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Miles Kane

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La seconda metà dei Last Shadow Puppets sarà a Milano per una serata speciale

Noto ai più per aver fondato i Last Shadow Puppets insieme ad Alex Turner degli Arctic Monkeys, Miles Kane è anche uno straordinario cantautore solista e lo dimostrerà a tutti i fan italiani la sera del 13 ottobre, quando al Rock’n’Roll di Milano presenterà il suo nuovo album “Coupe de Grace” in una data gratuita in acustico.

L’artista di Birkenhead ex frontman dei The Rascals, dopo aver collaborato con gli Arctic Monkeys nel 2007 dà vita al progetto The Last Shadow Puppets insieme ad Alex Turner l’anno seguente e nel 2011 pubblica “Colour Of The Trap”, primo album solista, con collaborazioni di artisti come Noel Gallagher, Clemence Poesy e Alex Turner. Nel 2013 il secondo lavoro è “Don’t Forget Who You Are” e nell’agosto 2018 è tornato con “Coupe De Grace” – dopo una nuova parentesi dei The Last Shadow Puppets nel 2016.

I dettagli:

MILES KANE acoustic solo show

13 ottobre 2018 – Rock’n’Roll – Milan

ore 21.00 – Ingresso Gratuito

Dopo l’annullamento della prima giornata causa maltempo – e nonostante le minacciose nubi che ieri, 2 giugno, incombevano sull’Arena Joe Strummer di Bologna – possiamo dire che la sesta edizione del Festival Rock in Idro si è conclusa al meglio.
Il Day 4 infatti si è svolto senza particolari intoppi presso la nuova location e ha visto alternarsi, puntualissimi, numerosi gruppi: We Are Scientists, The Brian Jonestown Massacre, The Fratellis, Miles Kane, Manic Street Preachers, Biffy Clyro, Pixies e Queens of the Stone Age.
We Are Scientists e The Brian Jonestown Massacre si sono dati il cambio sotto il sole delle prime ora del pomeriggio, offrendo una carica performance di apertura: più spensierati i primi, più introspettivi i secondi, hanno saputo intrattenere senza incertezze i numerosi presenti. Subito dopo l’evento ha cominciato ad entrare nel vivo con i Fratellis, che intonando, tra gli altri, i successi “Chelsea Dagger” e “Henrietta”, hanno fatto ballare e cantare la folla.

Intorno alle ore 17.00 invece è arrivato il momento di ascoltare la rivelazione (ora solista) Miles Kane, che dal vivo ha convinto anche chi aveva solo ascoltato un suo brano per caso alla radio: l’ex componente di Rascals e Last Shadow Puppets infatti, ha dato prova di possedere abilità tecnica, voce tagliente e presenza scenica. Tra i momenti più apprezzati del suo set ci sono state le esecuzioni dei singoli “Taking Over”e “Better than That”, la corale “Don’t forget Who you are” e il breve omaggio ai Rolling Stones con la reinterpretazione di “Sympathy for the Devil”. Un’ora più tardi sono arrivati gli storici Manic Street Preachers che, a quasi trent’anni dalla loro formazione avvenuta nel 1986, sono ancora in pista: l’esibizione è filata liscia toccando il punto più alto in chiusura con il brano contro la guerra, nonché loro più grande successo, “If you tolerate this, your children will be next”. Bisogna però dire che la collocazione di questo gruppo all’interno della quarta giornata di Rock in Idro è sembrata a tratti poco adatta, se si considera il genere proposto dagli altri gruppi meno ‘tradizionali’ saliti sul palco nel corso di lunedì 2 giugno.

Dalle 19.00 in poi è arrivato il momento dei tre gruppi più attesi dell’evento, tutti passati anche per Milano lo scorso anno registrando altrettanti sold-out: Biffy Clyro, Pixies e QOTSA. Gli scozzesi Biffy Clyro – o meglio “Biffy fuc**** Clyro”, come loro stessi si definiscono – ormai detentori di una certa fama anche dalle nostra parti, hanno dato vita ad uno show che ha alternato pezzi recenti a canzoni più ruvide e datate, ancora più apprezzate dal pubblico. “Bubbles”, “Who’s Got A Match?”, ma anche “Many of Horrors”, “Living is a problem because everything dies”, “The Captain”, o ancora la ballata agro-dolce “God and Satan”, hanno dato prova per l’ennesima volta della grande passione che la band di Simon Neil riversa in ogni live che propone. Ai Pixies è stato invece affidata la penultima performance della giornata, dopo che già lo scorso novembre, sul palco di un Alcatraz tutto esaurito, avevano regalato un live memorabile. Con una set-list ridotta a causa dei soliti obblighi temporali che un festival impone, hanno comunque colpito nel segno: il maggior riscontro è arrivato con i successi “Monkey gone to heaven”, “Here comes your man” e per il nuovo brano “Bagboy”, ma l’highlight è stato sicuramente toccato sul finale con “Where is my mind”, cantata a squarciagola dalle migliaia di persone presenti.

Per chiunque salire sul palco dopo Black Francis e soci senza rischiare di non reggere il confronto sarebbe stato difficile, ma non per Josh Homme, Jon Theodore, TroyVan Leeuwen, Michael Shuman e Dean Fertita. I Queens of the Stone Age infatti, attesi headliner dell’ultima giornata di Rock in Idro 2014, hanno veramente chiuso col botto: un’ora e un quarto di concerto senza encore e senza intervalli (Homme preferisce dare più spazio alla musica e meno alle parole) che ha intrattenuto, colpito ed emozionato. Per quanto riguarda la scaletta proposta, alcune canzoni sono state tratte dall’ultimo album “…Like Clockwork” (“The Vampire of time and memory”, “Fairweather Friends”), ma non sono mancati cenni dal precedente “Era Vulgaris”, o dal sempre apprezzato, “Songs for the deaf”, uscito nel 2002: sulle note di “No One Knows” e “Go with the flow” è infatti scattato il delirio collettivo e insieme al gruppo scatenato sul palco ha cantato senza risparmiarsi anche il vasto pubblico. L’unica segnalazione negativa sulla serata riguarda il volume della voce del cantante, percepito più basso di alcuni strumenti, almeno da chi si trovata in posizione laterale rispetto al palco: nonostante questo però la potenza della musica di Homme e soci è riuscita a raggiungere il cuore e la mente di tutti i presenti, confermando che i QOTSA sono ad oggi tra le migliori band in circolazione, tra i “must see” per chi è appassionato di musica dal vivo.

Setlist Queens of The Stone Age, 2 giugno 2014 @Bologna, Arena Joe Strummer,Rock in Idro Day 4:

You Think Ain’t Worth a Dollar, but I Feel Like a Millionaire
No One Knows
My God is the Sun
Burn the Witch
Smooth Sailing
In My Head
Feel Good Hit of the Summer
The Vampyre of Time and Memory
If I had a Tail
Little Sister
Fairweather Friends
Sick, sick, sick
Better Living Through Chemistry
Go with the Flow
A Song for the Dead

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E’ un sabato sera piovoso. Milano come al solito viene ricoperta da nuvole grigi della serie “io stasera manco esco di casa”.
Il traffico continua imperterrito, la gente come al solito corre dappertutto, magari per recarsi ad un concerto. Magari per recarsi ad un concerto ai Magazzini Generali per vedere quello che è l’icona brit-pop del momento: Miles Kane.

Ore 20: ancora nessuno sul piccolo palco del piccolo locale milanese. Doveva presentarsi “ The Heart and The Void” ma nessuno riesce a vederlo: si bhè parlo al singolare in quanto questo nome sa molto di band, invece è tutt’altro. E’ il progetto solista di un certo Enrico, che viene dal sud Italia e precisamente dalla Sardegna.
La mia reazione nel vederlo sul palco dopo pochi minuti è del tipo: “ah,un tizio del soundcheck” ma mi sbagliavo a quanto pare.
Copia italiana di Bon Iver, con la sua sola chitarra fa da spalla alla serata brit milanese: canta più o meno 4/5 canzoni, tutte uguali, bisogna dirlo. E’ un progetto dove purtroppo ogni singola nota ci riporta alla canzone precedente. Comunque è un ragazzo sicuramente simpatico, volenteroso di fare e saprà farsi sentire in futuro. Mette giù la chitarra e lascia lo spazio ad un’icona del rock.

L’attesa sale, il pubblico aumenta e io mi trovo sempre più accerchiato da personaggi strani: una famiglia inglese che litiga con dei ragazzi italiani perchè escono dall’uscita di emergenza a fumare, tenendo la porta aperta; un ragazzo che prende l’occasione di “provarci” con una ragazza sola di fianco a lui che rimane sorpresa, ma viene rassicurata dal tipo dopo aver sentito “ non ti preoccupare, io sono fatto così”
Tutto ciò lo dico per sottolineare come l’atmosfera all’interno del locale sia semplice e tranquilla, fin quando le luci non si spengono, l’intro inizia e sale lui.

Considerata come la nuova stella del brit-pop dagli inglesi; migliore amico del frontman degli Arctic Monkeys, Alex Turner; amico di Paul Weller e Noel Gallagher che lo sostengono e seguono in tutto il suo percorso: Miles Kane, camicia nera sotto una giacca altrettanto nera, con una voglia assurda di spaccare, neanche il tempo di incominciare che si mette sul bordo del palco ad incitare il pubblico, facendo la faccia da duro.
La prima canzone infatti è proprio quella che ti fa salire l’adrenalina nel corpo, che ti fa scuotere la testa: “ You’re Gonna Get It” è li che ti invade il cervello, i muscoli e che ti fa iniziare a urlare come un matto, seguendo Miles in ogni cosa. E’ il rockettaro per eccellenza, con quella chitarra fa magie. Magie che continuano in “Taking Over”, terzo fantastico ed energico singolo tratto dal secondo lavoro di Kane ovvero “Don’t Forget Who You Are”. Le canzoni si susseguono senza fermarsi, in tutti i sensi, perchè tra una e l’altra non c’è un momento di pausa, è un maxi mash-up che fa di questo artista un genio, icona del brit inglese. Le sorprese non finiscono con l’arrivo della canzone “ Better than That” e con un altro mash-up direi geniale di “Give Up” e “ Sympathy for the Devil” ,dei mitici Rolling Stones.

L’atmosfera è così carica che nel mezzo del pubblico si crea un pogo allucinante: nei concerti a cui ho assistito, nei locali piccoli come i Magazzini Generali, ne ho visti solo due di poghi così terribili, questo e quello al concerto dei Two Door Cinema Club che, ammettiamolo, sono tutto tranne che band da pogo. Miles ad un certo punto inneggia al ritornello dell’ultima canzone, facente parte del mash-up: “ you’re pretty, good looking, but i’m looking far away out”. Kane canta, il pubblico ripete. Kane urla, il pubblico urla con lui. Uno spettacolo unico, lo devo ammettere.
“How are you on the right? On the left? Back? Left? Right? Left? Right?” sembra una cosa scritta a caso e invece è quello che ad un certo punto dice il cantante per sentire quanto è energico il pubblico, quanto lo segua, quanto sia gasato come lo è proprio lui.
Pubblico che si eccita alla canzone prima dell’encore “ Don’t Forget Who You Are” secondo singolo dell’omonimo album che da il titolo al tour.
Alla fine della canzone tutti continuano a ripetere il ritornello, Miles aspetta ad uscire, accompagna il coro,ma poi esce salutando col suo solito segno della vittoria.

