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Sanremo 2017

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Francesco Guasti, classe 1982, nato a Prato e con una grandissima passione per la musica: il suo nome non è di certo nuovo ai più, perchè il grande pubblico ha imparato a conoscerlo grazie alla sua partecipazione a The Voice nel 2013.  Solo qualche settimana fa invece, lo abbiamo visto sul palco dell’Ariston, in gara nella sezione nuove proposte con il suo brano Universo, che sin dal primo ascolto ci è piaciuto moltissimo, motivo per il quale abbiamo deciso di conoscerlo meglio, e proprio per questo abbiamo scelto di fargli qualche domanda per scoprire qualcosa in più direttamente dalle sue parole.

Il grande pubblico ti ha conosciuto qualche anno fa, nel 2013, con la tua voce particolare e la tua grinta grazie a The Voice. Qualche anno dopo e dopo vari tentativi ti abbiamo ritrovato con un brano bellissimo sul palco più prestigioso della musica italiana. Quanto pensi sia stata importante la tua partecipazione al talent di Rai 2, e i vari tentativi a Sanremo Giovani per arrivare a presentarti al meglio al Festival di Sanremo?

Beh, senza dubbio The Voice mi ha fatto fare un passo verso il grande pubblico, da anni cantavo con la mia band, avevo anche toccato il palco del Lucca Summer Festival e molti altri,ma si sa, la televisione ti porta ad avere una visibilità importante. Importante ed immediata, quindi va anche saputa gestire: non farsi prendere dall’illusione facile, non perdere la testa, continuare a lavorare sodo. Il talent sembra quasi più un marchio oggi come oggi e non sempre positivo, per alcuni, insomma, sei un “miracolato-paraculato”, invece non è così: ho fatto The Voice a 30 anni suonati e con una gavetta di anni, ho portato un mio brano (Un solo giorno in più) che è stato scelto poi come singolo e prodotto da Universal. Dopo questa esperienza ho continuato a scrivere, studiare, portare in giro la mia Musica. Ho avuto qualche porta in faccia, ma non ho mollato e questo mi ha premiato. Sono la tenacia e la volontà, il tempo che dedichi con devozione al tuo desiderio che ti porta a realizzarlo. Non ci sono scorciatoie.

francesco-guasti-3-mario-silvestroneSoffermandoci un attimo sulla tua recente partecipazione al Festival di Sanremo, il tuo brano Universo, parla soprattutto dei ragazzi della tua generazione, dei trentenni e della speranza di sognare che non deve mancare loro. Quanto c’è di te, della tua esperienza e della tua caparbietà a non mollare il tuo sogno fino a che sei riuscito a coronarlo in questo brano?

C’è tutto: ci sono la delusione e la paura che si trasformano in consapevolezza e poi in speranza. In un anno ho imparato una cosa che prima mi sfuggiva: “non esistono ostacoli, esistono solo occasioni per migliorarsi, opportunità .

La musica è spesso un aiuto per i ragazzi, soprattutto per quelli più giovani che spesso trovano le loro risposte nascoste dietro un paio di cuffie. Pensi che un messaggio così importante come quello che hai lanciato nel tuo brano, soprattutto in un’ epoca in cui i giovani vengono più che altro spinti a pensare alle cose concrete e sempre meno ai propri sogni, possa essere veramente veicolato attraverso la musica e giungere come “aiuto concreto” ai destinatari? Le parole sono importanti è vero, ma spesso non tutti si soffermano a comprenderle e interiorizzarle.

Il cantautore ha il compito di veicolare messaggi. Io la vivo quasi come una missione, lo sento dentro: riporto in musica e parole quello che percepisco in me ma anche attorno a me. La vibrazione delle note aiuta a far arrivare le parole nei cuori, nelle menti e in ogni cellula del nostro corpo.

copertinaE degli altri brani del tuo nuovo album cosa ci puoi raccontare? Ce ne sono alcuni in particolare che vorresti consigliare a chi non ti conosce ma vorrebbe approcciarsi alla tua musica?

