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Glen Hansard

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Il leader dei Pearl Jam torna ad esibirsi alla Visarno Arena dopo 2 anni.

A due anni esatti di distanza da un concerto epico, in cui prima Glen Hansard e poi Eddie Vedder diedero il loro meglio alla Visarno Arena, radunando 50000 persone, chi si è perso quella serata magica, potrà finalmente rimediare.

E’ infatti di stamattina l’attesissimo annuncio dell’ultimo headliner del Firenze Rocks 2019 e si tratta proprio del frontman dei Pearl Jam, il cui live, esattamente come nel 2017, sarà aperto da Glen Hansard (all’epoca ci dovevano essere anche i Cranberries, ma la loro partecipazione saltò per i problemi di salute della compianta Dolores O’Riordan).

Il concerto italiano di Eddie Vedder fa parte del calendario del tour che nel corso del 2019 lo vedrà tornare ad esibirsi sui palchi come solista (a luglio, tra l’altro, farà anche da supporter agli Who per il loro concerto allo stadio di Wembley).

Glen Hansard, che il 12 aprile spedirà nei negozi il suo nuovo album “This wild willing”, il prossimo mese darà il via alla sua nuova tournée europea: il concerto a Firenze Rocks fa parte proprio del calendario del tour legato al nuovo disco, l’ideale seguito di “Between two shores”.

I biglietti per la giornata del 15 giugno saranno disponibili in anteprima dalle ore 11 di lunedì 4 febbraio solo tramite l’app ufficiale di Firenze Rocks, per ventiquattro ore. La vendita generale partirà invece alle ore 12 di martedì 5 febbraio su TicketOne e in tutti i punti vendita autorizzati. Al momento, i prezzi dei biglietti non sono stati ancora resi noti.

Questo il calendario completo finora annunciato dal Firenze Rocks:

13 giugno 2019

TOOL

THE SMASHING PUMPKINS

DREAM THEATER

SKINDRED

BAD FLOWER

 

14 giugno 2019

ED SHEERAN

SNOW PATROL

ZARA LARSSON

MATT SIMMONS

 

15 giugno 2019

EDDIE VEDDER

GLEN HANSARD

 

16 giugno 2019

THE CURE

SUM 41

EDITORS

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Cinquantamila innamorati a Firenze per il cantante dei Pearl Jam e il cantautore irlandese

Ci sono concerti che ti ricorderai per tutta la vita, di solito bastano e avanzano le dita di una mano per contarli. Sicuramente chi ha assistito alla seconda serata del Firenze Rocks 2017 ha almeno un dito di quella mano impegnato: il live di Eddie Vedder, il primo da solista in Italia (e il più grande che abbia mai fatto da solo, di fronte a 50000 persone) è qualcosa da raccontare agli amici, ai figli, ai nipoti.

10 ore di attesa sotto il sole cocente per essere lì, sotto il palco, ad aspettare l’ultima stella del grunge rimasta, dopo la recente scomparsa di Chris Cornell, con tutta la stanchezza che si accumula, il sudore, la fatica: tutto è stato spazzato via quando Eddie è salito sul palco, perchè la bellezza scaturita dalle sue note, dalla sua voce è qualcosa di difficilmente comparabile.

La straordinarietà di Vedder e anche di Glen Hansard, che ha aperto la serata (dopo la cancellazione dei Cranberries) è una straordinarietà umana, una bellezza che fa parte del loro essere uomini, prima che artisti: sono entrambi consapevoli del loro dono, della poesia che riescono a sprigionare e si donano al pubblico con una franchezza, con una gioia che è rarissima quando riesci a fare certi numeri. Loro sono lì e suonano per ognuno di noi, singolarmente, come se fosse un concerto privato, lo percepisci, ne percepisci l’emozione e la gioia di essere attesi da così tante persone, la paura di sbagliare, la voglia di suonare.

Quando Eddie si siede e attacca “Elderly woman behind the counter in a small town” si capisce subito che non sarà una serata come le altre, che la bellezza di certi momenti, l’empatia percepibile che si crea tra il pubblico (rispettosissimo e attentissimo) e l’artista sono qualcosa di sacro, di mistico.

