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Oasis

L'ex Oasis fa sognare vecchi e nuovi fan in un'ora e mezza di grande musica

Ti guardi intorno e li trovi tutti lì, quelli che negli anni ’90 avevano i basettoni e i capelli mod, quelli per cui i fratelli Gallagher sono stati dei veri e propri compagni di viaggio, non semplicemente musica ma qualcosa di più, una religione, una fede.

Hanno invaso il Pistoia Blues 2019 perchè sul palco arriva Noel, la penna del brit – pop, l’uomo capace di sciorinare classici come “Wonderwall” o “Little by little”, ma che anche con la sua nuova band sa regalare ancora emozioni.

Puntualissimo alle 21,30 il brizzolato songwriter di Manchester sale sul palco di Piazza Duomo nel boato generale e quello a cui assistiamo è il live di un artista ancora in gran forma e ancora capace di scrivere belle canzoni: “It’s a beautiful world” e la magnifica “Dead in the water” sono due dimostrazioni lampanti di come la penna del maggiore dei fratelli Gallagher non si sia esaurita alla morte degli Oasis.

Ma è altrettanto banale sottolineare come la reazione della folla sia maggiore, con veri e propri cori da stadio, quando arrivano i classiconi di casa Oasis: da “The importance of being idle” a “Whatever”, da “Little by little” all’immancabile “Wonderwall”, con quegli accordi così “catchy” di cui è impossibile non innamorarsi, Noel non fa mancare nulla ai fan, anche se in precedenza li provoca un po’, chiedendo quanti fan degli Oasis siano tra il pubblico e poi, ironicamente, attaccando pezzi degli High Flying Birds e non della band di cui era parte insieme al fratello Liam.

La chiusura è un’apoteosi, con “Don’t look back in anger” e l’omaggio conclusivo all’ispirazione più grande (insieme a Paul Weller) dei Gallagher, ovvero i Beatles, citati a più riprese nei loro brani e a cui Noel rende grazie con la sua personale versione di “All you need is love”.

Alla fine ci si rende conto di come si sia di fronte a un cantautore straordinario, ma resta quel pizzico di amaro in bocca che fa pensare che gli Oasis mancano troppo e siano, purtroppo, irripetibili.

NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS Setlist @ Pistoia Blues 2019 (08/07/2019)

Fort Knox
Holy Mountain
Keep On Reaching
It’s a Beautiful World
She Taught Me How to Fly
Black Star Dancing
Rattling Rose
Dead in the Water
The Importance of Being Idle (Oasis cover)
Little by Little (Oasis cover)
Whatever (Oasis cover)
The Masterplan (Oasis cover)
Half the World Away (Oasis cover)
Wonderwall (Oasis cover)
Stop Crying Your Heart Out (Oasis cover)

Encore:
AKA… What a Life!
Don’t Look Back in Anger (Oasis cover)
All You Need Is Love (The Beatles cover)

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Un Tweet delle ultime ore di Liam Gallagher ha messo in agitazione tutti i fan degli Oasis: si parla di reunion.

 


 
“Terra a Noel” dice il tweet “Senti amico, ho sentito che ti stai esibendo in posti in cui non si può bere alcol, è la cosa più bizzarra che tu abbia mai fatto, ma ti perdono. Ora rimettiamo in piedi la GRANDE O e smettiamola di cazzaggiare. I drink li pago io”

Un messaggio più che esplicito, che ha raccolto in poche ore più di 70mila Retweet.

Come quasi ogni cosa uscita dalla bocca di uno dei due ex Oasis, il tweet ha anche scatenato qualche polemica. A chi gli ha chiesto “Perché sei così disperato?” Liam ha risposto “Non lo sono, pensavo solo che sarebbe una cosa carina da fare” e anche a chi gli chiede se è tutta questione di soldi, Liam risponde esplicitamente di no, senza scomporsi.

 


 


 
Ma la tanto attesa reunion sembra essere ancora lontana. Poche ore dopo questo suo tweet Liam torna a twittare: “Lo prendo come un NO”

 


 

Staremo a vedere se l’invito di Liam sortirà qualche effetto sul fratello. Stay Tuned.

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La reunion degli Oasis potrebbe diventare realtà entro il 2019, a dieci anni di distanza dallo scioglimento della band dei fratelli Gallagher, avvenuto nel 2009. A confermare quella che per molti fan continua ad essere un’accesa speranza è Alan McGee, colui che scoprì gli Oasis trasformandoli in un fenomeno brit-pop: intervistato dal tabloid britannico TheSun, il produttore ha ammesso che esiste ‘una fortissima probabilità che i due fratelli tornino insieme entro i prossimi due anni’. McGee ha poi chiuso il discorso dicendo: ‘vedremo cosa succederà‘, anche se è molto probabile che prima o poi questa attesissima reunion diventi realtà.

