Placebo: il report del concerto di Milano

Placebo: il report del concerto di Milano

È una festa di compleanno di tutto rispetto quella che Brian Molko e compagni hanno organizzato per il ventesimo concerto del tour che celebra i loro vent’anni di carriera. E se è il pubblico a cantare in coro “Happy Birthday” come nella più classica delle festicciole casalinghe sono invece i Placebo a fare a Milano e ai fan presenti il regalo più bello: live tiratissimo, Brian Molko e band in gran forma, scaletta che non dimentica nessuno dei grandi successi della band.

Molko in più di un’occasione aveva espresso quello che spesso è un sentimento comune per le band più longeve: una sorta di disamore nei confronti dei più grandi successi commerciali di Placebo. Ma in questo tour celebrativo, aveva assicurato il cantante, ci sarebbe stato spazio per tutti i loro cavalli di battaglia. E così è stato.

Il concerto si apre con i maxi schermi che trasmettono un omaggio a Leonard Cohen, recentemente scomparso. Dopo l’applauso che il pubblico gli dedica parte invece un video che celebra la storia della band con frammenti dei loro videoclip e riprese di backstage. Quando la band arriva sul palco e attacca con “Pure Morning” il pubblico esplode in un boato.

Molko si dismostra subito in ottima forma e non disdegna di prendersi delle pause tra una canzone e l’altra per parlare degli argomenti più diversi: dalla superluna di questi giorni alle catastrofi ambientali imminenti, fino al suo commento in merito al fatto che in molti, tra il pubblico, hanno il cellulare alzato.

“Ladies and gentlemen and everyone in between” dice rivolgendosi al pubblico “Molti di voi oggi hanno scelto di guardare il concerto attraverso una piccola gabbia: un piccolo schermo, che vi fornisce un simulacro inferiore del momento. E questa è una vostra scelta, non possiamo fermarvi. Fatelo pure: perdetevi tutto il concerto, filmatelo, portatevelo a casa, riguardatevelo e si sentirà e si vedrà di merda”.

Dopo l’invettiva e la presentazione della band, si ricomincia con “Too Many Friends“, seguita da una infilata di canzoni che scorre via veloce fino a “Without You I’m Nothing“, in cui sui maxi schermi compaiono immagini di David Bowie e di momenti insieme a Brian Molko. “Grazie David”, lo saluta Molko. Il pubblico tributa un grande, lungo applauso al Duca Bianco. È uno dei momenti più intensi della serata. Figlio di un banchiere, cresciuto a Lussemburgo in importanti scuole private, Molko ha più volte dichiarato il suo debito con Bowie: “Mi ha salvato la vita, avrei fatto qualsiasi cosa per non finire dietro una scrivania in banca”.

Dopo “Lady Of The Flowers” Brian dichiara apertamente la fine di quella che lui definisce “The melancholic section of our show”. E infatti si riprende con un picco di adrenalina che prevede in veloce successione “For What It’s Worth“, “Slave To The Wage“, “Special K“, “Song To Say Goodbye” e “The Bitter End“.

Il rito dei bis prevede “Teenage Angst“, “Nancy Boy” e “Infra-Red” e si chiude con “Runnin Up That Hill“. Sugli schermi, un pacchetto di sigarette con il volto di Donald Trump e la scritta  “Nuoce gravemente a te e a chi ti sta intorno”.

Festa di compleanno particolarmente riuscita per i Placebo, che hanno entusiasmato il loro pubbico e sono stati ricambiati da un grande calore, in un continuo scambio di energia.

Queste le foto del concerto, scattate da Francesca Di Vaio:

Questa la setlist del concerto:

Pure Morning
Loud Like Love
Jesus’ Son
Soulmates
Special Needs
Lazarus
Too Many Friends
Twenty Years
I Know
Devil in the Details
Space Monkey
Exit Wounds
Protect Me from What I Want
Without You I’m Nothing
36 Degrees
Lady of the Flowers
For What It’s Worth
Slave to the Wage
Special K
Song to Say Goodbye
The Bitter End

BIS

Teenage Angst
Nancy Boy
Infra-red

Running Up That Hill (Kate Bush)

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