The Prodigy Live@Festareggio

The Prodigy Live@Festareggio

Il mitico Campovolo di Reggio Emilia ha ospitato The Prodigy per l’unica data italiana del loro “The Day is my Enemy Tour “, senza dubbio uno dei grandi concerti dell’estate italiana 2015, grazie alla promozione artistica di  Barley Arts unita alla straordinaria macchina organizzativa di Festareggio.

Dunque un grande evento perché quando parliamo dei Prodigy non possiamo che definirli progetto seminale anni 90 della Big Beat che ha influenzato buona parte della musica elettronica del nuovo millennio e che da 5 lustri ci stupiscono con la loro energia e potenza confermata anche dal nuovo disco dal quale prende nome il live.

Sul palco di Reggio Il terzetto Liam, Keith e Maxim viene supportato  da un drumming tradizionale e da una chitarra elettrica, elementi che oltre ad arricchire il proscenio, conferiscono un registro rock alla performance electro beat dei nostri 3 .

Liam in console troneggia al centro del palco alle spalle dei due frontman , Keith in canotta bianca con il suo sguardo allucinato e penetrante e l’inquietante ghigno di Maxim incorniciato dalle sue tradizionali dreadlocks.

l’apertura spetta ad un classico “Breathe” che con il suo incedere break ci riporta agli anni 90 così straordinariamente moderno , così grandiosamente interpretato dalle voci graffianti di Maxim e Keith che si inseguono, si raggiungono si fermano,  ricordandoci il magnifico video che fu realizzato per questa traccia.

Il nuovo disco fa da filo rosso durante tutto il live inframezzato dagli straordinari singoli che i The Prodigy hanno prodotto nei 6 dischi da studio della loro carriera. L’assalto sonoro prodotto da Nasty è adrenalina pura per l’audience numeroso, duplicato da The Day is my Enemy titletrack e opener dello stesso.

Se torniamo al 97 anno del capolavoro Fat of the Land i Prodigy ci fanno riapprezzare due supertrack che rispondono ai nomi di Firestarter e Smack my bitch up che sapientemente Liam Howlett orchestra dietro le sue macchine elettroniche e lascia cavalcare il palco alla coppia Maxim-Keith, maestri di cerimonia che ci spingono là, fino a quelle “frontiere selvagge” della musica che non tutti sanno raggiungere .

E dunque sia per Wild Frontier e Get your fight on  ritornando poi al punto di partenza con Voodoo People 1994 e passando per il penultimo lavoro di Invaders must die e Omen .

La guerra mediatica dei Prodigy non è lunghissima ma intensa , una battaglia di guerrieri urbani, di suoni primordiali, di ritmica impulsiva dove Il giorno è il nemico da combattere e la notte è l’oscura alleata !

fERDIDAS

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