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sanremo 2018

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Renzo Rubino

Concertionline.com ha intervistato Renzo Rubino in occasione del suo incontro con i fan alla Feltrinelli di Roma, lo scorso 13 febbraio, per la presentazione di “Il gelato dopo il mare” nella nuova edizione speciale Sanremo 2018 (Warner). Renzo ci ha parlato di “Custodire”, la canzone che ha presentato al Festival di Sanremo, della scelta di portare i suoi nonni sul palco, di ciò che questo Sanremo gli ha lasciato e che ricorderà per sempre.

Concluso l’Instore tour Renzo si sta ora preparando per le prime due date del suo tour 2018, a Roma e Milano. Ecco tutti i dettagli.

Le prime date del tour 2018 di Renzo Rubino:

21 maggio: Roma, Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli)
24 maggio: Milano, Teatro Dal Verme

Ecco la video intervista.

L’intervista è sata realizzata da Mariadora Bolognese.
Editing video: Riccardo Di Paolo

 

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Giorgia e James Taylor - Sanremo 2018

Si è conclusa la settimana del 68esimo Festival della Canzone Italiana, chiudendo un’edizione ricca di ascolti, di musica e di polemiche: la conduzione di Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino ha raccolto consensi e movimentato la kermesse, mentre la vittoria è andata ad Ermal Meta e Fabrizio Moro, che hanno presentato il brano ‘Non mi avete fatto niente‘. Sul podio sono finiti anche Lo Stato Sociale e Annalisa, mentre a trionfare tra le nuove proposte è stato Ultimo.

Sanremo però non sarebbe ciò che è senza imprevisti, momenti discussi e altri da ricordare, quindi abbiamo pensato di suddividere il meglio e il peggio dell’edizione 2018 in una classifica simile a quella proposta dalla ‘dittatura artistica’ di Claudio Baglioni, con zona alta (blu), zona intermedia (gialla) e zona bassa (rossa).

Zona alta (blu) – Promossi

Fiorello e Virginia Raffaele

Fiorello e Virginia Raffaele sono state due degli ospiti più attesi: la presenza del primo è servita a rompere il ghiaccio durante la prima serata, mentre la seconda si è mescolata tra il pubblico e ha fatto il suo ingresso a sorpresa sul palco del Teatro Ariston. Entrambi hanno cantato, divertito il pubblico e tirato fuori il lato comico nascosto di Claudio Baglioni. Sicuramente farebbero il pieno di ascolti se una delle prossime conduzioni del festival venisse affidata a loro.

La scenografia

La scenografia del Teatro Ariston, con la sua immancabile scala, è sempre stata di fondamentale importanza nella resa finale dello spettacolo e quest’anno, con l’opera creata da Emanuela Trixie Zitkowsky – il cuore della scena creato come un fiore, la purezza del bianco e i vari elementi architettonici – lo è stata ancora di più.

Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino

La vera rivelazione della prima edizione che ha visto Claudio Baglioni nei doppi panni di conduttore e direttore artistico è stata la scelta dei co-conduttori. Michelle Hunziker, da esperta del mezzo televisivo, ha preso in mano le redini del programma dando ritmo e freschezza. Pierfrancesco Favino, invece, forte di tutti i palcoscenici che ha calcato nel corso della sua lunga e proficua carriera di attore, ha mostrato tutti i lati del proprio talento.

La ballerina de Lo Stato Sociale

Qualcuno l’ha paragonata alla scimmia che accompagnava sul palco Francesco Gabbani nel 2017, mentre Pierfrancesco Favino ha fatto i complimenti alle sue articolazioni: si tratta di Paddy Jones, la ballerina inglese 83enne che ha catalizzato l’attenzione del pubblico durante le esibizioni de Lo Stato Sociale.

Le nuove proposte

Le otto nuove proposte di Sanremo 2018, sulle quali si è imposto il rapper Ultimo con il brano ‘Il ballo delle incertezze‘, hanno portato sul palco brani di ottima qualità. Dovranno ora cercare di aprirsi da soli una strada nel panorama musicale italiano.

Gli ascolti

Superare il risultato in salita ottenuto da Carlo Conti nelle tre edizioni consecutive da lui condotte sarebbe sembrata un’impresa impossibile. Claudio Baglioni invece è riuscito a fare di meglio, chiudendo con ascolti record e oltre 12 milioni di persone che si sono sintonizzati su Rai 1 durante la serata finale.

Zona intermedia (gialla) – Rimandati

Claudio Baglioni

Claudio Baglioni ha specificato da subito di non essere un conduttore ma di essere un musicista, quindi ha scelto dei colleghi che potessero portare la parola sul palco. Nelle prime serate è apparso un po’ impacciato, a parte quando ha cantato, per poi entrare nel ruolo progressivamente nei giorni successivi. Le sue idee, a volte un po’ destabilizzanti, però, hanno restituito ottimi riscontri di pubblico.

Laura Pausini, Biagio Antonacci e Gianna Nannini

I cantanti Laura Pausini, Biagio Antonacci e Gianna Nannini sono tornati a Sanremo nei panni di super ospiti ma le loro esibizioni sono apparse un po’ piatte, dando, in qualche momento, il senso di dejà-vu.

