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Suoni di Marca

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Grande successo di pubblico ed infinite emozioni ieri 4 agosto sera al “Suoni di Marca festival 2018” per lo spettacolo (perchè chiamarlo concerto sarebbe riduttivo) di Red Canzian “Testimone del tempo”.
Canzian, trevigiano, ha portato tutta la sua energia ed entusiasmo, nonchè il suo grande bagaglio professionale di oltre cinquant’anni di carriera, esibendosi con la sua band nell’ambito della manifestazione che da 28 anni regala alla città di Treviso splendide serate di musica e concerti gratuiti.

Red Canzian, che dopo lo scioglimento dei Pooh sta conducendo con passione e grande creatività nuovi progetti autonomi, in questo spettacolo è affiancato sul palco da ottimi musicisti:
Ivan Geronazzo e Alberto Milani alle chitarre, Daniel Bestonzo alle tastiere, Phil Mer alla batteria e Chiara Canzian ai cori (e voce solista in alcuni bellissimi brani).

Nella fotogallery alcuni dei momenti migliori della serata.

L’Artista piacentina insieme alla sua band ha presentato il suo ultimo album Modern Art insieme ai suoi vecchi successi rivisitati in versione “modernart”.

Nina Zilli a Suoni di Marca 2018 - Ti amo mi uccidi tour

Nina Zilli si è esibita martedi 31 luglio a Suoni di Marca Festival 2018 a Treviso.

Maria Chiara Fraschetta, in arte  Nina Zilli, ha conquistato il pubblico presente con il suo talento e la sua innata simpatia, con lei sul palco a rendere ancor più bello ed entusiasmante il live Riccardo Gibertini “Jeeba” (tromba, trombone, dub, tastiere), Antonio Vezzano “Heggy” (chitarre), Nicola Roccamo “Nico” (batteria), Lucio Enrico Fasino (basso), Riccardo Di Paola (tastiere) ed Enzo Tribuzio “Dj Zak” (scretch, campioni).

La tappa trevigiana fa parte della tournèe estiva, partita da Aiena del “Ti amo Mi uccidi Tour”  che prende il nome da una delle tracce contenute nel suo ultimo album “Modern Art”.   Dopo la tournée invernale e la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Senza appartenere”,  Nina Zilli è tornata a esibirsi nella dimensione live, quella che più la appassiona e le è congeniale,  con una serie di concerti in giro per la penisola e anche all’estero.

La cantante piacentina con la sua spiccata simpatia e raffinatezza indiscussa, ha conquistato da subito il pubblico di Suoni di Marca,  con un repertorio che va dal soul, al blues, dal pop-rock al reggae.

Tre cambi d’abito per un live che ha visto in scaletta i brani del suo ultimo lavoro “Modern Art“, come “Mi Hai Fatto Fare Tardi” che ha anticipato l’uscita dell’album, il nuovo singolo in radio questi giorni “1xUnAttimo” e “Ti Amo Mi Uccidi” e i  suoi successi più amati dal pubblico, per una serata carica si energia e di sex appeal ed elegante.

Il concerto si è concluso con i saluti della cantante al numeroso pubblico che è accorso in massa per applaudire, cantare e  ballare con la musica di Nina Zilli.

Si ringrazia Suoni di Marca, Live Nation e Nina Zilli

 

di seguito le foto della serata

Quando due artisti tanto raffinati e sensibili si incontrano, non possono che nascere “fiori” di particolare bellezza. Nel 2012 Marina Rei e Paolo Benvegnù hanno iniziato a collaborare e hanno composto insieme il brano Nei fiori infranti contenuto nell’album di lei La conseguenza naturale dell’errore, e in questa estate 2018 si sono ritrovati mettendo in piedi un tour chiamato “Canzoni contro la disattenzione”, da loro stessi definito come una sorta di “educazione al sentire”, con il quale stanno girando l’italia e che lo scorso 29 luglio ha fatto tappa nella splendida cornice dei bastioni delle mura di Treviso nell’ambito di Suoni di Marca festival 2018.

Un concerto ricco, basato sul repertorio di entrambi i cantautori interpretato in duo, con le voci che si incontrano, si abbracciano e si sovrappongono in maniera molto interessante. La scaletta del concerto, per l’occasione leggermente ridotta rispetto al solito per questini di tempo (nella stessa serata si sono esibiti prima di loro il Carlo Colombo Quintet e Sergio Caputo nell’ambito della serata chiamata ironicamente “Un sabato italiano…di domenica!”), ha proposto inoltre la rivisitazione molto intensa di alcune perle della musica d’autore italiana, brani interpretati con grande trasporto emotivo.

