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Dario Brunori

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Dario Brunori riceverà il PIMI speciale il prossimo 30 settembre nell'ambito del MEI Festival

Brunori Sas

Giunge quest’anno alla ventitreesima edizione il Meeting delle Etichette Indipendenti, o più semplicemente MEI, guidato dalle sapienti mani di Giordano Sangiorgi, che si svolgerà come ormai di consueto in quel di Faenza, dove l’anno scorso è riuscito ad attrarre oltre 30.000 persone in quattro giorni.

La nuova edizione andrà in scena dal 29 settembre al 1 ottobre 2017 e vedrà salire sul palco del Teatro Masini di Faenza per ricevere il Premio Italiano Musica come artista indipendente dell’anno Dario Brunori, il prossimo 30 settembre,  «per il valore dell’ultimo album “A casa tutto bene”, per l’abilità dimostrata nel trovare un eccellente punto di incontro fra canzone “alta”, “impegnata” e “popolare”, per la quantità e qualità dei concerti, per la coerenza dimostrata nell’ambito di un percorso in costante crescita.»

Ovviamente la Brunori Sas si esibirà dal vivo nell’ambito della serata.

Il PIMI delle ultime edizioni è andato nel 2014 ad Alessandro Mannarino, nel 2015 all’accoppiata Cesare Basile / Iosonouncane e nel 2016 a Francesco Motta.

 

Qui il programma completo del MEI 2017.

Quando un artista che segui da quasi 10 anni, che consideri praticamente un amico, riesce a riempire fino all’inverosimile un teatro di grandi dimensioni, sono due i sentimenti che ti pervadono: un po’ di gelosia per i tempi in cui potevi serenamente chiacchierarci senza essere assaltato dagli altri fan e una gigantesca dose di orgoglio per aver visto crescere qualcosa che adesso arriva (finalmente) a tutti. E’ più o meno questo quello che è successo con Dario Brunori e la Brunori sas: l’Obihall di Firenze straripa di giovani prontissimi a scandire ogni parola di ogni canzone, a farsi invadere da gioia e tristezza (“Ho messo in chiaro dall’inizio della mia carriera che scrivo pezzi tristi, smettetela con questo clima di festa che non è cantautorale”, dice Brunori dal palco).

Si comincia subito con “La verità”, ormai una hit conclamata e uno dei pezzi più ispirati della canzone italiana degli ultimi anni: Brunori non deve nemmeno fare lo sforzo di cantarla, che già le voci del pubblico lo sovrastano, in un unisono straordinario.

La Brunori sas, guidata da Simona Marrazzo, la dolce metà del cantautore cosentino, scandisce dal palco i nuovi brani, caratterizzati da sonorità più ballabili e “dritte” rispetto a quanto la band ci avesse abituato nei lavori precedenti, ma non per questo meno impegnati a livello di testi (“L’uomo nero” ne è un chiaro esempio, piuttosto che la carichissima “Canzone contro la paura”, un vero e proprio mantra collettivo da gridare a squarciagola).

Il live prosegue tra volti sorridenti, increduli, con Brunori che non crede davvero ai suoi occhi per l’amore che gli riserva questa città che lo ha praticamente adottato (la sua crew è in buona dose fiorentina): si passa così ai vecchi successi (“vi ricordate le camicie incredibili che mettevo all’inizio?”) e su “Come stai?” l’emozione è palpabile, ma è con il poker “Le quattro volte”, “Fra milioni di stelle”, “Pornoromanzo”, “Lei, lui, Firenze” che si raggiunge l’apice della serata e su quest’ultima potete ben immaginare l’esaltazione del popolo fiorentino per un brano che esalta la bellezza della loro città.

La lacrimuccia su “Arrivederci, tristezza” è ovviamente garantita e “Una domenica notte” suonata subito dopo è un colpo al cuore un po’ sleale, ma mai quanto i bis: “Guardia ’82”, “Kurt Cobain” e “Secondo me” chiudono una serata magica, una serata in cui Dario Brunori e compagni hanno capito davvero che arrivano al cuore della gente, che si sono buttati e ce l’hanno fatta, con leggerezza e poesia.

Perchè in fondo “Vivere è come nuotare, ci si può riuscire soltanto restando sul pelo del mare.”

 

BRUNORI SAS Setlist @ Obihall Firenze (17/03/2017)

La verità

L’uomo nero

Canzone contro la paura

Lamezia – Milano

Colpo di pistola

La vita liquida

Come stai

Le quattro volte

Fra milioni di stelle

Pornoromanzo

Lei, lui, Firenze

Arrivederci tristezza

Una domenica notte

Il costume da torero

Sabato bestiale

Don Abbondio

Rosa

 

Guardia ’82

Kurt Cobain

Secondo me

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Il cantautore calabrese, ma toscano di adozione, arriva all'Obihall venerdì 17 marzo

Le radio impazziscono per “La verità”, Nicola Savino lo invita a “Quelli che il calcio” e lo incensa in diretta, perfino l’ex premier Matteo Renzi lo cita nel suo discorso conclusivo del Congresso del Partito Democratico: ormai si può davvero dire che Dario Brunori, cantautore cosentino classe 1977, abbia spiccato il grande salto.

