Elisa On Tour a Montichiari: il report del concerto

Elisa On Tour a Montichiari: il report del concerto

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Spettacolo di alto livello quello di Elisa al Pala George di Montichiari mercoledì 23 novembre per la tappa del suo On Tour.

Poco più tardi delle 21 le luci si abbassano, un telo semi trasparente contorna il palco e ha inizio la serata.
Fra il fumo e le luci soffuse compare Elisa, avvolta da una magia particolare la si intravvede al flauto traverso, per poi passare al habits, uno strumento particolare (che ha anche un valore affettivo essendole stato regalato dal suo funsclub al raduno dello scorso anno) in un intro che si trasforma subito in una coreografia pazzesca su “Bad habits”, contornata da ballerini “virtuali” in proiezione luminosa.
Cala il sipario e si comincia con “No Hero”, il primo singolo che ha anticipato l’ultimo disco; Elisa da subito il meglio di sé, riuscendo ad arrivare con una delicatezza ed energia di cui è difficile tracciare il confine.
Pantaloni neri e maglia lunga blu che lascia intravvedere il tatuaggio floreale sulla spalla, Elisa non si trattiene dal coinvolgere il pubblico, sempre pronto a rispondere quando gli si rivolge il microfono.
La voce dell’intero palazzetto si unisce a quella della cantante di Monfalcone su “Bruciare per te”, ultimo singolo estratto dal disco, uno dei pochi brani in italiano di “On”.
Passa alla tastiera per un tuffo nel passato con “Qualcosa che non c’è”, e conclude di nuovo in piedi davanti al suo pubblico con gli occhi sognanti.
Dai momenti più intimi a quelli più pop, Elisa balla, corre e salta, perfettamente a suo agio sul palco, perfettamente in sintonia con il suo pubblico. Proprio a due passi delle mani alzate dei fan, lei seduta sul bordo del palco insieme ai suoi musicisti con la chitarra per “The window” e “Broken”.
Le luci creano un atmosfera che arricchisce quello che è già da solo un grande spettacolo, unito al telo che durante la serata si abbassa e crea una terza dimensione su cui si proiettano immagini.
La naturalezza con cui si muove sul palco e mostra alternandosi il suo lato più intimo e quello più rock sono la sua caratteristica migliore. Elisa è un artista completa, matura e consapevole, con un animo internazionale che sul palco da il meglio di sé.
Più volte si è avvicinata alle persone delle prime file per incitarle e per sfiorare le mani.
Sugli schermi circolari alle sue spalle le immagini non solo del concerto, ma anche riprese inedite e  video del suo percorso, dal suo esordio fino ad oggi.
Pelle d’oca su “Hallelujah”, interpretazione come solo lei sa fare, una vera preghiera, un omaggio a Leonard Cohen per cui basta la sua voce, lei seduta sul bordo del palco con gli occhi fissi.
Cambio d’abito per continuare verso il chiudersi della serata, Elisa in nero, più sportiva, per far esplodere di energia tutto il pubblico su “Love me forever”, sui monitor si alternano smile, cuori e scritte colorate che creano una situazione molto pop anni ’60.
Si prosegue con “Together”, d’impatto la scritta “Peace” sui monitor.
Elisa sa comunicare, con la voce, con quel sorriso stampato per tutto il concerto, con i gesti. E’ nel suo mondo, non ha bisogno d’altro, sul palco non si risparmia e il risultato è qualcosa di davvero eccellente. Prima di chiudere con “Cure me”, a luci spente si sente la voce di Elisa ripetersi in un’eco di <<quella musica è tutto ciò che ho>>, poche parole per dire tutto.

Indubbiamente una delle voci più belle che abbiamo in Italia, con uno animo e una grinta internazionale, Elisa è accompagnata per questo tour dalla sua band composta dal marito Andrea Rigonat (chitarra), Curt Schneider (basso), Victor Indrizzo (batteria), Cristian Rigano (tastiere), e le coriste Jessica Childress e Sharlotte Gibson.

La scaletta della serata:

Bad habits
No hero
Catch the light
Ready now
Bruciare per te
Eppure sentire
Stay
Qualcosa che non c’è
L’anima vola
The window
Broken
Ti vorrei sollevare
Almeno tu nell’universo
Luce
Heaven out of hell
A modo tuo
Yashal
Hallelujah
Love me forever
Peter pan
Together
Rainbow
Gli ostacoli del cuore
With the hurt
Labyrinth
Cure me

 

Ecco una gallery della serata a cura di Pamela Rovaris.

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