Da ciò che traspare tramite social network, nell’ultimo periodo i rapporti tra Liam e Noel non appaiono certo idilliaci, visto che i due non perdono occasione per insultarsi o accusarsi a vicenda. I primi segnali di un possibile riavvicinamento però, sono arrivati dopo l’annuncio del concerto benefico che verrà organizzato il 9 settembre 2017, in occasione della riapertura della Manchester Arena (chiusa dopo l’attentato dello scorso 22 maggio). Proprio in quell’occasione potrebbe accadere di rivedere gli Oasis insieme sul palco, nonostante la smentita di Liam, il quale tramite Twitter ha fatto sapere che nella stessa data si troverà in tour in Spagna. Che il più giovane dei fratelli Gallagher decida di fare a tutti una sorpresa? A breve lo scopriremo.

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L'ex Oasis presenterà live il primo album solista

Ha scelto l’Home Festival di Treviso, che con il suo nome in cartellone acquista sempre più i caratteri dell’internazionalità, Liam Gallagher per presentare il suo primo disco solista, dal titolo “As you were”.

Dopo gli anni assieme al fratello Noel, che lo hanno reso una vera e propria icona mondiale e i due dischi sfornati con i Beady Eye (2011 e 2013), Liam ha deciso di intraprendere finalmente la carriera solista.

L’attesissimo debutto per i fan italiani sarà il prossimo 1 settembre all’Home Festival di Treviso.

“Le melodie sono fighe e i testi sono cazzutamente divertenti: suona davvero bene”,  ha detto Gallagher. “Ma non vi farà arrovellare il cervello: non è i Pink Floyd e nemmeno i Radiohead. E’ musica per tirare avanti”.
Per festeggiare questo secondo headliner di Home Festival 2017 (da mercoledì 30 agosto a domenica 3 settembre) gli organizzatori hanno deciso di aprire le prevendite “early bird” ad un prezzo promozionale di 22 euro. Finita questa finestra, il costo per la serata del primo settembre di Home Festival salirà a 29 euro. Informazioni e modalità di acquisto nella sezione “ticket” di www.homefestival.eu.

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Non è la prima volta che succede: da quando nel 2009 i fratelli Gallagher sciolsero gli Oasis per comprovata incompatibilità di carattere (è rimasta famosa una rissa tra i due nel backstage del Rock en Seine del 2008, finita con due chitarre sfasciate e con l’annullamento del loro live e del tour europeo) si è parlato spesso di una possibile reunion.

Ora è Liam che dalle pagine del magazine Q ha invitato il fratello a tornare on stage insieme:

“Credo che gli Oasis torneranno a navigare e sarà grandioso. È per i fan, Noel, facciamolo, sono loro che lo vogliono. Un anno. Solo per un anno di tour. Spaccheremmo tutto. Ho le valigie ancora pronte dall’ultima tournée, sono pronto”

Che i rapporti tra i due non siano più così deteriorati lo si capisce anche da come siano riusciti a trovare un accordo per l’uscita del docufilm dedicato agli Oasis dal titolo “Supersonic”, che dovrebbe sbarcare nelle sale britanniche il 2 ottobre.

Dopo quasi 10 anni da quel 2008 parigino, i due fratelli si sono trovati d’accordo sulla realizzazione ed uscita di “Supersonic”. Ma voci vicine ai fratelli Gallagher affermano che nonostante il film i rapporti tra Liam e Noel siano ancora non proprio dei migliori.

E infatti Liam non si smentisce, e subito dopo aver invitato il fratello a una reunion torna nel ruolo e afferma:

“Pensate che sia io a volere suonare ancora con lui? Noel dice ‘Liam deve cambiare’. Vada a quel paese… Se il ragazzo non vuole tornare nella band, allora nemmeno io. Non voglio lavorare insieme a qualcuno che non mi vuole”

Insomma chi desidera rivedere i fratelli Gallagher sul palco dovrà accontentarsi per il momento della loro versione cinematografica. “Supersonic” ripercorre la storia degli Oasis partendo con l’esordio di Noel Gallagher, che suona per la prima volta nella band di suo fratello a Manchester, nel lontano 1991. Poi racconta tutta la storia degli Oasis fino al loro scioglimento con video e immagini della band, anche inedite.

A dirigere il docufilm, lo stesso staff che ha prodotto il documentario su Amy Winehouse: Mat Whitecross come direttore e regista, Asif Kapadia come produttore esecutivo e James Gay Rees nelle vesti di produttore.

La pellicola è distribuita da Lucky Red e l’uscita nelle sale italiane è prevista il prossimo 7 novembre.

 

Nella bollente Summer Arena di Assago con organizzazzione perfetta di Live Nation, il sipario si apre su un grande personaggio della musica rock quel Noel Gallagher che insieme al fratello Liam costruì una delle Band Brit Rock che ebbero maggior influenza nelle due decadi passate.

Noel è riuscito a ri-costruirsi  una grande nuova carriera solista ripartendo anche dalla burrascosa fine degli Oasis e cercando un nuovo inizio, nella parte inesplorata della sua creatività musicale e del suo talento.

L’intelligenza di Noel nell’attorniarsi da grandi strumentisti tra i quali il vecchio tastierista degli Oasis vede sul palco di Assago una formazione allargata addirittura ad una sezione fiati di tre elementi oltre alla ritmica ed una grande chitarra solista.NG5

Il fantasma Oasis aleggia sul palco e Noel e soci non possono evitare di evocarlo almeno in tre occasioni con le indimenticabili Champagne Supernova e Dont look back in anger su tutte ma è ovviamente il repertorio dei 2 dischi di NGHFB che va ad occupare il 95% dell’ora e mezzo di ottimo di concerto.

Dall’ultimo disco Chasing Yesterday che ha poco più di tre mesi di vita, abbiamo ascoltato molti pezzi tra cui i nuovi singoli In the Heat of the momentThe Ballad of the Mighty I ma anche Lock all doors e Riverman .

Dal disco di esordio non poteva mancare il singolo che ha segnato l’inizio del progetto Noel Gallagher’s High Flying Birds quella stupenda If I Had a Gun…. che affonda le profonde  radici nella tradizione delle ballate beatlesiane  dove Noel è fulgidamente ispirato e che in AKA …. What a Life si sublima con la sua inconfondibile voce.

Il pubblico grida in coro Noel  e la risposta dalla band  è sempre impeccabile, stilisticamente perfetta, nulla è lasciato al caso neanche quando vengono calati gli assi firmati Oasis a far capire che nessuno potrà dimenticare facilmente la loro storia e che indissolubilmente Noel porterà con sé per sempre nella sua musica.

fERDIDAS

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“Beady Eye are no longer”

Tramite questa breve ma chiarissima frase Liam Gallagher ha confermato via Twitter ai propri fans ciò che da un po’ di tempo si sospettava: la nuova band che l’ex Oasis aveva formato insieme ai colleghi Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharroc si è sciolta. Già lo scorso marzo alcuni concerti previsti in Giappone erano stati annullati, ora dopo solamente due album di studio – “Different gear still speeding” (2011) e “BE” (2013) – la formazione ha deciso di interrompere una volta per tutte la propria strada. Nel frattempo è stata pubblicata una ristampa dello storico album degli Oasis “(What’s the story) Morning Glory”: forse da questo momento una reunion della band che ha fatto la storia del brit-pop non appare più così improbabile? Noel Gallagher potrebbe dissentire: con i suoi High Flying Birds darà alle stampe a marzo il nuovo lavoro intitolato “Chasing Yesterday”, e partirà in tour facendo tappa anche in Italia, precisamente a Milano a marzo.

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Pharrell Williams è una delle personalità più eminenti nel panorama musicale internazionale, uno che ha realizzato tutti i sogni di chi vorrebbe entrare in questo ambiente: musicista e indicato come miglior produttore del decennio da Billboard, ha vinto svariati Grammy ed è in lizza per vincere l’Oscar 2014 con il singolo Happy.

C’è qualcosa che desidera e non è in grado di fare? Forse una, sì. L’artista, infatti, intervistato dalla BBC, ha confessato di voler riunire gli Oasis e di voler lavorare con la band. Sembrerebbe davvero un desiderio irrealizzabile, visti i rapporti sempre più deteriorati tra i fratelli Gallagher. Visto il passato, però, se c’è qualcuno capace di realizzare anche l’impossibile, è proprio Pharrell William.

Tra i desideri, questa volta più concreti, del genio della scena, c’è anche quello di realizzare qualcosa con Elton John, come ha confessato sempre alla BBC. “Mio figlio si chiama Rocket per la sua canzone Rocket Man, ma anche per Rocket Love di Stevie Wonder”.

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Se Liam sembra sempre più propenso ad una possibile reunion degli Oasis, Noel Gallagher non è dello stesso avviso. E’ di un paio di mesi fa, l’intervista di Liam in cui affermava che una reunion fosse possibile, almeno per il ventesimo anniversario degli Oasis, sebbene le possibilità di incidere un nuovo album insieme fosse alquanto improbabile.

Forse Liam faceva “i conti senza l’oste”, oppure è cambiato qualcosa in queste ultime settimane, perché in un’intervista radiofonica, Noel ha dichiarato: “Probabilmente la gente pensa che, dato che se ne continua a parlare, ci sia la possibilità che possa succedere davvero. E invece non succederà. Almeno fin quando non decideranno di farlo senza di me, ma senza di me sarebbe solo spazzatura”.

Queste parole, insomma, lasciano ben poco adito a dubbi, e segnano definitivamente la fine di ogni speranza dei fans degli Oasis che possano riunirsi almeno per un giorno, per suonare ancora di fronte al loro pubblico.

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Manca ormai pochissimo all’uscita del suo secondo album con i Beady Eye e Liam Gallagher è in vena di regali ai suoi fans. L’ex membro degli Oasis, infatti, mette da parte gli dissapori con il fratello e si dice pronto ad una reunion con Noel in vista del ventennale di “Definitely Maybe”, primo album della band che è già leggenda.

“La gente mi chiede se riunirei gli Oasis -spiega il leader dei Beady Eye. Lo farei anche gratis, ma lo farei anche se qualcuno ci mettesse su un bel po’ di fottuti soldi. Non penso che registreremo mai qualcos’altro, dubito persino che torneremo mai insieme. Se lo facessimo, sarebbe bello farlo per il ventesimo anniversario. Ma poi io tornerei con i Beady Eye e Noel alle sue cose. Potremmo seppellire l’ascia di guerra solo per un breve giro d’onore.”

Sarà solo una trovata pubblicitaria, oppure ci sono davvero intenti pacifici da parte di Liam Gallagher? E, soprattutto, Noel sarà d’accordo?

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Potreste mai immaginare Noel Gallagher modesto? No? Neppure noi. A confermare l’alto ego del frontman dei Noel Gallagher’s High Flying Birds, una recente intervista ha ripercorso i passi di John Lennon che definì i Beatles più grandi di Gesù, ma se vogliamo ha addirittura volato più in alto (come lascia intendere il nome del suo nuovo gruppo). “Di certo Dio è un fan degli Oasis”, ha dichiarato laconico Noel, proseguendo: quando arriverò alle porte del paradiso convincerò San Pietro a lasciarmi entrare dicendo ‘Avete mai sentito ‘Don’t look back in anger?’, e loro risponderanno ‘Ma certo’. A quel punto dirò ‘Guardate sono io. Lasciatemi entrare. Posso suonarvi qualcosa. Alle volte ho rubato delle cose, ho preso delle droghe, ma sono bravo”.

Noel, insomma, sente di avere aperte le porte del Paradiso, ma nonostante le sue celebrazioni agli Oasis, non ha alcuna intenzione di organizzare una reunion: “Gli Oasis potrebbero riunirsi solo nel caso in cui io o Liam fossimo in bolletta, e so per certo che non succederà. Quindi, non vedo nessuna reunion”.

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Adele è sicuramente la rivelazione discografica di questi ultimi cinque anni. La cantante britannica continua ad ottenere record e a superarli. Presente in tutte le classifiche di vendita, di download e di gradimento, la cantante ha di recente tagliato un ulteriore traguardo, ritenuto da molti irraggiungibile: sì è piazzata al terzo posto nella classifica degli album inglesi più venduti di tutti i tempi, superando addirittura gli Oasis. Attualmente il podio è così composto: in prima posizione si trovano i Queen con il loro vendutissimo Greatest Hits, seguiti dai Beatles con l’album capolavoro Sgt. Peppers’s Lonely Hearts Club Band; sul terzo gradino è arrivata Adele con “21”, facendo scivolare al quarto posto gli Oasis e il loro “What’s the Story (Morning Glory)”.
La cantautrice albionica, classe 1988, nel corso del 2012 ha venduto quasi 800 mila copie del suo disco, ha prestato la voce al brano “Skyfall” – colonna sonora dell’omonimo film dedicato all’agente segreto 007-James Bond – e lo scorso ottobre è diventata madre di un bimbo, avuto dal fidanzato Simon Konecki.