Tags Posts tagged with "sanremo"

sanremo

Si avvicina la data di apertura del Festival di Sanremo 2018 e mentre gli artisti sono alle prese con le prime prove con l’orchestra della Rai iniziano a essere svelati anche i primi dettagli riguardo le uscite discografiche  strettamente collegate alla kermesse canora.

Tra questi anche Ermal Meta, che negli scorsi giorni, ha seminato tra Facebook e Twitter alcuni importanti dettagli riguardo al suo prossimo album in uscita: uscirà il 9 febbraio (in piena settimana Sanremese) e si chiamerà Non Abbiamo Armi e comprenderà anche il duetto di Sanremo con Fabrizio Moro intitolato Non mi avete fatto niente.

Come dichiarato su twitter dall’artista, il progetto grafico e la foto del nuovo album sono di Paolo de Francesco e la scelta del colore è giallo è stata fatta perchè secondo Ermal “fa pensare alla luce e immagino che quando siamo venuti al mondo siamo stati accolti da questo colore anche se non ce ne ricordiamo”.

Grazie al retro copertina abbiamo ora a disposizione anche la tracklist con tutti i 12 titoli delle tracce del nuovo album:

1. Non mi avete fatto niente feat Fabrizio Moro
2. Dall’alba al tramonto
3. 9 Primavere
4. Non abbiamo armi
5. Io mi innamoro ancora
6. Le Luci di Roma
7. Caro Antonello
8. Il Vento della vita
9. Amore Alcolico
10. Quello che ci resta
11. Molto bene, molto male
12. Mi salvi chi può

Dopo il Festival di Sanremo e l’uscita del nuovo album è già prevista un’importante tappa che porterà Ermal a esibirsi al Mediolanum Form di Assago a Milano il 28 aprile. I biglietti sono già disponibili sul circuito Ticketone.

Nelle scorse settimane ne avevamo parlato a più riprese ma di certo non c’era ancora nulla, se non il titolo del brano in gara al Festival di Sanremo, e cosi è stato almeno sino a questa mattina, quando qualcosa si è mosso e finalmente è stato infatti annunciato il titolo del nuovo album di Red Canzian.

Il primo album dell’era dopo Pooh del bassista trevigiano si chiamerà Testimone Del Tempo e stando a quanto è stato dichiarato dallo stesso sarà un riassunto del viaggio della sua carriera, iniziata proprio nel segno del rock, con la sua prima band, i Capsicum Red. Ed è proprio al rock che Canzian si propone di tornare con questo album e con questa partecipazione al Festival di Claudio Baglioni che aprirà i battenti tra oramai meno di un mese.

Non un semplice disco ma un vero e proprio concept album, che verrà pubblicato a febbraio (la data precisa ancora non è stata annunciata), quando Canzian salirà sul palco dell’Ariston con il brano Ognuno Ha Il Suo Racconto, scritto dall’autore e amico Miki Porru, che per Red ha già composto la maggior parte dei brani del suo ultimo disco solista, L’Istinto E Le Stelle, rilasciato nel 2015.

E insieme a Miki Porru sono altri i nomi prestigiosi del panorama musicale italiano ad aver firmato i brani che Canzian ha già dichiarato di voler portare in tour nei teatri, ovvero Ivano Fossati, Enrico Ruggeri ed Ermal Meta (gli ultimi due anch’essi in gara al Festival rispettivamente con i Decibel e con Fabrizio Moro); a chiudere il disco un brano prog rock di 8 minuti scritto da Renato Zero.

Quello che Canzian ha annunciato di voler portare in teatro non è semplicemente un concerto ma un vero e proprio racconto che l’artista farà al suo pubblico, soprattutto quello più giovane, di ciò che per ovvie ragioni anagrafiche si sono persi, una sorta di tg musicale a cavallo tra musica e immagini scelti per raccontare la storia dell’ultimo secolo.

Un Red Canzian che sembra quindi pronto a mostrare il suo lato più nascosto, quello rock che solo chi ben conosce la storia della sua carriera e i suoi inizi (come l’album Appunti Per Un’Idea Fissa dei Capsicum Red) può al momento immaginare.

0 450

Dopo la partecipazione in gara al Festival di Sanremo, Ron tornerà live lunedì 6 marzo al teatro Dal Verme di Milano con un concerto-evento benefico a sostegno di AISLA e della ricerca sulla SLA. Il concerto era inizialmente previsto al Teatro Arcimboldi di Milano.

Gli ospiti confermati che saranno sul palco insieme a Ron sono: Annalisa, Luca Barbarossa, Loredana Bertè, Luca Carboni, Elodie, La Scelta, Nek, Omar Pedrini, Max Pezzali, Francesco Renga, Syria, Tosca e Federico Zampaglione, con la partecipazione dei musicisti Giuseppe Barbera e Giovanna Famulari.

I biglietti per l’evento sono disponibili in prevendita su TicketOne e nei punti vendita abituali. Restano validi per il concerto al Teatro Dal Verme i biglietti precedentemente acquistati per il Teatro degli Arcimboldi.

L’evento-concerto benefico al Teatro Dal Verme di Milano darà avvio ad un tour teatrale che porterà Ron in giro per l’Italia. Queste le prime date confermate: il 24 marzo a Gallipoli (Teatro Italia), 25 marzo a Cosenza (Teatro Rendano), l’8 aprile a Torino (teatro Colosseo), il 10 aprile a Firenze (teatro Puccini), il 29 aprile a Cogliate – Monza (teatro Ferraroli), il 3 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi), l’8 maggio a Bologna (Teatro il Celebrazioni).

È online il video de “L’ottava meraviglia, brano presentato da Ron al 67° Festival di Sanremo e contenuto nell’edizione speciale del doppio disco “La forza di dire sì” disponibile nei negozi tradizionali e in digital download.

La forza di dire sì (Le Foglie e il Vento in collaborazione con F&P Group/Universal Music), è un doppio album, contenente i brani più celebri del repertorio di Ron reinterpretati insieme ad altri 24 artisti italiani, nato dall’esigenza di sostenere, ancora una volta, AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Questa nuova edizione del progetto contiene, oltre al brano sanremese anche il branoAi confini del mondo”.

Questa la tracklist del doppio album. CD1: “L’ottava Meraviglia”, “Ai confini del mondo”, “Al centro della musica(con Marco Mengoni), “Io ti cercherò” (con Lorenzo Fragola), “Un momento anche per te” (con Francesco Renga), “Aquilone” (con La Scelta), “Anima” (con Malika Ayane), “Il sole e la luna” (con Kekko Silvestre), “Il gigante e la bambina” (con Lorenzo Jovanotti), “L’amore guarisce il dolore” (con Giusy Ferreri), “Non abbiam bisogno di parole” (con Pino Daniele), “Prigioniera a distanza” (con Emma Marrone), “Attenti al lupo” (con Elio e le Storie Tese), “Malala” (con Loredana Bertè) e “Nuvole” (con Biagio Antonacci).

CD2: “Una città per cantare” (con tutti gli artisti partecipanti e Neri Marcorè), “Stella mia” (con Max Pezzali), “Ascoltami”, “I Ragazzi italiani” (con Francesco De Gregori), “Cuore di vetro” (con Luca Barbarossa), “Piazza Grande” (con Arisa), “Caro amico fragile” (con Nek), “Il mare nel tramonto” (con Gigi D’Alessio), “Joe Temerario” (con Mario Biondi), “Libertà” (con Syria), “Per questa notte che cade giù” (con Bianca Atzei), “Il mondo avrà una grande anima” (con Niccolò Fabi) e “Chissà se lo sai” (con Lucio Dalla).

Ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo è andata in scena la seconda serata del Festival di Sanremo, forte del grande successo riscosso la sera precedente dove 1 italiano su 2 ha scelto di dare di nuovo fiducia a Carlo Conti, alla sua terza conduzione della kermesse canora che ogni anno fa tanto discutere.

Abbiamo ripercorso per voi la serata di ieri, permettendoci di lasciare una votazione che dipende esclusivamente dal nostro gradimento personale:

Ad aprire la serata è stata questa volta la gara dei giovani: a superare la selezione e a classificarsi per la finale che andrà in scena venerdì sono stati Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia, eliminando Marianne Mirage e Braschi, e le loro comunque apprezzatissime canzoni.

E cosi, dopo un’emozionante esibizione di Hiroki Hara, il mago giapponese che ha tenuto incollati alla tv grandi e piccini, e un simpatico siparietto di Maria De Filippi che distribuiva tra il parterre i portachiavi con la faccia di Carlo Conti che tanto hanno fatto sorridere in questi giorni,  ha ripreso il via la gara dei big.

