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Parquet Courts

Magnifica serata al Biko per il concerto dei Parquet Courts che come da pronostico hanno confermato la loro verve e capacità di coinvolgimento del nutrito pubblico accorso in loro onore.

Il giovane quartetto di NY ha dimostrato se ancora ce ne fosse bisogno di essere una delle realtà più fresche della nuova ondata Indie Rock Newyorkese, che affonda le radici negli anni ottanta e novanta, traendo linfa vitale ed ispirazione da gloriosi campioni come Talking Heads , Devo e Cake.

Il garage rock energico dei PQ è declinato in una forma apparentemente semplice fatta di 2 chitarre (Andrew Savage e Austin Brown ) che si dividono equamente anche il compito di vocalist, e la classica sezione ritmica composta dal basso di Sean Yeaton e dalla batteria di Max Savage.

I Parquet Courts hanno alle spalle una giovane carriera che li ha già portati agli onori della critica con una prolifica produzione di  cinque dischi in studio, circa uno all’anno, e una lunghissima serie di acclamati live .

Una ventina i brani eseguiti ieri sera in una sequenza senza soluzione soluzione di continuità che ha pescato equamente da tutti i loro dischi privilegiando ovviamente l’ultimo lavoro Human Performance datato Aprile 2016 . 3d7f0f9d

L’inizio è travolgente con Ducking and Dodging e i due singoli Dust e Human Performance dove si ha la netta sensazione di una grande coesione tra gli elementi della band con i due vocalist  Andrew e Austin che si alternano e a volte si sovrappongono mostrando rispettivamente un lato ruvido e uno più morbido dell’interpretazione.

I vocalizzi dei 2 a volte ricordano quelli del grande David Byrne dei mitici Talking Heads e volutamente possono arrivare al limite del fuori scala al servizio di una melodia che può passare dalla rabbia del garage punk per arrivare alle soglie del country rock.

E così tra i brani tratti da Human Performance ascoltiamo in sequenza il country style di Outside e la bizzarre  I was just here e Paraphrased che mostrano il lato Devo  dei Parquet Courts o la sognante Steady on My mind.

Il ritmo di Max alla batteria accellera con le tracce prese dal primo disco  Light Up Gold  come Stoned and Starving o Master of My craft.  Bellissima la “Prison Style di Sunbathing Animal con una spruzzata di Folsom Prison Blues del mitico Jonny Cash .

Nella parte finale del live una bellissima western style Berling Got Blurry 

e la cavalcata arrembante di  Content Nausea dove Andrew Savage non finisce di stupire con il suo impossessarsi del microfono e la sua chitarra tagliente in un travolgente delirio rock.

Mancano all’appello alcune hit che ci saremmo aspettati di ascoltare almeno negli encore ma che in ogni caso non tolgono nulla alla grande serata dei Parquet Courts.

 

 

 

Sotto l’egida di DNA Concerti avremo un’occasione straordinaria di vedere dal vivo una band davvero interessante della nuova ondata Newyorkese i Parquet Courts o (Parkay Quarts) durante il prossimo weekend sia per il pubblico  bolognese (il 22 Ottobre al Covo) che per quello milanese il 23 Ottobre al Biko.

I Parquet Courts costituitisi poco più di 5 anni fa sono arrivati al loro 5 album da studio Human Peformance uscito nella primavera di quest’anno e rappresentano una ventata di novità  nella folta arena rock alternative d’oltreoceano.

Uno stile unico esce dal mixer  musicale dei Parquet Courts, che potrebbe contenere una parte di post punk alla Devo una degli indimenticabili Talking Heads e una dei bizzarri Cake . Testi interessanti che raccontano la scorrere frenetico della vita moderna e una produzione di grande spessore ci preannunciano dunque un grande live per il quartetto capitanato da Austin Brown e siamo sicuri che non rimarremo delusi !

Live report e galleria fotografica raccontati come sempre su Concertionline !

 

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I Parquet Courts confermano un’unica data italiana nel nostro paese prevista sul palco del Tunnel di Milano per il prossimo 24 ottobre. Si tratta di una band proveniente dal Texas, trapiantata a New York e arrivata in pochissimo tempo al successo mondiale: il loro recente e primo lavoro intitolato “Light Up Gold” – concepito ed auto-prodotto nel 2012 in soli tre giorni – ha ottenuto fin da subito molti consensi da parte di pubblico e addetti ai lavori, ed è pronto ad essere riproposto dal vivo anche davanti al pubblico italiano. Il quartetto americano capitanato da Andrew Savage è composto dal frontman, e da altri tre membri, nello specifico Austin Brown (chitarra), Sean Yeaton (basso) e il fratello di Andrew, Max Savage (batteria). I tagliandi per assistere all’unico show italiano della formazione statunitense sono già disponibili in prevendita presso i circuiti autorizzati, al prezzo di 15€ più commissioni addizionali.