Tutti i brani cono figli,è difficile sceglierne uno in particolare… Ti dico solo che per portare al Festival di Sanremo sono stato indeciso fino all’ultimo tra “Universo” e “Il gioco è semplice”. Ogni brano racchiuso nel nuovo disco parla di quello che ho imparato fino ad oggi,di come osservo l’Universo dentro e attorno a me.

Dopo Sanremo l’instore tour. Come ti sei trovato ad affrontare i tuoi fans? In cosa è stato diverso il dopo Sanremo dal dopo-the voice? C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente da parte di chi ama la tua musica?

E’ stato diverso sia perchè sono cambiato io, sia perchè sono due esperienze totalmente diverse. Il Festival di Sanremo era il mio Sogno di bambino e credo sia il palco che ogni cantante italiano desidere calcare. Il rapporto con le persone che mi seguono è forte, molto schietto,sincero;ad ogni tappa dell’instore stringo mani e guardo occhi che mi conoscono attraverso la mia Musica. Devo tutto a loro.

Parlando invece del tuo futuro prossimo, hai in serbo altre sorprese per i tuoi ammiratori? Possono sperare di ascoltarti dal vivo sopra un palco nei prossimi mesi?

Negli instore, insieme al mio chitarrista ed amico Marco Carnesecchi, mi esibisco in un mini live in acustico ed è già molto emozionante , ma i live con la band al completo inizieranno fra poco, stiamo mettendo a punto le ultime date.

Dopo aver conquistato il terzo posto nella sezione nuove proposte di questa 67esima edizione del Festival di Sanremo appena terminata, Francesco Guasti è pronto a partire per un instore tour per presentare il suo nuovo album, Universo.

Toscano di nascita, classe 1982, Guasti si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla sua partecipazione al talent show The Voice nel 2013; aveva già tentato di conquistare il palco sia nel 2014, anno in cui era entrato a far parte dei 60 finalisti di Sanremo Giovani, sia lo scorso anno, uscendo però all’ultima fase. Il brano che ha portato sul palco dell’Ariston in questa edizione si intitola Universo, un brano che parla dei ragazzi della sua generazione, dei trentenni che non devono perdere la voglia di non mollare mai, qualunque cosa accada, anche quando non riescono a trovare il loro posto nel mondo.

Rivediamo insieme il video ufficiale di Universo:

Il brano è contenuto all’interno dell’album omonimo al brano sanremese, rilasciato lo scorso 10 febbraio. Universo è composto da nove brani inediti, che raccontano il mondo di Francesco. Questa la tracklist dell’album:

  1. Universo
  2. Ti prometto
  3. Resto o croce
  4. Il Gioco è semplice
  5. L’Amore ad ogni costo
  6. Io e te
  7. Abbracciamoci
  8. Cercami adesso
  9. Senza età

Questo pomeriggio Francesco, attraverso la sua pagina Facebook ufficiale, ha annunciato le date dell’Universo Instore Tour, attraverso il quale l’artista si esibirà in un mini-live per presentare il suo album e incontrerà i suoi fans. Queste le prime date annunciate (alle quali se ne aggiungeranno altre):

17 Febbraio MILANO
Mondadori Megastore – Libreria Mondadori MI Marghera – ore 18
20 Febbraio FIRENZE
laFeltrinelli RED – ore 18.30
22 Febbraio TORINO
Mondadori Megastore – Libreria Mondadori TORINO – ore 18
24 Febbraio ROMA
Mondadori Bookstore – Libreria Mondadori ROMA – Via Appia – ore 18
28 Febbraio BOLOGNA
Mondadori Megastore – Libreria Mondadori BOLOGNA – ore 18
01 Marzo PADOVA
Mondadori Megastore – ore 18

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Dopo cinque serate di musica e spettacolo, questa notte, all’1.40 Carlo Conti e Maria De Filippi hanno annunciato il vincitore di questa 67esima edizione del Festival Di Sanremo. Francesco Gabbani, a un anno dalla sua vittoria nella sezione nuove proposte, ha conquistato il primo gradino del podio dell’Ariston, aggiudicandosi la vittoria del Festival di Sanremo 2017.

