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Festival di Sanremo

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Messe da parte le feste natalizie e tolti gli addobbi e le luci che ci hanno accompagnato nel mese di dicembre è un altro l’appuntamento imperdibile che gli appassionati di musica italiana hanno segnato sul proprio calendario, ovvero la data di inizio del Festival di Sanremo, che per questo 2018 è fissata per il 6 di febbraio prossimo.

Con la conferenza che ha avuto luogo proprio ieri nella cittadina ligure, Claudio Baglioni ha confermato le voci che da tempo si rincorrevano in rete sulla presenza al suo fianco di Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino per la conduzione di questo Sanremo numero 68 che lo stesso cantautore ha dichiarato sarà “rivoluzionario“.

E qualche piccolo presagio di questa intenzione di mettere in scena uno spettacolo diverso dal solito l’avevamo già avuta quando Claudio Baglioni aveva dichiarato che nel suo Festival tutti i concorrenti sarebbero rimasti in gara sino all’ultima serata, togliendo quindi quel fastidioso problema delle eliminazioni che negli anni scorsi hanno fatto molto discutere a causa della sorte toccata ad alcuni grandi nomi.

Anche la massiccia presenza tra i cantanti in gara di artisti di un certo spessore ha contribuito a rendere questo Sanremo, ancor prima della partenza, un evento che sarà già per questo sicuramente diverso da quello degli scorsi anni; la prevalenza di artisti provenienti dai talent che ha fatto da padrone negli ultimi Festival ha lasciato spazio per questa edizione ai big della Musica Italiana, con alle spalle anni di carriera che si contenderanno il titolo di questa 68esima edizione di quella che resta per eccellenza la vetrina musicale più ambita per ogni artista.

Anche per quando riguarda la scelta degli ospiti stranieri Claudio Baglioni si è mostrato molto chiaro e deciso nelle intenzioni: “metto al centro la musica, gli ospiti stranieri? La regola d’ingaggio è che rendano omaggio alla canzone italiana”. Le voci che sembravano dare per certi Laura Pausini, Liam Gallagher e e Sting hanno trovato conferma nelle parole di Baglioni che in conferenza ha scherzato sull’argomento con un “Io li confermo tutti, vediamo se lo confermano loro”!

Durante la conferenza stampa si è anche parlato dell’aspetto che prenderà l’Ariston, che vedrà in scena una scenografia di Trixie Zicoschi “una sala da concerto, una sorta di auditorium: si potrà usare fino al 2028, è una scena coraggiosamente bianca”.

Ancora nessuna conferma invece per quanto riguarda il Pre e Dopo Festival, si tratta ancora di “un work in progress”, visto che il Dopofestival secondo il conduttore dovrebbe essere un luogo dove fare ancora musica “come capita a noi artisti dopo un concerto, quando siamo ancora carichi di adrenalina”.

Un Sanremo che avrà quindi sicuramente come centro pulsante la Musica, aspetto che in fondo dovrebbe essere scontato ma che forse a volte è stato trascurato in funzione dello spettacolo e del valore sociale che il Festival acquisisce ogni anno. Per scoprire quanto Claudio Baglioni e i suoi colleghi riusciranno a rispettare questo suo proposito non ci resta che seguire lo svolgersi degli eventi nel fitto periodo di avvicinamento al Festival e nella settimana dal 6 al 10 febbraio,  in cui potremo finalmente scoprire se le scelte innovative fatte per questa edizione 2018 saranno portate avanti sino in fondo e porteranno un aumento dell’interesse (che comunque è sempre altissimo!) verso questo evento che volente o nolente resta centrale nel panorama della musica italiana.

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Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane lo scorso 5 gennaio 2018 si è esibito a L’asino che vola a Roma.
Autore italiano noto nel panorama musicale romano già da diversi anni ha intrapreso la carriera da solista solo nel 2016, per presentare personalmente i suoi testi e mettersi in gioco fino in fondo.
Nonostante il breve percorso intrapreso, ha già vinto importanti premi quali nel 2016 Bindi ed Incanto e nel 2017 Musicultura.
Locale pieno per Mirko e la sua band formata da Domenico Labanca alle tastiere, Duccio Luccioli alla batteria e percussioni e Francesco Luzzio al basso. Durante la serata ha suonato tutti i brani del suo disco omonimo “Mirkoeilcane” e due inediti usciti lo scorso anno “Epurestestate” e il brano che lo ha visto vincitore al Musicultura “Per fortuna” accompagnandosi con le sue chitarre, elettrica ed acustica. Tra una canzone e l’altra, Mirko si racconta, spiega come sono nate alcune canzoni e scherza con la band mettendoli alla prova in più di un pezzo.
Il cantautore romano non ha però potuto presentare live l’ultimo inedito “Stiamo tutti bene” perché il brano concorrerà il prossimo febbraio a Sanremo nella sezione Nuove Proposte. In attesa di sapere cosa accadrà possiamo solo aspettare l’uscita del suo nuovo disco, sempre il prossimo febbraio.