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto e sono stati i più apprezzati da pubblico e giuria. Nei giorni precedenti al loro trionfo, però, sono stati accusati di plagio e il loro caso li ha portati quasi a rischiare la squalifica. VIsto che il ritornello di ‘Non mi avete fatto niente‘ è una rielaborazione di un brano già esistente, però, viene da chiedersi perché due autori prolifici ed affermati come loro non abbiano presentato un’opera completamente inedita.

Zona bassa (rossa) – Bocciati

L’idea di far cantare in italiano Sting e James Taylor

Al Festival di Sanremo 2018 si sono esibiti i super ospiti internazionali Sting e James Taylor ma ad entrambi, per omaggiare la musica italiana, è stato chiesto di cantare in italiano, con pessimi risultati e una sorta di esperanto incomprensibile. Fortunatamente hanno risollevato il pubblico esibendosi anche in inglese, il primo con Shaggy e il secondo con Giorgia.

Il tributo alle donne

Da paladina dei loro diritti ed attivista contro la violenza sulle donne, Michelle Hunziker ha organizzato una performance sul palco dell’Ariston con varie performer, cadendo però nella mediocrità. Quasi nessuno, infatti, ha apprezzato il modo in cui la figura femminile è stata presentata, piuttosto retorica (“Le donne di Napoli sono tutte mamme”) ed errata – con brani come ‘I maschi’ e ‘Le donne lo sanno’ – e il popolo del web si è scatenato.

L’addio di Elio e le storie tese

La partecipazione degli Elii al Festiva di Sanremo 2018 è stata annunciata come l’ultima della loro carriera ma la tristezza dei fan della band è stata amplificata dalla scelta sbagliata del brano: il loro ‘Arrivedorci’ non è stato per niente ciò che ci si sarebbe aspettati e l’assenza di Rocco Tanica si è fatta sentire portandoli direttamente a piazzarsi in ventesima posizione, in fondo alla classifica finale.

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Ermal Meta e Fabrizio Moro vincono Sanremo 2018

Siamo alle battute finali. Il Festival della canzone Italiana, anche quest’anno e tra poche ore, sarà pronto a calare il sipario su questa 68a edizione. Noi di Concertionline, dopo avervi tenuto compagnia sin dalla prima serata, non potevamo mancare di ragguagliarvi anche su quello che sarà il podio, raccontandovi le ultime ore della kermesse canora più nota in Italia.

Ad apertura i big, a turno, ripercorrono i versi della canzone creata da Claudio Baglioni, appositamente per questa edizione. È Ultimo, il vincitore della gara nuove proposte, il primo a salire sul palco, riproponendoci il suo brano. Baglioni ringrazia e presenta i suoi compagni d’avventura, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. Una volta salutata la giuria, anche per questa sera, si da il via alla gara.

Primo ad esibirsi, tra i big, Luca Barbarossa, con “Passame er sale” e a seguire Red Canzian. Salgono poi sul Palco i The Kolors, con “Frida (mai mai mai)”. Breve stacco pubblicitario, e ritroviamo il Baglioni nazionale scendere le scale, mano nella mano, con Laura Pausini. “Non è detto”, è il pezzo che Laura ci propone, dal suo ultimo album “Fatti sentire”, di prossima uscita. Simpaticamente, per un brevissimo istante, intonano, senza piano solo voce, “E tu come stai?”. Laura non si è ancora del tutto ripresa da una laringite, ma per nulla al mondo avrebbe mancato di essere al Festival. Fiorello, presente all’apertura della prima serata, è in diretta telefonicamente con Claudio e Laura per un saluto, tra imitazioni e giochi con il pubblico. Sarà lui, poco dopo, ad introdurre il reale duetto tra il direttore artistico e la Pausini, con “Avrai”. Emozioni, non solo per le loro voci, ma anche nel vederli mano nella mano, per l’intera esibizione. Ci regalano buone sensazioni. “Come se non fosse stato mai amore”, è la seconda canzone regalataci dalla Pausini.

Elio e le Storie Tese riaprono la gara, nuovamente accompagnati dai Neri per Caso. Ed è poi la volta di Ron, con un breve intermezzo di Antonella Clerici pronta a presentarci, il prossimo venerdì, Sanremo Young. Il prossimo artista in gara è Max Gazzè. “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” parla d’amore, quell’amore dei tempi passati, quell’amore che oggi non esiste quasi più. Lo segue Annalisa che, d’altro canto, non risparmia la sua voce. Elegante nel suo abito da favola. È poi la volta di Renzo Rubino, i Decibel, Ornella Vanoni (un grande applauso per lei, a fine esibizione) con Bungaro e Pacifico, Giovanni Caccamo, Lo Stato Sociale, Facchinetti e Fogli, Roy Paci e Diodato. Ospite, Fiorella Mannoia che, come di consuetudine ormai, duetta con Baglioni.