Classe 1982, nato a Carrara, Francesco Gabbani si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla vittoria nella sezione nuove proposte del Festival 2016, con il brano Amen, trasmesso per settimane nelle radio (e vincitore anche del Premio Mia Martini e Sergio Bardotti).  A differenza della maggior parte dei big presenti al Festival non ha ancora annunciato la data di uscita del suo nuovo album, che però arriverà nei prossimi mesi.

Occidentali’s Karma è si un brano ironico, un’apparente “accozzaglia di frasi”, ma che vuole (per chi riesce ad andare oltre l’ascolto distratto del brano dalla melodia allegra) riflettere sul comportamento di noi occidentali che, indaffarati e sommersi dalla nostra frenetica vita quotidiana ci ritroviamo a cercare noi stessi aiutati da quelle modalità tipiche orientali di ricerca della serenità che poco ci appartengono.

Le sonorità dance anni ’80 di questo brano, unite alla carica ironica, alla bravura (indiscussa) di Francesco e alla sua capacità di saper essere se stesso anche se in controtendenza, sono stati gli ingredienti fondamentali di questa (inaspettata?) vittoria. A questo va sicuramente aggiunta la presenza dello scimmione (che altri non era che il 28 enne coreografo di X Factor Filippo Ranaldi) che si è esibito a fianco di Francesco lanciando un ballo che è sin da subito stato apprezzatissimo (e copiato) sia dal pubblico in sala che dalla Sala Stampa, che durante le esibizioni del toscano si è lasciata andare in un clima di totale allegria.

L’impressione che avevamo avuto sin dal primo ascolto è stata quindi riconfermata: non sarà stato il brano più sanremese e forse nemmeno quello più bello (che poi la bellezza è qualcosa di assolutamente soggettivo quindi chi può giudicare veramente?) ma sicuramente Francesco è stato l’artista che ha saputo cogliere al meglio il guizzo giusto per potersi imporre in questo Sanremo in cui le polemiche non sono mancate. Una vittoria a nostro parere meritatissima, proprio per la grande carica ironica del brano che, dietro ad un abito allegro e spensierato parla di grandi verità della nostra società; un modo come un altro per fare denuncia sociale senza farla pesare eccessivamente e renderla fastidiosa. In un Sanremo in cui i testi d’amore erano in maggioranza, ha vinto un brano che parla di tutti noi, nel modo migliore: l’autoironia. I nostri complimenti vanno quindi a Francesco Gabbani, che a maggio affronterà anche il palco dell’Eurovision Song Contest rappresentando l’Italia.

Testo Occidentali’s Karma

Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.

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Si è appena conclusa la seconda fase di semifinale della sezione giovani della 67esima edizione del Festival di Sanremo 2017. A sfidarsi questa sera sono stati Lele, Maldestro, Tommaso Pini e Valeria Farinacci.

Il primo a scendere in campo è stato Maldestro,  che questo pomeriggio ha ricevuto il “Premio Lunezia” e il “Premio Jannacci” per il suo brano, Canzone Per Federica. La canzone racconta la vera storia di una ragazza che sogna di fare l’attrice. Un bel brano, dal ritornello orecchiabile, delicata ma decisa.

Subito dopo è stata la volta di Tommaso Pini, conosciuto ai più per la sua partecipazione a The Voice, che si è presentato con Cose Che Danno Ansia, un brano scritto per esorcizzare questa sua perenne ansia, dopo che si era perso nella metropolitana londinese. Una canzone ritmata che sin dal primo ascolto ti resta in testa, una voce riconoscibile e particolare che quasi fa a botte con la presenza scenica di Tommaso. La sua esibizione si è distinta per per la presenza dei ballerini che indossavano particolari costumi da scena (un drago, un boia, una sposa…).