Nelle scorse settimane ne avevamo parlato a più riprese ma di certo non c’era ancora nulla, se non il titolo del brano in gara al Festival di Sanremo, e cosi è stato almeno sino a questa mattina, quando qualcosa si è mosso e finalmente è stato infatti annunciato il titolo del nuovo album di Red Canzian.

Il primo album dell’era dopo Pooh del bassista trevigiano si chiamerà Testimone Del Tempo e stando a quanto è stato dichiarato dallo stesso sarà un riassunto del viaggio della sua carriera, iniziata proprio nel segno del rock, con la sua prima band, i Capsicum Red. Ed è proprio al rock che Canzian si propone di tornare con questo album e con questa partecipazione al Festival di Claudio Baglioni che aprirà i battenti tra oramai meno di un mese.

Non un semplice disco ma un vero e proprio concept album, che verrà pubblicato a febbraio (la data precisa ancora non è stata annunciata), quando Canzian salirà sul palco dell’Ariston con il brano Ognuno Ha Il Suo Racconto, scritto dall’autore e amico Miki Porru, che per Red ha già composto la maggior parte dei brani del suo ultimo disco solista, L’Istinto E Le Stelle, rilasciato nel 2015.

E insieme a Miki Porru sono altri i nomi prestigiosi del panorama musicale italiano ad aver firmato i brani che Canzian ha già dichiarato di voler portare in tour nei teatri, ovvero Ivano Fossati, Enrico Ruggeri ed Ermal Meta (gli ultimi due anch’essi in gara al Festival rispettivamente con i Decibel e con Fabrizio Moro); a chiudere il disco un brano prog rock di 8 minuti scritto da Renato Zero.

Quello che Canzian ha annunciato di voler portare in teatro non è semplicemente un concerto ma un vero e proprio racconto che l’artista farà al suo pubblico, soprattutto quello più giovane, di ciò che per ovvie ragioni anagrafiche si sono persi, una sorta di tg musicale a cavallo tra musica e immagini scelti per raccontare la storia dell’ultimo secolo.

Un Red Canzian che sembra quindi pronto a mostrare il suo lato più nascosto, quello rock che solo chi ben conosce la storia della sua carriera e i suoi inizi (come l’album Appunti Per Un’Idea Fissa dei Capsicum Red) può al momento immaginare.

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Dopo il Modern Art Tour, Nina torna a calcare il palco dell'Ariston

Era solo il duemiladieci, quando Nina Zilli prese parte al suo primo Sanremo con la canzone dal titolo, L’uomo che amava le donne. Da allora ha partecipato ad altri tre Festival. Questo per lei, sarà il quarto. In gara porterà un pezzo dal titolo, Senza appartenere.

E’ reduce da un Tour, Modert Art, dalle sonorità tropicali. E’ per lei il quarto album della sua carriera. Lo precedono, Sempre lontano del duemiladieci, L’amore è femmina del duemiladodici e Frasi & fumo del duemilaquindici.

Nel duemilasedici prende parte al live in Arena, di Loredana Bertè, Amici non ne ho… ma amiche si!. Diventato in seguito un cd e dvd, il ricavato è stato devoluto in beneficenza contro la violenza sulle donne. Nina e la Bertè, hanno duettato insieme non solo nel pezzo Amici non ne ho, bensì anche in un altro successo di Loredana, traccia sette dell’album, La goccia.

Gli esordi veri e propri però, furono con 50mila. Feat realizzato insieme a Giuliano Palma, che rappresentò appunto, per questa ragazza dall’aria anni 70, il vero e proprio ingresso nel panorama della musica italiana.

Sempre coinvolti dalle sue mai banali sonorità, Nina negli anni ha saputo stravolgere continuamente i ritmi della sua arte.. Attendiamo dunque con ansia questa nuova canzone, augurandole sempre nuovi successi, nuove armonie.

See you soon, Nina !!

 

 

 

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Portami a ballare .. è così che Luca Barbarossa ci ha fatto sognare

Portami a ballare, uno di quei balli antichi che nessuno sa fare più .. Era il 1992, e Luca Barbarossa dal palco del Festival di Sanremo, intonava queste note che, ne sono certa, sono ancora ben ancorate nella nostra memoria. Nella memoria, in particolar modo, dei nostri genitori. Una melodica ballata dedicata ad ogni mamma, al tempo perduto nel nostro vivere frenetico, alla voglia di recuperarlo, quel tempo. Donare affetto, a chi ci è vicino, a chi amiamo, a chi spesso purtroppo non volendo allontaniamo. Ma accantoniamo quel 42° Festival, che non fu di certo il primo per Barbarossa, per tornare ai nostri giorni.

Luca porterà al Teatro Ariston, dopo la sua ultima presenza al concorso canoro nel 2011 in gara con Raquel Del Rosario, la canzone Passame er sale. Il suo è un ritorno importante, perchè questo artista fa parte di quei cantautori che hanno contribuito a rendere storica la nostra musica italiana.

La sua è una formazione che avviene in strada, portando con sè un repertorio classico, misto a canzoni americane. Nell’ottanta però, un colpo di fortuna! Venne notato da Gianni Ravera, impresario, che lo avvicinò al Festival di Castrocaro. Vinse, e di diritto partecipò al successivo Festival di Sanremo, nel lontano ottantuno. Portò in gara il brano Roma spogliata. La popolarità aumentò poi di seguito con il brano L’amore rubato, in cui tratta il tema della non violenza. Ottenne così il terzo posto. In tutto ha preso parte ad otto edizioni del Festival.

Nel contempo, nel corso della sua carriera, non solo musica. Ha preso parte anche ad uno spettacolo teatrale, Attenti a quei due, con Neri Marcorè. Dal duemiladieci è invece conduttore di Radio 2 Social Club. Presentò il concerto del primo maggio, nel duemilasedici.

Ha pubblicato dieci album ed un live.

Attendiamo dunque la sua Passame er sale, certi che Luca saprà regalarci un pezzo del tutto nuovo.

Waiting for Sanremo 2018 !!

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Glorie di ritorno a Sanremo, Max Gazzè

Ne son passati di anni da quando Max Gazzè, cantautore romano, partecipò al suo primo Festival di Sanremo nella sezione giovani con il pezzo Una musica può fare. Era il 1999 e, da allora, di strada ne ha percorsa. Prese parte, in seguito, al Festival anche nel 2000 con Il timido ubriaco, nel 2008 con Il solito sesso e infine nel 2013, con Sotto casa.

Quest’anno torna di nuovo a Sanremo, con un brano dal titolo intrigante, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno. Titolo che ci riporta ad una antica leggenda pugliese, una simil storia alla Romeo & Giulietta. Pizzomunno era un pescatore innamorato della bella del villaggio, Cristalda. Pare che per alcuni lei fosse una ragazza come le altre, per altri invece una sirena. Tormento e passione, sotto il sole della bella Vieste. Entrambi bellissimi, vissero questo amore, attirando però le gelosie dei tanti. Ad ogni modo un giorno, al povero Pizzomunno, la ragazza venne strappata dalle braccia da alcune gelose sirene. Egli restò pietrificato dal dolore! Assunse così le sembianze di un enorme monolite. Un monolite, alto ben 25 metri, che ancor oggi troneggia sulla costa pugliese. La leggenda, narra inoltre che, ogni 100 anni, il monolite torni ad assumere sembianze umane. Evento raro, che restituisce linfa a questo amore. Ogni 15 agosto, e per una sola notte, i due ragazzi sono liberi di amarsi, restituendo Cristalda alle braccia del suo amato.

Molti di voi sapranno che Max si è piacevolmente prestato anche al cinema, e più volte. Lo ricorderete in Basilicata coast to coast, di Rocco Papaleo. A farne da colonna sonora, la splendida Mentre dormi. Ha poi preso parte anche ad altri film, Lasciami per sempre, Confusi e felici. Ma non sono i soli titoli presenti nella sua carriera.

Molte le collaborazioni, in particolar modo in musica, con colleghi del calibro di Niccolò Fabi, Paola Turci, Marina Rei, Daniele Silvestri, Franco Battiato, Levante, non ultima Carmen Consoli. La Turci e la Rei gli fecero anche da spalla durante una delle sue partecipazioni al Festival, ne Il solito sesso.

Non ci resta dunque, per un’artista del suo calibro che da sempre è pronto a stupirci, capire come abbia pensato di metter in musica tale storia. Una cosa è certa, Max Gazzè saprà regalarci emozioni, come è gia successo, attendendo questo suo nuovo ed entusiasmante pezzo.

Sanremo 2018, Ti stiamo aspettando.

 

Il Festival di Sanremo è una grande vetrina per chi ha la possibilità di calcare il palco dell’Ariston come artista in gara, grazie all’imperdibile possibilità di esibirsi in prima serata per quasi una settimana intera. C’è poi chi “sale” in modo figurato sul palco grazie alle parole che ha scritto e a cui altri danno voce. Infine c’è Pacifico, uno dei più stimati e apprezzati autori del panorama musicale italiano contemporaneo, che nel prossimo Festival di Sanremo che aprirà i battenti tra poco più di un mese, sarà in gara in entrambi i modi.

Gino De Crescenzo, vero nome di Pacifico, è infatti autore di ben tre dei brani selezionati dal direttore Artistico Claudio Baglioni; il primo brano è quello che lo vede anche protagonista dell’inedito trio Vanoni-Bungaro-Pacifico che si esibirà con il brano Imparare Ad Amarsi di cui Pacifico è co-autore. “Ornella e Tony mi hanno chiesto di scrivere il testo di questa bella canzone” ha dichiarato l’artista “Ho cercato parole d’amore e perseveranza, giuste per la musica e per quelle voci così emozionanti”. 

Il compito di co-autore è toccato a Pacifico anche nel brano che verrà presentato dalle voci di Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Il Coraggio Di Ogni Giorno: “Ho scritto insieme ad Enzo Avitabile il testo del brano, ed è venuta fuori una canzone sofferta e potente, con dentro un’energia più forte di qualsiasi amarezza”.

L’ultimo dei tre brani con cui Pacifico sarà in gara è Il Segreto Del Tempo con cui saranno in gara Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, nel loro ritorno al Festival della Canzone Italiana. “Per Facchinetti Fogli ho scritto un dialogo tra due vecchi amici, che ancora dopo anni riescono a disperarsi e ad incoraggiarsi, a vivere in maniera appassionata”.

Non ci resta di aspettare ancora qualche settimana per scoprire i testi di questi tre brani.

 

Il congiuntivo va a Sanremo. No, non siamo impazziti, e se qualcuno di voi ha seguito la puntata di Sarà Sanremo, in onda ieri sera, venerdì 15 dicembre, avrà sicuramente capito il perchè.

Il Congiuntivo, è il titolo del brano che Lorenzo Baglioni porterà sul palco dell’Ariston per la sezione Sanremo Giovani. Un brano fresco, che si ricorda facilmente, allegro musicalmente e dal testo apparentemente semplice che racconta però assolute verità. “Oggigiorno chi corteggia incontra sempre più difficoltà coi verbi al congiuntivo”. Un brano che vuole essere simpatico e perchè no, anche insegnare qualcosa, o perlomeno porre l’attenzione su un modo verbale purtroppo spesso dimenticato! Il video attualmente supera già il milione di visualizzazioni, quindi probabilmente Lorenzo ha colpito una buona fetta di pubblico!

Classe 1986, originario di Grosseto, Lorenzo Baglioni (che non è parente di Claudio Baglioni) è molto conosciuto nella sua Toscana, e grazie alla sua partecipazione a Sanremo si augura di riuscire a conquistare anche il pubblico nazionale. Autore, attore e comico, si è presentato alle selezioni di Sanremo Giovani con un brano particolare in cui con ironia spiega l’utilizzo del congiuntivo (visto che sempre più spesso quest’ultimo viene maltrattato, soprattutto con lo sviluppo del web e dei social network dove spesso le regole grammaticali vengono totalmente dimenticate).

Questo il testo del brano:

Che io sia 
che io fossi 
che io sia stato 
oh-oh-oh 

Oggigiorno chi corteggia 
incontra sempre più difficoltà 
coi verbi al congiuntivo 

Quindi è tempo di riaprire 
il manuale di grammatica 
che è, molto educativo 

Gerundio imperativo 
e infinito indicativo 
molti tempi e molte coniugazioni ma… 

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo 
e si usa per eventi 
che non sono reali 

E’ relativo a ciò che è soggettivo 
a differenza di altri modi verbali 

E adesso che lo sai anche tu 
non lo sbagli più 

Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa) 
ci vuole il congiuntivo 

Tipo se tu avessi usato 
il congiuntivo trapassato 
con lei non sarebbe andata poi male 
condizionale 
segui la consecutio temporum 

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo 
e si usa per eventi 
che non sono reali 

E’ relativo a ciò che è soggettivo 
a differenza di altri modi verbali 

E adesso ripassiamo un po’ di verbi al congiuntivo 
che io sia (presente) 
che io fossi (imperfetto) 
che io sia stato (passato) 
che fossi stato (trapassato) 
che io abbia (presente) 
che io avessi (imperfetto) 
che abbia avuto (passato) 
che avessi avuto (trapassato) 
che io… vorrei 

Il congiuntivo 
come ti dicevo 
si usa in questo tipo di costrutto sintattico 

Dubitativo e quasi riflessivo 
descritto dal seguente esempio didattico 

E adesso che lo sai anche tu 
non lo sbagli più

Oltre a Lorenzo si sono aggiudicati il palco dell’Ariston anche: Mudimbi, Eva, Mirkoeilcane, Giulia Casieri, e Ultimo Leonardo Monteiro e Alice Caioli direttamente da Area Sanremo. 