La prima a scendere in campo è Bianca Atzei, con Ora Esisti Solo Tu. Il brano, energico e con una grande apertura sul ritornello rivela chiaramente l’autore del brano, Kekkò dei Modà, ricordando molto (forse troppo) una canzone dei Modà. Non male, ma da riascoltare. Voto 7

Subito dopo tocca a Marco Masini, con Spostato Di Un Secondo. Un brano molto toccante in cui Marco si chiede come sarebbe il mondo e la sua vita se potesse rivivere quel “secondo” in cui le cose sono cambiate per sempre, tanti anni prima. Un brano dal testo profondo che ha bisogno di essere riascoltato più volte per un miglior giudizio, ma nel complesso ci è piaciuto. Voto 7,5

Il terzo big in gara è una coppia, Nesli e Alice Paba, presentati da Francesco Totti. Do Retta A Te, è prima di tutto un brano che mescola due stili, quello rap di Nesli e quello cantautorale della Paba, ed è una canzone d’amore che parla di fiducia scritta da Nesli prima in forma poetica e poi trasformata in canzone, come è solito fare. Un brano che funziona, come la maggior parte dei duetti presentati sul palco dell’Ariston nella storia della kermesse canora. Voto 7,5

Subito dopo è stata la volta di un altro debutto, quello del vincitore di amici Sergio Sylvestre, che presenta la sua Con Te, un brano scritto da Giorgia, che parla della fine di un’amore. Un brano malinconico in cui a farla da padrona è la voce particolare di Sergio. Voto 7

Non più un debutto, ma è al suo quinto sanremo il big seguente: stiamo parlando di Gigi D’Alessio, che si presenta con il brano La Prima Stella. Il brano, scritto dallo stesso Gigi per musica e parole, è dedicata alla madre, scomparsa quando era un ragazzo. Un brano dolce ed emozionante, che parla si d’amore (tema principe di questo Festival), ma quello di un figlio verso la propria madre. Voto 8

Il sesto big in gara è un altro debutto sul palco dell’Ariston e altri non è che il vincitore di X Factor 2013, Michele Bravi. Il Diario Degli Errori è a detta di molti il brano con il titolo più interessante di questo Festival,  ed è stato scritto dal figlio di Mogol, in arte Cheope e parla della ricerca dell’amore giusto, delle scelte giuste, dopo tante sbagliate che si accumulano negli anni. Un testo interessante che però sembra andare poco d’accordo con la giovane età di Michele. Voto 7

Paola Turci, la settima big in gara, ha alle sue spalle invece ben sette partecipazioni (e una vittoria nelle nuove proposte) e si presenta con Fatti Bella Per Te. Sedici anni dopo l’ultima volta che ha calcato il palco dell’Ariston la Turci lo fa con un brano che ha dedicato a se stessa e alla forza che ha trovato in se stessa nei momenti di difficoltà. Bel brano, dal testo profondo e intenso, una musica energica che lo accompagna, quasi a dare ancora più coraggio alle parole. Sin dopo il primo ascolto rientra nei brani più belli di questo Festival. Voto 9

Fa il suo debutto tra i big invece Francesco Gabbani, che dopo la vittoria con Amen nelle nuove proposte lo scorso anno, si presenta con Occidentali’s Karma, una critica alla cultura occidentale, fatta a modo suo. Un testo che a primo ascolto sembra quasi sembra un gioco di parole, che vuole far riflettere sul nostro modo di vivere super frenetico che finisce col voler imitare quella tranquillità tipica delle culture orientali. Allegra, ritmata, con un significato profondo nascosto che va ricercato dietro alla gioia e al ritmo che trasmette di primo acchito. Sicuramente verrà molto trasmessa dalle radio. Colpo di classe il ballerino/scimmione apparso sul finale del brano. Voto 9

Segue Michele Zarrillo (alla sua 13esima partecipazione al Festival) che presenta invece Mani Nelle Mani, nove anni dopo la sua ultima partecipazione al Festival. Si parla anche qui d’amore, di quello degli inizi, quando tutto è più vero e magico; amore rappresentato dal gesto dello stringersi le mani, che diventa il simbolo principe dell’amore più puro e sincero. La ripetizione continua di “mani” da ritmo al brano. Brano forse un po’ antico, sia nel testo che nella musica, ma non è per forza una cosa negativa. La voce particolare di Zarrillo piace o non piace, a noi piace. Voto 8,5

