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Public Service Broadcasting

Straordinario live set onirico musicale quello proposto dai Public Service Broadcasting l’altra sera  alla Santeria Social Club di Milano e certamente va fatto un plauso a Barley Arts per averli riportati in Italia per due date.

Difficile classificare il suond dei PSB tuttavia si potrebbe posizionarli a cavallo tra una sorta di progressive rock con venature Pop e una forma di art rock in continua ricerca di suoni ed ambientazioni, con una precisa missione di intrattenere ma anche di educare ed informare proprio come il titolo del loro primo lavoro Inform – Educate – Entertain del 2013.

Date queste premesse l’altro aspetto caratterizzante della musica dei Public Service Broadcasting è l’assenza di un singer vero e proprio, sostituito sia sul disco che nei live da tutta una serie di registrazioni vocali tratte da film d’epoca, documentari , conferenze, discorsi etc

Di fatto la performance dei PSB in concerto è molto differente  dalle atmosfere tipiche dell rock strumentale (alla Mogway per intenderci) ma si avvicina  molto di più ad una esibizione multisensoriale (musica e video) e musicalmente molto interessante anche per gli amanti di altri generi.

Il trio Sud Londinese PSB si è presentato sul palco del Santeria con il leader e ideatore del progetto   J. Willgoose, Esq. alla chitarra, banjo, e campionatori, da Wrigglesworth alla batteria,  a dal polistrumenstista JF Abraham al basso , tastiere e tromba,  intrpretando molte tracce del nuovo lavoro Every Valley uscito un paio di mesi or sono e ovviamente proponendo molti brani della loro produzione fatta di tre dischi e svariati EP e remix.

Lo spettacolo video musicale dei PSB è come una specie di viaggio che ci porta dagli spazi interstellari dei primi viaggi cosmici alle Miniere del Galles e dalle cime di maestose dell Everest al caos delle nostre città tutto eseguito con grande tecnica strumentale ma soprattutto permeato di grande creatività.

I tre musicisti si destreggiano sia con gli strumenti classici del rock batteria , basso e chitarra ma alternano e integrano anche nella stessa traccia tutta una serie di campionamenti e sample eseguiti in tempo reale dando vita ad un turbinio di sensazioni che vanno dal rock all’elettronica .

Bellissima la sequenza di brani tratta dal favoloso The RAce for Space con The other Side, e Sputnik a farci rivivere proprio quella corsa sfrenata verso lo spazio, con la batteria di Wrigglesworth che si cimenta su Drum Pad e Tamburi creare una ritmica sempre trascinante a volte supportato dal basso elettrico di  JF Abraham.

Tra i brani del nuovo disco abbiamo riconosciuto Progress, oltre a They Gave me a Lamp che pur senza il contributo dei featuring nella versione su disco si dimostrano solide anche dal vivo.

 J. Willgoose utilizza almeno 7 chitarre elettrico e addirittura un banjo per ottenere la giusta tonalità ideale ad ogni brano a cominciare dal singolo più famoso dei PSB , Go!, dove tutto il pubblico partecipa alternando lo a Stay , oppure a Spitfire vero capolavoro art rock , mentre l’arpeggio di Lit Up è davvero delizioso.

Splendida la funkeggiante Gagarin , con la tromba e la chitarra a duettare e il video di repertorio in sottofondo di Yuri dove si santifica l’eroe russo primo uomo nello spazio profondo.

Il concerto molto coinvolgente si conclude con due encore  l’ultimo dei quali, la sognante Everest, riporta le tastiere in primo piano a sovrapporsi alla chitarra in un crescendo magnifico lassù fino in cima sulla vetta del mondo dove il suono e la vista non hanno più limiti.

 

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Public Service Broadcasting

Dopo essere passati già questa estate nel nostro Paese con due date live – 8 luglio al Lars Rock Fest di Chiusi (SI) e 28 luglio all’Apolide Festival di Vialfré (TO) – i Public Service Broadcasting stanno tornando in Italia con due concerti a Milano e a Roma. Il due britannico salirà sul palco del Santeria Social Club di Milano il 9 novembre e del Monk Club di Roma il 10 novembre.

