Nonostante i sabotaggi – Ministri live @ Obihall (Foto di Stefano...

Nonostante i sabotaggi – Ministri live @ Obihall (Foto di Stefano Mattii)

L'assenza di Michele Esposito ha reso, paradossalmente, il live fiorentino dei Ministri qualcosa di unico e irripetibile

Quando il tuo batterista si sente male due giorni prima di un concerto, il primo pensiero che fai è quello di annullare la data, prenderti una piccola pausa e aspettare; certo, rischi di deludere i fan, di aver creato un’attesa che va poi vanificata, ma alla fine cosa poter fare per non compromettere tutto?
I Ministri ne hanno dato un saggio venerdì 27 novembre all’Obihall di Firenze: nonostante l’assenza di Michele dietro i piatti della batteria, Divi e Federico per l’occasione hanno sfoderato un set più minimale ed acustico, uno di quei live che ti prendono il cuore e te lo smontano, tante sono le emozioni che riescono a dare. Accompagnati da un Marco Ulcigrai in splendida forma, che si è diviso tra chitarre e batteria per l’occasione e dal ritorno del “figliol prodigo” Effe Punto i due Ministri hanno messo in scena alcuni brani da intenditori, di quelli che tutti i presenti sognavano di riascoltare ma, forse, pochi avevano il coraggio di chiedere a gran voce: da “La piazza” a “I nostri uomini ti vedono” fino a “Vestirsi male” e l’immancabile “Il bel canto”. Una carrellata in ciò che sono stati i Ministri, in una chiave semi acustica da brividi, con Effe Punto sugli scudi e un Divi scatenato, in piena empatia con il pubblico, composto da giovani e giovanissimi pronti a sorreggere il cantante dei Ministri ogni volta che effettuava stage diving o ad abbracciarlo quando si incamminava tra le ali di folla. Si è creata un’atmosfera unica, difficilmente ripetibile, una di quelle serate in cui sai che devi essere lì, a sudare in mezzo alla gente, a sentire quella musica, a cantare quella musica e non c’è un posto migliore al mondo, nonostante i “sabotaggi” della sorte.
Ad impreziosire il tutto due set da paura dei Fast Animals and Slow Kids e de Il Pan del Diavolo ad aprire il live, due veri e propri concerti che hanno infiammato il pubblico creando il clima perfetto per i Ministri: soprattutto i FASK, nonostante i 3 mesi di pausa dai live da cui venivano, hanno confermato di essere una delle realtà dal vivo migliori della musica italiana.
Ministri, FASK, Pan del Diavolo: tre realtà nuove e straordinariamente qualitative della nuova musica italiana. Bellezza pura.

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