Pausa. Pausa sofferta e fastidiosa, ma che vede dopo poco il ritorno del cantante, solo, che prende in mano una chitarra acustica e inizia a cantare una delle sue ballad “Colour of the Trap”. Tutti alzano in alto gli accendini e cantano con lui.
Ultima canzone a chiudere lo show di un’ora e poco più è “ Come Closer” , prima traccia del suo primo album che vede la partecipazione di Jeff Wootton (Gorillaz e co.): una chiusura spettacolare, sia da parte della band, che anche di quella del pubblico che viene coinvolto nel finale da Miles.

Proprio così si chiude la serata Brit a Milano. Sono fiero di quest’uomo perchè ha saputo fare un bellissimo spettacolo, la stessa sera dove molte più persone han scelto il concerto dei 30 Seconds To Mars al forum.

Live report a cura di Gianluca Quadri

Si ringrazia Vivo Concerti per l’invito.

Setlist
GONNA GET IT
TAKING OVER
REARRANGE
CONDITION
QUICKSAND
BETTER THAN THAT
KINKCROWLER
GIVE UP
DARKNESS
TAKE THE NIGHT
MY FANTASY
TONIGHT
INHALER
DFWYA
ENCORE:
TRAP
COME CLOSER ( con Jeff Wootton)

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Tra poche settimane lo vedremo esibirsi sul palco in apertura dei concerti italiani degli Arctic Monkeys, ma Miles Kane tornerà nuovamente in autunno nel nostro paese per presentare come solista i brani tratti dal suo album di prossima uscita, “Don’t forget who you are”. Anche in questo nuovo lavoro – il successore del disco d’esordio “Colour of the trap”, atteso nei negozi per l’11 giugno – l’artista ha collaborato con l’amico e collega nonché leader degli Arctic Monkeys, Alex Turner, con il quale aveva già condiviso il side project dei Last Shadow Puppets qualche tempo fa. Il 27enne britannico ha fatto parte anche di Little Flames e Rascals.
Miles Kane è atteso in Italia come solista il prossimo 2 novembre, ai Magazzini Generali di Milano. I tagliandi per lo show milanese dell’artista saranno disponibili presso i circuiti autorizzati a partire dal prossimo 7 giugno, al prezzo di 22 € + d.p.

Miles Kane, calendario completo date italiane 2013:

10 luglio, Roma – Rock in Roma (w/ Arctic Monkeys)
11 luglio, Ferrara – Ferrara sotto le Stelle (w/ Arctic Monkeys)
02 novembre, Milano – Magazzini Generali

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Miles Kane conferma il nuovo album, due concerti in Italia in apertura agli Arctic Monkeys

Non rimaranno delusi i fan di Miles Kane: il cantante ha infatti confermato l’intenzione di pubblicare un nuovo album entro l’estate, come promesso in occasione della pubblicazione online del brano inedito “Give up”, che farebbe appunto parte di questo secondo lavoro in studio come solista, ideale seguito del fortunato “The Colour of the Trap”, uscito a maggio 2011 Notizia fresca è il titolo dell’album, che sarà “Don’t forget who you are”, e si tratterà di un album, a detta di Kane, “vivace, grande ed accattivante”. Miles Kane, noto ai più per aver militato in gruppi come The Little Flame, Rascals e soprattutto il duo The Last Shadow Puppets, costituito con il cantante degli Arctic Monkeys Alex Turner. La colalborazione tra i due continua anche al di fuori del progetto, dato che a luglio 2013 sarà proprio Miles Kane, come solista, ad aprire i concerti degli Arctic Monkeys in occasione dei due attesi appuntamenti del gruppo in Italia, a Roma e a Ferrara.

Miles Kane | Il Calendario del Tour 2013:
10 luglio, Rock in Roma, Ippodromo delle Capannelle, Roma
11 luglio, Ferrara Sotto le Stelle, Piazza Castello, Ferrara