Riprende la gara Nina Zilli, con la sua “Senza appartenere”. E poi Noemi, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Mario Biondi, Le Vibrazioni, Enzo Avitabile e Peppe Servillo. Ad esibizioni ormai compiute, Baglioni con la sua chitarra, introduce la sua “Strada facendo”. Nek Max Pezzali e Francesco Renga sono gli ultimi ospiti di questo Festival dei record.

Il premio della critica Mia Martini va a Ron con “Almeno pensami”, testo dell’indimenticato Lucio Dalla. Il Premio Sala Stampa va a Lo stato Sociale con “Una Vita in Vacanza”. Il Premio Sergio Endrigo, alla migliore interpretazione, va a Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico. Il Premio Sergio Bardotti, miglior testo, va a Mirkoeilcane con “Stiamo tutti bene“. Il Premio Giancarlo Bigazzi, miglior composizione musicale, va a Max Gazzè con “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”. Il Premio Tim Music va invece a Ermal Meta e Fabrizio Moro. Il 68° Festival di Sanremo viene vinto da Ermal Meta e Fabrizio Moro, secondi Lo stato Sociale e terza Annalisa. È stato un Sanremo divertente, un Sanremo senza esclusioni in gara, un Sanremo spensierato. Merito di Baglioni, merito in particolar modo di chi gli ha fatto da spalla, Hunziker e Favino. Ci hanno dimostrato che esiste l’armonia, che esiste il rispetto, la collaborazione. Noi di Concertionline, per quanto riguarda il Festival, vi diamo appuntamento al prossimo anno! Stay Tuned.

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Sanremo 2018

Il Festival di Sanremo non si esaurisce in ciò che va in onda durante le cinque serate della kermesse su Rai Uno. C’è molto di più: chi c’è stato almeno una volta nella vita nel periodo del Festival ricorda molto bene l’atmosfera elettrica che si respira. Gli artisti che partecipano alla gara sono continuamente in corsa tra un impegno e l’altro: un’intervista, un’ospitata, un’apparizione in tv. Tutti li vogliono, tutti li cercano. Ѐ una eccezionale occasione di promozione per loro e per le loro canzoni, che usciranno come singoli subito dopo la conclusione della gara canora e che anticiperanno i loro nuovi album.

IntoRno a loro, gli artisti, i protagonisti gravita un universo di fan, appassionati, addetti ai lavori, gionalisti. Tutti si litigano l’attenzione dei cantanti in gara, degli ospiti, dei presentatori. Tutti corrono di qua e poi di là, Casa Sanremo offre ristoro e showcase a tarda notte. Le notti si fanno lunghe, le mattine arrivano sempre troppo presto.

Per cercare di farvi assaporare l’armosfera di Sanremo durante il Festival anche senza muovervi da casa, ecco la photogallery delle nostre inviate sul posto, Mariadora Bolognese e Silvia Colombo.

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Lo Stato Sociale e Paolo Rossi - Sanremo 2018

L’ironia e l’approccio divertito all’ingessatissimo Festival nazional popolare non sono mai mancati a Lo Stato Sociale, band bolognese nata nel 2009 dal sodalizio di tre DJ di Radiocittà Fujiko di Bologna: Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti. nel 2011 alla formazione si sono aggiunti Francesco Draicchio e Enrico Roberto. Quest’anno la band affronta con un pezzo orecchiabile un tema importante come quello del lavoro. Lo fa in modo delicato e serio ma non serioso. Lo fa portando sul palco di Sanremo i nomi di Domenico Mignano, Marco Cusano, Antonio Montella, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore, operai della Fca di Pomigliano d’Arco licenziati ma poi reintegrati (il provvedimento era stato dichiarato illegittimo). Non sono però mai tornati in fabbrica, nonostante ricevano regolare stipendio. La band bolognese ha deciso di portare la loro storia in qualche modo sul palco dell’Ariston, nella terza serata, attaccando dei cartellini alla giacca con scritto il loro nome.

 

Per la quarta serata del Festival di Sanremo la band ha scelto di portare sul palco insieme a loro il coro dell’Antoniano (in virtù della giovane età degli ospiti è stato anche modificato il testo della canzone da “Nessuno che rompe i coglioni” a “Nessuno che buca i palloni”) e l’attore Paolo Rossi. Una carica di ironia supplementare, un ping pong di battute con Lodo ma anche un omaggio silenzioso che probabilmente non tutto il pubblico di Sanremo avrà colto, quello dedicato a Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos, scomparso nel 2014.

Lo Stato Sociale e Paolo Rossi - Sanremo 2018
 

Ironia, motivetto orecchiabile ma anche temi impegnati e omaggio a un grande bolognese a suo modo rivoluzionario e ribelle (“Sono un ribelle mamma” direbbe lui): Lo Stato Sociale sembra aver trovato il giusto mix per ilsuccesso, senza snaturarsi. Vedremo se riusciranno anche a conquistarsi il podio nella classifica finale (sono tra i favoriti).

 

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Ultimo vince Sanremo 2018 sezione giovani
Mai mi sarei aspettata di ascoltare, all’apertura della quarta serata del Festival di Sanremo, la versione rock di “Heidi”, con il direttore artistico, Claudio Baglioni, e i suoi colleghi di avventura, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino abbigliati con chiodo e aria da duri. La dedica va, simpaticamente, a Michelle Hunziker ed alle sue origini svizzere. È la serata dei duetti, ma è anche la serata delle nuove proposte: questa sera, si esibiranno tutti e otto verrà decretato il vincitore per questa categoria.
 
Pino Donaggio presiede la giuria degli esperti, composta da Rocco Papaleo, Mirca Rosciani, Giovanni Allevi, Milly Carlucci, Gabriele Muccino, Serena Autieri e Andrea Scansi. Primo ad esibirsi, tra le nuove proposte, Leonardo Monteiro, a seguire Mirkoeilcane, Alice Caioli, Ultimo, Giulia Casieri, Mudimbi, Eva e per finire Lorenzo Baglioni.
 
Ad aprire la gara dei big c’è Renzo Rubino, che ha scelto di duettare con Serena Rossi. Elegantissima Serena, come lo è la sua voce. Attrice, ma anche brava cantante. La seconda esibizione è quella de Le Vibrazioni, con loro Skin. Duetto bello e inaspettato, oserei dire energicissimo. È la volta di Noemi e Paola Turci. Due donne carichissime, due donne elegantissime, due donne che sanno regalare emozioni. La forza delle donne. Mario Biondi duetta invece con Ana Carolina e Daniel Jobim. Annalisa, insieme a Michele Bravi. Due voci fresche, giovani e forti. Lo stato Sociale si esibisce insieme al Coro dell’antoniano e a Paolo Rossi.
 
La prima ospite della serata è Gianna Nannini. Ci propone “Fenomenale“, singolo tratto dal suo ultimo album, prima di cantare “Amore bello”, insieme a Baglioni. La gara riprende, sale sul palco Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto. “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” è una delicata storia d’amore tra un pescatore ed una ragazza, tratta da una leggenda pugliese. Tocca in seguito ai Decibel, che dopo un primo incidente di percorso la chitarra del loro ospite pare avere qualche problema), riprendono ad esibirsi accompagnati da Midge Ure. Vanoni, Bungaro e Pacifico duettano invece con l’attore Alessandro Preziosi. Diodato e Roy Paci, con Ghemon. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, ospitano invece Giusy Ferreri.
 
È tempo di premiazioni, Mirkoeilcane vince il premio della critica Mia Martini, mentre Alice Caioli vince invece il premio sala stampa. Al terzo posto, Mudimbi, secondo Mirkoeilcane. Sul gradino più alto del podio, Ultimo, che vince il Festival di Sanremo 2018 nella sezione nuove proposte con il pezzo “Il ballo delle incertezze”.
 
Avitabile e Servillo si esibiscono insieme a Daby Tourè e gli Avion Travel. Meta e Moro duettano insieme a Simone Cristicchi. Stacco pubblicitario, e una volta in diretta, luci, pianoforte e Claudio ci riporta indietro negli anni con “Tu come stai?”. È il giusto intro per presentare Federica Sciarelli, da “Chi l’ha visto” a Sanremo. Un breve sketch e poi riprende la gara. Il prossimo ad esibirsi è Giovanni Caccamo, che riporta sul palco dell’Ariston Arisa. Tripudio di voci. Ed è il momento di Ron, che ci regala il ritorno di Alice (vincitrice del Festival di Sanremo nell’81) su questo palco. Voci fantastiche, armoniose. Red Canzian, è invece accompagnato da un altro vincitore di Sanremo, Marco Masini. The Kolors, prossimi ad esibirsi, portano sul palco Enrico Nigiotti, ex di X Factor, e Tullio De Piscopo. La ritmata “Frida” si alimenta così di una nuova e bella personalità.
 
Arriva il momento di assegnare il premio alla carriera, che quest’anno va a Milva. La rossa cantante, nella sua lunga carriera, ha partecipato ben tredici volte al Festival di Sanremo. Ritira questo omaggio sua figlia, riportando un messaggio scritto dalla pantera di Goro. Il pubblico, in sala, applaude forte, solo per lei, la rossa.
 
Dalla pantera di Goro al rocker toscano Piero Pelù il passo è breve. “Il tempo di morire”, di Battisti, coinvolge i due in un duetto. Due voci che graffiano. Luca Barbarossa è accompagnato da Anna Foglietta, poliedrica attrice. Riprende così, con il loro duetto, la corsa al vincitore di questo Festival. Nina Zilli si esibisce con Sergio Cammariere. Ultimi in gara, Elio e le Storie Tese con i Neri per Caso. Si chiude così questa quarta serata della kermesse canora più nota in Italia. L’appuntamento è per sabato 10 febbraio, per la finale.
Noi di Concertionline non mancheremo certo quest’ultimo appuntamento.