Ascoltiamo insieme il brano del giovane fiorentino che si è conquistato il palco del Festival della Canzone Italiana e che siamo certi conquisterà anche la testa di molte classifiche radiofoniche:

Ognuno ha il suo racconto recita il titolo della canzone che presenterà sul palco dell’Ariston, e molti sono ora curiosi di scoprire quale sarà quello che Red Canzian porterà sul palco della prossima edizione del Festival di Sanremo 2018.

“Sarà Sanremo anche per me!” inizia cosi il messaggio che questa mattina Canzian ha affidato ad un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, e che ha subito catturato l’attenzione dei molti che hanno così scoperto la partecipazione dell’artista al Festival!

La notizia è stata data infatti questa notte, poco prima dell’una, in diretta durante il programma Sarà Sanremo, in cui sono stati svelati i nomi dei 20 big che prenderanno parte al Sanremo di Baglioni.

Una notizia che giunge quasi inaspettatamente: a inizio dicembre, Red aveva annunciato di aver firmato un contratto con la BMG ma nulla aveva lasciato presagire in modo concreto la sua intenzione di partecipare al Festival, anche se il suo nome era stato fatto diverse volte all’interno dei pronostici. In prima persona invece non ne aveva mai parlato, continuando a focalizzare l’attenzione di quanto lo seguono soprattutto sulla sua musica e a raccontar loro, passo dopo passo, il procedere della realizzazione del suo disco solista, il primo dopo l’annuncio del ritiro dalle scene dei Pooh.

Ognuno ha il suo racconto è quindi il titolo del brano, e stando a quanto dichiarato dallo stesso, vede la collaborazione di Miki Porru, già autore della maggior parte dei testi del precedente disco solista di Red L’istinto e le stelle, datato 2014. L’autore ha infatti postato una foto con Red questa mattina con questo messaggio:  “Ognuno ha il suo racconto e anch’io, come tutti, ho il mio: tornare a Sanremo come autore mi rende davvero felice! Dall’ultima volta che ci andai (allora sia come cantante che come autore) sono passati esattamente 30 anni! E c’era sempre Red, che ai tempi mi produceva. Sono orgogliosamente al suo fianco in questa nuova avventura, che affronterà da grande professionista quale è, in gara fra i campioni. YEAH!”

L’unico suo precedente al Festival della Canzone Italiana (come artista in Gara e non come ospite) è datato 1990, anno in cui i Pooh si sono imposti sui rivali con Uomini Soli, brano divenuto colonna portante della loro discografia, scritto da Valerio Negrini su musica di Roby Facchinetti.

Collateralmente alla partecipazione a Sanremo 2018 dovremo quindi aspettarci il lancio del nuovo disco di Red, di cui al momento abbiamo davvero poche informazioni, ma che siamo certi arriveranno presto!

I suoi fans e forse anche tutti coloro che lo hanno votato e hanno esultato per la sua vittoria lo stavano aspettando e finalmente nei giorni scorsi è stata annunciata la data: stiamo parlando del nuovo album di Francesco Gabbani, il vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, che verrà pubblicato il prossimo 28 aprile.

Magabbani-magellanogellano, questo è il nome del nuovo progetto discografico dell’artista toscano, e verrà rilasciato a più di due mesi dalla vittoria di Gabbani al Festival di Sanremo, con il brano Occidentali’s Karma, che è stato certificato in questi giorni triplo platino dalla Fimi / GfK. Insieme alla data di rilascio dell’album è stata svelata anche la copertina, che ritrae lo stesso artista con in mano un monocolo da cui esce un “fascio di luce” colorato. Al momento non sono ancora state svelate i titoli delle tracce contenute nel disco, a parte ovviamente il brano vincitore del festival della canzone italiana.