Eddie è lì, a pochi passi, con i suoi occhi che sprizzano vita, gioia, il bicchiere pieno al suo fianco, la chitarra in braccio e la voglia di raccontarsi, di ringraziare l’Italia per il calore con cui lo accoglie (“solo in Italia può accadere che ci siano 50000 persone a un mio concerto solista”) e di ringraziarla anche per avergli donato l’angelo che gli ha salvato la vita (la moglie, cui dedica una struggente “Rise”).

Eddie è lì, a pochi passi, con i suoi occhi lucidi, quando straziato dedica “Black” all’amico fraterno Cornell e la chiude ripetendo “Come back”, ormai in lacrime, così come siamo in lacrime noi, stretti in un abbraccio collettivo che racconta più di mille parole, che ci dice che noi siamo diventati adulti con loro, abbiamo vissuto le nostre gioie e i nostri lutti con loro: Eddie, Chris e anche Kurt.

Eddie è lì, a pochi passi, quando inaspettatamente ci regala “Imagine” e una stella cadente enorme solca il cielo di Firenze mentre sui maxi schermi passano le immagini di Lennon, in un’apoteosi di bellezza senza precedente.

Eddie è uno di noi, è uno che ha la musica dentro, che dopo 30 anni di carriera ed oltre ancora si emoziona, proprio come Glen Hansard, probabilmente l’artista più sottovalutato degli ultimi 20 anni, capace di un set magico e sentito in apertura di serata, un set in cui ha regalato alcune delle sue canzoni, piene di poesia, cantate con l’anima, come lui (e Vedder) sa fare benissimo (da “When your mind’s made up” a “Revelate”, da “Lowly deserter” a “Way back in the way back when”) e capace di stare alla stessa altezza del maestro (come lo chiama lui stesso) Eddie quando condividono il palco dando vita a qualcosa di unico: i due regalano alcune perle che sarà difficile dimenticare, “Falling slowly” in duetto, così come “Song of good hope”, “Rockin’ in the free world” e una strepitosa “Smile”. Da brividi. Assolutamente da brividi.

Ci sono serate che è difficile anche raccontare. Questa è una di quelle. Come si fa a riassumere la bellezza pura con le parole? Ci si riesce solo con le canzoni. Eddie Vedder e Glen Hansard ci riescono. Ci sono sempre riusciti. Ci riusciranno sempre.

Firenze se li ricorderà a lungo.

GLEN HANSARD SETLIST @ Firenze Rocks
When Your Mind’s Made Up
Revelate
Winning Streak
Say It to Me Now
Astral Weeks / Smile
Bird of Sorrow
Lowly Deserter
Way Back in the Way Back When
Her Mercy

EDDIE VEDDER SETLIST @ Firenze Rocks

Elderly woman behind the counter in a small town

Wishlist

Immortality

Trouble (Cat Stevens cover)

Brain Damage (Pink Floyd Cover)

Sometimes

I am mine

Can’t keep

Sleeping by myself

Far behind

Setting Forth

Guaranteed

Rise

The needle and the damage done (Neil Young cover)

Millworker (James Taylor cover)

Unthought known

Black

Lukin

Porch

Comfortably numb (Pink Floyd cover)

Imagine (John Lennon cover)

Better man

Last kiss (Wayne Cochran cover)

Untitled

MFC

Falling Slowly (feat. Glen Hansard – Swell Season cover)

Song of good hope (feat. Glen Hansard – Glen Hansard cover)

Society (Jerry Hannan cover)

Smile (feat. Glen Hansard)

Rockin’ in the free world (feat. Glen Hansard – Neil Young cover)

Hard Sun (feat. Glen Hansard – Indio cover)

 

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Serata dedicata alle sonorità irish contemporanee, quella del 6 luglio al Rock In Roma: ad aprire il concerto sono i Lost Brothers, che scaldano il pubblico in attesa dell’arrivo di Glen Hansard.
Attore e presentatore televisivo, oltre che compositore e di un Premio Oscar, Glen domina il palco.

Questa la Setlist del concerto:

Seven Day Mile
Let Me In
Winning Streak
My Little Ruin
When Your Mind’s Made Up
Bird of Sorrow
Astral Weeks
Love Don’t Leave Me Waiting
Vigilante Man
Talking With the Wolves
God Bless Mom
McCormack’s Wall
Lowly Deserter
Way Back in the Way Back When
Didn’t He Ramble
Moving On
Mighty Sword

BIS
Say It to Me Now
Stay the Road
Falling Slowly
The Lost Brothers
This Gift
Her Mercy

Queste, invece, sono le foto della serata, scattate da Cecilia Bordoni.