 

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Giorgia e James Taylor - Sanremo 2018

Claudio Baglioni, ormai noto direttore artistico di questo 68° Festival di Sanremo, apre la terza serata della kermesse canora, suonando e intonando, “Via”, suo famoso e storico pezzo. Elegantissimi e sempre sorridentissimi, i suoi colleghi di palco di nero vestiti, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. Anche per questa sera, ad aprire la gara, quattro nuove proposte. Sale sul podio Mudimbi e, a seguire, Ultimo, Eva e Leonardo Monteiro. Tra i big in gara, invece, è primo nella sua esibizione Giovanni Caccamo. A seguire, Lo Stato Sociale. Strepitosa la performance di Virginia Raffaele. Attualmente l’unica ad esser riuscita a coinvolgere Baglioni nell’imitare Belen, in cambio di un duetto insieme.

I Negramaro, assenti al Festival da ben 13 anni (presero parte alla competizione nel 2005), tornano a calcare l’Ariston con “La prima volta”, contenuta nel loro ultimo album “Amore che torni”. “Poster”, sarà la canzone che ne segnerà il duetto con Claudio Baglioni. Magia, per pochi minuti, su quel palco. La gara riprende con la romana “Passame er sale” di Luca Barbarossa. Prima canzone in dialetto romanesco, nel suo genere, ad esser stata portata al Festival. Ne viene fuori una Roma che parla d’amore. È la volta poi di Enzo Avitabile e Peppe Servillo che domani duetteranno con gli Avion Travel ed un seguito di altri musicisti. Max Gazzè, con la sua dolcissima storia, “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, ci riporta ad un grande amore, un qualcosa di magico, di narrato. Sesti in gara, Facchinetti e Fogli. Un pezzo di storia dei Pooh è sul palco!

Dopo un breve omaggio alle donne, la gara riprende con Ermal Meta e Fabrizio Moro. I due rientrano a tutti gli effetti a far parte della gara. Noemi, con la sua “Non smettere mai di cercarmi”, manda il pubblico, presentatori compresi, in visibilio per il bellissimo abito nero scollato. A duettare con lei, domani sera, la voce vellutata di Paola Turci. Successivamente, a scaldare il palco, la voce di James Taylor che, con la sua chitarra, intona “La donna è mobile” di Giuseppe Verdi. Ma ciò che tutti attendevamo è stato il duetto con Giorgia. Lui con la sua chitarra, lei con la sua eleganza e solita e splendida voce. “You’ve got a friend”, luci soffuse, e dopo i Negramaro, una seconda magia viene compiuta su quel palco.

A riprendere le redini della gara, ci sono i The Kolors, la loro Frida è il loro primo pezzo in italiano. Grintosa, fresca ed energica. Venerdì porteranno sul palco, Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti. Tullio per la batteria, Enrico per la sua chitarra. Altro ospite acclamato, Gino Paoli. Duetta con Andrea Rea e Claudio Baglioni su “Canzone dell’amore perduto”, di Fabrizio De Andrè. Ma a stenderci è “Questa lunga storia d’amore”. Ultimo cantante in gara, Mario Biondi. Ospiti anche per quanto riguarda la fiction: Nino Frassica, per Don Matteo e Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi per la nuova serie de “È arrivata la felicità 2”. I due protagonisti intonano “Sarà per te” del regista e attore Francesco Nuti.

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Ermal Meta e Fabrizio Moro - Sanremo 2018

Dopo il pericolo-squalifica, Ermal Meta e Fabrizio Moro sono salvi: rimarranno in gara al Festival di Sanremo 2018. Il brano, ‘Non mi avete fatto niente‘, ha portato qualche grana ai due artisti, accusati di aver violato il regolamento della kermesse portando un testo troppo simile ad un altro, già presentato alle selezioni delle nuove proposte nel 2016 (‘Silenzio‘, di Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, scritto dallo stesso autore che ha coadiuvato Meta e Moro nella scrittura della canzone indagata). L’esibizione dei due big prevista per ieri, mercoledì 7 febbraio, è stata rimandata a questa sera (giovedì 8), per permettere alla commissione di svolgere le dovute verifiche del caso. Gli accertamenti delle scorse ore, però, hanno portato a stabilire che l’accusa di plagio non sussiste in quanto il brano è risultato conforme al requisito di novità previsto dal regolamento.

Una volta appresa la notizia, Ermal Meta e Fabrizio Moro – fin dalle prime ore del 68esimo Festival di Sanremo considerati tra i possibili vincitori – hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti in sala stampa. Meta ha detto. “Tutti sapete chi siamo. Avete davanti due cantautori, facciamo questo lavoro da molto tempo. Sappiamo cosa significa scrivere una canzone e non siamo due furbacchioni, non avrebbe avuto alcun senso fare ciò di cui siamo accusati”. I due cantanti, quindi, si preparano a tornare in gara per provare a raggiungere il podio: la vicenda, nel frattempo, ha portato i bookmakers a spostarsi su altri colleghi su cui puntare, ad esempio Ron e Lo Stato Sociale.
Tra gli ospiti musicali della terza serata del festival di Sanremo 2018 sono attesi i Negramaro, Gino Paoli e Danilo Rea (che con Claudio Baglioni ricorderanno Fabrizio De André e Umberto Bindi) ed infine il cantautore James Taylor, che suonerà il Rigoletto alla chitarra e poi verrà raggiunto da Giorgia, per eseguire ‘You’ve got a friend‘.

