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Pink Floyd

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Atom Heart Mother Tour dei Pink Floyd Legend

Atom Heart Mother Tour dei Pink Floyd Legend

Non accenna a placarsi il successo del tour 2019 dei Pink Floyd Legend, “Atom Heart Mother”: tutto esaurito in ogni singola data fino ad ora realizzata.
Sold out all’Arcimboldi di Milano, allo Sferisferio di Macerata, al Teatro Romano di Ostia Antica, a quello di Verona, all’Augusteo di Napoli, al Colosseo di Torino e anche a Roma, per il concerto alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica del 29 aprile.
Proprio l’ennesimo successo ottenuto nella capitale, ha spinto la Menti Associate (produttore del tour) a replicare la data il prossimo 1° agosto, alla Cavea, in occasione del Roma Summer Fest.

La realizzazione unica e speciale della celebre suite ATOM è uno dei motivi di questi continui risultati entusiasmanti. Dal 2012 i Pink Floyd Legend, infatti, sono i soli ad eseguire il brano nella versione integrale accompagnati da Coro e Orchestra.
Sono oltre centotrenta gli elementi coinvolti e comprendono anche gli Ottonidautore e il Quartetto Sharareh (quartetto d’archi tutto al femminile) diretti dal Maestro Giovanni Cernicchiaro.
Durante i loro concerti, ovviamente, non mancano i più grandi successi del gruppo britannico (da quelli degli esordi ai quelli più recenti).
La formazione seguirà la partitura originale (e autografata) del compositore Ron Geesin con il quale i Legend hanno recentemente sottoscritto un sodalizio artistico.
Dopo la data di Roma del 29 aprile, la tournée “Atom Heart Mother” proseguirà a Torino, Milano, Sanremo e Firenze.

I Pink Floyd Legend sono impegnati anche in un prestigioso progetto di danza e musica dal vivo, intitolato “SHINE Pink Floyd Moon”: un viaggio nel mondo della luna su uno spazio scenico in continua trasformazione grazie a sapienti giochi luce, laser e videoproiezioni. Alla loro musica si accompagnano le coreografie e la regia del celebre Micha van Hoecke, interpretate dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani.
L’anteprima assoluta di questo spettacolo sarà il 5 giugno al Teatro Pergolesi di Jesi, per poi ripetersi in prima mondiale al Ravenna Festival l’8 giugno (biglietti in vendita su Vivaticket.it). Tutte le date verranno annunciate a breve.

Questa la formazione dei Pink Floyd Legend:
FABIO CASTALDI – Basso, Voce, Gong
ALESSANDRO ERRICHETTI – Chitarra, Voce
EMANUELE ESPOSITO – Batteria
SIMONE TEMPORALI – Tastiere, Voce
PAOLO ANGIOI – Chitarra acustica, elettrica e 12 corde, Basso, Voce

con
MICHELE LEISS – Sassofono
MARTINA PELOSI – Cori
SONIA RUSSINO – Cori
GIORGIA ZACCAGNI – Cori
ANDREA ARNESE – Video/Audio Effects, Keytar, Chitarra acustica

e con
LEGEND CHOIR & ORCHESTRA
diretti da Giovanni Cernicchiaro

I Pink Floyd Legend nascono nel 2005 e sono oggi considerati il gruppo italiano che rende il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, grazie alla realizzazione di spettacoli frutto dello studio approfondito delle partiture e dei concerti live che la band inglese ha proposto nel corso degli anni.

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Reduci dallo strepitoso successo ottenuto nell’unica data italiana autunnale, il 20 settembre scorso, al Teatro degli Arcimboldi di Milano,  Nick Mason e i suoi Saucerful Of Secrets, la band di cui è fondatore l’ex batterista dei Pink Floyd e che ripropone i pezzi dei Floyd di epoca “barrettiana”, saranno in tour questa estate in Italia.

Questi i live in calendario dedicati alla nostra penisola:

8 luglio – Arena La Civitella – Chieti (Chieti Summer Festival)

14 luglio – Pala De André – Ravenna

16 luglio – Auditorium Parco della Musica – Roma

17 luglio – Arena Santa Giuliana – Perugia (Umbria Jazz 2019)

18 luglio – Piazza Della Loggia – Brescia

I biglietti per il concerto sono già disponibili sul circuito Ticketone e Ticketmaster.