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Il cantautore irlandese regala un live magico nella sua seconda data italiana

Immaginate un castello quattrocentesco, immaginate di trovarvi nella piccola corte interna e che uno dei cantautori più ispirati degli ultimi anni stia suonando lì, a pochi metri da voi, con la sua band. Fatto? Bene, questo è esattamente lo scenario in cui si è svolto il concerto di Glen Hansard a Ferrara, nel Cortile del Castello estense: la magia del luogo unita a quella indiscutibile della musica di Hansard hanno creato un mix straordinario, qualcosa che spesso succede ai concerti del cantautore irlandese; si crea una strepitosa empatia tra lui e il pubblico e ciò che ne scaturisce va al di là dei singoli brani, della scaletta o delle note.

E’ un qualcosa di incredibilmente umano, una gioia quasi palpabile, uno sfogo collettivo: quando Glen appare sul palco, al tramonto, e intona, senza microfono, “Grace beneath the pines” si sa già di stare assistendo a qualcosa di intenso, da brividi, che può solo essere arricchito da una band quanto mai affiatata, che già da “Winning streak” fa vedere di che pasta.

La serata scorre via e Hansard conferma il suo rapporto speciale, unico, con l’Italia, dove è amatissimo: sono venuti a sentirlo da Lucca alcuni suoi amici che hanno un negozio di dischi e per cui, due estati fa, fece un meraviglioso secret concert (poi ripetuto anche in un’altra occasione) e lui non può non dedicare loro un pezzo…. e poi c’è la piccola Marta, che sta riposando nel suo passeggino, e Glen le dedica “Falling slowly” decidendo di suonarla non amplificato per non disturbarle il sonno e coinvolgendo tutto il pubblico in un canto sommesso e dolcissimo, una ninna nanna personalizzata.

Glen Hansard è questo, è un uomo semplice e ispirato capace di regalare meraviglie sotto forma di musica, meraviglie come “McCormack’s wall”, “che ho scritto da ubriaco, ma non di un’ubriachezza allegra, più come quando è il terzo giorno consecutivo che sei ubriaco e ti senti triste e solo, parla dell’amicizia tra uomo e donna e sappiamo tutti che un uomo e una donna che bevono insieme poi commettono un errore, non tutti voglio dire, qui ci sono sicuramente uomini che riescono ad avere splendide amicizie con le donne senza cercare altro, ma parlo per me” dice ridendo.

Glen ci delizia non solo con suoi brani ma anche improvvisando, ad esempio “Respect” di Aretha fa la sua comparsa alla fine di “Love don’t leave me waiting” e poi arriva anche una inaspettata e quanto mai rock “Where is my mind?”, presa in prestito dai Pixies e un accenno di “Hallelujah” di Leonard Cohen… cosa chiedere di più? Ah sì, la springsteeniana “Drive all night”, su cui non può mancare la partecipazione alle percussioni di Caterino Riccardi, ormai ospite fisso, si può dire, dei live italiani di Hansard (e reso celebre proprio da Springsteen per essere stato fatto salire sul palco del suo live padovano nel 2013).

Insomma ce n’è per tutti i gusti e la cosa unica è percepire l’intensità emotiva di tutto questo: un’intensità che non cala mai, qualcosa che ti svuota, ti affatica e allo stesso tempo ti avvolge senza che tu abbia il desiderio che debba smettere mai.

Per vivere bene, bene davvero, avremmo bisogno di un live di Glen Hansard ogni giorno.

Glen Hansard Setlist @ Ferrara Sotto le Stelle 29-06-2016

Grace beneath the pine

Fitzcarraldo

Winning streak

Just to be the one

Little ruin

Minds made up

Bird of sorrow

In these arms

Astral weeks

Philander

Love don’t leave me waiting

Way back when

Maybe not tonight?

McCormack’s wall

Lowly deserter

Revelate

Wedding ring

This gift

Say it now

Stay the road

Falling slowly

Ramble

Dont do it/ Drive all night

Mercy

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Il Ferrara sotto le stelle è stato confermato anche per l’edizione 2016. Il festival si terrà tra giugno e luglio in Piazza Castello e ospiterà il meglio della musica italiana ed internazionale. Il programma della manifestazione è attualmente in via di definizione e accoglierà sullo stesso palco artisti dalle caratteristiche molto differenti tra loro. Altri nomi verranno annunciati dagli organizzatori nel corso delle prossime settimane.