L’ energica cantautrice romana in alcuni brani ha suonato la batteria, ma ha saputo anche regalare momenti di grande intensità ed emozione in apertura, con La canzone dell’amore perduto, e nella riproposta dei brani di impronta cantautorale di Benvegnù, dal testo introspettivo e riflessivo, come Cerchi nell’acqua.
Altri episodi da ricordare della serata, la grintosa Donna che parla in fretta della Rei, “recitata” seduta alla batteria, la poetica Elegia di Paolo Conte e il duetto meravigliosamente intenso su Che cosa son le nuvole dell’indimenticabile e indimenticato Domenico Modugno.
L’incontro di due figure caratterialmente molto differenti, vulcanica ma elegante lei, più timido e schivo lui, funziona, e il pubblico gradisce in modo evidente questa particolare e insolita alchimia.
Sul palco, i due cantautori sono affiancati dalla band dei musicisti di Benvegnù.

Il tour dei due cantautori proseguirà e chissà che da questa esperienza possa nascere qualcosa di particolare, ci auguriamo, come un album live, un disco insieme, o chissà quali altre sorprese.

Prossime date:

4/08 Bordighera (IM) – Aspettando Godot

24/08 Rionero in Vulture (PZ) – Vulvanica Festival

Marina Rei e Paolo Benvegnù

Scaletta del 29.07.2018, Treviso Suoni di Marca 2018

 Canzoni contro la disattenzione

  1. La Canzone dell’amore perduto (de André)
  2. Il mare verticale (Benvegnù)
  3. Pensiero stupendo (Patty Pravo)
  4. Cerchi nell’acqua (Benvegnù)
  5. I miei complimenti (Rei)
  6. Up patriots to arms (Battiato)
  7. Donna che parla in fretta (Rei)
  8. Io e il mio amore (Benvegnù)
  9. È solo un sogno (Benvegnù)
  10. Cosa sono le nuvole (Modugno)
  11. Al di là di questi anni (Rei)
  12. Noi (Rei)
  13. Un inverno da baciare (Rei)
  14. Elegia (Conte)
  15. Il mare è bellissimo (Benvegnù)
  16. Nei fiori infranti (Rei + Benvegnù)

 

Sergio Caputo approda a Suoni di Marca festival 2018, la manifestazione di musica dal vivo gratuita che da ben 28 anni si svolge sulle mura della città di Treviso ogni estate. La serata del 29 luglio, denominata “Un sabato italiano…di domenica!”, è aperta dal jazz del trevigiano Carlo Colombo Quintet, e prosegue con ben due eventi di grande interesse: il live set di Sergio Caputo e il concerto di Marina Rei insieme a Paolo Benvegnù.
Sergio Caputo presenta in questa occasione il suo più recente album “Oggetti smarriti”, che contiene la rivisitazione di alcuni suoi successi molto noti al grande pubblico, come “Garibaldi innamorato” e “Un sabato Italiano” e altri brani del suo repertorio meritevoli di attenzione che sono passati un po’ in secondo piano rispetto a quelli più famosi per i quali, un po’ superficialmente egli viene normalmente ricordato.
E durante la serata, il pubblico avrà la piacevole sorpresa di riscoprire un artista di notevole simpatia e un musicista di grande talento, sicuramente ed inguistamente troppo “dimenticato” dalla critica e dai media.
Sergio Caputo sul palco dei Bastioni San Marco presenta un live di circa un’ora affiancato da due ottimi musicisti: Fabiola Torresi (basso, cori e voce solista) e Alessandro Marzi (batteria).
Davvero interessante e piacevole riscoprire un artista così eclettico (a questo progetto Caputo ha affiancato infatti, in quest’ultimo anno, un disco e un tour con Francesco Baccini) e sempre molto coinvolgente.

Si ringrazia Suoni di Marca Festival e in particolare l’entusiasmo e l’iniziativa del suo Direttore Artistico Paolo Gatto.