I Nick Mason’s Saucerful Of Secrets sono formati da Nick Mason, Gary Kemp, Guy Pratt, Lee Harris e Dom Beken. I concerti celebrarno i primi lavori musicali dei Pink Floyd e includono brani tratti dagli album ‘The Piper At The Gates of Dawn’ e ‘A Saucerful Of Secrets’.

 

Roger Waters, semplicemente leggendario, regala ad un'Unipol Arena stracolma, tantissimi grandi classici dei Pink Floyd in un live che non è un semplice concerto, ma un trattato filosofico-politico sulla vita e il mondo che ci circonda.

INDIO, CA - OCTOBER 09: Musician Roger Waters performs during Desert Trip at The Empire Polo Club on October 9, 2016 in Indio, California. (Photo by Kevin Mazur/Getty Images for Desert Trip)

Ieri era il 25 aprile 2018, una data che per noi italiani ha sempre un’importanza del tutto a sè stante e mi viene in mente adesso che ho ascoltato la più lucida ricostruzione artistica e politica degli ultimi 30 anni, forse di più, portata in scena da uno dei pochi (forse l’unico) rimasti che si possa definire artista a tutto tondo: un signore di 75 anni che ha ancora la capacità di creare e dare vita ad un immaginario non solo sonoro, ma anche visivo, che non ha eguali al mondo, sfruttando sì un repertorio unico, ma sapendolo anche contestualizzare come non mai.

Quel signore risponde al nome di Roger Waters ed è probabilmente, ancor oggi, il compositore rock più influente al mondo.

Fisicamente in formissima, maglietta e pantalone neri, Roger accarezza e graffia il suo basso (e successivamente la chitarra) come una bella donna, in una simbiosi che è sia fisica che spirituale, un rapporto completo: coadiuvato da una band straordinaria, in cui spicca Jonathan Wilson (cui tocca il compito ingrato di eseguire le parti vocali di Gilmour sui brani dei Pink Floyd) ci fa immergere, fin dalle prime note di “Breathe”, in un mondo che è il suo, ma che è anche il nostro, in cui la guerra è perennemente alle porte (i rumori di droni ed elicotteri sono una costante per tutto il live) e l’unica speranza per non permettere ai potenti (e la spettrale e minacciosa figura del “maiale” Trump è ben presente nello show) di fare ciò che vogliono di questo pianeta è ribellarsi.

Waters è un capo-popolo, un aedo che canta le sue stesse gesta, capace di risvegliare le coscienze con la sola forza di quattro accordi (“One of these days”, “Us and Them“); viene spesso da domandarsi se noi, il pubblico, la gente, sia alla sua altezza, sia in grado di rispondere a questa chiamata così pressante ed essenziale. Saremo in grado di fare breccia nel muro, non solo metaforico (di nuovo Trump è un pensiero fisso), che ci fa credere di essere ciascuno perfetto e ci ha fatto perdere la capacità di dialogare con gli altri? Waters fa ballare sul palco i bambini bolognesi su “Another brick in the wall“, con delle magliette con su scritto “Resist“.

Questa semplice parola, in un giorno come il 25 aprile, assume ancora maggiore valenza: Resistere. Bisogna resistere, resistere alla violenza, resistere alla manipolazione, resistere alla voglia di chiudersi in se stessi, resistere alla distruzione, morale e fisica, delle nostre città, dei paesaggi e di noi stessi. Resistere all’omologazione. E restare umani, frase che Waters ripete più volte dal palco, prendendola ben più che in prestito da Vittorio Arrigoni, attivista italiano che fu ucciso a Gaza nel 2011 mentre lottava contro quella che definiva “la pulizia etnica effettuata dallo stato di Israele contro i palestinesi”.

Basta un attimo di distrazione e si fa presto a diventare “Pigs“, come quelli da cui dobbiamo guardarci (inquietante la scena di Waters con la maschera da maiale che beve champagne, oscuro e ancora una volta capace di farsi largo nell’immaginario del pubblico), si fa presto a farsi conquistare dai soldi (inevitabile e monolitica “Money” arriva a sferzarci).

