Semplicemente perfetto. Questo si può dire del live di Paul Weller nella splendida cornice del porto antico di Genova: il modfather, puntualissimo sul palco alle 21,30 , ha deliziato un’audience attenta e partecipe, che ha riempito fino all’orlo la venue genovese.
Oltre due ore di concerto che hanno ripercorso una carriera da vera icona del rock e dello stile, regalando anche a brani storici come “Porcelain Gods” o “Peacock suit” sfumature nuove.
Weller colpisce perchè il suo non è solo un live fatto di chitarre e suoni acidi (di cui è peraltro maestro), ma si muove anche su dinamiche quasi jazz, di una raffinatezza sublime, disegnando melodie anche al pianoforte.
Il tutto con una classe ed una nonchalance uniche, che non a caso lo hanno reso un vero e proprio padre putativo per tutta la scena brit-pop inglese.
29 brani suddivisi in tre tranches di concerto, una prima parte più ritmata, in cui spiccano “Saturns pattern”, “Up in Suzie’s room” e una clamorosa “You do something to me”, letteralmente da brividi, oltre a una “Ever changing moods” che ha fatto sobbalzare i cuori di tutti i fan degli Style Council.
Nella seconda parte dello show si è assistito invece al mood più intimista di Weller, che ha regalato alcune perle in acustico, tra cui “Monday”, pezzone dei The Jam, che non può lasciare indifferenti.
Non contento di questo secondo bis, il modfather ne ha regalato un terzo, aperto da “He’s the keeper” e chiuso con “Come on / Let’s go”.
Insomma Weller si conferma, a 59 anni (sì, avete letto bene) ancora in formissima: una leggenda vivente capace di prendere a colpi di stile tutti quanti, anche artisti con molte meno primavere di lui.
D’altra parte, se è stato capace di reinventarsi e trionfare per tre carriere diverse (dai The Jam agli Style Council fino alla carriera solista), come si poteva pensare che mister Weller avesse finito le cose da dire?
In fondo, ha “solo” 59 anni e, se il rock classico è morto, lui è già stato capace di conferirgli nuove sfumature. Con una classe infinita.
PAUL WELLER SETLIST @ GENOVA PORTO ANTICO
I’m where I should be
Nova
White sky
Long time
Shout to the top!
Saturns pattern
Going my way
Hung up
Up in Suzie’s room
Into tomorrow
She moves with the Fayre
My ever changing moods
You do something to me
Woo Sé Mama
Above the clouds
Friday street
Porcelain gods
Peacock suit
The changingman
Acoustic Encore:
Monday
Wild wood
Hopper
What would he say?
Out of the sinking
Encore 2:
He’s the keeper
These city streets
Broken stones
Whirlpool’s end
Come on / Let’s go