Scaletta del 29.07.2018,
Treviso, Suoni di Marca Festival

Oggetti smarriti

  1. Rifarsi una vita
  2. Metamorfosi
  3. Spicchio di luna
  4. I love the sky in Septeember
  5. Street of my heart
  6. Un sabato italiano
  7. Bimba se sapessi
  8. (un brano interpretato da Fabiola Torresi, basso e voce)
  9. L’astronave che arriva
  10. Il Garibaldi innamorato

 

 

 

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Suoni di Marca 2018

Apre il 19 luglio il Festival Suoni di Marca che quest’anno giunge alla ventottesima edizione sotto la direzione artistica di Paolo Gatto. La manifestazione propone come di consueto un ricchissimo programma di intrattenimento, con concerti di qualità e la presenza di grandi artisti italiani ed internazionali, per soddisfare i palati più esigenti e i gusti più differenti del pubblico di ogni età.
Vi sarà spazio anche per i giovani emergenti, le band locali e le orchestre, che si alterneranno su ben tre palchi allestiti sui bastioni delle mura di Treviso.
E non mancheranno nemmeno le proposte enogastronmiche più varie, nei numerosi stand di ristoranti locali ed etnici.

Ecco il programma completo per quest’edizione di Suoni di Marca Festival 2018.
Trovate i nomi di tutti gli artisti di quest’anno, dai palchi minori al main stage.
Si inizia alle 18.30 e l’ingresso è gratuito tutte le sere!

Un appuntamento assolutamente da non perdere.

 

Teresa De Sio in concerto a Suoni di Marca 2017, Treviso.

Teresa De Sio si è esibita a Treviso nell’ambito di Suoni di Marca festival 2017 in una serata interamente dedicata alla musica partenopea ed in particolare al ricordo del grande Pino Daniele. Prima di lei hanno suonato per più di un’ora James Senese e Napoli Centrale, la band da lui fondata proprio nel 1975, la cui formazione attuale vede , oltre allo stesso Senese alla voce e al sax, Gigi De Rienzo al bassoErnesto Vitolo alle tastiere e Agostino Marangolo alla batteria, che hanno proposto un ricco repertorio di brani strumentali e cantati di grande spessore ed intensità.

Il tour che Teresa De Sio porta in giro per l’Italia in questa estate 2017 si intitola come l’ultimo album in studio della cantautrice ed interprete napoletana, Teresa canta Pino (pubblicato a gennaio di quest’anno) e vuol essere un omaggio affettuoso all’amico e collega scomparso improvvisamente nel 2015. La De Sio spiega, con enfasi e grande partecipazione emotiva che, quando giunse la notizia della morte del musicista, stava lavorando ad un proprio album di inediti, che ha accantonato spinta dal bisogno di reinterpretare con la propria passione i successi intramontabili dell’amico Pino, a dispetto di qualche critica che si è comunque attirata.
Teresa De Sio interpreta Pino Daniele con vero entusiasmo, affetto e comunque grande rispetto e questo concerto è nell’insieme molto ben riuscito e coinvolgente. La cantautrice è affiancata sul palco da sei musicisti di grande talento, che con i loro strumenti (violino, tastiere, fiati, basso, chitarra e batteria) danno nuova vita e nuovi arrangiamenti alle canzoni più note della discografia di Daniele, da Je so pazzo a Notte che se ne va, da O’scarrafone a Quanno chiove passando per la splendida ed intensa Chi tene o’ mare, nonché ad alcuni brani portati al successo dalla stessa De Sio come Voglia e’ turnà, Aumm aumm, Positano per concludere con l’intramontabile ed immancabile Napul’è  di Daniele e un classico della canzone napoletana come Tammuriata Nera.
Non manca un brano dedicato dalla stessa cantautrice all’amico scomparso, intitolata O’ Jammone che, come ci spiega nel linguaggio segreto dei musicisti napoletani (la parlesia) significa “il Capo”.

Teresa De Sio è un’artista solare, entusiasta, vivace e ricca di colori come la sua terra, e ha saputo rendere questo live un vero e proprio inno alla gioia nel ricordo sereno e ricco di gratitudine verso uno degli artisti più significativi e geniali del panorama musicale italiano, non solo partenopeo.

Scaletta del concerto di Treviso

Bella m’ briana
Je so pazzo
Lazzari felici
Notte che se ne va
O’ Jammone
Chi tene o’mare
O’ scarrafone
Fatte na pizza
Quanno chiove
(Strumentale)
Voglia e’ turnà
Positano
Padroni e bestie
Salta salta
Aumm aumm
Napul’ è
Tammuriata nera

Franco Battiato in concerto a Suoni di Marca 2017, Treviso

Il concerto di Franco Battiato lo scorso 27 luglio è stato l’evento più atteso nell’ambito della rassegna Suoni di Marca 2017, festival trevigiano gratuito che propone ogni anno musica ed eventi di altissimo livello nella splendida cornice delle mura cittadine medioevali.

Il settantaduenne cantautore siciliano, reduce da una tournée in Spagna, è salito sul palco poco dopo le 22 ed ha proposto un live di grande qualità, accompagnato sul palco dal Nuovo Quartetto Italiano, uno dei migliori complessi cameristici internazionali, agli archi, dal maestro Carlo Guaitoli al pianoforte e da Angelo Privitera alle tastiere e programmazioni.

Prima di lui si sono esibiti, nell’ordine, il poeta e  cantautore indipendente trevigiano Giorgio Barbarotta accompagnato alla chitarra da Angelo Michieletto, la giovane e interessante cantante Eva Pevarello e il talentuoso violoncellista e compositore Lamberto Curtoni.

L’affluenza del pubblico è stata evidentemente al di sopra delle più rosee aspettative, e intorno alle 21 la zona del concerto, satura,  è stata chiusa per questioni di sicurezza. Questo non ha scoraggiato  altre migliaia di persone che erano accorse per il maestro e che si sono  accontentate di ascoltare il concerto dall’esterno, sedute lungo l’argine del fossato intorno al perimetro delle mura. Una situazione mai vista prima, ma certamente legata alla presenza eccezionale del maestro Battiato in città.

Il cantautore, seduto al centro del palco su un divano ricoperto da un tappeto persiano, una tazza di ceramica a fianco da cui sorseggiare forse del the, per gran parte del concerto ha accompagnato le parole solo con lievi gesti delle mani, in un’atmosfera quasi “sacra” in cui il pubblico in piedi ha osservato una compostezza e un incantato silenzio, sciogliendosi solo fra un brano e l’altro in lunghissimi appalusi. Poi, via via che le canzoni più “mistiche” come Le sacre sinfonie del tempo, Secondo imbrunire, L’ombra della luce, Lode all’inviolato lasciavano spazio ai brani più conosciuti come Povera Patria, L’animale, Gli uccelli, La stagione dell’amore ad esempio, anche i presenti si sono lasciati coinvolgere sempre più e da metà concerto in poi è stato tutto un coro e una danza sulle note e le parole che ormai fanno parte di diritto della storia della musica italiana.

Non sono mancate vere e proprie perle come La cura, uno dei brani d’amore riconosciuti fra più belli dell’intera discografia italiana, I treni di Tozeur (brano portato al successo con Alice negli anni 80), Te lo leggo negli occhi, o La canzone dei vecchi amanti. La grandezza e la genialità compositiva dell’artista sono sempre ben evidenti ad ogni sua esibizione dal vivo: Battiato è un artista “assoluto” e come tale lo si applaude e lo si rispetta, ci si inchina al suo talento immenso anche se di anno in anno i toni si abbassano e la voce si fa meno intensa, più rarefatta. Anche questo rientra nell’evoluzione di un grande artista, che dal sostegno del suo pubblico, accorso anche da fuori regione, trae sempre nuova forza ed entusiasmo. Sul finale, un vero tripudio sulle note dei brani più famosi come L’era del cinghiale bianco, Voglio vederti danzare, Cuccuruccuccu. Richiamato più volte sul palco, il maestro ha concesso ben quattro bis regalando a lungo inchini e sorrisi di ringraziamento.  Un concerto di rara bellezza ed intensità che ha lasciato tutti i presenti soddisfatti ed interiormente arricchiti e che Treviso e le sue mura cittadine difficilmente potranno dimenticare.

Scaletta del concerto di Treviso

Stati di gioia
Le sacre sinfonie del tempo
Secondo imbrunire
Fornicazione – No time no space
L’ombra della luce
Lode all’inviolato
Povera patria
L’animale
Sui giardini della preesistenza
Un irresistibile richiamo
Segnali di vita
Te lo leggo negli occhi
La canzone dei vecchi amanti
La stagione dell’amore
Gli uccelli
Prospettiva Nievsky
La cura
I treni di Tozeur
L’era del cinghiale bianco

Bis

Io chi sono
Le nostre anime
Voglio vederti danzare
Cuccuruccuccu

l'acrobata Daniele Silvestri incanta Suoni di Marca

Martedi 2 agosto sul palco del festival “Suoni di Marca” sulle mura di Treviso si è esibito Daniele Silvestri con il suo “Acrobati Summer Tour”.  Un evento sold out, organizzato da OTRLive e Suoni di Marca,  che ha richiamato oltre duemila persone di tutte le età, pronte  ad ascoltare live la musica di uno dei più apprezzati cantautori italiani.