«Renzi mi cita? Reagisco con sorpresa. Ma sono contento. Significa che le mie canzoni si stanno muovendo. E il disco aveva intenzione di arrivare a un pubblico sempre più ampio» afferma Brunori in un’intervista all’indomani del congresso PD, dove il politico fiorentino ha citato un verso de “Il costume da torero” (“”Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com’è. Ma non sarò neanche tanto stupido da credere che il mondo possa crescere se non parte da me”), contenuto nell’ultimo disco della Brunori Sas “A casa tutto bene”.

E chissà che proprio Matteo Renzi non sia una delle presenze illustri del live fiorentino che la Brunori Sas terrà venerdì 17 marzo all’Obihall, già praticamente sold out. Il live sarà un vero e proprio show che ripercorrerà, con lo stile ormai inconfondibile di Dario Brunori, i suoi quattro dischi, che ne hanno consacrato l’ascesa assoluta nel panorama musicale italiano.

Il ragazzo che cantava “Guardia ’82” è diventato un cantautore ispirato, poetico e soprattutto con qualcosa di potente da dire. Qualcosa come “La verità”.

“Te ne sei accorto sì

Che passi tutto il giorno a disegnare

Quella barchetta ferma in mezzo al mare

E non ti butti mai

Te ne sei accorto no

Che non c’hai più le palle per rischiare

Di diventare quello che ti pare

E non ci credi più.”

E lui invece ci ha creduto e ci è riuscito, a diventare quello che gli pare. Per averne conferma appuntamento all’Obihall di Firenze venerdì 17 marzo alle 21.

A tre anni di distanza da Vol.3 – Il cammino di Santiago in taxi, che lo ha consacrato come uno dei migliori narratori della sua generazione, Brunori Sas torna con il quarto album di inediti, in uscita a gennaio 2017 per la sua Picicca Dischi, dal titolo: A casa tutto bene.

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Il disco (registrato nella casa padronale di una vecchia masseria del 1100 e prodotto artisticamente da Taketo Gohara) è musicalmente più complesso e stratificato, e si muove metaforicamente sulla tratta aerea Lamezia-Milano, quella che Brunori ha percorso spesso durante la stesura dei brani. Il mood risente così dell’influsso più ancestrale e sanguigno dei ritmi della Calabria, così come dei suoni più freddi e sintetici della metropoli. Largo quindi alla mandole del ‘700 mischiate ai sintetizzatori, e alle tessiture orchestrali che si fondono con i loop e le drum machine. Il risultato è un quadro sonoro di grande coralità, in costante equilibrio tra due mondi apparentemente vicini ma molto lontani.

“Scrivere eleganti ballate sentimentali o ironici ritratti popolari, in questo momento storico, mi sembrava troppo comodo e forse poco onesto.”

Il racconto, rispetto al passato, attenua il piglio ironico e i filtri poetici e si fa più sobrio e diretto. Le narrazioni sono spesso in forma di dialogo o composte da espressioni prese in prestito dalla rabbia omofoba dei social, dai locali dei Navigli o dai pub della provincia, dai tassisti romani, dalle vecchiette in sala d’attesa o dalle discussioni alle cene coi parenti.

I temi ricorrenti sono quelli dello spaesamento della generazione di mezzo, cresciuta con i grandi valori dei nonni e destinata a cercare una sua dimensione in assenza di riferimenti.

Canzoni che hanno a che fare con la necessità di affrontare le paure quotidiane e con la naturale e pericolosa tendenza dell’uomo contemporaneo a cercare riparo nella comfort zone casalinga, che spesso gli fa ignorare quello che accade fuori.

Un disco con poche risposte e tante domande.

Dal 30 gennaio Dario Brunori inizierà una serie di incontri con gli studenti degli atenei italiani dal titolo “All’università tutto bene”. Il 30 gennaio Brunori sarà appunto all’Università di Siena, l’1 febbraio all’Università di Cassino, il 2 febbraio all’Università di Ancona, il 3 febbraio all’Università di Camerino, il 6 febbraio all’Università di Cosenza e il 14 marzo all’Università di Padova.

Il 24 febbraio invece, partirà da Udine “A casa tutto bene Tour” nei club e nei teatri di tutta Italia. Uno spettacolo che porterà sul palco il nuovo impianto sonoro di questo nuovo disco, senza però tralasciare i brani storici del cantautore. Queste le date del tour:

24 febbraio 2017 – Udine (Pala Mostre)
25 febbraio 2017 – Bologna (Estragon)
2 marzo 2017 – Milano (Alcatraz)
3 marzo 2017 – Treviso (New Age)
9 marzo 2017 – Torino (Teatro Concordia)
16 marzo 2017 – Cesena (Teatro Verdi)
17 marzo 2017 – Firenze (Obihall)
18 marzo 2017 – Napoli (Casa della Musica)
24 marzo 2017 – Grottammare AP (Container)
25 marzo 2017 – Perugia (Afterlife)
31 marzo 2017 – Bari (Demodè)
1 aprile 2017 – Roma (Atlantico)
6 aprile 2017 – Palermo (Teatro Santa Cecilia)
8 aprile 2017 – Catania (MA)
24 aprile 2017 – Genova (Supernova Festival)

Guarda l’intervista video a Dario Brunori sulla nostra pagina Facebook.