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Lo Stato Sociale - Sanremo 2018. jpg

Alla vigilia della kermesse erano Ermal Meta e Fabrizio Moro in testa alla classifica dei favoriti per la vittoria al Festival di Sanremo 2018, ma la polemica sull’auto-plagio, anche se non ha causato l’esclusione dei due artisti dalla competizione, ha inevitabilmente influenzato i pronostici e le quote degli scommettitori.

Ora la vittoria di Sanremo, secondo le quote Snai e Sisal Matchpoint, si gioca tra Ron, con il suo brano scritto da Lucio Dalla, e Lo Stato Sociale, con la loro “Una vita in vacanza” – canzone irriverente e ironica che alla scimmia nuda dell’anno scorso sostituisce “una vecchia che balla” rischiando di posizionarsi alla stessa altezza della classifica finale.

Salgono le quotazioni del trio formato da Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico dopo l’esibizione di ieri sera, premiata dal voto della sala stampa. Il trio si avvicina così ad Annalisa, stabile a 7.50; Nina Zilli, che ieri aveva scalato qualche posizione, si stabilisce a metà classifica a quota 20.
Il duo Ermal Meta e Fabrizio Moro, come detto, si è allontanato dalla vetta, la loro vittoria è ora quotata a 6. Il duetto di “Non mi avete fatto niente” resta però il favorito degli utenti di Sisal Matchpoint, con il 37% delle giocate, anche se in leggera discesa rispetto al 45% iniziale.

Questa è la classifica dei favoriti aggiornata a oggi, secondo Sisal Matchpoint:

  1. Lo Stato Sociale – 3,50
  2. Ron – 3,50
  3. Ermal Meta e Fabrizio Moro – 6,00
  4. Annalisa – 7,50
  5. Noemi – 9,00
  6. Vanoni, Bungaro, Pacifico – 9,00
  7. The Kolors – 9,00
  8. Giovanni Caccamo – 12,00
  9. Max Gazzè – 12,00
  10. Nina Zilli – 20,00
  11. Mario Biondi – 20,00
  12. Diodato e Roy Paci -20,00
  13. Decibel – 25,00
  14. Elio e Le Storie Tese – 33,00
  15. Facchinetti e Fogli – 33,00
  16. Avitabile e Servillo – 33,00
  17. Le Vibrazioni – 33,00
  18. Luca Barbarossa -33,00
  19. Red Canzian -50,00
  20. Renzo Rubino – 50,00

Quali sono secondo voi i favoriti per la vittoria? Votate rispondendo a questo sondaggio per comporre la nostra personale classifica.
 

Chi sarà secondo te il vincitore di Sanremo 2018?

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Sting e Shaggy - Sanremo 2018

[Ironia mode: on]

Sessantottesima edizione del Festival di Sanremo, conduce: Michelle Hunziker. Pierfrancesco Favino regge bene il ruolo della spalla: canta, balla e riproduce accenti regionali. A Claudio Baglioni devono ancora spiegare che non è un suo mega concerto che dura cinque giorni. Ogni volta che sale sul palco un ospite si mette a cantare lui, meglio se una sua canzone, se no vabbè si accontenta. Comunque molto bene Baglioni, sembra vero. Ha ancora la mobilità articolare del legno massello, è un po’ rigidino insomma, e gli zigomi glieli ha prestati Gabriel Garko, che tanto lui era dal 2016 che li teneva nel cassetto e non li usava più. Quando apre bocca per cantare, però, canta tutto l’Ariston e pure le persone a casa, al punto che durante il siparietto comico con la Leosini i due quasi non riescono a concludere perché tutto il pubblico ha smesso di seguirli alla terza nota di “Quella sua maglietta finaaaaa” continuando da solo tutto il pezzo.
 


 
Ma ripartiamo dall’inizio: la serata si apre con le esibizioni di quattro degli otto giovani in gara. Sono Alice Caioli, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane. Le canzoni nella maggior parte dei casi sono buone e i giovani sono innegabimente più intonati di tanti big in gara. Ma vabbè, ai big gliela si perdona qualche stecca.

Dopo Le Vibrazioni e Nina Zilli è la volta dei primi ospiti, “Il Volo” sale sul palco per cantare “Nessun Dorma“. E qui forse sono stata l’unica a pensare quanto sarebbe stata impagabile la stessa esibizione sul palco dell’Ariston se al posto dei tre tenorini ci fosse stato il buon Eric Adams accompagnato dalla sobria eleganza al basso di Joey DeMaio. Lo so, questa la capiranno solo i “true metal warriors”, che ovviamente ieri sera si saranno tenuti ben lontano da Sanremo e che lo stesso faranno con questo report semiserio. Ma tant’è, sono un’eretica e frequento entrambi i mondi, per quanto distanti.