L’album “Acrobati” che da anche il titolo alla tournèe,  ha riscosso un enorme successo.  Uscito lo scorso 26 febbraio per Sony Music è certificato disco d’Oro con più di 25.000 copie vendute. Un traguardo importante nella carriera di Daniele Silvestri, per un album che sta regalando enormi soddisfazioni e che lui stesso aveva definito “la cosa più bella che ho fatto”.  Un album straordinario con un sound potente, che abbraccia e spazia generi diversi, dal rock, al funky, dalla canzone d’autore  all’elettronica.

Intorno alle 22 si spengono le luci e sul palco fanno il loro ingresso i musicisti: Daniele Fiaschi alle chitarre,  Gabriele Lazzarotti al basso, Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti e Duilio Galioto alle tastiere, Sebastiano De Gennaro alle percussioni e al vibrafono, Marco Santoro al fagotto, alla tromba e ai cori.

Subito dopo tra l’ovazione generale, entra in scena Daniele Silvestri che si siede alla tastiera e da il via al live intonando  il brano “La Verità”.

Silvestri saluta il pubblico presente e lo invita ad essere “Ospite nella sua casa” : per tutta la durata del live, siete nostri ospiti,  Benvenuti nella mia casa”.

L’inizio del concerto è improntato sulle nuove canzoni di Acrobati,  come  “La mia casa”, “un altro bicchiere”, “La mia routine”,  a cui seguono altri brani in un viaggio musicale ricco di acrobazie tra le nuvole, di leggerezza ed esplosioni di fantasia, senza dimenticare il contatto con il presente e la realtà.

Silvestri, ogni tanto tra un brano e l’altro scherza e parla con il pubblico, con un linguaggio semplice che porta i presenti anche a riflettere su temi delicati ed attuali.

La set-list del live,  spazia tra i brani del nuovo lavoro del cantautore romano e i grandi successi  della carriera più che ventennale dell’artista.

Due ore di  concerto,  con Daniele Silvestri in splendida forma,  brioso, instancabile e coinvolgente e una band brava e affiatata che diverte e si diverte nelle sue esecuzione.  Ingredienti fondamentali per la buona riuscita di un concerto, insieme a un pubblico felice e partecipe che canta in coro tutte le canzoni in scaletta magistralmente eseguite e scelte per un live spumeggiante in cui il tempo è volato via.

Prima di lasciare il palco,  Silvestri saluta e ringrazia il pubblico per avergli regalato un pò del loro tempo e della loro vita.  Standing ovation finale per una  serata indimenticabile di festa in musica, per intensità ed emozioni  che resterà a lungo nella mente dei presenti.

di seguito la photogallery dell’evento

Recensione e foto Mimmo Lamacchia

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A Suoni di Marca, il festival che dal 21 luglio al 7 agosto riempie di musica la notte di Treviso è stata la volta di Fabrizio Moro, Zibba e Chiara dello Iacovo, che si sono esibiti lo scorso 31 luglio nella splendida cornice delle Mura di Treviso.

Queste le foto della serata. Foto di Pamela Rovaris.

Strepitoso successo per il concerto di Carmen Consoli a Treviso per "Suoni di Marca"

 

Martedi 16 luglio, sul palco di “Suoni di Marca”, a Treviso, dopo l’open act dei Will and the People, rock band nata a Brigton grazie all’iniziativa di William Rendle cantante e compositore,  è arrivata la Cantantessa, Carmen Consoli.

La serata organizzata da Suoni di Marca e OTR Live, ha registrato il sold out, confermando l’affetto del pubblico verso l’artista.

Alle 22 i musicisti prendono il loro posto, lasciando il centro della scena a Carmen Consoli, che si presenta in gran forma con un look rock, jeans, una morbida camicetta rosso fuoco e tacchi a spillo. Imbracciando la sua chitarra acustica da il via al live con il brano,  “A finestra”, subito dopo saluta il pubblico.

La cantantessa sorridente e felice ricorda ai presenti che sente Treviso un po’ casa sua :  ebbene voi non ci crederete ma da piccola giocavo qui.  la mia famiglia abitava proprio al centro e di mattina portavano qui me e mio cugino Giampiero. Giocavamo in una scuola chiusa, la Duca degli Abruzzi. Di cose belle qui ne ho fatte tante, i pranzi della nonna Carla, che nonostante fosse nordica aveva sempre un pensiero:  “magna magna che te si magra”.  Mia madre sposò un catanese, un grande uomo, e ci trasferimmo a Catania, ma Treviso l’abbiamo tenuta tutti quanti nel cuore ed è la mia seconda città e, anche se lo dico con questo accento,  sono sincera.