I Public Service Broadcasting sono un duo musicale composto da J. Willgoose, Esq. (chitarra, banjo, strumenti a corda, sampling e strumenti elettronici) e Wrigglesworth (batteria, piano e strumenti elettronici). La loro missione dichiarata è “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”. Per farlo, utilizzano samples audio e video tratti da vecchi public information films (cortometraggi educativi commissionati dai governi USA e UK a partire dagli anni Quaranta), materiale d’archivio e pellicole di propaganda accompagnati da strumentazione live. Il loro album di debutto “Inform – Educate – Entertain”, del 2013, ha subito ottenuto un buon successo di pubblico e critica, raggiungendo la posizione numero 21 della classifica britannica e ricevendo ottime recensioni da testate giornalistiche importanti come The Indipendent, MOJO e The Guardian. Ottimo anche il percorso live intrapreso: oltre ad essersi esibiti in festival importanti come Glastonbury, Bestival e Green Man, i Public Service Broadcasting sono state la band di apertura del tour europeo dei Manic Street Preachers e hanno fatto da spalla ai Rolling Stones al British Summer Time 2013 a Hyde Park. Il 23 febbraio 2015 è uscito loro secondo album “The Race For Space”, che li ha confermati come una band molto amata ed è stato tra gli album più venduti del 2015.

Il loro terzo lavoro “Every Valley” è uscito il 7 luglio 2017 ed è stato anticipato dal nuovo singolo “Progress“, che affronta con sguardo divertito un argomento molto serio e di attualità: la meccanizzazione e il suo posto nella storia del progresso dell’umanità. Il video si ispira ai film sulla guerra fredda degli anni sessanta ma si ispira anche, dichiaratamente e in modo rispettoso, al lavoro dei Kraftwerk.

L’album “Every Vallery” racconta in musica la storia del settore minerario del carbone nel Galles del Sud, ripercorrendone la parabola di ascesa e caduta e nel farlo affronta temi ben più universali e attuali come la globalizzazione, la meccanizzazione e il declino che possono portare in alcune comunità divenute nel tempo dipendenti dal alcuni tipi di industria.

I Public Service Broadcasting porteranno ora la loro visione sul palco di Milano e Roma, in due concerti da non perdere. Biglietti ancora disponibili su Ticketone al prezzo di 20,70 euro + prevendita.

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Milano ospiterà un nuovo festival nel corso dell’estate 2016: si tratta di Street Music Art, la rassegna che tra giugno e luglio vedrà alternarsi sullo stesso palco numerosi artisti italiani ed internazionali.

La location che ospiterà tutti gli show è l’area esterna del Forum di Assago, ovvero l’Assago Summer Arena, un luogo che recentemente è diventato il punto di ritrovo per gli amanti della musica dal viva a Milano.

Dicevamo, il calendario dello Street Music Art 2016 è ancora in via di definizione ma è già ricco di nomi di richiamo. Per quanto riguarda il rock internazionale sono attesi artisti del calibro di Robert Plant, Sting e Santana. Ci sarà spazio anche per il cantautorato pop rock dell’italo-inglese Jack Savoretti e per il neo folk dei Mumford & Sons. I Duran Duran saranno di scena nel corso di una delle serate di apertura (il 12 giugno) mentre lo stilosissimo Pharrell sarà protagonista di un unico concerto italiano il 12 luglio. Ancora, i Massive Attack si esibiranno il 23 dello stesso mese.

Per quanto riguarda la musica italiana invece, vedremo esibirsi Max Pezzali, Franco Battiato con Alice e Roberto Vecchioni. Altri eventi saranno annunciati a breve dagli organizzatori. I biglietti per tutte le serate sono già disponibili in prevendita presso tutti i circuiti autorizzati a prezzi variabili a seconda della data scelta.

Street Music Festival 2016 @Assago Summer Arena – Calendario:

10 giugno – Dimitri Vegas & Like Mike
12 giugno – Duran Duran
16 giugno – Jack Savoretti
20 giugno – Little Mix
21 giugno – Roberto Vecchioni

0 luglio – Mumford & Sons
12 luglio – Pharrell Williams
14 luglio – Max Pezzali
15 luglio – Battiato e Alice
20 luglio – Robert Plant
21 luglio – Santana
23 luglio – Massive Attack
29 luglio – Sting

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Public Servive Broadcasting

“The race for space”, il secondo album in studio dei Public Service Broadcasting pubblicato lo scorso febbraio, ha raggiunto meritatamente la vetta della classifica degli album indipendenti nel Regno Unito. Un exploit di tutto rispetto per il duo elettronico londinese formato da J. Willgoose e Wrigglesworth. Non a caso l’album ha ricevuto recensioni più che lusinghiere non solo oltremanica ma anche dalle nostre parti dove per molti i Public Service Broadcasting sono ancora dei perfetti sconosciuti. Ed è un vero peccato perchè il duo è in grado di creare paesaggi sonori spettacolari ed evocativi come dimostra anche il nuovo singolo estratto dall’album e intitolato “Sputnik” di cui ora è disponibile anche il videoclip ufficiale. I Public Service Broadcasting hanno di recente aperto alcune date degli Editors affermando che è stata per loro “un’esperienza alquanto stimolante suonare per il pubblico di un’altra band”.

Video canzone “Sputnik” dei Public Service Broadcasting: