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Dropkick Murphys

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Ogni anno, per tre giorni, Clisson, una tranquilla cittadina francese a tre chilometri da Nantes, diventa il punto di ritrovo degli amanti del metal (e non solo) di tutta Europa. L’Hellfest, giunto all’undicesima edizione, è ormai un punto di riferimento per i migliaia di fan del metal, dell’hard rock e del punk che ogni anno popolano Clisson e dintorni “allietando” i settemila abitanti della piccola cittadina. A un mese dall’evento, che quest’anno si è tenuto il 17, 18 e 19 giugno, ecco il nostro report.

60 mila presenza giornaliere. Oltre 170 gruppi di livello. Musica live dalle dieci del mattino alle due di notte.

Sei palchi sui quali gli artisti si alternano a ogni ora del giorno: Mainstage 1, Mainstage 2, Temple, Altar, Warzone e Valley.

L’edizione di quest’anno ha visto salire sul palco del Mainstage 1 tre headliner d’eccezione (due dei quali alle prese con il loro tour di addio): Rammstein venerdì 17 giugno, Twisted Sister sabato 18 giugno, Black Sabbath domenica 19 giugno. Oltre a loro, sui vari palchi si sono alternati band del calibro di Amon Amarth, Anthrax, Ghost, Joe Satriani, Megadeth, Overkill, Sixx A.M., Slayer, Testament, Dropkick Murphys, Melvins, Disturbed, Sick Of It All, Bad Religion, Whitin Temptation, Napalm Death, Korn, Bling Guardian, Jane’s Addiction e tanti, veramente tanti altri.

L’Hellfest 2016 inoltre non poteva non essere dedicato a Lemmy Kilmister, vera e propria leggenda del mondo hard rock e metal grazie alla musica dei Motörhead ma anche grazie al suo modo di essere e di vivere. Una sua enorme statua è stata installata nella Warzone, una delle zone più piacevoli dell’intero festival per i momenti di relax, mentre sabato 18 i Twisted Sister hanno ospitato sul palco con loro Phil Campbell, chitarista dei Motörhead, suonando Born To Raise Hell. Alla fine del loro set, l’Hellfest ha omaggiato Lemmy trasmettendo la sua musica e accompagnando i suoi pezzi più noti con spettacolari fuochi d’artificio, che in chiusura hanno composto nel cielo la scritta “R.I.P. Lemmy”. Sicuramente un bell’omaggio.

Il giorno dopo, domenica 19, è stata la volta di un’altra bella commemorazione. Gli Slayer salgono sul Mainstage 1 nel tardo pomeriggio e durante l’immancabile Angel of Death dietro di loro compare una scritta dedicata a Jeff Hanneman, chitarrista della band scomparso nel 2013:  Jeff Hanneman 1964-2013 – Angel of Death still reign.

Se i Rammstein non hanno fatto mancare ai loro fan una scaletta di tutto rispetto e i consueti effetti speciali e i Twisted Sister hanno salutato come si deve il loro pubblico in occasione del loro ultimo tour anche i Black Sabbath hanno portato sul palco francese uno show di tutto rispetto, anche se il buon Ozzy non ha fatto alcun cenno di saluto nonostante si tratti anche per loro di quello che è stato annunciato come un tour di addio.

Queste le scalette dei tre headliner:

Rammstein, venerdì 17 luglio 2016

Ramm 4
Reise, Reise
Hallelujah
Zerstören
Keine Lust
Feuer frei!
Seemann
Ich tu dir weh
Du riechst so gut
Mein Herz brennt
Links 2-3-4
Ich will
Du hast
Stripped
(Depeche Mode cover)

Encore:
Sonne
Amerika
Engel

Twisted Sister, sabato 18 luglio 2016

What You Don’t Know (Sure Can Hurt You)
The Kids Are Back
Burn in Hell
Destroyer
You Can’t Stop Rock ‘n’ Roll
The Fire Still Burns
We’re Not Gonna Take It
The Price
I Believe in Rock ‘n’ Roll
I Wanna Rock
Shoot ‘Em Down
(with Phil Campbell)
Born to Raise Hell
(Motörhead cover) (with Phil Campbell)
S.M.F.

Black Sabbath, domenica 19 luglio 2016

Black Sabbath
Fairies Wear Boots
After Forever
Into the Void
Snowblind
War Pigs
Behind the Wall of Sleep
(with ‘Wasp’ intro)
N.I.B.
(with ‘Bassically’ intro)
Rat Salad
(with drum solo)
Iron Man
Dirty Women
Children of the Grave

Encore:
Paranoid

Questa, invece, è la line-up completa del festival: roba da acquolina in bocca.

Hellfest-2016-Final-Lineup

Unica modifica alla scaletta soprra riportata: niente da fare per i Down, che hanno cancellato tutti i loro concerti dopo quanto combinato da Phil Anselmo sul palco del Dimebash a gennaio.