Al momento risultano annunciati in totale sei appuntamenti. Il 16 giugno ad esempio, tra Piazza Castello e il Cortile del Castello Estense, si terrà un festival nel festival: nel corso di un’unica serata infatti, si esibiranno Caribou, Four Tet dj, Floating Points, Junior Boys, Jolly Mare e Populous dj.

Sono attesi anche Glen Hansard e I Cani + Cosmo a fine giugno, mentre Wilco, Kurt Vile, Mogwai e The Last Shadow Puppets si contenderanno la scena nel mese di luglio. I biglietti per tutti gli show sono già disponibili in prevendita presso i circuiti autorizzati, a prezzi differenti a seconda della data prescelta. Ecco il calendario con le informazioni relative a orari e prezzi dei biglietti per i live confermati:

Ferrara sotto le stelle 2016 – I dettagli su tutti gli eventi (IN AGGIORNAMENTO):

16 giugno, ASTRO festival @Piazza Castello e Cortile Castello Estense:

Caribou (data unica)
– Four Tet (data unica)
– Floating Points
– Junior Boys
– Jolly Mare
– Populous dj

Inizio concerti ore 19.30
Prezzo biglietti 35,00€ + d.p. (oppure alla porta 40,00 €)

29 giugno, Glen Hansard @Cortile Castello Estense
30 giugno, I Cani + Cosmo @Cortile Castello Estense

4 luglio, Wilco + Kurt Vile & The Violators @Piazza Castello
Ingresso: 30€ + d.p Apertura porte: 19.00 – Inizio concerti: 20.00

5 luglio, The Last Shadow Puppets @Piazza Castello
Ingresso 25€ + d.p. – Inizio concerti: ore 20.00

6 luglio, Mogwai play ATOMIC @Piazza Castello
Unica data italiana

Il cantautore irlandese sarà a Milano, Ferrara, Sesto al Reghena, Sestri Levante e Roma

Torna in Italia lo straordinario cantautore irlandese Glen Hansard, che già nell’inverno scorso aveva deliziato le platee del nostro Paese con due date teatrali entrambe sold out.
Stavolta saranno ben cinque gli appuntamenti italiani per l’estate, appuntamenti in cui Glen ci farà ascoltare l’ultimo acclamato lavoro “Didn’t he ramble” (candidato ai Grammy), nonchè i brani che lo hanno reso celebre, tra cui quella “Falling slowly”, colonna sonora di “Once”, che gli ha permesso di vincere un Oscar.

Questi i dettagli delle 5 date italiane:

28 Giugno 2016 – Sesto San Giovanni (Mi) – CarroPonte
Inizio concerto:21.30
apertura porte h 20.00
Biglietti: 20 euro+d.p.
Prevendite disponibili dal 30 marzo alle 12:
TicketOne www.ticketone.it e Vivaticket www.vivaticket.it e www.ticket24ore.it

29 Giugno 2016 – Ferrara – Cortile Estense
Biglietti: 20 euro+d.p.
Prevendite disponibili dal 30 marzo alle 12:00
www.ticketone.it e www.vivaticket.it

4 Luglio 2016 – Sestri Levante (GE), Mojotic Festival – Teatro della Conchiglia
Biglietti: 18 euro+d.p.
Prevendite disponibili dal 30 marzo alle 12:00
www.ticketone.it e www.vivaticket.it

5 Luglio 2016 – Sesto al Reghena (PN), Sexto ‘Nplugged
apertura ore 20.00 – inizio concerti ore 21.15
Biglietti: 20 euro+d.p.
Prevendite disponibili dal 30 marzo alle 12:00.
www.ticketone.it e www.vivaticket.it

6 Luglio 2016 – Roma – Postepay Rock in Roma
Inizio concerto 21,45
Biglietti: 20 euro+d.p.
Prevendite disponibili dal 30 marzo alle 12:00
Postepayrockinroma.com, Postepaysound.it, Ticketone, BoxOffice Lazio, Etes, Booking Show

