Guns N’ Roses reunion, primo live al Troubadour: foto e video

Guns N’ Roses reunion, primo live al Troubadour: foto e video

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Trobadour, West Hollywood, California. 1 aprile. Sembra uno scherzo ma non lo è. Axl Rose, Slash e Duff McKagan sono di nuovo insieme sullo stesso palco a suonare le canzoni dei Guns N’ Roses. L’ultima volta che è successo era il 17 luglio del 1993.

Ora, in un club che può contenere circa 400 fortunate persone, i tre maggiori protagonisti di una band che ormai molti relegavano alla storia sono di nuovo sul palco. Nonostante i rumour né Steven Adler Nè Matt Sorum, i due batteristi che negli anni d’oro dei Guns si sono succeduti dietro le pelli, sono presenti sul palco. Ma questo non significa che non faranno la loro comparsa, come guest, in futuro.

Alla batteria siede Frank Ferrer, mentre la chitarra ritmica è di Richard Fortus, come previsto.

La band suona tutte le sue principali hit ma anche “Chinese Democracy” e “Better”, tratte dall’album Chinese Democracy del 2008, quando l’unico membro originale della band era Axl Rose. L’ultima volta che quella nuova versione dei Guns è salita sul palco era il 2014, a Las Vegas.

Questa la scaletta del live di ieri sera:

01. It’s So Easy
02. Mr. Brownstone
03. Chinese Democracy
04. Welcome To The Jungle
05. Double Talking Jive
06. Live And Let Die
07. Rocket Queen
08. You Could be Mine
09. The Godfather Theme (Slash)
10. Sweet Child O’ Mine
11. New Rose
12. Better
13. Knockin’ On Heaven’s Door
14. My Michelle
15. Nightrain
16. The Seeker
17. Paradise City

Una foto pubblicata da ? Slash ? (@slash_world) in data:

Dalla scaletta, dalle foto e dai tanti video amatoriali, anche se di pochi secondi, che in queste ore stanno circolando in rete (qui di seguito ve ne riportiamo alcuni) ci si può fare un’idea di ciò che possa essere stato questo primo assaggio dei nuovi Guns N’ Roses.

Prima le buone notizie: la voce di Axl sembra reggere bene, e questa è la cosa più importante. L’attacco di Welcome To The Jungle appare graffiante quel tanto che deve essere e non sembra forzato. Slash e Duff sul palco fanno il loro dovere come ci si sarebbe aspettati da loro, che a differenza di Mr. Rose dai palchi di tutto il mondo non sono mai scesi, grazie alle rispettive band e ai loro progetti in comune, come i Velvet Revolver.

Quali sono le cattive notizie? Da quanto si è potuto vedere il buon Axl sta riproponendo la versione di sé stesso del 1990: bandana rossa, chiodo di pelle, persino una camicia di flanella annodata in vita. Non solo, ripropone anche le stesse mosse: ballettino con andatura altalenante da destra a sinistra e mano tesa a palmo davanti a sé non mancano. Forse è così che i suoi fan più accaniti vogliono vederlo, ma d’altro canto il paragone rischia di essere impietoso. Gli anni passano per tutti e, forse, proporsi in una veste estetica che riporti meno la mente agli anni d’oro può aiutare a non dover per forza fare il paragone con i bei tempi andati.

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To Tonight’s gig @slash @gunsnroses @thetroubadour #GunsNRoses #Slash #RnFnR #GnFnR PHOTO BY @kunkfu33 ????

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L’estetica anni ’90, a voler ben guardare, non è un problema solo del tanto vituperato Axl. Mr. Saul Hudson, a.k.a. Slash, porta in giro la sua immagine anni ’90 da anni su tutti i palchi del mondo senza che nessuno gliene abbia mai fatto una colpa: pantalone di pelle, canotta e immancabile cilindro nero calato sulla folta chioma sono ormai la sua divisa. Non solo: la scaletta della serata mostra che il buon Slash si esibisce ancora nel suo assolo di chitarra sulle note del Padrino. Un grande classico ma, anche qui, una cosa che lo si sente fare dagli anni Ottanta: qualche proposta nuova non avrebbe guastato. Anche in questo caso, però, forse è proprio questo che la stragrande maggioranza dei fan dei Guns vuole sentire. Duff, dei tre, sembra essere quello che ha retto meglio il trascorrere degli anni, ma è anche vero che la sua posizione un po’ più defilata all’interno della band lo mette al riparo da passi falsi come quelli descritti sopra.

Insomma,  i Guns N’ Roses sono tornati e sono in forma ma, se non si vuole relegare questa operazione nel puro amarcord (con risultati non soddisfacenti per chi avesse l’ardire di fare il paragone con i tempi d’oro), sarebbe utile che provassero a fare un passo in avanti. Non occorre dimenticare il passato o non riproporre i grandi classici, ma sarebbe probabilmente una buona idea proporre anche qualcosa di nuovo, sia dal punto di vista dell’immagine che da quello dei contenuti. E non si dica che non hanno avuto il tempo di farlo, perché a professionisti di quel calibro basta probabilmente una mezz’ora per titrare fuori qualcosa di nuovo insieme, decidere un nuovo assolo, un arrangiamento particolare o di proporre qualcosa di meno sentito.

A voler dire la verità, il problema dell’essere sempre uguale a sé stessi non è solo un problema targato Guns N’ Roses. Tutto il mondo del classic rock ne è affetto e c’è una lunga lista di band che si ripropongono da trent’anni sempre nella stessa maniera. Il motivo principale, probabilmente, è che i loro fan li vogliono vedere proprio così. Per molte di queste band, però, questa non è una giustificazione sufficiente per non provare ad evolversi. Nel caso dei Guns, oltretutto, questa ripresa di un passato glorioso è ancor più evidente e impietosa a causa del lungo periodo di lontananza dei membri della band. Un conto è vedere da trent’anni la stessa band riproporre le stesse canzoni e lo stesso look, un conto è averli visti l’ultima volta nel 1992 e rivederli ora, con vent’anni di più sulle spalle.

Per chi volesse vedere più foto e più video, ecco alcuni account instagram dei fortunati presenti alla serata di ieri sera:

I Guns N’ Roses hanno annunciato venerdì scorso le tappe del loro tour negli USA, che li vedrà esibirsi negli stadi. Il tour inizierà il 23 giugno al Ford Field di Detroit e continuerà sino al 22 Agosto, con la data finale di San Diego. Il nome del tour “Not In This Lifetime” sembra sia riferito alla risposta che diede Axl Rose a un giornalista nel 2012, quando gli chiese se sarebbe mai stata possibile una reunione dei Guns N’ Roses.

 

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