La penultima cantante in gara è Chiara, la giovane al suo terzo Sanremo presenta il brano Nessun Posto E’ Casa Mia, un brano in cui si affronta la distanza, dai luoghi e dalle persone. Chiara ha dichiarato di essere cresciuta negli ultimi tempi, di essere cambiata e di essere più sicura di se, e in questo brano questa crescita si può percepire. Andamento un po’ più lento rispetto a quanto ci aveva sempre abituato; la sua bellissima voce è comunque un punto fermo. Voto 7,5

Chiudono la gara Raige e Giulia Luzi, la seconda coppia in gara in questo Festival di Sanremo, entrambi alla prima esperienza all’Aristonra. Il brano che presenta questa inedita coppia si intitola Togliamoci La Voglia ed è, oltre ad un brano che parla d’amore, anche un invito, un desiderio di tornare ad una via più vera, togliendosi appunto la voglia di vivere sempre in un mondo virtuale e falso. Un mix di voci inedito che ci sta, anche se non ci ha convinto del tutto. Voto 7

Anche questa sera una bella puntata, scandita da ospiti musicali come Robbie Williams, osannato dai presenti in sala (e siamo certi anche da quelli a casa!), Francesco Totti che ha lanciato super tele autografati qua e la per l’Ariston, Giorgia e il suo medley di grandi successi che hanno sicuramente fatto piacere ai grandi nostalgici. Un mix variegato di ospiti che hanno impreziosito, ciascuno a modo proprio, una serata musicale che con Carlo Conti (e quest’anno ancor di più con Maria De Filippi) ha il sapore di quotidiano.

E adesso che finalmente abbiamo potuto ascoltare tutti i 22 brani in gara è ora di iniziare a tirare le somme. Chi si merita davvero la vittoria di questa 67esima edizione del Festival? C’è qualcuno che ha spiccato su tutti? Sarà una giovane promessa o una vecchia gloria a poter gioire sabato sera davanti a tutta Italia? Noi un’idea ce la siamo fatta, ma per ora non vogliamo sbilanciarci troppo.

Intanto questa sera andrà in onda la terza puntata del Festival in cui si esibiranno prima di tutti gli altri 4 giovani delle nuove proposte, dopodiché i 16 big in gara che non sono stati inseriti nel girone eliminatorio presenteranno le loro cover di famosi brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Nesli & Alice Paba, Ron, Clementino, Giusy Ferreri, Bianca Atzei e Raige & Giulia Luzi, sono invece i sei artisti che si sfideranno quindi questa sera (ovviamente sulle note del loro brano sanremese, e non con la cover che avevano preparato) per poter accedere alla fase finale del Festival, e due di loro abbandoneranno definitivamente la gara.

Quale è stata la vostra canzone preferita tra quelle presentate ieri sera? Votatela nel nostro sondaggio!

Sorry, there are no polls available at the moment.

Ieri sera ha preso il via la 67esima edizione del Festival di Sanremo, tra le (solite) critiche su come il denaro pubblico potrebbe essere utilizzato in modo più costruttivo (come se il Festival fosse l’unica manifestazione che utilizza finanze statali) e sulla presunta decadenza della musica italiana, che anno dopo anno si ripetono (sempre uguali) come una litania. Nonostante non abbiamo ancora sottomano i dati audience di ieri sera siamo comunque certi che proprio come tornano imperterrite le critiche, ogni anno ritornano anche le conferme: tutti lo criticano, ma in fondo tutti (o quasi) guardano il Festival di Sanremo.

Un’anteprima emozionante quelle della 67°esima edizione del Festival, che avrà fatto molto piacere ai nostalgici e agli amanti della bella canzone italiana; un’inizio che molto ricorda quello dello scorso anno ma che se ne discosta abbastanza da averlo reso interessante: l’elenco delle canzoni che hanno vinto il festival dello scorso anno ha lasciato posto a una carrellata di canzoni che pur non avendo vinto (e talvolta essendosi piazzate molto in basso nella classifica finale) sono diventate famose e hanno lasciato il segno nella storia della musica italiana: dalle Mille Bolle Blu di Mina e Un’Avventura di Battisti, passando per Maledetta Primavera di Loretta Goggi, Felicità di Al Bano e Romina o l’indimenticabile Almeno Tu Nell’Universo di Mia Martini, sino ad arrivare alle più recenti Sono Solo Parole di Noemi o Salirò di Daniele Silvestri.