Il concerto continua con i brani  “Il pendio dell’abbandono”,” Mandaci una cartolina”(dedicata al suo papà scomparso) e “Fiori d’arancio”.

Carmen si sofferma a parlare a i presenti, di civiltà e del mondo tecnologico in cui viviamo, sostenendo che il progresso non sempre corrisponde a un evoluzione umana.  Dentro di noi, secondo la cantante, infatti, esiste una bestia che striscia in maniera subdola,  nonostante siamo arrivati a un livello di civiltà altissimo, questa bestia è il nostro nemico e corrisponde all’intolleranza e al razzismo.

Quelle di Carmen sono parole nude e crude, ma vere e riflettono l’animo sensibile dell’artista, quello stesso animo che lei trasmette con le sue canzoni.  Spesso impegnata in testi su temi sociali di attualità ma difficili da trattare, Carmen non manca di sensibilità e dolcezza e riesce ad arrivare ad accarezzare il cuore della gente.

Sul palco con lei, Massimo Roccaforte alla chitarra, Roberto Procaccini alle tastiere, e una band tutta al femminile con un trio d’archi e percussioni – composto da Emilia Belfiore al violino, Claudia Della Gatta al violoncello e Valentina Ferraiuolo alle percussioni – Luciana Lucini al basso e Fiamma Cardani alla batteria.

La scaletta continua con i brani che ripercorrono la carriera ventennale dell’artista catanese, con esecuzioni grintose e dalla forte carica adrenalinica, ma anche dolci e romantiche che emozionano e riscaldano l’anima, con il suo stile intramontabile e la sua musica senza tempo.

Un live emozionate e straordinario, con il pubblico ammaliato  e conquistato dalla voce di Carmen Consoli, che riesce sempre a graffiare e accarezzare le parole delle sue canzoni con grande impatto emotivo sui presenti. Un successo strepitoso grazie alla forza espressiva e alla carica emotiva che solo i grandi artisti riescono a trasmettere con la naturalezza di cui è capace la Cantantessa.

Carmen Consoli dopo Suoni di Marca, sarà la Maestra Concertatrice de “La Notte della Taranta” il festival di musica popolare  salentina, una delle più significative manifestazioni della cultura popolare in Europa.  “La Notte della Taranta” si terrà il prossimo 27 agosto nel piazzale dell’ex convento degli Agostiniani a Melpignano(Lecce).

 

Recensione e foto Mimmo Lamacchia

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Il Cile ha confermato che il tour appena concluso, denominato “Siamo Morti a Vent’Anni”, proseguirà in vista dell’estate: sono state infatti aggiunte alcune date, che vedranno il giovane talento esibirsi in giro per l’Italia tra giugno e agosto, come lo stesso artista ha annunciato:

“Non erano in programma ulteriori spettacoli estivi oltre alle emozionanti aperture a Jovanotti nei cinque stadi che avremo l’onore di condividere con lui, ma la voglia di suonare dal vivo e l’attrazione magnetica che solo un palco sa esercitare hanno vinto e abbiamo aggiunto altri appuntamenti live”.

Questo inaspettato successo è arrivato dopo che il disco d’esordio – “Siamo Morti a Vent’anni” (2012) –  è entrato in classifica, trainato dal singolo-tormentone“Cemento Armato”. La prima parte del tour si è svolta nei più importanti club italiani lo scorso autunno ed è stata seguita dalla partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo (Categoria Giovani) coronata dal Premio Sergio Bardotti per il miglior testo per “Le parole non servono più”.

Ecco le date per ora confermate:

07 giugno – Ancona, Stadio del Conero (apertura a Jovanotti)
19 giugno – Milano, Stadio San Siro (apertura a Jovanotti)
20 giugno – Milano, Stadio San Siro (apertura a Jovanotti)
26 giugno – Milano, Carroponte
28 giugno – Roma, Stadio Olimpico (apertura a Jovanotti)
05 luglio – Roma, Rock In Roma (double bill con Max Gazzè)
10 luglio – Pescara, Stadio Adriatico (apertura a Jovanotti)
27 luglio – Treviso, Suoni di Marca (double bill con The Bastard Sons Of Dioniso)
29 luglio – Prato, Museo Pecci
22 agosto – Morrovalle (MC), Festa Patronale di San Bartolomeo – Piazza del Comune
29 agosto – Castagnole delle Lanze (AT), Festival Contro