Esordio col botto per il tour dei Ministri, che infiammano un Estragon stracolmo, regalando un live senza fronzoli, dimostrando ancora una volta quanto siano cresciuti.
Diciamolo subito: probabilmente, a livello di suono, di impatto, di resa il concerto del “Fidatevi tour” è assolutamente il miglior live nella storia della band milanese fino ad oggi.
5 musicisti sul palco, 5 musicisti importanti sul palco: dai nostri tre eroici Fede, Divi e Michelino, ingiacchettati nonostante una temperatura equatoriale, fino ad Anthony Sasso e Marco Ulcigrai, a creare un muro di suono mai così compatto, mai così vivido, dimostrando ancora una volta come in questi 12 anni di carriera i Ministri abbiano saputo cambiare pelle, evolversi, migliorarsi, pur rimanendo sempre fedeli a se stessi.
Carichissimi per l’esordio in un Estragon che non stava nella pelle per l’attesa, i nostri hanno optato per un live da sudare, uno di quei live senza respiro, dove i pezzi in cui prendere fiato sono ridotti al minimo: ovviamente grande spazio all’ultimo album, che viene riproposto quasi come in una parabola ascendente, partendo dai momenti più bui (“Spettri” e “Crateri”, volutamente eseguiti quasi al buio anche a livello di immagine visiva, per rendere l’idea di cosa siano anche a livello musicale nel disco), fino alla redenzione e alla risalita (si passa da “Memoria breve”, a “Dio da scegliere”, fino a “Dimmi che cosa”), il tutto ovviamente senza trascurare quelli che ormai sono i grandi classici dei Ministri, da “Comunque” a “Spingere”, tornando indietro fino al primo stop (come lo chiama Divi) della carriera dei Ministri, una torrida “Non mi conviene puntare in alto”.
Ridotte al minimo le ballad (praticamente solo “Una palude” e “Il bel canto”) i Ministri sono tornati in scena con la voglia di sudare e far sudare, con lo spirito di chi, di quella scena, si vuole subito riprendere il centro e sa che può benissimo riuscirci: Davide torna a fare stage diving senza paura, Federico schitarra come non mai e Michele pesta sulla batteria senza risparmiarsi, con Marco e Anthony che aggiungono al suono quella corposità, quell’amalgama che rende il tutto assolutamente e incredibilmente potente.
L’affiatamento è già massimo per quanto sia la prima data e chi avrà la fortuna e il piacere di partecipare a questo tour capirà quanto i nostri si muovano ormai come un sol uomo, senza incertezze, senza errori, da naviganti consumati e ognuno sappia perfettamente qual è il suo ruolo, il suo spazio, il suo momento.
I Ministri sono una famiglia, sono amici e si divertono loro per primi a suonare, pur facendolo con professionalità (e che professionalità! Una crescita esponenziale ad ogni tour): lunga vita a loro. Fidatevi.
MINISTRI SETLIST @ ESTRAGON (05/04/2018)
Spettri
Crateri
Comunque
Idioti
Usami
Un dio da scegliere
Non mi conviene puntare in alto
Spingere
Memoria breve
Tra le vite degli altri
Il bel canto
Tempi bui
Dimmi che cosa
Fidatevi
Noi fuori
Una palude
Diritto al tetto
Abituarsi alla fine