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fERDIDAS

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Photo Credits Official Cosimo Maffione

E’ prevista per domani 22 Aprile su etichetta INRI, l’uscita in digitale del terzo Capitolo della trilogia Surf Rock della band torinese dei  Monaci del Surf.  La specialità della casa è la rivisitazione in chiave Power Surf Rock di alcuni classici del rock e non solo, che già nei primi due capitoli abbiamo potuto apprezzare in tutta la loro originalità e freschezza sia su disco ma soprattutto nei loro live elettrizzanti e danzerecci all’ennesima potenza.

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I Monaci del Surf sono 4 nella classica formazione basso batteria e doppia chitarra ,  mascherati e misteriosi, nomi in codice:  Il Cobra, il Tigre, Il Toro e L’Elefante.

Sapranno stupirvi con il loro rock strumentale, dove la voce è quasi sempre sostituita dalle slide guitar che arpeggiano irriverenti con raffiche rapide,  dove il tempo è scandito dai pistoni della sezione ritmica con cavalcate sonore che superano raramente i 3 minuti.

Uscite dalle sicure  autostrade e percorrete strade polverose in mezzo alla campagna o lunghe litoranee sferzate dalle onde, la giusta colonna sonora che vi accompagnerà è quella dei  Monaci del Surf .

Già perchè tra le 14 Tracce del nuovo disco vi imbatterete in cover di grande impatto prima fra tutte il singolo Heart Shaped Box dei mitici Nirvana

oppure una Rettore d’annata in una Lamette Surf spettacolare.

Il classicone Electro dei Depeche Mode Personal Jesus  è qui reinventato dai nostri Monaci e non crederete alle vostre orecchie, si perchè anche senza la vox suprema di Dave Gahan il tutto funziona alla grande.

Potrete ballare il Limbo di Chubby Checker o lo Ska di One Step Beyond ma badate bene sempre surfeggiando sulle onde elettriche del rock  sognando la California dei Mamas & Papas o perchè no centrifugare il classico italiano il Cuore è uno Zingaro del nostro Nicola di Bari.

Molto belli anche i  due inediti firmati Monaci del Surf Il Mostro di Pongo e Basta che preludono allo stupenda medley finale Quella Lenta sequenza perfetta di quattro classici che solo qui troveranno la simbiosi assoluta. Ascolterete la Blue Monday dei New Order che stringe la mano a Wicked Game di Chris Isaac  e la Mohammed dei Dandy Wharols che abbraccia  Rain dei The Cult.

Un consiglio spassionato ; non perdete la prossima imminente tournee dei Monaci del Surf che attraverserà la penisola partendo da Torino, con già molte date confermate e moltre altre da inserire !!!

Què Viva El Surf , Què Viva el Rock !!!

Tracklist

1. Heart Shaped Box ( Nirvana)

2. Personal Jesus ( Depeche Mode)

3. Lamette ( Donatella Rettore )

4. Come Out and Play ( The Offspring )

5. Il Mostro di Pongo ( Monaci del Surf )

6. Limbo Rock ( Chubby Checker )

7. One Step Beyond ( Madness)

8. Basta ( Monaci del Surf )

9. California Dreaming ( The Mamas & The Papas )

10. Just Dropped In ( Kenny Rogers)

11. Game of Thrones ( O.S.T. )

12. All About That Bass ( Meghan Trainor )

13. Il Cuore è uno zingaro ( Nicola di Bari )

14. Quella Lenta ( Mohammed, Wicked Game, Blue Monday, Rain )

 

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Il titolo è già tutto un programma perchè è di ottimo Blues Rock di cui stiamo parlando. Già perchè l’enfant prodige Joe Bonamassa, sempre on stage, e sempre in cerca di una nuova chitarra per la sua immensa collezione vintage,  trova anche il tempo di scrivere nuovi pezzi e comporre così un nuovo disco di inediti “Blues of Desperation” uscito fresco fresco alla fine di Marzo.

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La fama di Joe è nota non solo al pubblico di genere (Blues ovviamente) ma si è allargata anno dopo anno raggiungendo grandi livelli di ascolto che travalicano trasversalmente il mondo del rock grazie alla sua maestria tecnica e compositiva.

