Intervista: Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti) ci parla del nuovo album...

Intervista: Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti) ci parla del nuovo album “Nel giardino dei fantasmi”

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Il prossimo 7 dicembre sarà pubblicato “Nel giardino dei fantasmi”, l’ultimo album di studio dei Tre allegri ragazzi morti. Lo storico trio di Pordenone è tornato dopo quasi tre anni dall’uscita di “Primitivi del futuro” e si appresta a presentare il nuovo lavoro durante una prima serie di date, programmate in giro per la penisola a dicembre 2012.

Secondo le prime anticipazioni, il disco sarà caratterizzato anche da musica caraibica e africana. Davide Toffolo, leader della band e fumettista, ne ha curato l’intero concept-visivo attraverso i suoi disegni: accanto alla sua arte saranno presenti le grafiche di Alessandro Baronciani e le foto di Steven Jonger. Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande al bassista del gruppo, Enrico Molteni, che ci ha raccontato come è nato “Nel giardino dei fantasmi”, spiegando la sua personale interpretazione delle metafore che si celano dietro ad esso.

“Primitivi del futuro” segnava una sorta di svolta musicale per voi, che da sonorità rock passavate a reggae e dub. “Nel giardino dei fantasmi” dal poco che si è potuto ascoltare sembra tornare verso le origini. Puoi anticiparci qualcosa di più sull’album? Ad esempio, che significato ha il titolo?

Il titolo ha varie sfumature di significato, credo che come al solito sia bene che ognuno dia la propria interpretazione: la mia come Enrico è metaforica, indica l’Italia (il giardino) e i fantasmi (gli italiani), e noi come gruppo in quel contesto. Il titolo è anche stato spunto per tutto il progetto grafico e fotografico, abbiamo lavorato molto e siamo soddisfatti dell’immaginario creato. Ad ogni canzone corrisponde un fantasma o gruppo di fantasmi. L’unione di più teste (Davide ai disegni, Alessandro Baronciani alla grafica, Canedicoda ai costumi e Sterven Jonger alle foto) è stata efficace ed intensa.

Come avviene il processo creativo che porta alla realizzazione di un vostro disco?

Davide registra spunti di riff, alcune parole e linee melodiche vocali: da lì cerchiamo tutti assieme (ultimamente con Paolo Baldini) di costruire tracce compiute con suoni ed intrecci ritmici, insomma di completare gli spunti in dischi sempre più belli.

L’album sarà pubblicato dalla vostra etichetta indipendente, la “Tempesta Dischi”, della quale fanno parte i nomi di spicco della musica alternative italiana. Ci spieghi come è nata e come è diventata ciò che è oggi?

È nata per permettere a noi Tre allegri di esistere da un punto di vista legale/fiscale, ed è diventata etichetta, anche se preferiamo ancora definirla “collettivo“, perché è più simile alla realtà delle cose. Oggi è diventata un riferimento di qualità (spero) e di indipendenza. Siamo felici di aver alzato il tiro con la sezione International: dopo dieci anni di lingua italiana come condizione necessaria, oggi non abbiamo più limiti, e possiamo pubblicare band che amiamo come Iori’s Eyes, Ninos du Brasil, A Classic Education, Aucan, Mellow Mood

Di solito ai vostri album seguono dei tour piuttosto impegnativi, che vi portano ad esibirvi in quasi tutta Italia. Qual è l’aspetto del momento live che preferisci?

Personalmente amo il rientro in albergo a fine serata, quando l’eccitazione di ognuno viene confrontata liberamente e quando nascono i tormentoni di gruppo più duraturi. Chiaramente il tutto dopo i concerti e l’incontro con le persone, che rimangono momenti davvero intensi.

C’è un luogo in particolare in cui tornate spesso a suonare e al quale siete particolarmente legati?

Ce ne sono molti. Se parli di locali, direi Hiroshima Torino, Magnolia Milano, Flog Firenze… ma sono molti e non tutti elencabili. Se parli di zone geografiche, amiamo molto Sicilia e Sardegna, così come Abruzzo e Marche. Ok, a pensarci bene usiamo criticare il nostro paese ma in fondo ne siamo innamorati in ogni sua forma.

Per ora avete in programma alcune date di presentazione del disco a dicembre, a cominciare dalla serata “Tempesta al Rivolta”, poi avete previsto un tour per il 2013?

Abbiamo aperto una nostra struttura di booking, come si suole chiamare la prenotazione dei concerti. Si chiama La Tempesta Concerti e si raggiunge tramite l’indirizzo concerti@latempesta.org. Questo per dire che dopo un primo giro dicembrino, riprenderemo più dettagliatamente il tour a febbraio e marzo, per poi ricominciare a giugno per l’estivo. Sicuramente per ora la serata più importante è quella del Rivolta, che ci vede sul palco ma anche promotori!

“Nel giardino dei fantasmi” è stato anticipato dal singolo “La mia vita senza te” definita “filastrocca di esorcismo contro la perdita di persone o cose”, ecco la tracklist completa del disco:

01 – Come mi guardi tu
02 – I cacciatori
03 – Bugiardo
04 – La mia vita senza te
05 – Alle anime perse
06 – La fine del giorno (canto n° 3)
07 – La via di casa
08 – Bene che sia
09 – E poi si canta
10 – Il nuovo ordine
11 – Di che cosa parla veramente una canzone?

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