Quella di Waters è una corsa a perdifiato, una lezione di vita, un trattato filosofico e politico sottoforma di concerto, che si conclude con l’oscuro manifesto di “Eclipse”:

“Non c’è un lato scuro nella luna, in realtà. Di fatto è tutto oscuro”

Da quella oscurità spunta però l’arcobaleno, che illumina l’Unipol Arena. C’è ancora speranza. Waters ce la dà dopo aver minato le nostre certezze: è lui a mettersi in testa al nostro plotone e a guidare la riscossa, lui a mostrarci che con l’amore, la dolcezza, la comprensione e una buona dose di intelligenza, possiamo uscire da quest’epoca di oscurantismo. Parte “Mother“, siamo noi i suoi bambini, i “bambini” di questo signore, questa leggenda di 75 anni che dedica il brano alla madre scomparsa da tempo e che, novello Diogene di Sinope (non a caso detto il Cinico…e non si negherà a Waters una certa dose di cinismo) canta per due ore una cosa semplicissima, “Cerco l’uomo”. Waters cerca gli uomini, vuole noi, vuole che prendiamo in mano il nostro destino…saremo in grado di farlo o resteremo per sempre “piacevolmente insensibili”?

Lui scende dal palco, viene a stringerci le mani: in fondo, pur essendo un mito, è un uomo, è uno di noi. E’ quello che si è messo davanti alla folla e che ci ha scosso, che ha parato i colpi e anzi li ha restituiti: con poesia, amore, forza.

Roger Waters è l’Arte. Quello che salverà il mondo.

“Breathe, breathe in the air
don’t be afraid to care
leave but don’t leave me
look around, choose your own ground
For long you live and high you fly
and smiles you’ll give and tears you’ll cry
and all your touch and all you see
is all your life will ever be.” (Breathe – Pink Floyd)

ROGER WATERS Setlist @ Unipol Arena (25/04/2018)

Speak to Me / Breathe
One of These Days
Time
Breathe (Reprise)
The Great Gig in the Sky
Welcome to the Machine
Deja Vù
The Last Refugee
Picture That
Wish You Were Here
The Happiest Days of Our Lives
Another Brick in the Wall Part 2
Another Brick in the Wall Part 3

Set 2:

Dogs
Pigs (Three Different Ones)
Money
Us and Them
Smell the Roses
Brain Damage
Eclipse

Encore:

Mother
Comfortably Numb

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Ad aprile ben 4 date italiane per uno dei mostri sacri della musica rock, che torna in Europa dopo 4 anni di assenza.

Roger Waters

E’ fissato per domani mattina alle 11 il via alle prevendite per i ben 4 live che l’ex Pink Floyd terrà nel nostro Paese ad aprile 2018.

Waters porterà in Italia, più precisamente al Mediolanum Forum di Milano (17 e 18 aprile) e all’Unipol Arena di Bologna (21 e 24 aprile) il suo trionfale “Us + Them tour”, che ha già conquistato pubblico e critica in Nord America. Il titolo del tour è ovviamente ispirato ad “Us and them”, storico brano dei Pink Floyd contenuto in “The dark side of the moon”, datato 1973, brano che trattava il tema della guerra, tanto caro a Waters, che ne fa uno dei punti cardine anche del suo nuovo lavoro, “Is this the life we really want?”, le cui vendite sono state stoppate in Italia negli scorsi mesi dal tribunale di Milano dopo un contenzioso con l’artista Emilio Isgrò, che accusa Waters di aver copiato le sue celebri “cancellature” per creare la copertina del disco senza prima chiedergli il consenso.

L’ex bassista e voce dei Pink Floyd tornerà in Europa dopo il “The Wall Live Tour”, che lo ha portato tra il 2010 e il 2013 ad essere visto da oltre 4 milioni di persone nel mondo e ad incassare la cifra più alta nella storia per un tour di un artista solista.

Dopo 63 spettacoli sold out negli Stati Uniti e in Canada nel corso di quest’anno, il tour di Roger Waters Us + Them toccherà nel 2018 Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Ungheria, Irlanda, quindi farà tappa per le quattro date in Italia per proseguire poi in Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia e Svizzera per concludersi nel Regno Unito.
Questi i prezzi dei biglietti per le date italiane (le due date bolognesi hanno una configurazione diversa a seconda dell’evento):

17 e 18 aprile Mediolanum Forum – Milano

Platea Gold e Trib Numerata 1° Settore: 149,50 €
Platea Numerata e Trib Numerata 2° Settore: 115,00 €
Tribuna Numerata 3° Settore: 79,35 €
Anello B Visibilità Ridotta: 97,75 €
Anello C Visibilità Ridotta: 69 €

21 aprile Unipol Arena – Bologna

Serata del 21 aprile (parterre in piedi):
Pit area in piedi: 86,25 €
Parterre in piedi: 69 €
Trib numerata primo sett: 103,50 €
Trib numerata secondo sett: 89,70 €
Trib numerata terza: 79,35 €

24 aprile Unipol Arena – Bologna

Serata del 24 aprile (parterre numerato):
Platea gold: 149,50
Platea numerata e tribune telescopiche: 115 €
Trib numerata primo sett: 103,50 €
Trib numerata secondo sett: 89,70 €
Trib numerata terza: 79,35€

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Ora è ufficiale. Lo ha annunciato addirittura il Ministro al Turismo e ai Beni Culturali Dario Franceschini con un tweet, di cui riportiamo il testo:

“Accordo raggiunto. Dopo 45 anni David #Gilmour tornerà a suonare a #Pompei il 7 e l’8 luglio #PinkFloyd #LiveAtPompeii”

Il chitarrista, che ha da poco compiuto 70 anni e che ha pubblicato nei mesi scorsi l’album Rattle that lock, torna così a esibirsi nella location che nel 1971 ospitò la leggendaria esibizione dei Pink Floyd poi immortalata nel film di Adrian Maben “Pink Floyd: Live at Pompeii”. In quell’occasione, la band suonò all’interno dell’Anfiteatro Romano deserto (gli scavi vennero chiusi al pubblico per una settimana) dal 4 al 7 ottobre in uno scenario che esaltò la loro performance, tutta rigorosamente live.

Il concerto di Gilmour, che aveva già annunciato due date in Italia, (il 10 e l’11 all’Arena di Verona), dovrebbe essere filmato da due telecamere ad alta definizione per un ideale seguito del Live at Pompeii che verrà poi pubblicato in dvd.

Informiamo gli spettatori che i biglietti saranno limitati a massimo due per persona, soltanto per un concerto (non entrambi) ed il prezzo è di € 300,00 ciascuno più il 15% di prevendita. Al momento dell’acquisto, ad ogni acquirente verrà rilasciata una ricevuta con il proprio nome. Il giorno del concerto, lo spettatore dovrà presentare la ricevuta stampata alla biglietteria designata situata in prossimità del sito, insieme a un documento di riconoscimento valido e alla carta di credito utilizzata per l’acquisto del biglietto/dei biglietti. Nel caso in cui lo spettatore abbia acquistato due biglietti, anche la seconda persona dovrà essere presente in biglietteria. La biglietteria sarà aperta dalle 10:00 alle 20:00 in ognuno dei giorni del concerto.

A ogni spettatore saranno, poi, consegnati un biglietto e un bracciale. Per accedere ai controlli di sicurezza prima di entrare nell’Anfiteatro per il concerto, gli spettatori dovranno avere al polso il bracciale e il biglietto pronto per il controllo. Si prega di notare che non saranno ammessi spettatori che non abbiano sia il biglietto che il bracciale al polso.

I biglietti saranno in vendita il 22 marzo alle ore 13:00 sul sito dell’artista www.DavidGilmour.com e su www.ticketone.it

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Dopo il successo delle due date italiane lo scorso settembre, David Gilmour torna nel nostro belpaese per due date. Il chitarrista e cantante dei Pink Floyd si esibirà all’Arena di Verona per due date che si terranno il 10 e 11 Luglio prossimo.

David Gilmour Verona

Il tour europeo di David Gilmour inizierà il 25 giugno dalla Polonia e farà tappa nelle più importanti venue storiche d’Europa: oltre all’Arena Di Verona, anche Schlossplatz a Stuttgart, Les Arenes De Nimes, Saline Royal D’Arc, Senans in Besancon ela Chateau De Chantilly di Parigi dove David Gilmour suonò l’ultima volta coi Pink FLoyd nel 1994.

A nove anni dall’uscita di “On An Island”, David Gilmour ha conquistato nuovamente le classifiche mondiali con il suo ultimo album “Rattle That Lock”. Il disco infatti, uscito il 18 settembre 2015, ha debuttato direttamente al n. 1 in classica in Italia, UK, Francia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Belgio e Nuova Zelanda, al secondo posto in Germania, Australia, Irlanda, Olanda, in terza posizione in Finlandia e quinto negli Stati Uniti.