E’ senza dubbio ormai considerato uno dei più grandi chitarristi rock, uno che ha saputo imparare dai grandi del passato, miscelando sapientemente la tradizione del blues rock di Muddy Waters o B.B. King con la creatività e la follia di Jimi Hendrix, alla tecnica di Eric Clapton e la forza di Steve Ray Vaughan.

Bonamassa ha alle spalle migliaia di ore passate imbracciando il suo strumento , tra session , concerti e collaborazioni,  e certamente ascoltando il nuovo disco si sente tutta la carica di questo straordinario background. Non dimentichiamo che Joe è anche dotato di una grande vocalità con un timbro black soul importante capace di impreziosire le 11 tracce del nuovo disco.

All’interno troviamo la quintessenza del Blues rock con tutti gli ingredienti necessari a preparare una miscela di grande impatto. Voce blues con tonalità calde ed avvolgenti, assoli di chitarra per veri intenditori, base ritimica precisa e potente che in alcuni casi fa uso della doppia batteria il tutto condito da una  produzione come sempre super professionale.

Si inizia subito forte con This Train sferragliante cavalcata con uno sterpitoso duetto chitarra- pianoforte che fa il paio con la track 8 Distant Lonesome Train, proseguendo poi con i due grandi singoli che hanno preceduto l’album vale a dire Mountain Climbing e Drive. Questa sequenza basterebbe già per fare di questo disco un numero uno del genere e non solo.  Come dire ascoltare per credere !

Ma Joe è pronto a stupirici anche più avanti, perchè la titletrack Blues of Desperation è un sincopato rock blues a due livelli di intensità che ci ammalia con le sue chitarre graffianti le sue distorsioni oltre sei minuti di “disperazione blues”.

I classiconi blues non possono mancare e pezzi  come Livin Easy , What I’ve known for very long time e ancor di più la straordinaria You left me nothing but the bill and the blues.

C’è lo spazio anche per un un country rock come The Valley Runs low giusto per non scontentare nessuno perchè in fondo quello che vogliamo ascoltare da Bonamassa è la sua chitarra, immergerci nella magia del blues , immaginando di viaggiare lontano su queste note…….

Tracklist

1. THIS TRAIN

2. MOUNTAIN CLIMBING

3. DRIVE

4. NO GOOD PLACE FOR THE lONELY

5. BLUES OF DESPERATION

6. THE VALLEY RUNS LOW

7. YOU LEFT ME NOTHIN’ BUT THE BILL AND THE BLUES

8. DISTANT LONESOME TRAIN

9. HOW DEEP THIS RIVER RUNS

10. LIVIN’ EASY

11. WHAT I’VE KNOWN FOR A VERY LONG TIME

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Promesse mantenute per gli A Place to Bury Strangers che si sono presentati ieri sera sullo stage del  Circolone di Legnano supportati dai giovani e promettenti Grooms e complimenti all’organizzazione Friday on My Mind per aver creduto in questa operazione.

APTB si definiscono la band più rumorosa di New York e devo dire che la definizione non è per nulla esagerata considerando che i tre ragazzi hanno confezionato un assalto sonoro degno di grandi band post punk del lontano passato.

APTB1La loro produzione musicale è giunta quasi al decimo anno con una manciata di EP e 4 full lenght incluso il nuovo lavoro Transfixation del 2015Oliver Ackerman leader della band alla chitarra e voce, Dion Lunadon al basso ed effetti e Robi Gonzalez alla batteria si presentano con un preludio di performance tra il pubblico in una sorta di rituale di iniziazione fatto di drum machine e suoni sintetici ad alta potenza.

Una volta saliti sul palco vero e proprio un’atmosfera psichedelica di luci in proiezione avvolge nella nebbia i tre musicisti , che armeggiano le loro strepitose pedaliere , scatenando l’inferno e la battaglia .

I padiglioni auricolari sono messi a dura prova sin da subito e non sarà la rappresentazione massima di un suono equalizzato ma certamente si fa apprezzare per immediatezza e carica viscerale anche se, devo dire che  la voce di Oliver in alcuni pezzi fa fatica ad emergere in tutta la sua potenza.

Tutta la carica esplosiva di brani come Straight , We’ve come so far o Alone che già su disco si può apprezzare, viene ulteriormente amplificata e portata all’estremo della distorsione proprio nel live. Ipnotici a volte con You are the One e Slide quasi a riportare in vita il suono di band come Joy Division e The Cure, I lost you e Onwards on the Wall presentano invece il lato psichedelico e shoegaze della band infuso da illustri precursori che rispondono ai nomi di My Bloody Valentine e The Jesus and Mary Chain.

Se APTB non esistessero forse bisognerebbe inventarli , non per tutti, forse per pochi, il loro essere corrosivi, acidi fino al midollo li rende unique, cultori del suono estremo e custodi dell’essenza del rock.

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 APTB  la band più rumorosa di New York, torna in Italia per presentare un lavoro totalmente nuovo,  e si esibirà in esclusiva nella serata del 30 Ottobre  a Legnano al mitico Circolone grazie all’organizzazione di nEw liFe Promo e Friday on My Mind.

Il nome del tour è già tutto un programma “Death By Audio invades Europe” da non perdere !!!

Sorti dalla scena indipendente di New York, che si è conglomerata intorno agli ormai celebri locali della Bowery su Manhattan e di Williamsburg a Brooklyn, e che  proprio negli uffici della Death By Audio ha la propria mecca.

Oliver Ackermann fondatore e leader degli A Place to Bury Strangers, è proprio il gran capo della Death By Audio, un locale sì, ma anche una ditta che produce pedaliere ed effetti per chitarre, usati da tutte le più importanti band mondiali, come gli U2 e i Nine Inch Nails.

E proprio da questa fonte di ispirazione che nascono gli A Place to Bury Strangers: la loro musica è una ondata travolgente che ha conquistato negli anni migliaia di fan in tutto il mondo, tour dopo tour, disco dopo disco.

Per tutte le info aggiornate di seguito il link alla pagina ufficiale FB dell’evento https://www.facebook.com/events/910248882354412/

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La Dave Matthews Band torna in Italia con 4 grandiosi live, inclusi nella nuova tournee europea che li vedrà protagonisti per più di un mese. Straordinario il nuovo spettacolo che presenta un doppio set per un concerto che ha sorpassato abbondantemente le due ore , tiratissime e di grande fascino.

E’ il palcoscenico il luogo dove la Dave Matthews Band esprime da sempre il meglio della sua forza tanto che la produzione discografica della stessa, dispone di una monumentale collezione di Volumi sotto il nome di Live Trax . I fan ed il pubblico in generale sanno che la DMB regalerà una serata indimenticabile, e nella prima serata di un sabato ottobrino ci rechiamo al Forum impazienti di assaporare il loro sound.

Palco con un visual impeccabile , suond perfettamente calibrato per poter apprezzare tutti gli strumenti sia  nella prestazione di insieme sia nei frequenti “solo” ; musicisti con la M maiuscola i componenti della Dave Matthews Band  , mettono in mostra un affiatamento incredibile, dietro il quale ci sono ore di prove, per non lasciare nulla al caso, anche nelle improvvisazioni di stampo jazz.

Dave è il maestro di cerimonia che dirige il sestetto composto da una sezione ritmica da paura , da un  duo  fiati impressionante, da una chitarra elettrica  e un violino; chitarra classica , voce calda  ma capace di acuti da brividi Dave ci regala momenti incredibili con un simpatico intermezzo di un’esibizione al piano che dice di saper suonare con un solo dito ! Così semplice e così perfetto.

Si inizia con alcuni classici da Satellite a Crash into me ma si fanno excursus un po’ in tutta la grande produzione musicale della DMB pescando anche alcuni brani dall’ultimo lavoro da studio del 2012 Away form the World  come Mercy o If Only . Le canzoni si trasformano in incredibili jam sessions dove la band esprime il meglio di se stessa in un crescendo incredibile.

Bellissime le versioni di #41 e Two Step , una perla straordinaria Black and Blue Bird , the Space Between da cantare a squarciagola,  Ants Marching e ancora Where Are You Going.

Ogni brano è una avventura unica , sensazioni musicali rock  , grande professionalità , tutto ciò è la Dave Matthews Band . Amici di Roma e Padova, un consiglio spassionato se potete non perdetevela, nelle prossime 2 serate suonerà ancora nella Vostra città !!!

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PHOTO GALLERY BY MARCO COMETTO

Un Live molto particolare ed interessante grazie alla lungimiranza di DNA Concerti , quello visto ieri sera al Fabrique di Milano dove il progetto Apparat ovvero “Sascha Ring”, il guru dell’elettronica berlinese,  ha presentato un nuovo live set con 3 date  in Italia e molte altre all’interno dei Club europei più famosi.

Apparat ha ormai dimostrato di essere un grande innovatore della musica elettronica, non solo coi suoi numerosi dischi pubblicati ma anche con le innumerevoli collaborazioni, remix e produzioni che lo hanno visto protagonista negli ultimi quindici anni .

Eclettico compositore, Sascha Ring ha iniziato ad espandere il suo raggio d’azione esplorando i territori delle colonne sonore sia per il teatro vedi “Krieg und Frieden” del 2013 , che per il cinema scrivendo  la soundtrack del film di Mario Martone del 2014 “Il Giovane favoloso”  dedicato alla vita di Giacomo Leopardi

Apparat soundtrack live si presenta sul palco con il nostro Sascha accompagnato da 3 musicisti con una strumentazione molto varia che spazia dal violino alle percussioni, dagli immancabili synth al flauto , supportato da un superlativo visual prodotto dai connazionali “Transforma.

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Poco più di un’ora di intensa performance con parecchi nuovi brani dove Apparat dietro la sua piramide di tastiere ha diretto lo show con quel suo stile leggero ed elegante che lo rende unico . Per chi conosce il sound di Apparat non si sarà stupito di trovare la performance emozionante perché l’artista berlinese sa creare un atmosfera rarefatta da un lato e potente da un altro, rumoristica miscelata a note d’archi , drum machine sincopate su flauti e chitarre insomma tutta l’essenza della musica all’interno di un singolo brano.

Un caleidoscopio di immagini e luci ci conducono in un viaggio immaginario , una storia raccontata in musica dove possiamo rivivere i nostri sogni che a volte si trasformano in incubi nei quali un piacere sottile ci spinge a restarne immersi, risvegli improvvisi e ad occhi aperti rivivere un luogo, una sensazione un immagine.

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Evento multicanale Musica + Arte e multilocation, il Todays Festival ha risvegliato la Torino agostana dal torpore estivo con tre giornate ricche di concerti ma non solo . Laboratori creativi gratuiti su musica e canto presso la Scuola Holden concerti in luoghi insoliti e particolari come i Docks Dora o l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli dimostrano che con impegno e creatività si possono realizzare operazioni culturali di ottimo livello e di grande impatto.

In particolare il nostro live report si concentra sulla serata del 28 Agosto presso lo sPAZIO 211 che ha visto una line up interessante di artisti con il main event dedicato ai newyorkesi TV On The Radio. Di grande spessore anche i due giorni successivi con i main act dei nostri Verdena il 29 e i grandi Interpol il 30 il tutto documentato da straordinarie gallerie foto in fondo all’articolo !

La prima parte è Inri fest tradizionale appuntamento annuale e spazio live per alcuni degli artisti della omonima casa discografica torinese, fucina di nuove proposte musicali che spaziano in modo trasversale nei generi.

Opening al tramonto al ritmo della Surf Music con i gli uomini mascherati I Monaci del Surf che cavalcano le onde a suon di guitar rock californiano riportando alla gloria grandi successi del passato e non solo. Mezz’ora di puro divertimento con brani come Apache, Que Viva la Fiesta e una cover di Sweet Dreams (Are Made of this) assolutamente incredibile.

Il ritmo sale e con loro i decibel perché la band dei Titor non lascia scampo , energia a mille, punk rock style con una performance granitica , pezzi hardcore come Dal 2036 o Titor is Dead e con la punta di diamante chiamata Motocross grande tributo al mitico Ivan Graziani .

Quando le ombre della sera prende il sopravvento sul giorno si cambia decisamente registro con Bianco innovativa proposta di musica d’autore italiana con un respiro internazionale. Già al terzo lavoro in studio Bianco insieme ad un ottima band di supporto si sta affermando grazie alla sua capacità compositiva ed interpretativa superiori alla media. Ascoltare Filo d’erba è un viaggio intenso , Le Stelle di Giorno è un sogno , La Solitudine perché c’è con il duetto di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e cantata in background dal pubblico è una straordinaria avventura.

Ancora non sazi di musica ed intorno alle 22 arriva il momento clou della serata perchè i TV on the Radio tornano protagonisti in Italia ed in esclusiva per la serata grazie all’ organizzazione del Todays e salgono sul palco appositamente restilizzato dello sPAZIO 211. La band di Tunde Adebimpe e soci si materializza con una line up che vede Sitek alle tastiere e al basso , Malone alla chitarra e seconda voce e Bunton alla batteria oltre a 2 session men di supporto.

E’ chiaro si dall’inizio che il concerto sarà incentrato sull’ultimo lavoro in studio “Seeds” che racchiude tutte le anime musicali dei TVOTR definito unanimamente da pubblico e critica come il loro migliore e che in parte è dedicato anche alla scomparsa del bassista Gerard Smith.

Definire il genere musicale dei TVOTR è impresa ardua , forse un melting pot di rock alternativo ed elettronica con impennate sperimentali ed influssi di sonorità new wave . Ascoltandoli dal vivo si ha però ha la netta sensazione che l’anima rock elettrica e distorta abbia una netta prevalenza sulla parte più elettronica e lounge della band americana. La voce straordinaria di Adebimpe deve andare oltre il tappeto sonoro che la band impone in molti pezzi tipo Lazzeray o Wolf like me, mentre si apprezza in tutta la sua grandezza in Careful You o Quartz. Kip Malone con la sua barba fluente arpeggia sulla chitarra le note di Happy Idiot nuovo singolo da Seeds , classico pezzo che riscalda il pubblico ma i TVOTR non disdegnano di proporre anche alcuni brani tratto da Dear Science come Halfway Home o Golden Age e addirittura tornare ai loro primi successi tratti da Return to Cookie Mountain.

Sarebbe necessario più tempo, oltre i 60 minuti concessici dai TVOTR inclusi un paio di encore, per poter apprezzare tutta la loro originalità ma sappiamo che le regole del music business impongono ormai una tempistica che sta diventando uno standard per molte esibizioni live.

Ma ce ne facciamo una ragione per noi musicofili incalliti sarà necessario premere il tasto play sul nostro lettore cd per ascoltare la traccia 5 Test Pilot da “seeds” e apprezzare i TV on The Radio in tutta la loro grandezza.

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Photo by Giuliano Di Bello

 

Il mitico Campovolo di Reggio Emilia ha ospitato The Prodigy per l’unica data italiana del loro “The Day is my Enemy Tour “, senza dubbio uno dei grandi concerti dell’estate italiana 2015, grazie alla promozione artistica di  Barley Arts unita alla straordinaria macchina organizzativa di Festareggio.

Dunque un grande evento perché quando parliamo dei Prodigy non possiamo che definirli progetto seminale anni 90 della Big Beat che ha influenzato buona parte della musica elettronica del nuovo millennio e che da 5 lustri ci stupiscono con la loro energia e potenza confermata anche dal nuovo disco dal quale prende nome il live.

Sul palco di Reggio Il terzetto Liam, Keith e Maxim viene supportato  da un drumming tradizionale e da una chitarra elettrica, elementi che oltre ad arricchire il proscenio, conferiscono un registro rock alla performance electro beat dei nostri 3 .

Liam in console troneggia al centro del palco alle spalle dei due frontman , Keith in canotta bianca con il suo sguardo allucinato e penetrante e l’inquietante ghigno di Maxim incorniciato dalle sue tradizionali dreadlocks.

l’apertura spetta ad un classico “Breathe” che con il suo incedere break ci riporta agli anni 90 così straordinariamente moderno , così grandiosamente interpretato dalle voci graffianti di Maxim e Keith che si inseguono, si raggiungono si fermano,  ricordandoci il magnifico video che fu realizzato per questa traccia.