Subito dopo, una (forse troppo lunga, o forse no, comunque a noi è piaciuta) parentesi in cui gli artisti in gara si sono potuti presentare: un cast variegato che alterna monumenti della musica italiana come Al Bano ad altri praticamente sconosciuti ai più come Alice Paba o Raige, passando attraverso artisti dello spessore di Fiorella Mannoia, Raf, Gigi D’Alessio o Marco Masini.

schermata-2017-02-08-alle-07-29-13“Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcosa da sognare.” Sono state proprio queste parole scritte 55 anni fa ed un emozionato Tiziano Ferro a dare il via ufficiale alla sessantasettesima edizione del Festival della Canzone Italiana, seguite da un’esibizione strumentale da parte dell’orchestra di Sanremo di Vedrai Vedrai. Un dovuto doppio omaggio all’immortale Luigi Tenco scomparso 50 anni fa.

E dopo un inizio sulle note dell’emozione ha preso il via il terzo Festival consecutivo marchiato Carlo Conti, che, anche se oramai può essere considerato un veterano della conduzione della kermesse canora, anche ieri sera ha lasciato trasparire quella punta di emozione che lo rende ancora più simpatico al pubblico televisivo, che segue fedelmente i suoi programmi tv. Al suo fianco, da subito, un’emozionatissima Maria De Filippi ha fatto il suo ingresso senza passare dalle scale, perchè a detta sua Il Festival di Sanremo può esistere anche senza la sua discesa da esse (e noi siamo assolutamente d’accordo con lei!).

Poche battute per scaldare i motori e subito al via con la musica, come Conti ci ha abituato negli ultimi anni. Giusy Ferreri (alla sua terza partecipazione a Sanremo) con la sua Fa Talmente Male e il suo inconfondibile timbro ha dato il via alla gara, con un brano dal buon ritmo, il cui ritornello resta in testa sin dal primo ascolto.  Voto 7

schermata-2017-02-08-alle-07-31-53Segue un gradito ritorno, quello di Fabrizio Moro, vincitore proprio 10 anni fa con il brano Pensa, che quest’anno torna al Festival con Portami Via, un brano scritto pensando alla propria figlia di 3 anni, arrivata come un dono del cielo in un momento importante della propria vita. Un brano pieno di dolcezza,  interpretato dalla voce graffiante e intensa di Fabrizio. Un testo toccante, all’altezza degli altri.  Voto 8,5

A interrompere momentaneamente la gara, Raoul Bova, che dopo un breve scambio di battute si propone di presentare la terza cantante in gara, Elodie, al suo debutto sul palco dell’Ariston. Il brano Tutta Colpa Mia, è stato scritto tra gli altri dall’amica Emma, ed è ispirato a qualcosa che le è accaduto veramente. Buon ritmo, bella voce, bel testo. Niente di eccezionale ma da riascoltare. Voto 7

La quarta artista in gara è la regina di Singing In The Car, Lodovica Comello che, per il suo debutto al Festival presenta la sua Il Cielo Non Mi Basta. Una bella sorpresa, una voce fresca e limpida che si adatta perfettamente ad un brano delicato che parla di un amore impossibile ma fatto di momenti irripetibili. Un brano molto sanremese che ci ha convinto. Voto 7,5

Dopo l’intervento di Crozza, in diretta da Milano, è stata la volta di Fiorella Mannoia, alla sua quinta partecipazione al Festival. Trent’anni fa presentava l’immortale Quello Che Le Donne Non Dicono, che a detta sua le ha cambiato la vita, e quest’anno torna con Che Sia Benedetta, un vero e proprio inno alla vita. Un testo bellissimo, valorizzato da un’interpretazione magistrale, grintosa e dolce al punto giusto. Un ritorno in grande stile, come ci si aspettava da un’artista come Fiorella. Ieri sera abbiamo capito perchè tutti la danno già per vincitrice. Voto 9,5