Nel nostro Paese, a 19 settimane dall’uscita, ‘Rattle That Lock’ si trova ancora al # 49 della Top Album Album Combined e al # 5 della Top 20 LP Musicali.

L’album, quarto lavoro solista di David Gilmour, è prodotto dallo stesso David e da Phil Manzanera dei Roxy Music e alla stesura di buona parte dei testi delle canzoni ha partecipato Polly Samson, storica collaboratrice e compagna di vita di Gilmour.

Apertura porte: ore 19.00
Inizio concerti: ore 21.00

Prezzo del biglietto in prevendita: a partire da €40,00+d.p.

Biglietti in vendita a partire dalle ore 10.00 di venerdì 5 febbraio.

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Il chitarrista dei Pink Floyd tornerà live in Italia con il suo nuovo disco solista.

Eccolo qua, l’evento dell’anno; il live che tutti stavano aspettando è finalmente stato annunciato.
Tornerà in Italia, per due imperdibili concerti, David Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd e reduce proprio dalla pubblicazione dell’ultimo album della band, “The endless river”, assieme a Nick Mason.
Gilmour sarà a Verona e Firenze per presentare il suo nuovo album solista di prossima uscita, seguito di “On an Island” del 2007.

Qui i dettagli delle date italiane:

DAVID GILMOUR – TOUR 2015
14.09 VERONA, Arena di Verona
15.09 FIRENZE, Teatro Le Mulina

Inizio ore 21.00
Apertura ore 19.00

A partire dalle ore 13.00 di mercoledì 4 marzo, sarà possibile acquistare i biglietti per gli iscritti alla mailing list su davidgilmour.com. Questa presale durerà fino alla ore 10.59 di venerdì 6 marzo.
Dalle ore 11.00 di venerdì 6 marzo sarà possibile acquistare i biglietti su livenation.it e ticketone.it

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Carlo Conti, da sempre grande fan della band, sembra aver inoltrato l'invito ufficiale a David Gilmour.

E’ possibile che una band leggendaria come i Pink Floyd calchi il palco dell’Ariston di Sanremo durante il Festival 2015? Stando alle voci sembrerebbe proprio di sì.
Carlo Conti, conduttore della prossima edizione della kermesse canora, è da sempre un grande fan della band inglese, tanto da aver confessato di possedere addirittura più versioni di alcuni vinili di Waters e compagni, poichè gli originali si erano usurati per il troppo ascolto.
Ebbene il conduttore fiorentino, approfittando dell’uscita di “The endless river”, ultimo album dei Floyd (senza Waters ed utilizzando registrazioni del 1994 del tastierista Richard Wright, scomparso nel 2008) a 20 anni di distanza da “The division bell” sembrerebbe aver inoltrato l’invito ufficiale a David Gilmour e Nick Mason.
Ora non resta che sperare in una risposta affermativa dei due mostri sacri della musica mondiale…e chissà, magari in una data live italiana la prossima estate!

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Il 7 novembre si avvicina sempre di più e quello, per tutti gli ascoltatori di musica al mondo, sarà un giorno storico. Già, perchè a 20 anni di distanza da “The Division Bell” uscirà “The Endless River”, nuovo album dei redivivi Pink Floyd, dedicato alla memoria dello scomparso tastierista Richard Wright. Il disco, a cui non prenderà parte Roger Waters, parte proprio dalle registrazioni di Wright durante le session di “The Division Bell”, registrazioni rielaborate ed arricchite da David Gilmour e Nick Mason.

Ascolta il nuovo singolo “Louder than words”

Intanto è già ascoltabile online e in radio il primo singolo di “The Endless River”, ovvero “Louder than words”, il cui testo dice: “Ci siamo scontrati e abbiamo lottato, ma quello che stiamo facendo è più forte delle parole. La somma di noi, il battito dei nostri cuori, è più forte delle parole”; una dedica perfetta per Richard Wright, le cui tastiere sono il cuore del disco, ed anche per far capire a tutti che lo spirito dei Floyd non è mai morto, per la gioia di tutti i fan del rock.