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Ci sono certe serate in cui l’atmosfera magica la percepisci fin da quando entri in un posto; poi ci sono certe persone, certi artisti, che hanno il dono naturale di metterti a tuo agio, di emozionarti, farti ridere o commuovere a loro piacimento. Ecco, Glen Hansard è uno di questi e il Teatro Antoniano, la sera del suo live, rivestito delle sue note, è diventato un luogo magnifico.
Il cantautore irlandese, affiancato da una band strepitosa, con tanto di sezioni di archi e fiati, ha regalato oltre 2 ore di assoluta bellezza a un teatro che era sold out da mesi in attesa della sua data.
Glen ha scherzato, ha sorriso, ha raccontato molto di sè, creando un’empatia perfetta con chi era lì ad ascoltarlo, tanto che un signore, rivelatosi ottimo percussionista, è salito più volte sul palco ad accompagnare i brani, per la gioia di Hansard (“sei impegnato per il resto del tour?” gli ha chiesto) e i sorrisi di tutti i presenti (si trattava di Caterino Riccardi, già noto per esser stato fatto salire sul palco da Springsteen al concerto di Padova nel 2013 e membro della band The Fireplaces).
Hansard è uno di pancia, uno che balla, salta, si muove, e che un minuto dopo sa colpirti al cuore con una sua ballata. Uno che invita tutti ad andare sotto palco per sentirli più vicini dopo appena due canzoni, uno che fa salire sul palco un bambino e gli fa cantare un brano di Bruce Springsteen accompagnandolo come un qualsiasi busker. Uno che, visto che andare tutti sotto il palco era impossibile, sale in balconata per regalare due brani da vicino anche a chi era più distante dal palco.
Insomma Glen Hansard è, senza timore di smentita, un artista e un uomo meraviglioso.
E la profondità dei suoi brani ne è la testimonianza più viva.

SETLIST GLEN HANSARD at TEATRO ANTONIANO (16/10/2015)

Grace Beneath the Pines
Just to Be the One
Winning Streak
My Little Ruin
When Your Mind’s Made Up (The Swell Season song)
Bird of Sorrow
Back Broke (The Swell Season song)
In These Arms (The Swell Season song)
Astral Weeks (Van Morrison cover)
Come Away to the Water
Talking With the Wolves
McCormack’s Wall
Lowly Deserter
Way Back In The Way Back When
High Hope
This Gift
Drive All Night (Bruce Springsteen cover)
Her Mercy

Encore:
Say It to Me Now (The Frames song)
Gold (Interference cover)
Falling Slowly (The Swell Season song)
Didn’t He Ramble
Passing Through (Pete Seeger cover)

Foto Stefano Mattii

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Teatro Antoniano esaurito il prossimo 16 ottobre

Uno dei ritorni più attesi della nuova stagione di concerti è ufficialmente sold out: l’unica data italiana del cantautore irlandese Glen Hansard, leader dei The Frames e dei The Swell Season, nonchè premio Oscar per la colonna sonora del bellissimo “Once”, che si terrà al Teatro Antoniano di Bologna il prossimo 16 ottobre lo vedrà esibirsi di fronte ad una platea al completo.
Hansard porterà a Bologna le sonorità di “Didn’t He Ramble”, un lavoro ambizioso, registrato in quattro diverse location (Chicago, Dublino, New York e in giro per la Francia), con ben due produttori (Thomas Bartlett e l’ex compagno di Frames David Odlum) e alcune apparizioni speciali (Sam Beam AKA Iron And Wine, John Sheahan dei Dubliners e il cantautore folk Sam Amidon).
Sotto il video del primo singolo estratto “Winning streak”

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Torna in Italia il frontman degli Swell Season per presentare il suo nuovo album solista

Glen Hansard sarà in Italia per due date nel mese di ottobre: mercoledì 14 all’Alcatraz di Milano e venerdì 16 al Teatro Antoniano di Bologna.
Frontman dei Frames e degli Swell Season (con cui, assieme alla giovane Marketa Irglova, vinse nel 2008 l’Oscar per la Migliore Canzone Originale nel film ‘Once’ con ‘Falling Slowly’), il musicista irlandese arriverà nel nostro Paese per presentare il suo prossimo lavoro da solista (successore di ‘Rhythm and Repose’ uscito nel 2012 via Anti), di cui non si conoscono ancora i dettagli.