 

A partire dal 19 giugno inoltre, Francesco è pronto a partire per una tournée che lo porterà in giro per l’Italia. Queste le date sino ad ora annunciate:

19 giugno: Verona
20 giugno: Torino
25 giugno: Sogliano al Rubicone
27 giugno: Carpi
28 giugno: Brescia
29 giugno: Milano

6 luglio: Fontaneto d’Agogna
7 luglio: Lignano Sabbiadoro
15 luglio: Roma
16 luglio: Molfetta
21 luglio: Firenze
28 luglio: Palermo
29 luglio: Zafferana Etnea

2 agosto: Pescara
5 agosto: Trento
9 agosto: Marina di Alassio
10 agosto: Forte dei Marmi
11 agosto: Forte dei Marmi SOLD OUT
18 agosto: Lecce
19 agosto: Caulonia Marina
25 agosto: Castagnole delle Lanze

9 settembre: Napoli

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Francesco Guasti, classe 1982, nato a Prato e con una grandissima passione per la musica: il suo nome non è di certo nuovo ai più, perchè il grande pubblico ha imparato a conoscerlo grazie alla sua partecipazione a The Voice nel 2013.  Solo qualche settimana fa invece, lo abbiamo visto sul palco dell’Ariston, in gara nella sezione nuove proposte con il suo brano Universo, che sin dal primo ascolto ci è piaciuto moltissimo, motivo per il quale abbiamo deciso di conoscerlo meglio, e proprio per questo abbiamo scelto di fargli qualche domanda per scoprire qualcosa in più direttamente dalle sue parole.

Il grande pubblico ti ha conosciuto qualche anno fa, nel 2013, con la tua voce particolare e la tua grinta grazie a The Voice. Qualche anno dopo e dopo vari tentativi ti abbiamo ritrovato con un brano bellissimo sul palco più prestigioso della musica italiana. Quanto pensi sia stata importante la tua partecipazione al talent di Rai 2, e i vari tentativi a Sanremo Giovani per arrivare a presentarti al meglio al Festival di Sanremo?

Beh, senza dubbio The Voice mi ha fatto fare un passo verso il grande pubblico, da anni cantavo con la mia band, avevo anche toccato il palco del Lucca Summer Festival e molti altri,ma si sa, la televisione ti porta ad avere una visibilità importante. Importante ed immediata, quindi va anche saputa gestire: non farsi prendere dall’illusione facile, non perdere la testa, continuare a lavorare sodo. Il talent sembra quasi più un marchio oggi come oggi e non sempre positivo, per alcuni, insomma, sei un “miracolato-paraculato”, invece non è così: ho fatto The Voice a 30 anni suonati e con una gavetta di anni, ho portato un mio brano (Un solo giorno in più) che è stato scelto poi come singolo e prodotto da Universal. Dopo questa esperienza ho continuato a scrivere, studiare, portare in giro la mia Musica. Ho avuto qualche porta in faccia, ma non ho mollato e questo mi ha premiato. Sono la tenacia e la volontà, il tempo che dedichi con devozione al tuo desiderio che ti porta a realizzarlo. Non ci sono scorciatoie.

francesco-guasti-3-mario-silvestroneSoffermandoci un attimo sulla tua recente partecipazione al Festival di Sanremo, il tuo brano Universo, parla soprattutto dei ragazzi della tua generazione, dei trentenni e della speranza di sognare che non deve mancare loro. Quanto c’è di te, della tua esperienza e della tua caparbietà a non mollare il tuo sogno fino a che sei riuscito a coronarlo in questo brano?

C’è tutto: ci sono la delusione e la paura che si trasformano in consapevolezza e poi in speranza. In un anno ho imparato una cosa che prima mi sfuggiva: “non esistono ostacoli, esistono solo occasioni per migliorarsi, opportunità .

La musica è spesso un aiuto per i ragazzi, soprattutto per quelli più giovani che spesso trovano le loro risposte nascoste dietro un paio di cuffie. Pensi che un messaggio così importante come quello che hai lanciato nel tuo brano, soprattutto in un’ epoca in cui i giovani vengono più che altro spinti a pensare alle cose concrete e sempre meno ai propri sogni, possa essere veramente veicolato attraverso la musica e giungere come “aiuto concreto” ai destinatari? Le parole sono importanti è vero, ma spesso non tutti si soffermano a comprenderle e interiorizzarle.

Il cantautore ha il compito di veicolare messaggi. Io la vivo quasi come una missione, lo sento dentro: riporto in musica e parole quello che percepisco in me ma anche attorno a me. La vibrazione delle note aiuta a far arrivare le parole nei cuori, nelle menti e in ogni cellula del nostro corpo.

copertinaE degli altri brani del tuo nuovo album cosa ci puoi raccontare? Ce ne sono alcuni in particolare che vorresti consigliare a chi non ti conosce ma vorrebbe approcciarsi alla tua musica?

Tutti i brani cono figli,è difficile sceglierne uno in particolare… Ti dico solo che per portare al Festival di Sanremo sono stato indeciso fino all’ultimo tra “Universo” e “Il gioco è semplice”. Ogni brano racchiuso nel nuovo disco parla di quello che ho imparato fino ad oggi,di come osservo l’Universo dentro e attorno a me.