Fra l’altro il buon Eric ha una pronuncia decisamente migliore di quella del povero Sting, che salirà più tardi sul palco rispettando la regola del “dittatore artistico” di omaggiare la canzone italiana e cantando quindi “Muoio per te” di Zucchero in una lingua che gli esperti stanno ancora studiando, per capire se si trattasse di esperanto o di un dialetto stretto diffuso solo nella zona di Figline Valdarno, dove l’Englishman ha una tenuta (ecco, a proposito di Englishman, ma “Englishman in New York” proprio no, eh? Mannaggiavvoi).

Subito dopo Shaggy si affianca al buon Sting per presentare il loro nuovo singolo. E da qui partono una serie di scene esilaranti che in rete già girano come gif. Eccone qualcuna:

Verso la fine della serata, dopo la mezzanotte, mentre i Decibel cantano “Lettera al Duca” su Rai5 c’è una trasmissione dal titolo “Discovering Music: David Bowie”. E niente, tutti quelli interessati al Duca sono di là. Enrico Ruggeri – che, detto per inciso, c’ha sempre un certo stile – e compagni chiudono la competizione di questa sera e dopo uno stacco pubblicitario tocca a Roberto Vecchioni con l’intramontabile Samarcanda. Prima del suo arrivo sul palco Michelle Hunziker legge un breve monologo per introdurre la canzone. Ora, Michelle, noi ti vogliamo tutti bene, davvero. E fra l’altro come detto in apertura sei tu a condurre davvero Sanremo quest’anno. Però ragazzi, c’avete Favino che comunque è un attore mica da poco: far recitare a lui il monologo no, eh?

Tornando a Vecchioni: si può far vincere a lui questa edizione per favore? Poche parole per parlare di poesia, di canzoni – che “Non sono poesia, ma quando sento la storia di Piero, della Donna Cannone o quando sento Caruso cantare sulla terrazza di Sorrento allora io voglio scrivere canzoni” – ma anche di violenza sulle donne – “Una battaglia che devono combattere gli uomini” – e di Samarcanda, spiegando da vero professore la storia della canzone.

L’intermezzo comico prima dell’arrivo dei risultati del voto della sala stampa è affidato al Mago Forest, in un siparietto che insieme a Michelle Hunziker non può non riportare alla mente gli anni di Zelig. Si vede che i due sono abituati a lavorare insieme e c’è feeling.

La serata si chiude con la classifica dei cantanti stilata secondo i voti arrivati dalla sala stampa. In testa troviamo Ron, Diodato e Roy Paci e il trio Vanoni, Bungaro e Pacifico. Stesera per la terza serata si esibiranno i rimanenti big e giovani in gara.

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Sanremo 2018

Sanremo è appena alla sua seconda serata. Ad aprire le danze, le esibizioni dei primi quattro giovani: Alice Caioli, Lorenzo Baglioni, Giulia Casieri e Mirkoeilcane. Ritroviamo sul palco il direttore artistico, Claudio Baglioni e i sempre sorridenti e portatori sani d’allegria, Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker. Primi ad esibirsi sul palco, tra i big in gara, Le Vibrazioni. A seguire, Michelle ci renderà partecipi dei controlli, tuttora in atto, riguardante il brano presentato in gara da Fabrizio Moro ed Ermal Meta. Si parla di plagio. Avrebbero dovuto esibirsi questa sera, ma lo stop è stato inevitabile. Seconda ad esibirsi tra i big, Nina Zilli. Canzone fresca, orecchiabile. È poi tempo di “Nessun dorma“, intonata da Il Volo. I tre ragazzi, primi ospiti della serata, ci regalano, di seguito, una particolarissima esibizione, insieme a Baglioni, di “Canzone per te” di Sergio Endrigo. La gara riprende con Diodato e Roy Paci.

Altro ospite, ed è il caso di sottolineare “d’onore”, è Pippo Baudo. È proprio Claudio Baglioni a presentarlo, e di seguito a lasciargli il palco, per farlo salire “in cattedra”. Parte così un breve racconto del Pippo nazionale. I tanti ricordi, le generazioni scoperte, le mille nostalgie. Pippo, per la quattordicesima volta, calca il palco dell’Ariston e lo fa con la sua solita eleganza, lo fa riconoscendo il successo ottenuto proprio in quel luogo, così sacro. I grandi come lui, d’altronde, non si dimenticano mai!

La gara prosegue con Elio e le Storie Tese seguiti dall’esibizione di Biagio Antonacci, ospite del Festival di quest’anno. Ci presenta, dal suo ultimo album Dediche e manie, il nuovo singolo “Fortuna che ci sei“. Anche per Antonacci, il duetto è dietro l’angolo. Insieme a Baglioni, intonano “Mille giorni di te e di me“. Ancora una volta, l’emozione fa da padrona su questo palco tanto amato dagli italiani.

Ornella Vanoni, con Bungaro e Pacifico, tengono a sottolineare che bisogna “Imparare ad amarsi”. Una gran bella canzone, una grande Ornella Vanoni. La ritroveremo venerdì, nella serata delle cover, e con lei sul palco ci sarà Alessandro Preziosi. L’accoppiata Hunziker-Favino funziona, e bene. Si esibiscono in un simpaticissimo sketch sulle note di Despacito e in un carichissimo ballo.