Subito dopo a salire sul palco è stato Alessio Bernabei, (alla sua terza partecipazione,) con Nel Mezzo Di Un Applauso, una canzone che parla anch’essa (come molte in questo Festival) d’amore. Una canzone più orchestrale e più sanremese rispetto a quella presentata lo scorso anno, ma con la stessa grinta e carica che contraddistinguono i brani del giovane artista. Un brano che prende dal primo ascolto. Sicuramente piacerà molto e molto verrà trasmessa dalle radio. Voto 7.5

schermata-2017-02-08-alle-07-36-31Il settimo artista in gara è Al Bano, alla sua quindicesima partecipazione al Festival. Di Rose E Di Spine, è come ci si aspettava, la tipica canzone Sanremese, nel testo e nella musica; un’interpretazione pulita ed emozionante per l’artista che ha portato in campo ancora una volta se stesso, con una voce che non è stata al massimo per tutta la durata dell’esibizione; una piccola défaillance che però, visto e considerato tutto quanto ci può stare. Voto 8

A seguire Samuel, l’ex chitarrista dei Subsonica che si presenta sul palco dell’Ariston per la prima volta da solista con Vedrai, un brano che parla di un amore che deve seguire una nuova strada, di una crisi che non si dimentica della speranza. Un’interessante intro di chitarra per un brano energico, da riascoltare. Voto 7

Il nono artista in gara è Ron, con L’Ottava Meraviglia. Un brano d’amore molto classico e molto sanremese con un’apertura sul ritornello che convince, anche grazie al timbro di Ron, che non delude mai. Un brano che sicuramente piacerà ai nostalgici del Festival. Voto 8

Quasi al termine della gara tocca a Clementino, l’unica rappresentanza rap della serata. Ragazzo Fuori è un brano che parla di tutti quei ragazzi che ancora non hanno fatto una scelta di vita e che si trovano a combattere quotidianamente con la noia. Un brano che vorrebbe infondere speranza a tutti i giovani che non riescono a costruirsi un futuro, nemmeno volendo. Bravo Clementino al suo secondo Sanremo, convince. Voto 7,5

L’ultimo cantante in gara è stato Ermal Meta che torna in gara al Festival per la seconda volta dopo il grandeschermata-2017-02-08-alle-07-37-34 successo riscosso lo scorso anno. Il suo brano Vietato Morire è uno dei pochi “impegnato” di quest’anno e tratta di un argomento molto delicato, la violenza domestica. Vietato Morire è una sorta di invito per le donne a reagire, a fuggire dagli uomini che fanno loro del male, come ha fatto la propria madre. Tema toccante accompagnato da un ritmo incalzante, da riascoltare meglio ma decisamente convincente. Voto 8

Nel complesso quindi una serata interessante, in cui la padrona indiscussa è stata sicuramente la musica. Gli ospiti musicali e non, sono stati inseriti con grande maestria all’interno della gara senza spezzarla eccessivamente e pochi minuti dopo la mezzanotte tutti gli artisti in gara si erano già esibiti. Anche in questo 2017 quindi, Sanremo è partito nel migliore dei modi, e siamo certi che ci sarà molto da aspettarsi dalle prossime serate. Carlo e Maria sono riusciti a creare un buon clima e portando ciascuno la loro esperienza e la loro personalità sono riusciti a intrattenere gli spettatori. Intanto aspettiamo la seconda parte delle canzoni in gara, e già da oggi vedremo se i primi 11 brani presentati ieri sera verranno già trasmessi dalle radio e quale sarà la reazione del pubblico. Perché come abbiamo detto in apertura, tutti lo criticano, tutti vorrebbero boicottarlo, ma il Festival fa successo, ogni anno, forse proprio perchè riesce a rappresentare, in modo leggero,  lo specchio della nostra società.

{ Clicca QUI per rivedere la prima serata del Festival di Sanremo direttamente sul sito della Rai }

Qual è la canzone della prima serata di Sanremo 2017 che ti è piaciuta di più? Dai la tua risposta rispondendo al sondaggio:
 

Chi sarà secondo te il vincitore di Sanremo 2018?

Vedi risultati

Loading ... Loading ...

0 280

Dopo la presentazione delle 8 nuove proposte, cresce l’attesa per conoscere i nomi dei big che si sfideranno al Festival di Sanremo, edizione 65.
I veli cadranno nel corso della puntata di domenica dell’Arena di Massimo Giletti, quando a partire dalle 15 snocciolerà la rosa dei concorrenti in diretta nazionale.
Intanto ci sono due grandi novità sul fronte della gara. La prima è che le nuove proposte, contrariamente al passato, si esibiranno in prima serata, con il chiaro intento di dar loro più visibilità rispetto al passato e per sostenere la nuova generazione della musica italiana. Altra grande novità, riguarda l’aumento del numero dei “Campioni” in gara che saranno 20. «Vista la qualità e la quantità dei brani ricevuti da parte degli artisti, dice Carlo Conti, ho proposto e ottenuto da Rai1 la modifica di un articolo del Regolamento del Festival che in origine prevedeva solo 16 concorrenti. Questa modifica risponde anche alla mia concezione di Festival, quella di, ove possibile, dare alla musica e alla gara il ruolo di protagonista. Ringrazio Rai1 per aver accettato la mia proposta».

