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Pixies

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Torna con un nuovo album e un tour una delle band seminali del rock “made in USA”, ovvero i bostoniani Pixies, veri mostri sacri della scena rock mondiale fin dai tempi di “Surfer Rosa” e fin da allora oggetto di imitazioni quasi sempre mal riuscite.

La buona notizia è che il loro prossimo tour passerà anche dall’Italia con ben due tappe e i biglietti saranno in vendita dalle ore 11.00 del prossimo 5 aprile su ticketone.it.

Del nuovo album in uscita a settembre si sa ancora pochissimo, ma la loro carica live è leggendaria, per cui il consiglio è di non perderli assolutamente!

Queste le due date italiane:

11 ottobre 2019 – Bologna, Estragon Club
Pixies live all’Estragon – Bologna

12 ottobre 2019 – Torino, OGR – Officine Grandi Riparazioni Torino
Pixies @OGR Torino

 

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Il cantautore irlandese regala un live magico nella sua seconda data italiana

Immaginate un castello quattrocentesco, immaginate di trovarvi nella piccola corte interna e che uno dei cantautori più ispirati degli ultimi anni stia suonando lì, a pochi metri da voi, con la sua band. Fatto? Bene, questo è esattamente lo scenario in cui si è svolto il concerto di Glen Hansard a Ferrara, nel Cortile del Castello estense: la magia del luogo unita a quella indiscutibile della musica di Hansard hanno creato un mix straordinario, qualcosa che spesso succede ai concerti del cantautore irlandese; si crea una strepitosa empatia tra lui e il pubblico e ciò che ne scaturisce va al di là dei singoli brani, della scaletta o delle note.

E’ un qualcosa di incredibilmente umano, una gioia quasi palpabile, uno sfogo collettivo: quando Glen appare sul palco, al tramonto, e intona, senza microfono, “Grace beneath the pines” si sa già di stare assistendo a qualcosa di intenso, da brividi, che può solo essere arricchito da una band quanto mai affiatata, che già da “Winning streak” fa vedere di che pasta.

La serata scorre via e Hansard conferma il suo rapporto speciale, unico, con l’Italia, dove è amatissimo: sono venuti a sentirlo da Lucca alcuni suoi amici che hanno un negozio di dischi e per cui, due estati fa, fece un meraviglioso secret concert (poi ripetuto anche in un’altra occasione) e lui non può non dedicare loro un pezzo…. e poi c’è la piccola Marta, che sta riposando nel suo passeggino, e Glen le dedica “Falling slowly” decidendo di suonarla non amplificato per non disturbarle il sonno e coinvolgendo tutto il pubblico in un canto sommesso e dolcissimo, una ninna nanna personalizzata.

Glen Hansard è questo, è un uomo semplice e ispirato capace di regalare meraviglie sotto forma di musica, meraviglie come “McCormack’s wall”, “che ho scritto da ubriaco, ma non di un’ubriachezza allegra, più come quando è il terzo giorno consecutivo che sei ubriaco e ti senti triste e solo, parla dell’amicizia tra uomo e donna e sappiamo tutti che un uomo e una donna che bevono insieme poi commettono un errore, non tutti voglio dire, qui ci sono sicuramente uomini che riescono ad avere splendide amicizie con le donne senza cercare altro, ma parlo per me” dice ridendo.

Glen ci delizia non solo con suoi brani ma anche improvvisando, ad esempio “Respect” di Aretha fa la sua comparsa alla fine di “Love don’t leave me waiting” e poi arriva anche una inaspettata e quanto mai rock “Where is my mind?”, presa in prestito dai Pixies e un accenno di “Hallelujah” di Leonard Cohen… cosa chiedere di più? Ah sì, la springsteeniana “Drive all night”, su cui non può mancare la partecipazione alle percussioni di Caterino Riccardi, ormai ospite fisso, si può dire, dei live italiani di Hansard (e reso celebre proprio da Springsteen per essere stato fatto salire sul palco del suo live padovano nel 2013).

Insomma ce n’è per tutti i gusti e la cosa unica è percepire l’intensità emotiva di tutto questo: un’intensità che non cala mai, qualcosa che ti svuota, ti affatica e allo stesso tempo ti avvolge senza che tu abbia il desiderio che debba smettere mai.