Valeria Farinacci è stata la terza ad esibirsi questa sera, con la sua Insieme, un brano che parla di condivisione. Condivisione che non è solo in una coppia ma anche in una comunità, un messaggio forte lanciato ad una società che fatica a stare insieme ma che preferisce costruire muri per dividere. Un bel brano delicato, con una voce altrettanto delicata a incorniciarlo.

A chiudere questo quartetto è stato Lele con la sua Ora Mai, un brano che parla del silenzio e delle ferite che il silenzio lascia, soprattutto in una relazione. Un bel brano, che molta ricorda i tipici brani sanremesi, e per questo secondo noi verrà parecchio apprezzato. Il ritornello energico che si alterna a strofe più delicate sono la chiave vincente del brano.

A spuntarla tra questi quattro sono stati Lele e Maldestro, che si vanno ad aggiungere ai finalisti Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Niente da fare per le ragazze in questa edizione di Sanremo Giovani, dopo Marianne Mirage anche Valeria Farinacci è stata eliminata. Chi sarà il vincitore tra questi quattro giovani talenti? L’appuntamento è fissato per domani sera!

Ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo è andata in scena la seconda serata del Festival di Sanremo, forte del grande successo riscosso la sera precedente dove 1 italiano su 2 ha scelto di dare di nuovo fiducia a Carlo Conti, alla sua terza conduzione della kermesse canora che ogni anno fa tanto discutere.

Abbiamo ripercorso per voi la serata di ieri, permettendoci di lasciare una votazione che dipende esclusivamente dal nostro gradimento personale:

Ad aprire la serata è stata questa volta la gara dei giovani: a superare la selezione e a classificarsi per la finale che andrà in scena venerdì sono stati Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia, eliminando Marianne Mirage e Braschi, e le loro comunque apprezzatissime canzoni.

E cosi, dopo un’emozionante esibizione di Hiroki Hara, il mago giapponese che ha tenuto incollati alla tv grandi e piccini, e un simpatico siparietto di Maria De Filippi che distribuiva tra il parterre i portachiavi con la faccia di Carlo Conti che tanto hanno fatto sorridere in questi giorni,  ha ripreso il via la gara dei big.

La prima a scendere in campo è Bianca Atzei, con Ora Esisti Solo Tu. Il brano, energico e con una grande apertura sul ritornello rivela chiaramente l’autore del brano, Kekkò dei Modà, ricordando molto (forse troppo) una canzone dei Modà. Non male, ma da riascoltare. Voto 7

Subito dopo tocca a Marco Masini, con Spostato Di Un Secondo. Un brano molto toccante in cui Marco si chiede come sarebbe il mondo e la sua vita se potesse rivivere quel “secondo” in cui le cose sono cambiate per sempre, tanti anni prima. Un brano dal testo profondo che ha bisogno di essere riascoltato più volte per un miglior giudizio, ma nel complesso ci è piaciuto. Voto 7,5

Il terzo big in gara è una coppia, Nesli e Alice Paba, presentati da Francesco Totti. Do Retta A Te, è prima di tutto un brano che mescola due stili, quello rap di Nesli e quello cantautorale della Paba, ed è una canzone d’amore che parla di fiducia scritta da Nesli prima in forma poetica e poi trasformata in canzone, come è solito fare. Un brano che funziona, come la maggior parte dei duetti presentati sul palco dell’Ariston nella storia della kermesse canora. Voto 7,5

Subito dopo è stata la volta di un altro debutto, quello del vincitore di amici Sergio Sylvestre, che presenta la sua Con Te, un brano scritto da Giorgia, che parla della fine di un’amore. Un brano malinconico in cui a farla da padrona è la voce particolare di Sergio. Voto 7

