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cortile del castello estense

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Il cantautore irlandese regala un live magico nella sua seconda data italiana

Immaginate un castello quattrocentesco, immaginate di trovarvi nella piccola corte interna e che uno dei cantautori più ispirati degli ultimi anni stia suonando lì, a pochi metri da voi, con la sua band. Fatto? Bene, questo è esattamente lo scenario in cui si è svolto il concerto di Glen Hansard a Ferrara, nel Cortile del Castello estense: la magia del luogo unita a quella indiscutibile della musica di Hansard hanno creato un mix straordinario, qualcosa che spesso succede ai concerti del cantautore irlandese; si crea una strepitosa empatia tra lui e il pubblico e ciò che ne scaturisce va al di là dei singoli brani, della scaletta o delle note.

E’ un qualcosa di incredibilmente umano, una gioia quasi palpabile, uno sfogo collettivo: quando Glen appare sul palco, al tramonto, e intona, senza microfono, “Grace beneath the pines” si sa già di stare assistendo a qualcosa di intenso, da brividi, che può solo essere arricchito da una band quanto mai affiatata, che già da “Winning streak” fa vedere di che pasta.

La serata scorre via e Hansard conferma il suo rapporto speciale, unico, con l’Italia, dove è amatissimo: sono venuti a sentirlo da Lucca alcuni suoi amici che hanno un negozio di dischi e per cui, due estati fa, fece un meraviglioso secret concert (poi ripetuto anche in un’altra occasione) e lui non può non dedicare loro un pezzo…. e poi c’è la piccola Marta, che sta riposando nel suo passeggino, e Glen le dedica “Falling slowly” decidendo di suonarla non amplificato per non disturbarle il sonno e coinvolgendo tutto il pubblico in un canto sommesso e dolcissimo, una ninna nanna personalizzata.

Glen Hansard è questo, è un uomo semplice e ispirato capace di regalare meraviglie sotto forma di musica, meraviglie come “McCormack’s wall”, “che ho scritto da ubriaco, ma non di un’ubriachezza allegra, più come quando è il terzo giorno consecutivo che sei ubriaco e ti senti triste e solo, parla dell’amicizia tra uomo e donna e sappiamo tutti che un uomo e una donna che bevono insieme poi commettono un errore, non tutti voglio dire, qui ci sono sicuramente uomini che riescono ad avere splendide amicizie con le donne senza cercare altro, ma parlo per me” dice ridendo.

Glen ci delizia non solo con suoi brani ma anche improvvisando, ad esempio “Respect” di Aretha fa la sua comparsa alla fine di “Love don’t leave me waiting” e poi arriva anche una inaspettata e quanto mai rock “Where is my mind?”, presa in prestito dai Pixies e un accenno di “Hallelujah” di Leonard Cohen… cosa chiedere di più? Ah sì, la springsteeniana “Drive all night”, su cui non può mancare la partecipazione alle percussioni di Caterino Riccardi, ormai ospite fisso, si può dire, dei live italiani di Hansard (e reso celebre proprio da Springsteen per essere stato fatto salire sul palco del suo live padovano nel 2013).

Insomma ce n’è per tutti i gusti e la cosa unica è percepire l’intensità emotiva di tutto questo: un’intensità che non cala mai, qualcosa che ti svuota, ti affatica e allo stesso tempo ti avvolge senza che tu abbia il desiderio che debba smettere mai.

Per vivere bene, bene davvero, avremmo bisogno di un live di Glen Hansard ogni giorno.

Glen Hansard Setlist @ Ferrara Sotto le Stelle 29-06-2016

Grace beneath the pine

Fitzcarraldo

Winning streak

Just to be the one

Little ruin

Minds made up

Bird of sorrow

In these arms

Astral weeks

Philander

Love don’t leave me waiting

Way back when

Maybe not tonight?

McCormack’s wall

Lowly deserter

Revelate

Wedding ring

This gift

Say it now

Stay the road

Falling slowly

Ramble

Dont do it/ Drive all night

Mercy

Tornano in Italia le icone femminili del post-punk

Le Savages, band post punk formatasi a Londra, sta facendo parlare di se dal 2013, anno in cui è uscito il loro album di debutto, Silence Yourself.
Sono state nominate al BBC Sound 2013, hanno registrato il tutto esaurito in tutta Inghilterra, NME e Pitchfork si sono innamorate di loro. Le quattro del post punk hanno saputo conquistare critica e pubblico grazie alla loro spettacolare presenza scenica ed al loro messaggio filosofico forte e chiaro.
Ora torneranno in Italia per una doppietta di date imperdibili:

30 LUGLIO – Azzano Decimo (PN) – Fiera della Musica (supporting act for Slowdive)
Biglietti: 15 euro + d.p.
31 LUGLIO – Ferrara – Cortile del Castello Estense – Ferrara Sotto le Stelle
Biglietti: 18 euro + d.p.

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Torna in Italia l'ex Red House Painters Mark Kozelek

Mark Kozelek ha fatto la storia dello slow-core con i suoi Red House Painters e, negli ultimi anni, continua a sfornare dischi meravigliosi sotto il nome Sun Kil Moon: l’ultimo della serie si chiama “Benji” e i Sun Kil Moon al completo torneranno a presentarlo in Italia in tre imperdibili live.

Qui i dettagli delle date italiane:

7 GIUGNO 2015 FERRARA – Ferrara sotto le stelle – Cortile del Castello Estense
Ingresso 15 euro + d.p.

8 GIUGNO 2015 ROMA – Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi
Ingresso 18 euro + d.p.

9 GIUGNO 2015 SESTO SAN GIOVANNI (MI) – Carroponte
Ingresso 13 euro + d.p. – 15 euro alla porta

Prevendite già disponibili.