Per vivere bene, bene davvero, avremmo bisogno di un live di Glen Hansard ogni giorno.

Glen Hansard Setlist @ Ferrara Sotto le Stelle 29-06-2016

Grace beneath the pine

Fitzcarraldo

Winning streak

Just to be the one

Little ruin

Minds made up

Bird of sorrow

In these arms

Astral weeks

Philander

Love don’t leave me waiting

Way back when

Maybe not tonight?

McCormack’s wall

Lowly deserter

Revelate

Wedding ring

This gift

Say it now

Stay the road

Falling slowly

Ramble

Dont do it/ Drive all night

Mercy

Dopo l’annullamento della prima giornata causa maltempo – e nonostante le minacciose nubi che ieri, 2 giugno, incombevano sull’Arena Joe Strummer di Bologna – possiamo dire che la sesta edizione del Festival Rock in Idro si è conclusa al meglio.
Il Day 4 infatti si è svolto senza particolari intoppi presso la nuova location e ha visto alternarsi, puntualissimi, numerosi gruppi: We Are Scientists, The Brian Jonestown Massacre, The Fratellis, Miles Kane, Manic Street Preachers, Biffy Clyro, Pixies e Queens of the Stone Age.
We Are Scientists e The Brian Jonestown Massacre si sono dati il cambio sotto il sole delle prime ora del pomeriggio, offrendo una carica performance di apertura: più spensierati i primi, più introspettivi i secondi, hanno saputo intrattenere senza incertezze i numerosi presenti. Subito dopo l’evento ha cominciato ad entrare nel vivo con i Fratellis, che intonando, tra gli altri, i successi “Chelsea Dagger” e “Henrietta”, hanno fatto ballare e cantare la folla.

Intorno alle ore 17.00 invece è arrivato il momento di ascoltare la rivelazione (ora solista) Miles Kane, che dal vivo ha convinto anche chi aveva solo ascoltato un suo brano per caso alla radio: l’ex componente di Rascals e Last Shadow Puppets infatti, ha dato prova di possedere abilità tecnica, voce tagliente e presenza scenica. Tra i momenti più apprezzati del suo set ci sono state le esecuzioni dei singoli “Taking Over”e “Better than That”, la corale “Don’t forget Who you are” e il breve omaggio ai Rolling Stones con la reinterpretazione di “Sympathy for the Devil”. Un’ora più tardi sono arrivati gli storici Manic Street Preachers che, a quasi trent’anni dalla loro formazione avvenuta nel 1986, sono ancora in pista: l’esibizione è filata liscia toccando il punto più alto in chiusura con il brano contro la guerra, nonché loro più grande successo, “If you tolerate this, your children will be next”. Bisogna però dire che la collocazione di questo gruppo all’interno della quarta giornata di Rock in Idro è sembrata a tratti poco adatta, se si considera il genere proposto dagli altri gruppi meno ‘tradizionali’ saliti sul palco nel corso di lunedì 2 giugno.

Dalle 19.00 in poi è arrivato il momento dei tre gruppi più attesi dell’evento, tutti passati anche per Milano lo scorso anno registrando altrettanti sold-out: Biffy Clyro, Pixies e QOTSA. Gli scozzesi Biffy Clyro – o meglio “Biffy fuc**** Clyro”, come loro stessi si definiscono – ormai detentori di una certa fama anche dalle nostra parti, hanno dato vita ad uno show che ha alternato pezzi recenti a canzoni più ruvide e datate, ancora più apprezzate dal pubblico. “Bubbles”, “Who’s Got A Match?”, ma anche “Many of Horrors”, “Living is a problem because everything dies”, “The Captain”, o ancora la ballata agro-dolce “God and Satan”, hanno dato prova per l’ennesima volta della grande passione che la band di Simon Neil riversa in ogni live che propone. Ai Pixies è stato invece affidata la penultima performance della giornata, dopo che già lo scorso novembre, sul palco di un Alcatraz tutto esaurito, avevano regalato un live memorabile. Con una set-list ridotta a causa dei soliti obblighi temporali che un festival impone, hanno comunque colpito nel segno: il maggior riscontro è arrivato con i successi “Monkey gone to heaven”, “Here comes your man” e per il nuovo brano “Bagboy”, ma l’highlight è stato sicuramente toccato sul finale con “Where is my mind”, cantata a squarciagola dalle migliaia di persone presenti.