Dopo Sanremo l’instore tour. Come ti sei trovato ad affrontare i tuoi fans? In cosa è stato diverso il dopo Sanremo dal dopo-the voice? C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente da parte di chi ama la tua musica?

E’ stato diverso sia perchè sono cambiato io, sia perchè sono due esperienze totalmente diverse. Il Festival di Sanremo era il mio Sogno di bambino e credo sia il palco che ogni cantante italiano desidere calcare. Il rapporto con le persone che mi seguono è forte, molto schietto,sincero;ad ogni tappa dell’instore stringo mani e guardo occhi che mi conoscono attraverso la mia Musica. Devo tutto a loro.

Parlando invece del tuo futuro prossimo, hai in serbo altre sorprese per i tuoi ammiratori? Possono sperare di ascoltarti dal vivo sopra un palco nei prossimi mesi?

Negli instore, insieme al mio chitarrista ed amico Marco Carnesecchi, mi esibisco in un mini live in acustico ed è già molto emozionante , ma i live con la band al completo inizieranno fra poco, stiamo mettendo a punto le ultime date.

Ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo è andata in scena la seconda serata del Festival di Sanremo, forte del grande successo riscosso la sera precedente dove 1 italiano su 2 ha scelto di dare di nuovo fiducia a Carlo Conti, alla sua terza conduzione della kermesse canora che ogni anno fa tanto discutere.

Abbiamo ripercorso per voi la serata di ieri, permettendoci di lasciare una votazione che dipende esclusivamente dal nostro gradimento personale:

Ad aprire la serata è stata questa volta la gara dei giovani: a superare la selezione e a classificarsi per la finale che andrà in scena venerdì sono stati Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia, eliminando Marianne Mirage e Braschi, e le loro comunque apprezzatissime canzoni.

E cosi, dopo un’emozionante esibizione di Hiroki Hara, il mago giapponese che ha tenuto incollati alla tv grandi e piccini, e un simpatico siparietto di Maria De Filippi che distribuiva tra il parterre i portachiavi con la faccia di Carlo Conti che tanto hanno fatto sorridere in questi giorni,  ha ripreso il via la gara dei big.

La prima a scendere in campo è Bianca Atzei, con Ora Esisti Solo Tu. Il brano, energico e con una grande apertura sul ritornello rivela chiaramente l’autore del brano, Kekkò dei Modà, ricordando molto (forse troppo) una canzone dei Modà. Non male, ma da riascoltare. Voto 7

Subito dopo tocca a Marco Masini, con Spostato Di Un Secondo. Un brano molto toccante in cui Marco si chiede come sarebbe il mondo e la sua vita se potesse rivivere quel “secondo” in cui le cose sono cambiate per sempre, tanti anni prima. Un brano dal testo profondo che ha bisogno di essere riascoltato più volte per un miglior giudizio, ma nel complesso ci è piaciuto. Voto 7,5

Il terzo big in gara è una coppia, Nesli e Alice Paba, presentati da Francesco Totti. Do Retta A Te, è prima di tutto un brano che mescola due stili, quello rap di Nesli e quello cantautorale della Paba, ed è una canzone d’amore che parla di fiducia scritta da Nesli prima in forma poetica e poi trasformata in canzone, come è solito fare. Un brano che funziona, come la maggior parte dei duetti presentati sul palco dell’Ariston nella storia della kermesse canora. Voto 7,5

Subito dopo è stata la volta di un altro debutto, quello del vincitore di amici Sergio Sylvestre, che presenta la sua Con Te, un brano scritto da Giorgia, che parla della fine di un’amore. Un brano malinconico in cui a farla da padrona è la voce particolare di Sergio. Voto 7

Non più un debutto, ma è al suo quinto sanremo il big seguente: stiamo parlando di Gigi D’Alessio, che si presenta con il brano La Prima Stella. Il brano, scritto dallo stesso Gigi per musica e parole, è dedicata alla madre, scomparsa quando era un ragazzo. Un brano dolce ed emozionante, che parla si d’amore (tema principe di questo Festival), ma quello di un figlio verso la propria madre. Voto 8

Il sesto big in gara è un altro debutto sul palco dell’Ariston e altri non è che il vincitore di X Factor 2013, Michele Bravi. Il Diario Degli Errori è a detta di molti il brano con il titolo più interessante di questo Festival,  ed è stato scritto dal figlio di Mogol, in arte Cheope e parla della ricerca dell’amore giusto, delle scelte giuste, dopo tante sbagliate che si accumulano negli anni. Un testo interessante che però sembra andare poco d’accordo con la giovane età di Michele. Voto 7