Qui i dettagli delle date italiane:

14 ottobre 2015 – ALCATRAZ – Milano
Biglietti: 20 euro

16 ottobre 2015 – Teatro dell’Antoniano – Bologna
Biglietti: 25 euro

Le prevendite sui circuiti Ticketone, Vivaticket e Ticket.it partiranno venerdì 22 maggio dalle ore 10.

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Il concerto milanese di Glen Hansard verrà aperto (ancora una volta) dalla performance di Lisa Hannigan: la giovane cantautrice folk irlandese infatti, si esibirà sil palco del Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) il prossimo 6 luglio, in occasione dell’evento “Lost Weekend”.

Dopo aver collaborato per lungo tempo – 7 anni – con Damien Rice, con il quale è stata anche in tour, Lisa Hannigan si è fatta strada come solista: ha raggiunto il successo  nel nostro paese lo scorso anno, periodo in cui  ha dato alle stampe la sua ultima fatica discografica, “Passenger”, trascinata dal secondo singolo “What’ll I do”. A proposto del suo nuovo lavoro, registrato in poco più di una settimana con il produttore Joe Henry (Ani DiFranco, Solomon Burke), l’artista ha detto: Molti di questi brani sono stati scritti in viaggio, per questo possiedono quel senso di nostalgia tipico del viaggiatore. I temi principali sono gli amori, gli struggimenti, le confusioni e le amicizie che attraversiamo durante la nostra vita, oltre gli anni e i continenti, e  che durano nonostante il tempo’.
I tagliandi per assistere alle performance di Lisa Hannigan e Glen Hansard, sono già disponibili presso i circuiti autorizzati al prezzo di 15€ + d.p. 

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Nonostante il tempo che promettesse neve il pubblico fiorentino ha sfidato le intemperie ed in tantissimi hanno riempito il Viper Theatre per questo stupendo concerto. La prima a  salire sul palco è stata Lisa Hannigan che con le sue canzoni dolci e suadenti ha cullato il pubblico che si è scaldato con la pezzo più conosciuto “What’ll I Do”, bravissima e bellissima Lisa ci ha coccolato per circa mezzora.

Glen Hansard in contrapposizione alla tranquillità di Lisa ha iniziato il concerto  con le canzoni Become e Maybe tonight in stile rock con tutta quella carica e grinta che mi ha fatto ricordare il concerto di Bruce Springsteen di giugno scorso a Firenze, durante le 3 ore di spettacolo di puro rock con qualche canzone più lenta, ha fatto di tutto: ha conversato con il pubblico, ha dedicato canzoni ad amici e fan, ha fatto salire sul palco tre ragazzine che hanno duettato con lui come coriste, ha fatto suonare insieme alla sua band Simone il ragazzo che accordava le chitarre, ha chiesto 18 bicchierini di whysky da sorseggiare con i componenti della band,  è passato dal rock al Blues R&B  con pezzi di Aretha Franklyn , Marvin Gay , Leonard Cohen, Bob Dylan e non ultimo The Boss Bruce Springsteen con il quale ci ha detto in anteprima che suonerà con lui nel concerto  in Irlanda!

Finisce il concerto in mezzo alla gente con tutta la band al completo di fiati percussioni, chitarre e di Lisa. E’ davvero una forza questo ragazzo irlandese che fa dire WOW dove è il prossimo concerto che devo andarci! Glen Hansard ha iniziato la a suonare per strada a Dublino e poi è diventato una celebrità recitando in The Commitments di Alan Parker e per l’Oscar con la canzone di Once: Falling slowly.

Recensione e foto a cura di Stefano Mattii

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Glen Hansard, già leader di Frames e Swell Season, sarà nel nostro paese per tre tappe del suo tour il prossimo febbraio: l’artista si esibirà il 20 al Lime Light di Milano, il giorno seguente all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 22 febbraio al Viper di Firenze.
Per Hansard sarà l’occasione di presentare al pubblico italiano i brani tratti dal suo primo album solista, “Rythm and repose”, uscito durante l’estate passata. Tra le varie collaborazioni contenute nel disco, spicca quella con una parte della sezione fiati della band di Bruce Springsteen. I biglietti per assistere a tutti gli show italiani del musicista irlandese saranno disponibili presso i circuiti autorizzati a partire dal 19 novembre, al prezzo di 18€ +d.p.

Glen Hansard – Tour italiano 2013:

20 febbraio, Milano – Lime Light
21 febbraio, Roma –  Auditorium Parco della musica
22 febbraio, Firenze – Viper