Non più un debutto, ma è al suo quinto sanremo il big seguente: stiamo parlando di Gigi D’Alessio, che si presenta con il brano La Prima Stella. Il brano, scritto dallo stesso Gigi per musica e parole, è dedicata alla madre, scomparsa quando era un ragazzo. Un brano dolce ed emozionante, che parla si d’amore (tema principe di questo Festival), ma quello di un figlio verso la propria madre. Voto 8

Il sesto big in gara è un altro debutto sul palco dell’Ariston e altri non è che il vincitore di X Factor 2013, Michele Bravi. Il Diario Degli Errori è a detta di molti il brano con il titolo più interessante di questo Festival,  ed è stato scritto dal figlio di Mogol, in arte Cheope e parla della ricerca dell’amore giusto, delle scelte giuste, dopo tante sbagliate che si accumulano negli anni. Un testo interessante che però sembra andare poco d’accordo con la giovane età di Michele. Voto 7

Paola Turci, la settima big in gara, ha alle sue spalle invece ben sette partecipazioni (e una vittoria nelle nuove proposte) e si presenta con Fatti Bella Per Te. Sedici anni dopo l’ultima volta che ha calcato il palco dell’Ariston la Turci lo fa con un brano che ha dedicato a se stessa e alla forza che ha trovato in se stessa nei momenti di difficoltà. Bel brano, dal testo profondo e intenso, una musica energica che lo accompagna, quasi a dare ancora più coraggio alle parole. Sin dopo il primo ascolto rientra nei brani più belli di questo Festival. Voto 9

Fa il suo debutto tra i big invece Francesco Gabbani, che dopo la vittoria con Amen nelle nuove proposte lo scorso anno, si presenta con Occidentali’s Karma, una critica alla cultura occidentale, fatta a modo suo. Un testo che a primo ascolto sembra quasi sembra un gioco di parole, che vuole far riflettere sul nostro modo di vivere super frenetico che finisce col voler imitare quella tranquillità tipica delle culture orientali. Allegra, ritmata, con un significato profondo nascosto che va ricercato dietro alla gioia e al ritmo che trasmette di primo acchito. Sicuramente verrà molto trasmessa dalle radio. Colpo di classe il ballerino/scimmione apparso sul finale del brano. Voto 9

Segue Michele Zarrillo (alla sua 13esima partecipazione al Festival) che presenta invece Mani Nelle Mani, nove anni dopo la sua ultima partecipazione al Festival. Si parla anche qui d’amore, di quello degli inizi, quando tutto è più vero e magico; amore rappresentato dal gesto dello stringersi le mani, che diventa il simbolo principe dell’amore più puro e sincero. La ripetizione continua di “mani” da ritmo al brano. Brano forse un po’ antico, sia nel testo che nella musica, ma non è per forza una cosa negativa. La voce particolare di Zarrillo piace o non piace, a noi piace. Voto 8,5

La penultima cantante in gara è Chiara, la giovane al suo terzo Sanremo presenta il brano Nessun Posto E’ Casa Mia, un brano in cui si affronta la distanza, dai luoghi e dalle persone. Chiara ha dichiarato di essere cresciuta negli ultimi tempi, di essere cambiata e di essere più sicura di se, e in questo brano questa crescita si può percepire. Andamento un po’ più lento rispetto a quanto ci aveva sempre abituato; la sua bellissima voce è comunque un punto fermo. Voto 7,5

Chiudono la gara Raige e Giulia Luzi, la seconda coppia in gara in questo Festival di Sanremo, entrambi alla prima esperienza all’Aristonra. Il brano che presenta questa inedita coppia si intitola Togliamoci La Voglia ed è, oltre ad un brano che parla d’amore, anche un invito, un desiderio di tornare ad una via più vera, togliendosi appunto la voglia di vivere sempre in un mondo virtuale e falso. Un mix di voci inedito che ci sta, anche se non ci ha convinto del tutto. Voto 7

