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Verano

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Per l’ultima serata “Wow” della stagione, il Circolo Magnolia ospita sul palco “tre prime volte”; tre voci femminili emergenti che a partire dalle 21,45 hanno dato vita a una grande serata.

Poco prima della mezzanotte inizia il live di Joan Thiele che fa saltare tutto il locale; la giovane cantante italiana dal fascino esotico che ha appena pubblicato il singolo “Polite”.

Prima di lei sul palco Irene Maggi, con una plays targata Lady Gaga, e Verano, nome d’arte di Anna Viganò, che annuncia l’uscita del suo disco per il prossimo mese.

La scaletta del live di Joan Thiele:
Rainbow
Taxi driver
Tango
Ways
Save me
Lost ones
Hotline Bling
Fire
Blue tiger
Armenia
Lampoon
Polite – ft Nikki
Azul

E’ la notte di Pasqua, Colapesce si presenta sul palco con il collarino ecclesiastico ed inizia a distribuire ostie al pubblico delle prime file sulle note di “Compleanno”: è con questa immagine, che avviene più o meno a metà serata, che si può riassumere l’impatto del live di Lorenzo Urciullo, un live ben fatto, costruito e allo stesso tempo spontaneo, in cui i suoni, i dettagli, hanno un’importanza davvero cruciale, come del resto nel bellissimo “Infedele”, suo ultimo album.

Colapesce costruisce, grazie anche a una band formidabile in cui spicca Adele Nigro (voce degli Any Other), un live da club che però sarebbe altrettanto adatto in un teatro (location infatti in cui si è esibito nella prima parte del tour): sonorità soffuse e ritmi più danzerecci si alternano in un unicum in cui la voce di Lorenzo ci fa da guida, trasportandoci quasi in un universo parallelo fatto di suggestioni, voglie, passioni e riflessioni personali che diventano collettive: dalla bellissima “Ti attraverso”, passando per “Vasco de Gama” fino a “Maometto a Milano” e ovviamente al singolo “Totale”, già imparato a memoria dal pubblico foltissimo del Capanno Blackout di Prato, toccando anche brani dai dischi precedenti come “Egomostro”, “Maledetti italiani” o “Restiamo in casa”, Colapesce fa un dipinto sonoro di altissimo livello, dimostrando un’identità artistica ben definita e al momento non replicata nel panorama musicale italiano.

In questo contesto non sfigura neppure la cover di “Segnali di vita”, con cui l’artista siciliano rende omaggio al suo conterraneo e maestro Franco Battiato (c’è qualcosa di battiatesco sicuramente in ciò che propone Lorenzo).

Ecco i riferimenti possono essere Battiato, piuttosto che le composizioni di Umiliani o la scuola cantautorale genovese (più Lauzi e Bindi che De Andrè e Tenco): Colapesce costruisce un film, un immaginario ed è bravissimo a rimanere nella parte, regista e attore protagonista.

Menzione speciale per l’apertura chitarra e voce di Verano, alias Anna Viganò, il cui disco di prossima uscita sarà prodotto proprio da Colapesce: ci ha regalato una piccola anteprima di quello che ascolteremo, se il buongiorno si vede dal mattino, ascoltatevi questo disco, le atmosfere ci sono tutte, non resta che avere conferma dagli arrangiamenti, ma pensando a chi ha curato la produzione, non ho molti dubbi che sarà un lavoro di spessore.