Paola Turci, la settima big in gara, ha alle sue spalle invece ben sette partecipazioni (e una vittoria nelle nuove proposte) e si presenta con Fatti Bella Per Te. Sedici anni dopo l’ultima volta che ha calcato il palco dell’Ariston la Turci lo fa con un brano che ha dedicato a se stessa e alla forza che ha trovato in se stessa nei momenti di difficoltà. Bel brano, dal testo profondo e intenso, una musica energica che lo accompagna, quasi a dare ancora più coraggio alle parole. Sin dopo il primo ascolto rientra nei brani più belli di questo Festival. Voto 9

Fa il suo debutto tra i big invece Francesco Gabbani, che dopo la vittoria con Amen nelle nuove proposte lo scorso anno, si presenta con Occidentali’s Karma, una critica alla cultura occidentale, fatta a modo suo. Un testo che a primo ascolto sembra quasi sembra un gioco di parole, che vuole far riflettere sul nostro modo di vivere super frenetico che finisce col voler imitare quella tranquillità tipica delle culture orientali. Allegra, ritmata, con un significato profondo nascosto che va ricercato dietro alla gioia e al ritmo che trasmette di primo acchito. Sicuramente verrà molto trasmessa dalle radio. Colpo di classe il ballerino/scimmione apparso sul finale del brano. Voto 9

Segue Michele Zarrillo (alla sua 13esima partecipazione al Festival) che presenta invece Mani Nelle Mani, nove anni dopo la sua ultima partecipazione al Festival. Si parla anche qui d’amore, di quello degli inizi, quando tutto è più vero e magico; amore rappresentato dal gesto dello stringersi le mani, che diventa il simbolo principe dell’amore più puro e sincero. La ripetizione continua di “mani” da ritmo al brano. Brano forse un po’ antico, sia nel testo che nella musica, ma non è per forza una cosa negativa. La voce particolare di Zarrillo piace o non piace, a noi piace. Voto 8,5

La penultima cantante in gara è Chiara, la giovane al suo terzo Sanremo presenta il brano Nessun Posto E’ Casa Mia, un brano in cui si affronta la distanza, dai luoghi e dalle persone. Chiara ha dichiarato di essere cresciuta negli ultimi tempi, di essere cambiata e di essere più sicura di se, e in questo brano questa crescita si può percepire. Andamento un po’ più lento rispetto a quanto ci aveva sempre abituato; la sua bellissima voce è comunque un punto fermo. Voto 7,5

Chiudono la gara Raige e Giulia Luzi, la seconda coppia in gara in questo Festival di Sanremo, entrambi alla prima esperienza all’Aristonra. Il brano che presenta questa inedita coppia si intitola Togliamoci La Voglia ed è, oltre ad un brano che parla d’amore, anche un invito, un desiderio di tornare ad una via più vera, togliendosi appunto la voglia di vivere sempre in un mondo virtuale e falso. Un mix di voci inedito che ci sta, anche se non ci ha convinto del tutto. Voto 7

Anche questa sera una bella puntata, scandita da ospiti musicali come Robbie Williams, osannato dai presenti in sala (e siamo certi anche da quelli a casa!), Francesco Totti che ha lanciato super tele autografati qua e la per l’Ariston, Giorgia e il suo medley di grandi successi che hanno sicuramente fatto piacere ai grandi nostalgici. Un mix variegato di ospiti che hanno impreziosito, ciascuno a modo proprio, una serata musicale che con Carlo Conti (e quest’anno ancor di più con Maria De Filippi) ha il sapore di quotidiano.

E adesso che finalmente abbiamo potuto ascoltare tutti i 22 brani in gara è ora di iniziare a tirare le somme. Chi si merita davvero la vittoria di questa 67esima edizione del Festival? C’è qualcuno che ha spiccato su tutti? Sarà una giovane promessa o una vecchia gloria a poter gioire sabato sera davanti a tutta Italia? Noi un’idea ce la siamo fatta, ma per ora non vogliamo sbilanciarci troppo.

Intanto questa sera andrà in onda la terza puntata del Festival in cui si esibiranno prima di tutti gli altri 4 giovani delle nuove proposte, dopodiché i 16 big in gara che non sono stati inseriti nel girone eliminatorio presenteranno le loro cover di famosi brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Nesli & Alice Paba, Ron, Clementino, Giusy Ferreri, Bianca Atzei e Raige & Giulia Luzi, sono invece i sei artisti che si sfideranno quindi questa sera (ovviamente sulle note del loro brano sanremese, e non con la cover che avevano preparato) per poter accedere alla fase finale del Festival, e due di loro abbandoneranno definitivamente la gara.

Quale è stata la vostra canzone preferita tra quelle presentate ieri sera? Votatela nel nostro sondaggio!

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