Per chiunque salire sul palco dopo Black Francis e soci senza rischiare di non reggere il confronto sarebbe stato difficile, ma non per Josh Homme, Jon Theodore, TroyVan Leeuwen, Michael Shuman e Dean Fertita. I Queens of the Stone Age infatti, attesi headliner dell’ultima giornata di Rock in Idro 2014, hanno veramente chiuso col botto: un’ora e un quarto di concerto senza encore e senza intervalli (Homme preferisce dare più spazio alla musica e meno alle parole) che ha intrattenuto, colpito ed emozionato. Per quanto riguarda la scaletta proposta, alcune canzoni sono state tratte dall’ultimo album “…Like Clockwork” (“The Vampire of time and memory”, “Fairweather Friends”), ma non sono mancati cenni dal precedente “Era Vulgaris”, o dal sempre apprezzato, “Songs for the deaf”, uscito nel 2002: sulle note di “No One Knows” e “Go with the flow” è infatti scattato il delirio collettivo e insieme al gruppo scatenato sul palco ha cantato senza risparmiarsi anche il vasto pubblico. L’unica segnalazione negativa sulla serata riguarda il volume della voce del cantante, percepito più basso di alcuni strumenti, almeno da chi si trovata in posizione laterale rispetto al palco: nonostante questo però la potenza della musica di Homme e soci è riuscita a raggiungere il cuore e la mente di tutti i presenti, confermando che i QOTSA sono ad oggi tra le migliori band in circolazione, tra i “must see” per chi è appassionato di musica dal vivo.

Setlist Queens of The Stone Age, 2 giugno 2014 @Bologna, Arena Joe Strummer,Rock in Idro Day 4:

You Think Ain’t Worth a Dollar, but I Feel Like a Millionaire
No One Knows
My God is the Sun
Burn the Witch
Smooth Sailing
In My Head
Feel Good Hit of the Summer
The Vampyre of Time and Memory
If I had a Tail
Little Sister
Fairweather Friends
Sick, sick, sick
Better Living Through Chemistry
Go with the Flow
A Song for the Dead

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Il Rock in Idro 2014 si terrà la prossima estate ma tutto sta già per essere definito con alcuni mesi di anticipo: la manifestazione musicale che da anni si svolgeva a Milano, e che dal 2005 ha ospitato molti grandi nomi della musica internazionale, l’anno prossimo si trasferirà a Bologna, presso l’Arena Joe Strummer, dal 30 maggio al 2 giugno. I dettagli sono stati diffusi alla stampa questa mattina a Milano dai vertici di Hub Music Factory, che organizza l’evento: “Per la prima volta ci siamo concessi quattro giorni, approfittando del weekend lungo che l’inizio della bella stagione ci regalerà. Stiamo cercando di realizzare un Festival allineandoci allo standard europeo, proponendo pacchetti convenienti e a prezzi accessibili e quattro serate completamente diverse tra loro. Sappiamo che il pubblico è propenso ad assistere a tante performance pagando un biglietto unico”, spiegano gli organizzatori.

La line-up dunque è stata annunciata, insieme alla mission primaria, quella di portare anche in Italia la qualità dei festival europei quali Sziget o Primavera Sound. Ogni serata sarà dedicata ad un genere, ovvero, nell’ordine: elettronica, ska-reggae, metal e indie. Ecco il programma ancora in via di completamento:

30 maggio – Fatboy Slim
31 maggio – Ska-P
1 giugno – Iron Maiden
2 giugno – Queens of the Stone Age, Pixies e Biffy Clyro

“Perché lo spostamento a Bologna?” Spiegano: “Abbiamo preferito abbandonare Milano e trasferirci in una città con molto potenziale, nella quale contiamo di imporci come evento continuativo negli anni: l’Arena Joe Strummer ci è sembrato il luogo ideale per questo scopo, per non parlare del fatto che lo scorso anno è stata intitolata ad un artista che per noi rappresenta e ha rappresentato molto. Bologna inoltre presenta una collocazione geografica vantaggiosa, vicina a molti altri centri urbani, e facilmente raggiungibile sia in auto, che in treno che in aereo (per il potenziale pubblico estero). A breve riveleremo la line-up definitiva (30 maggio compreso) e i prezzi dei biglietti, che saranno compresi tra i 30 e i 60 euro a serata. Stiamo cercando anche di realizzare pacchetti e abbonamenti vantaggiosi, che comprendano anche il soggiorno nella vicina area-campeggio”.

Restate dunque sintonizzati sulle nostre pagine se desiderate ricevere gli ultimi dettagli su quello che si preannuncia essere uno dei più importanti festival italiani della prossima stagione.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI:

Venerdi 30 maggio – Headliner Fatboy Slim – Ingresso 30€ + ddp
Sabato 31 maggio – Headliner  Ska-p – Ingresso 40€+ ddp
Domenica 1 giugno – Headliner  Iron Maiden – Ingresso 65€ + ddp
Lunedi 2 giugno – Headliner Queens Of The Stone Age – Ingresso 50€ + ddp

ABBONAMENTO CHRISTMAS TICKET (Day 1 + Day 2 + Day 3 + Day 4): 130€ + ddp
disponibile in esclusiva fino al 31 dicembre 2013

Abbonamento Day 1 + Day 2: 60.00 + ddp
Abbonamento Day 1 + Day 3: 85.00 + ddp
Abbonamento Day 1 + Day 4: 70.00 + ddp
Abbonamento Day 2 + Day 3: 95.00 + ddp
Abbonamento Day 2 + Day 4: 80.00 + ddp
Abbonamento Day 3 + Day 4: 105.00 + ddp
Abbonamento Day 1 + Day 2 + Day 3: 115.00 + ddp
Abbonamento Day 1 + Day 2 + Day 4: 100.00 + ddp
Abbonamento Day 1 + Day 3 + Day 4: 125.00 + ddp
Abbonamento Day 2 + Day 3 + Day 4: 135.00 + ddp
Abbonamento Festival (Day 1 + Day 2 + Day 3 + Day 4): 150.00 + ddp

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Una Milano uggiosa ed un Alcatraz completamente sold-out hanno accolto ieri sera i Pixies, attesi nel locale meneghino per la loro unica tappa italiana. Dopo la performance in apertura degli AAAK (As Able As Kane), la venue ha iniziato a popolarsi di over 30 nostalgici dei ‘90’s ma anche di ‘nuove reclute’, giunti per assistere all’attesissimo show.
Black Francis, Joey Santiago e David Lovering hanno fatto la loro comparsa sul palcoscenico puntuali poco dopo le 9.15, questa volta accompagnati dalla bassista Kim Shattuck (Pandoras, Muffs) che ha preso il posto della dimissionaria Kim Deal. Lo scambio è avvenuto dopo che la storica Deal ha lasciato il gruppo a maggio di quest’anno, andandosene a seguito di circa 25 anni di permanenza nella formazione cult statunitense. Bisogna però dare atto alla sostituta di aver fatto il suo dovere senza far rimpiangere nemmeno per un momento la collega e guadagnandosi dunque la piena approvazione del pubblico.

Tra distorsioni, chitarre taglienti ed una energia da far invidia alle giovani band emergenti, la serata è trascorsa velocemente ed intensamente: i momenti di “amarcord” ed emozione scaturiti dalla musica dei quattro artisti – che sono tornati a nove anni di distanza dall’ultima reunion del 2004 – hanno fatto fermare il tempo per un’ora e tre quarti.
Senza proferire parola tra un brano e l’altro il quartetto di Boston ha suonato un pezzo dopo l’altro, con solamente una piccola pausa a precedere l’unico encore del concerto .Dopo l’apertura con “Caribou” lo show è infatti entrato nel vivo con “Monkey Gone to Heaven”, “Velouria” e altri ottimi brani come “Here Comes Your Man”, e il nuovo e potente singolo “Bagboy”. Il gruppo ha anche eseguito alcune cover: “In Heaven” di David Lynch (contenuta nella colonna sonora della pellicola “Eraserhead”), “Head On” dei The Jesus and Mary Chain, “Winterlong” di Neil Young e “Big New Prinz” dei Fall.

La scaletta proposta però ha soprattutto dato nuova vita ai brani che i Pixies hanno composto e pubblicato nel corso della loro carriera, alcuni molto conosciuti, altri invece dedicati a palati più fini: “Crackity Jones”, “Debaser”, “Tame”, “Motorway to Rosewell” e “Broken Face”, solo per citare alcuni esempi. La chiusura, neanche a dirlo, è arrivata con il grido corale che ha accompagnato “Where is my mind”, dopo la quale la formazione ha lasciato lo stage, tra applausi, apprezzamenti e soddisfazione.
Certo i Pixies, cuore pulsante dello stile musicale ruvido e urlato reso importante negli anni ’90, non hanno perso il tiro di un tempo: nonostante l’età anagrafica per loro (e per tutti) avanzi infatti, sono riusciti a rimanere credibilmente ciò che erano, facendo ballare la mente e il cuore dei loro fan, vecchi e nuovi.

Pixies @Alcatraz – Milano, 04 novembre 2013 – SETLIST:

Caribou
Monkey Gone to Heaven
Velouria
Havalina
Vamos
Here Comes Your Man
Bagboy
River Euphrates
Cracktivity Jones
Something Against You
Distance Equals Rate Times Time
Wave of Mutilation
Winterlong (Neil Young cover)
Cactus
Nimrod’s Son
Indie Cindy
Ed Is Dead
Brick Is Red
Break My Body
Bone Machine
What Goes Boom
I’ve Been Tired
Blue Eyed Hexe
Broken Face
Isla de Encanta
Tame
Hey
Big New Prinz (The Fall cover)
Head On (The Jesus and Mary Chain cover)
Gouge Away
Debaser

Encore:

Motorway to Roswell
In Heaven (Lady in the Radiator Song – David Lynch)
Andro Queen
Where Is My Mind

Si ringrazia DNA Concerti

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Se speravate di trovare dei biglietti in cassa all’Alcatraz questa sera, per l’unica data italiana dei Pixies in calendario in quel di Milano, rassegnatevi: il concerto della band di Boston è ormai sold-out, a poche ore dal suo imminente svolgimento. Il gruppo americano ha rotto un silenzio discografico che durava ormai da nove anni, pubblicando la scorsa estate il singolo “Bagboy“.

Sul palco questa sera la formazione originale sarà leggermente variata: resta infatti confermata l’uscita dal gruppo della storica bassista Kim Deal, che verrà sostituita dalla componente delle Pandoras Kim Shattuck. La scaletta che verrà proposta, come lo stesso gruppo ha confermato tempo fa, sarà piuttosto variegata e alternerà vecchi successi a materiale meno conosciuto. L’appuntamento dunque, per i fortunati possessori di biglietti acquistati in prevendita, è per questa sera all’Alcatraz di Milano, a partire dalle 20.00, con la performance dei As Able As Kane in apertura.

 

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La celebre band di “Where Is My Mind” è da poco tornata sulle scene con un nuovo singolo, “Bagboy”, rompendo un silenzio discografico che dura da ormai nove anni. Una lunga attesa per i fan dei Pixies, che verranno ripagati con un tour che farà tappa anche in Italia. I Pixies si esibiranno il 4 novembre all’Alcatraz di Milano, per quello che al momento è l’unico concerto in programma nel nostro Paese. I nostalgici e gli amanti dell’ultimo periodo musicale della band saranno soddisfatti in egual modo: i musicisti hanno confermato che la scaletta sarà molto variegata e lascerà spazio sia ai più grandi successi della formazione, sia ai brani meno portati nei live, o addirittura mai eseguito dal vivo. Sul palco la formazione originale si presenterà con qualche variazione: è confermata l’uscita dal gruppo della bassista Kim Deal, che verrà sostituita da  Kim Shattuck, già nelle Pandoras. I biglietti per assistere al concerto sono disponibili al costo di 40 euro più diritti di prevendita tramite i circuiti autorizzati.