimento poteva essere trasformato in un live mastodontico.
La scaletta ha accontentato un po’ tutti, vecchi brani storici mischiati a quelli più recenti: chi aveva nostalgia del vecchio Jovanotti ha avuto la possibilità di ascoltare ‘Ciao Mamma’, ‘Sei come la mia moto’ o ‘Gente della notte’ mentre invece chi adora il nuovo Jovanotti sicuramente ha apprezzato brani come ‘Ti porto via con me’, ‘Il più grande spettacolo dopo il big bang’ e ‘Ora’.
Personalmente ciò che mi rimarrà impresso di questo live non sarà un Jovanotti stra-energico che corre per più di 2 ore sulle passerelle, non saranno le immagini live trattate elettronicamente e mostrate sul wall, non sarà neanche il suono più o meno cristallino; tutto quello che mi ha fatto emozionare davvero è stato vedere tra la folla, mischiati tra giovani e meno giovani, dei bambini. Piccoli pulcini sorridenti sdraiati sugli asciugamani a guardare le stelle, a giocare, a ballare; la scena indimenticabile che non posso non condividere riguarda proprio due di questi bambini: sulle note di ‘Baciami ancora’ il maschietto di al massimo 5/6 anni prova a dare convinto un bacino sulla guancia ad una bimba di circa la stessa età… lei, impassibile, nega vistosamente tale gesto per tutta la durata della canzone e lui, irremovibile, continua a provarci, riprovarci e riprovarci ancora. Del resto Baciami Ancora non poteva che essere la canzone adatta per questa tenera scenetta.
Non importa chi sale sul palco, quale canzone canta e quale effetto visivo c’è alle sue spalle, il vero concerto resterà sempre e comunque l’energia e la passione che si legge negli occhi di chi va proprio quel giorno, proprio a quell’ora, proprio in quel luogo ad assaporare insieme ad altre 40000 persone l’atmosfera della musica live.
Si ringrazia Setup Live, Trident e Soleluna per l’invito.
Setlist
Ciao mamma
Megamix
Gimme Five
Non m’annoio
Tensione evolutiva
Safari
La mia moto
Serenata rap
Tutto l’amore che ho
Ciclo della notte
Gente della notte
La notte dei desideri
Medley
La notte dei miracoli (Lucio Dalla) Certe notti (Ligabue) Una notte in Italia (Ivano Fossati) Notte prima degli esami (Antonello Venditti) L’uomo in frac (Domenico Modugno)
Ti porto via con me
Ora
Le tasche piene di sassi
Terra degli uomini
Tanto Tanto Tanto
Io danzo
Muoviti muoviti
Una tribù che balla
Bella
Raggio di sole
Baciami ancora
A te
Il più grande spettacolo
L’ombelico del mondo
Bis:
Ragazzo fortunato
Penso positivo
Photogallery di Marco Cometto