Tornando alla gara, si esibisce Red Canzian. Lui, come i colleghi Facchinetti e Fogli, è per la prima volta al Festival da solo, dopo lo scioglimento dei Pooh. Sting, attesissimo ospite, intona, in un quasi perfetto italiano, “Muoio per te” del nostro Zucchero. Si esibirà di seguito con il collega Shaggy con “Don’t make me wait“, brano a cui hanno collaborato a quattro mani, e per uno scopo puramente benefico. Un’accoppiata davvero inaspettata, per una canzone bella e ritmata.

È il momento di Ron, che ci regala un brano dolcissimo, e venerdì un duetto attesissimo e inaspettato con Alice. Non so se è successo anche a voi, ma “La vita è adesso” cantata da Baglioni e Il Volo, al rientro pubblicitario, mi ha dato non pochi brividi. Penultima a gareggiare, Annalisa, energica e sorridente. Venerdì duetterà con Michele Bravi. “Il mondo prima di te” ci piace molto. Ultimi in gara, ma solo per questa sera, I Decibel. Poi “Samarcanda” è sul palco: Roberto Vecchioni e Claudio Baglioni intonano questo bellissimo pezzo. Vecchioni ci regala anche un pezzo della sua bellissima “Chiamami ancora amore“, che portò al Festival di Sanremo nel 2011, vincendolo. L’intermezzo del Mago Forest riempie l’attesa prima di conoscere come ha votato la sala stampa. I preferiti dagli addetti ai lavori sono stati Ron, Diodato e Roy Paci e il trio Vanoni, Bungaro e Pacifico. Nella zona rossa invece questa sera troviamo Nina Zilli, Elio E Le Storie Tese, Red Canzian e Renzo Rubino.

Quante emozioni questa sera! Un Festival scoppiettante, una conduzione sveglia e briosa. L’appuntamento è per domani, e noi di Concertionline non mancheremo. Restate sempre in ascolto.

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La prima serata del Festival di Sanremo 2018 si è conclusa da qualche ora con ascolti altissimi: 11 milioni e 600 mila telespettatori hanno seguito la kermesse, per il 51% di share e un picco di oltre 13 milioni di presenze nella parte iniziale con il monologo di Fiorello. Oltre a battere tutte le aperture della triplice ‘gestione Conti’, la 68esima edizione del festival della musica italiana ha raggiunto un record di ascolti che si era registrato l’ultima volta nel 2005.

Non c’è stato nemmeno il tempo di festeggiare, però, che la prima polemica si è abbattuta sul Teatro Ariston e, in particolare, su due concorrenti della categoria big: si tratta dell’accusa di plagio rivolta ad Ermal Meta e Fabrizio Moro, in gara con il brano ‘Non mi avete fatto niente‘, scritto dai due cantautori insieme ad Andrea Febo. Secondo chi li vorrebbe fuori dalla competizione, la canzone sarebbe troppo simile ad un pezzo presentato alle selezioni delle nuove proposte nel 2016 e mai commercializzato: ‘Silenzio‘ di Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. In questo caso, però, si tratterebbe di una autocitazione: benché le somiglianze tra i testi dei due brani, infatti, appaiano evidenti, entrambi sono stati scritti da Andrea Febo, il quale aveva preventivamente annunciato una rielaborazione della sua stessa opera.

Durante la conferenza stampa sanremese di mercoledì 7 febbraio 2018 sono stati annunciati gli ospiti della seconda serata ed è stato affrontato più volte l’argomento, senza però arrivare ad un giudizio definitivo sulla faccenda, tutt’ora in fase di accertamento.

Claudio Baglioni ha cercato di non allarmare nessuno, spiegando di non aver ancora incontrato i diretti interessati dopo la loro prima esibizione: “Il ritornello non viene più considerato centrale nella nuova forma canzone. Andiamo molto cauti sulla questioni di plagio perché tutta la musica è stata già scritta e ci sono continui riferimenti. Vi prego di non improntare troppo le vostre energie su questo, è un fatto importante ma mi sembra meno centrale di altre cose”, ha spiegato il direttore artistico.

Quando uno dei giornalisti ha sottolineato la doppia pubblica esecuzione della canzone originale, e quindi una chiara violazione del regolamento vigente, l’autore Claudio Fasulo ha ribattuto che sono attualmente in corso vari accertamenti e che niente è ancora stato deciso, specificando che il regolamento prevede la possibilità di utilizzare campionamenti o brani di altri autori se inclusi in percentuale inferiore al 30%.

Già in passato il Festival di Sanremo aveva portato alla luce questioni simili, con le squalifiche di Loredana Berté nel 2008 e di Riccardo Sinigalia nel 2014 e l’archiviazione nel caso di Simone Cristicchi nel 2006. Intanto Massimiliano Longo (All Music Italia), tramite un chiaro tweet, ha spiegato che in tutte le interviste rilasciate da Ermal Meta e Fabrizio Moro i due artisti hanno più volte chiarito che il ritornello era già stato utilizzato in passato e che quindi il plagio non sussisterebbe. Si attende il verdetto definitivo della Rai.