Se quanto detto sin qui non bastasse ancora (ma ne dubito) per invogliare i metalhead italiani a progettare una trasfertina oltralpe, ecco qualche altra informazione su location, servizi e atmosfera.

Abbena arrivati sul luogo del festival è subito chiaro che l’atmosfera è quella di una enorme festa. La popolazione è composta dal classico metalhead ma anche da personaggi più colorati, travestiti da unicorno, da coniglio, da power ranger, da puzzola. Oppure si trovano grossi omoni barbuti con gilet di jeans smanicati. Un classico, sì, ma non se il gilet è rosa e ricoperto di toppe di Barbie, Poochie e Hello Kitty.

Cibo di ogni tipo viene servito in moltissimi stand disseminati per l’area del festival, che è una vera propria città ricostruita nelle campagne di Clisson: da mangiare c’è carne grigliata, primi piatti, panini ma anche cibo veg niente male. E la birra? L’alimento alla base della piramide alimentare del metallaro viene servita in tre formati: l’illegale birra piccola, la media da 0,60 e la caraffa da circa un litro e mezzo. Mai più di dieci minuti di coda. Nè per il cibo, né per il merchandising. L’unica coda lunga è quella per l’ingresso, visti i doverosi controlli con perquisizione.

Ecco una breve fotogallery con alcuni degli artisti che sono saliti sul palco.
Grazie a United Rock Nations e Peetoff per le splendide foto.

Se invece volete farvi un’idea della location, ecco alcune foto:

In una serata che più irlandese non si può, con quel freschetto e la pioggerellina che ti fanno tanto pensare al clima di Dublino d’estate, al The Jungle di Cascina (sì, avete letto bene, Cascina provincia di Pisa…non Milano) arrivavano per l’unica data italiana gli alfieri del celtic punk, ovvero i Bostoniani (e infatti tra il pubblico si sprecavano le canotte dei Celtics) Dropkick Murphys, caricati a mille e pronti a mettere in piedi un concerto devastante: e così è stato!
Un live energico, voglioso, coinvolgente, tutto ciò che un fan poteva desiderare lo hanno regalto i Murphys, compresa una lunga scaletta in cui non sono mancati i classici della band, da “The State of Massachussetts” a “Rose Tattoo”, fino a “The Boys are back”, pezzo sul quale sono entrati in scena e hanno fatto esplodere tutta l’ “irlandesità” possibile sotto un cielo italiano.
Un Al Barr in formissima si è issato più volte sulle transenne che lo dividevano dalla folla, abbracciando simbolicamente il pubblico che gli era davanti, proveniente da tutta Italia per un evento unico, ospitato in un luogo che merita assolutamente almeno una visita e che è una delle piacevoli scoperte degli ultimi anni delle estati toscane.
Questo concerto in particolare non lo scorderà il giovane fan che, presentatosi al live provvisto di cornamusa e notato da Barr, è stato fatto salire sul palco per una breve esibizione, nel tripudio generale: cose che solo i Murphys possono permettersi, in un live che sa trasformarsi in una vera e propria festa popolare, tanta è l’empatia che si sprigiona tra chi è sul palco e chi è sotto.
Chiaramente l’apice si ha al momento dei bis, quando la band intona “I’m shipping up to Boston”, classico attesissimo, su cui il pubblico si scatena: canti, balli, “pogo”, insomma tutto ciò che si poteva chiedere a un simile concerto e, anzi, per qualcuno di più: sugli ultimi tre brani (” Kiss me, I’m shitfaced”; “Skinhead on the MBTA” e la splendida “If the kids are united”) ecco che il palco viene lasciato invadere da tante ragazze del pubblico, che hanno la fortuna di potersi scatenare con i Murphys a pochi passi da loro e sentirsi ancora più protagoniste di una serata che, certamente, sarà difficile da dimenticare.
Lunga vita ai Murphys!

DROPKICK MURPHYS SETLIST AT THE JUNGLE (CASCINA -PI- 18/08/2015)

The Boys Are Back
Prisoner’s Song
Sunshine Highway
Captain Kelly’s Kitchen
Worker’s Song
Johnny, I Hardly Knew Ya
Bastards on Parade
The Warrior’s Code
Going Out in Style
Iron Chin (The Bruisers cover)
Citizen C.I.A.
The Fighting 69th
Out of Our Heads
Jailbreak (Thin Lizzy cover)
Cruel
The Irish Rover (traditional)
Rose Tattoo
10 Years of Service
Blood and Whiskey
Your Spirit’s Alive
Barroom Hero
The State of Massachusetts
I’m Shipping Up to Boston
Kiss Me, I’m Shitfaced
Skinhead on the MBTA
If the Kids Are United (Sham 69 cover)

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E’ uno dei Festival più importanti del mondo, e non è un caso se gli artisti principali facciano parte della line up definitiva del Coachella 2013, che si terrà nel deserto dell’Indio in due settimane consecutive: durante il week-end che va dal 12 al 14 aprile, e quello che va dal 19 al 21.