Il nuovo disco fa da filo rosso durante tutto il live inframezzato dagli straordinari singoli che i The Prodigy hanno prodotto nei 6 dischi da studio della loro carriera. L’assalto sonoro prodotto da Nasty è adrenalina pura per l’audience numeroso, duplicato da The Day is my Enemy titletrack e opener dello stesso.

Se torniamo al 97 anno del capolavoro Fat of the Land i Prodigy ci fanno riapprezzare due supertrack che rispondono ai nomi di Firestarter e Smack my bitch up che sapientemente Liam Howlett orchestra dietro le sue macchine elettroniche e lascia cavalcare il palco alla coppia Maxim-Keith, maestri di cerimonia che ci spingono là, fino a quelle “frontiere selvagge” della musica che non tutti sanno raggiungere .

E dunque sia per Wild Frontier e Get your fight on  ritornando poi al punto di partenza con Voodoo People 1994 e passando per il penultimo lavoro di Invaders must die e Omen .

La guerra mediatica dei Prodigy non è lunghissima ma intensa , una battaglia di guerrieri urbani, di suoni primordiali, di ritmica impulsiva dove Il giorno è il nemico da combattere e la notte è l’oscura alleata !

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Torino è da sempre città e luogo di festival musicali alternativi e aperti alle nuove tendenze e proprio alla fine di Agosto, giusto per il rientro delle vacanze, il TODAYS Festival sarà protagonista in alcune location inusuali e “periferiche” della città come lo sPAZIO211, la Scuola Holden, o l’ex Cimitero San Pietro in Vincoli.

Tre giorni pieni 28, 29 e 30 Agosto vedranno un ricco programma che spazia dalla musica all’arte, energia allo stato puro che ci darà l’opportunità di  scoprire artisti e luoghi originali.

Venendo al lato musicale live che ovviamente è quello a noi più caro si potranno ascoltare molti generi dal rock’n’roll alla sperimentazione elettronica, dalla melodia alle cavalcate post apocalittiche, con tre headliner delle serate veramente super che rispondono al nome di TV on the Radio, Interpol e i nostri Verdena.

Moltissime altri artisti  e band targate INRI completeranno una line up straordinaria, che potrete scoprire sul sito del Festival (http://www.todaysfestival.com/) insieme a tutte le altre informazioni sui biglietti e location.

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Grazie a  Vivo Concerti e al Carroponte per aver portato da Anversa all’Italia i dEUS prima  band belga a firmare per un major e ad ottenere un buon successo internazionale, grazie al loro indie rock , con sfumature grunge e alla loro indubbia qualità compositiva.

Festeggiano un ventennio di musica e bisogna dire in splendida forma e l’occasione ghiotta per tutti noi di ascoltare un concerto che ripercorre la loro intera carriera, sancita proprio dalla raccolta uscita nel 2014 “Selected Songs” di ben 30 tracce .

Puntuali, dopo gli interessanti e giovani connazionali Balthazar, il quintetto dEUS,  si presenta capitanato dai 2  membri fondatori , il cantante Tom Barman e il polistrumentista Klaas Janzoon insieme all’ interessante sezione ritmica basso e batteria oltre che dalla seconda chitarra.

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Dal disco d’esordio Whorst Case Scenario che presentò i dEUS al grande pubblico vengono proposti  i due grandi singoli “Via” e Suds & Soda oltre che alla bellissima ballad Hotellounge  intervallati a brani che hanno visto un evoluzione verso un rock più alternativo e funk degli ultimi anni come Quatre Mains in francese e ad una grande versione di The Architetct.

Tom e Klaas dominano la scena e il loro affiatamento si percepisce durante tutto il concerto, mulinando le loro braccia sul violino elettrico, synth e percussioni il primo, mentre le chitarre elettriche e classiche vanno ad appannaggio del secondo.  La voce di Tom piena e potente  caratterizza il sound dEUS ma non è da sottovalutare la performance dell’intero gruppo che dal vivo esprime un energia positiva e una grande tecnica che sul disco a volte faticano ad emergere.

Bellissima la versione di Sirens e una vera chicca industrial arriva con Slow, poi  Ideal Crash, e Ghosts  ci fanno scoprire i diversi orizzonti del mondo dEUS, completando in un ora e mezzo il percorso 94 -2014 che fin qui li ha visti protagonisti !!!