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Twitter condiziona ormai le vite di tutti, compresi gli appassionati del rock che, giusto in queste ore, hanno potuto leggere sul noto social network 140 caratteri che li avranno fatti di certo esultare: Polly Samson, moglie del chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour, nonchè autrice di molti dei testi di “The Division Bell” (ultimo album di inediti dei Floyd, datato 1994) ha infatti rivelato che a ottobre dovrebbe uscire il nuovo album di Gilmour e compagni, il primo di inediti dopo ben 20 anni, intitolato “The Endless River” e basato sulle sessions di Richard Wright del 1994, suo canto del cigno (Wright, tastierista della band, è poi scomparso nel 2008).

Al progetto non dovrebbe aver preso parte Roger Waters, già fuoriuscito dalla band nel 1994, ma di certo la notizia  farà comunque sobbalzare i cuori di milioni di ascoltatori di musica nel mondo: nel 1994 in sala di incisione i Floyd (Gilmour, Mason e Wright) registrarono alcuni brani di musica ambient (come confermato da Wright nella sua biografia “Inside out: a personal history of Pink Floyd”), battezzati da Gilmour “The big spliff” (la grande canna), che non sono mai usciti su disco e pare che i nuovi brani siano un recupero di “The big spliff” ulteriormente elaborato da Gilmour e Mason, come conferma la fedelissima corista dello stesso Gilmour Durga McBroom-Hudson; a metà maggio infatti sempre la signora Samson aveva postato via Instagram una foto (la trovate come immagine dell’articolo) in studio del marito con la singer Durga McBroom-Hudson a testimoniare i lavori sull’album solista seguito di ‘On An Island’. Proprio la vocalist adesso dice: “Remember this photo? It wasn’t what you THOUGHT it was. From Polly Samson on Twitter… YES. THERE IS A NEW PINK FLOYD ALBUM COMING OUT. AND I’M ON IT. And there was much rejoicing”.

E aggiunge: “The recording did start during The Division Bell sessions (and yes, it was the side project originally titled ‘The Big Spliff’ that [Pink Floyd drummer] Nick Mason spoke about). Which is why there are Richard Wright tracks on it. But David and Nick have gone in and done a lot more since then. It was originally to be a completely instrumental recording, but I came in last December and sang on a few tracks. David then expanded on my backing vocals and has done a lead on at least one of them. That’s the song you see being worked on in the photo.” She also added that the album consists entirely of unreleased songs”.

Ora non resta che aspettare…

 

 

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Aprirà i battenti il 19 settembre, presso la Fabbrica del Vapore a Milano, una grande mostra multi-sensoriale dedicata ai Pink Floyd e denominataThe Pink Floyd Exhibition – Their Mortal Remains”. L’esposizione accompagnerà i visitatori in un viaggio che permetterà loro di esplorare da più punti di vista la musica e l’arte del gruppo, dagli esordi ai giorni nostri. Fran Tomasi, promoter italiano dei Pink Floyd, ha così spiegato questo nuovo progetto:

 “Condividere con il team creativo, giorno per giorno, la costruzione di questo evento, è stata un’esperienza per me emozionante ed eccitante che corona i sei anni di tenace lavoro. Sarà una mostra straordinaria, che soddisferà la curiosità dei fans, ma appagherà anche tutti quelli che desiderano conoscere meglio la storia e il percorso artistico dei Pink Floyd.

Si tratta della prima retrospettiva internazionale dedicata alla celebre band, che raccoglie oltre 300 oggetti rappresentativi della loro ultra-quarantennale carriera: l’Italia ospiterà in anteprima l’evento per celebrare due importanti tappe della storia dei Pink Floyd avvenute nel nostro paese, il film live da Pompei del 1972 e il live a Venezia del luglio 1989.

The Pink Floyd Exhibition – Their Mortal Remains – INFO:

ATTENZIONE!
Aggiornamento 11 Agosto 2014

Evolve Devolve, i promoters italiani dei Pink Floyd hanno annunciato oggi che l’apertura della mostra, che si sarebbe dovuta inaugurare a Milano il prossimo 19 Settembre 2014, E’ STATA RINVIATA a causa di ritardi del piano di produzione. Il complesso allestimento della mostra secondo gli standard previsti ha inevitabilmente reso impossibile il rispetto dei tempi.

La vendita dei biglietti è, per il momento, sospesa. I biglietti già acquistati rimarranno validi e potranno essere utilizzati una volta che le nuove date della mostra saranno annunciate o potranno essere rimborsati presso i punti vendita di acquisto.