A cura di Vincenzo Nicolello

0 636

Alla vigilia dei due concerti piemontesi (Asti 23 luglio e Torino 24) abbiamo intervistato Cristiano De André. Una bella chiacchierata in cui abbiamo affrontato i vari temi della sua esistenza: dalla sua infanzia vissuta nel salotto buono della musica genovese, al suo legame con il Festival di Sanremo, fino a passare a quel cognome tanto pesante, quanto stimolante per la carriera di un giovane artista, che oggi è diventato uomo maturo ed affermato.

Cristiano, con il tour “Via dell’amore vicendevole” stai andando in giro per l’Italia. Cosa proponi in questo live?
«In questo concerto porto sui palchi italiani la mia maturità artistica che a 52 anni posso dire di aver raggiunto. Canterò il mio repertorio, sia quello attuale che quello del passato, magari rivisitando quei brani che la gente ha imparato ad amare. Ovviamente non dimentico mio padre, cui dedico alcuni pezzi a mio padre, per il quale nutro un grande affetto e altrettanta stima. In poche parole parlo di me stesso e di ciò che mi è intorno».

A proposito di tuo padre: il cognome che porti è stato per te uno stimolo o un fardello da portare
«La cosa più difficile è stata quella di far passare il concetto che io sono Cristiano De Andrè, un artista con una sua carriera, un suo repertorio, una sua identità. Oggi credo che questo messaggio sia stato assimilato dal pubblico, che mi ascolta per ciò che suono. Certo non posso cancellare di essere figlio di Fabrizio e nemmeno lo voglio fare. La prova è che mi piace cantare i suoi brani e ricordarlo con tanta nostalgia».

Quando è stato il momento in cui il figlio di De André e diventato Cristiano De André?
«Credo quando ho portato in giro le sue canzoni. E’ stato quello il momento in cui ho superato questa inibizione. La svolta è arrivata nel suo ultimo tour, quando anche lui mi ha finalmente trattato come un collega, come un musicista da rispettare. Purtroppo poi se n’è andato».

Tu sei cresciuto in un salotto in cui sin da bambino mangiavi pane e musica. Il fatto che tu abbia seguito le orme di tuo padre è stata una conseguenza ineluttabile? Avevi altri sogni?
«Credo di non aver mai sognato di fare altro. La musica ce l’ho nel sangue sin da bambino ed è la cosa che mi piace di più al mondo. Non è stata assolutamente una forzatura, anzi, se devo essere sincero mio padre ha cercato più volte di mettermi in guardia, per cercare di farmi cambiare idea. L’unico rammarico è che non sia qui con me, perché probabilmente sarebbe il mio migliore collaboratore musicale».

Parliamo del tuo rapporto con il festival di Sanremo. Non hai mai vinto, ma in compenso ha sempre portato a casa i premi della critica, fin dalla tua prima apparizione. Non ti sei mai chiesto se quello sia il palco giusto per te?
«Credo che il festival sia un luogo stimolante ed un posto ideale per esporre le proprie idee. Credo di non aver mai voluto portare brani facili e ideali per quella rassegna, ma allo stesso tempo penso di aver raccolto sempre l’apprezzamento del pubblico e della critica. Anche quest’anno ho presentato Invisibili che sicuramente offriva un testo difficile e controverso. Prova ne è stata che il televoto lo ha bocciato, ma alla fine la critica ha deciso di premiarlo».

Dove sta andando Cristiano De Andrè, quali sono i suoi orizzonti musicali futuri?
«Sicuramente io credo più in me e l’obiettivo è quello di dire quello che penso. Io credo che il mio processo di crescita sia costante, la gente mi segue sempre più numerosa ed io sono felice di poter continuare con rinnovato entusiasmo».

Intervista a cura di Vincenzo Nicolello

Qui la photogallery dello scorso tour a Torino (Ph Marco Cometto) e a Roma (Ph Marco Cicolò)