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In alta quota la musica del Festival Urca Urca ha risuonato nelle splendide montagne del Lecchese, per due giorni ufficialmente, ma solo uno il Sabato realmente, causa il maltempo di venerdì che comunque non ha guastato la festa alle migliaia di giovani accorsi all’Alpe Giumello.

L’enorme sforzo organizzativo degli splendidi ragazzi dell’Associazione Urca Urca, nonostante tutto, ha  ripagato il pubblico con un grande sabato di musica, divertimento,  e relax finale all’aria aperta perfettamente in linea con le aspettative dell’organizzazione.

La line up di sabato un po’ rivoluzionata per il buco di venerdì inizia a suonare verso le 17 con il Dj set dei 3  Concrete Jungle che scalda il palco con Reggae, Ragamuffin e Dub. A seguire Missinread la DJ che a suon di Electro swing,  ci porta con brio verso l’orario dell’aperitivo . Il testimone passa a Calamity Jade che con i suoi  vinili ci propone uno straordinario mix di Funk e soul di grande impatto e le gambe iniziano a muoversi sempre più velocemente.

UU-THEDYNAMICS3 L’ora del primo live reale arriva quando le luci del tramonto rischiarano il grande prato alpino dell’alpe che comincia a gremirsi in modo sostanziale;  The Dynamics un interessante collettivo musicale che viene dalla Francia propone un eterogeno mix di reggae, rocksteady e soul sia con brani originali che con splendide cover tipo Ryders on the storm rivista e corretta in jamaican style.

 

Le ombre sono ormai calate e per il secondo live set viene dato spazio ai mitici The Cyborgs che nell’infinito  tour estivo che li vede presentare il nuovo disco Extreme Boogie calano le loro cyber maschere, suonando il loro elektroboogie con energia e stile .UU-THECYBORGS

La musica continua e tra Dj set e live set arriviamo alle prime ore del mattino nella frizzante aria montana che trasporta le onde sonore fin sulle vette  alla conclusione del festival che anche quest’anno si è concluso con un successo al grido di Urcaaaa Urcaaaa.

 

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La montagna è bella e ancor di più quando la calura estiva ammorba le metropoli in questo Luglio carontico e allora perché non farsi tentare da un weekend di musica e natura !!!

Urca Urca Festival 2015 (24 e 25 Luglio)  giunto ormai alla 5 edizione si svolgerà come sempre nella filosofia della stessa associazione che lo organizza in un luogo spettacolare e coinvolgente, che quest’anno prende il nome di Alpe Giumello a Casargo in provincia di Lecco grande alpeggio con magnifica vista sul Lago di Como.

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L’unicità di Urca Urca sta nel mix esplosivo delle sue due anime: quella alternativa rappresentata dalla musica che anima le serate e quella limpida e pura del paesaggio alpino che da sempre ospita i suoi eventi.
E proprio l’ambiente é parte del festival, che ha fra i suoi obiettivi quello di avvicinare i giovani alla montagna facendola vivere in modo originale e rispettoso: apprezzando il piacere di condividere un weekend fra amici, ascoltando buona musica, bevendo una buona birra, ballando e passando una giornata in montagna in modo trasgressivamente genuino.”

I nomi e i generi musicali sono tra i più disparati per dare a tutti la possibilità di ascoltare della buona musica “alternative” en plein air.

Verso le 20.00 di venerdì 24 luglio l’Alpe Giumello si accenderà di musica live e dj set. La festa prevede un programma musicale eterogeneo che accompagnerà la serata fino alle 2.  Fra gli artisti segnaliamo: Aut’n’ UMan, Midnight Train, Giorgio Vergani, Turbobalera, Scramble Cats, Holy Cash, Numa Crew

Per il 25 Luglio Sabato dalle 16, invece avremo tra gli altri i mitici The Cyborgs, poi  The Dynamics, The Mighty Mocambos, e Los Picios e tutta una serie di Dj Set fino a notte fonda quasi mattino presto per intenderci !!

Vi rimando al sito Urca Urca per tutti i dettagli sui biglietti e le informazioni logistiche per trascorrere un WE favoloso con musica e natura !!

http://www.urcaurca.com/

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