Anche questa sera una bella puntata, scandita da ospiti musicali come Robbie Williams, osannato dai presenti in sala (e siamo certi anche da quelli a casa!), Francesco Totti che ha lanciato super tele autografati qua e la per l’Ariston, Giorgia e il suo medley di grandi successi che hanno sicuramente fatto piacere ai grandi nostalgici. Un mix variegato di ospiti che hanno impreziosito, ciascuno a modo proprio, una serata musicale che con Carlo Conti (e quest’anno ancor di più con Maria De Filippi) ha il sapore di quotidiano.

E adesso che finalmente abbiamo potuto ascoltare tutti i 22 brani in gara è ora di iniziare a tirare le somme. Chi si merita davvero la vittoria di questa 67esima edizione del Festival? C’è qualcuno che ha spiccato su tutti? Sarà una giovane promessa o una vecchia gloria a poter gioire sabato sera davanti a tutta Italia? Noi un’idea ce la siamo fatta, ma per ora non vogliamo sbilanciarci troppo.

Intanto questa sera andrà in onda la terza puntata del Festival in cui si esibiranno prima di tutti gli altri 4 giovani delle nuove proposte, dopodiché i 16 big in gara che non sono stati inseriti nel girone eliminatorio presenteranno le loro cover di famosi brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Nesli & Alice Paba, Ron, Clementino, Giusy Ferreri, Bianca Atzei e Raige & Giulia Luzi, sono invece i sei artisti che si sfideranno quindi questa sera (ovviamente sulle note del loro brano sanremese, e non con la cover che avevano preparato) per poter accedere alla fase finale del Festival, e due di loro abbandoneranno definitivamente la gara.

Quale è stata la vostra canzone preferita tra quelle presentate ieri sera? Votatela nel nostro sondaggio!

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La seconda serata della 67esima edizione del Festival di Sanremo ha preso il via con il debutto di quattro degli otto giovani in gara in questa edizione: Marianne Mirage, Francesco Guasti, Braschi e Leonardo Lamacchia.

Marianne Mirage è stata la prima a scendere in campo, imbracciando la sua chitarra rossa per esibirsi sulle note di Le Canzoni Fanno Male, brano energico che racconta di una storia d’amore estiva, che finisce, e di cui rimane semplicemente una canzone.

Subito dopo è toccato a Francesco Guasti, con Universo, un brano che parla dei trentenni del mondo d’oggi. Il giovane artista (conosciuto ai più per la sua partecipazione a The Voice Of Italy 2013). E’ approdato al Festival di Sanremo 2017 dopo che lo scorso anno era arrivato a un passo dal palco dell’Ariston, ma eliminato all’ultima sfida. Un timbro particolare quello di Francesco, e un brano che è un crescendo continuo dall’inizio verso il ritornello, quasi a ricreare la tensione che vive la generazione di cui l’artista voleva parlare.

Il terzo giovane a salire sul palco è Braschi, che presenta Nel Mare Ci Sono I Coccodrilli, una canzone (sotto forma di favola) sull’immigrazione, che parla di tutti quei migranti che muoiono cercando di raggiungere le coste europee. Un ritmo che senza dubbio resta in testa sin dal primo ascolto; una melodia leggera per parlare di un tema scottante.

L’ultimo giovane è Leonardo Lamacchia, che presenta la sua Ciò Che Resta, un brano molto dolce e delicato che come dichiarato dall’artista stesso è un consiglio che vuole dare a se stesso, e nonostante sia apparentemente un brano d’amore, può essere benissimo trasposto in qualsiasi ambito.

A passare il turno i due brani che anche noi di concertionline abbiamo preferito: Universo di Francesco Guasti e Ciò Che Resta di Leonardo Lamacchia.