Ogni serata proporrà delle band d’eccezione a riscaldare l’ambiente: i Blur,  gli Stone Roses per il secondo giorno, i Phoenix e i Red Hot Chili Peppers per la serata finale. L’evento è composto di due settimane speculari per accontentare tutto il vastissimo pubblico che prenderà parte alla serata. Di seguito la Line Up completa serata per serata.

Coachella 2013 | Line up completa

Venerdì, 12 e 19 aprile
Blur, The Stone Roses, Yeah Yeah Yeahs, Modest Mouse, Lou Reed, Jurassic 5, Grinderman, Bassnectar, Dog Blood, How to Destroy Angels, Passion Pit, Tegan and Sara, Band of Horses, Beach House, Metric, Local Natives, Of Monsters and Men, Infected Mushroom, Japandroids, Divine Fits, Stars, Johnny Marr, Luciano, Wolfgang Gartner, Nicky Romero, Modestep, Tommy Trash, Thomas Gold, the Shouting Matches, Dillon Francis, Four Tet, Aesop Rock, Alt-J, Jello Biafra and the Guantanamo School of Medicine, TNGHT, Jake Bugg, Earl Sweatshirt, Polica, Sparks, Tokyo Ska Paradise Orchestra, Purity Ring, Lee Scratch Perry, Dam-Funk, DJ Harvey, Jamie xx, Seth Troxler, Youth Lagoon, Deathfix, C2C, Beardyman, Lord Huron, Palma Violets, IO Echo, Skinny Lister, the Neighbourhood, Sam XL Pure Filth Sound

Sabato, 13 e 20 aprile
Phoenix, the XX, the Postal Service, Sigur Ros, New Order, Hot Chip, Grizzly Bear, Knife Party, Benny Benassi, Two Door Cinema Club, Moby, Descendents, Yeasayer, Franz Ferdinand, Violent Femmes, Simian Mobile Disco, Spiritualized, Puscifer, Cafe Tacuba, Portugal, the Man, the Make-Up, Bat for Lashes, Richie Hawtin, Major Lazer, Fedde Le Grand, Dropkick Murphys, FOALS, Ben Howard, 2 Chainz, Janelle Monae, Danny Brown, Wild Nothing, Booka Shade, Bingo Players, Allen Stone, El-P, the Selecter, Pusha T, Kill the Noise, the Evens, Biffy Clyro, Theophilus London, Baauer, Zane Lowe, Trash Talk, Birdy Nam Nam, Action Bronson, Jason Bentley, the Wombats, Guards, Mona, Savages, Shovels & Rope, Huoratron, Kurt Vile, Reignwolf, Cassy, 3Ball MTY, Kids These Days, the 2 Bears, the Colourist, Vintage Trouble

Domenica, 14 e 21 aprile
Red Hot Chili Peppers, Nick Cave and the Bad Seeds, Vampire Weekend, Social Distortion, Wu-Tang Clan, Pretty Lights, Eric Prydz, Tame Impala, the Lumineers, Dead Can Dance, La Roux, James Blake, Excision Grimes, the Gaslight Anthem, the Faint, Hardwell, Paul Oakenfold, Dinosaur Jr., Raider Klan, OMD, Roni Size, the Airborne Toxic Event, Father John Misty, Tanlines, Rodriguez, Alex Clare, Paul Kalkbrenner, Jessie Ware, Loco Dice, Jamie Jones, the Three O’Clock, Disclosure, Mimosa, Cloud Nothings, Parov Stelar Band, Julio Bashmore, Thee Oh Sees, Dub Fx, Maya Jane Coles, JEFF the Brotherhood, Smith Westerns, Dirtyphonics, Joris Voorn, Hanni El Khatib, Danny Avila, Ghost, DIIV, Little Green Cars, Mord Fustang, James McCartney, Unicorn Kid, Robert DeLong, White Arrows, Deep Vally, Wild Belle, Adrian Lux, Ladies Night

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I Dropkick Murphys sono al lavoro su un nuovo album che, a detta loro, conterrà brani più orecchiabili e tutti da cantare. L’album, prossimamente nei negozi, si intitolerà Signed and sealed in blood e costituisce l’ottavo capitolo discografico per la band. I risultati di questo anno in studio saranno valutabili anche dal vivo per i fan italiani, che potranno assistere ad un unico concerto il 6 febbraio all’Alcatraz di Milano. Lo show prevede inoltre l’esibizione dell’opening band Sleeping Souls, anch’essi al lavoro su un nuovo album che dovrebbe venire pubblicato entro l’anno o l’inizio del 2013.