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Dopo le scene internazionali, BeatleStory – nell’anno del 50esimo anniversario di Magical Mystery Tour e Sgt. Pepper’s – torna sulle scene nella cornice del Teatro delle Celebrazioni di Bologna, sabato 4 novembre 2017 con uno show ancora una volta rinnovato e con un cast stellare che vanta la presenza di Emanuele Angeletti (Paul McCartney) e Roberto Angelelli (George Harrison), reduci dalla fortuna esperienza con gli Apple Pies e dal successo mondiale dei Musical inglesi “LET IT BE” e “MACCA” in Asia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Con la partecipazione di Patrizio Angeletti (John Lennon) e in collaborazione con Menti Associate e Papik,BeatleStory“, il 4 novembre a Bologna, si presenta al grande pubblico come un’ulteriore evoluzione del progetto sui Fab4 definito dalla stampa “il più grande omaggio ai Beatles 50 anni dopo” (La Repubblica), “un ritratto fedele della band più influente della storia della musica” (Il Corriere della Sera).

In una nuova versione multimediale BeatleStory arriva per la prima volta al Teatro delle Celebrazioni con un concerto unico in cui ripercorrere la produzione dei Beatles letteralmente immergendosi negli anni che li videro cambiare la storia della musica.

“BeatleStory” è, infatti, un live show multimediale che, attraverso un magico viaggio, ripercorre l’intera storia dei Beatles dal ’62 al ’70, in un concerto con oltre 40 dei loro più grandi successi. Un concerto ricco di proiezioni, con una cura unica nei dettagli e nei costumi, negli arrangiamenti e nei trucchi, dedicato ad appassionati e non solo, che – attraverso la favola musicale più bella ed emozionante di sempre – catapulterà il pubblico indietro negli anni sessanta, quando una band di Liverpool rivoluzionò il mondo con le sue canzoni.

Partendo dalle strade di Liverpool, attraversando gli anni della Beatlemania fino ai grandi capolavori in studio, BeatleStory è un evento unico nel suo genere, con 2 ore intense di capolavori come: “She Loves You, I Want To Hold Your Hand, Twist And Shout, Yesterday, Sgt.Pepper’s Lonely Hearts Club Band, All You Need Is Love, Come Together, Let It Be, Hey Jude.

Lo show è suddiviso in 5 set: Beatlemania – Shea Stadium – Sgt Pepper – Summer of Love – Abbey Road. Ognuno di questi momenti rappresenta un diverso periodo che ha caratterizzato la storia dei Beatles.

Tutti i 5 set sono introdotti da filmati che immergono lo spettatore nel preciso momento storico, politico-sociale e ovviamente musicale che la band si accinge ad eseguire.

Con video d’epoca, costumi fedelmente riprodotti, strumenti vintage e un’incantevole scenografia, “BeatleStory” diventa così un ritratto fedele della band più influente della storia della musica, unendo la storia dei Fab Four alla storia di un’epoca.

Appuntamento al TEATRO DELLE CELEBRAZIONI di Bologna, sabato 4 novembre 2017. Ore 21:00. Biglietti: 27 – 33 euro

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Depeche Mode Global Spirit To

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Ormai manca poco, Il Global Spirit Tour dei Depeche Mode sta per arrivare in Italia.
Dave Gahan e soci si sono già esibiti nei giorni scorsi in Germania e a Londra dove hanno, come sempre, entusiasmato il pubblico.

I padroni indiscussi del synth pop inglese hanno portato sul palco i pezzi storici della loro carriera, le nuove canzoni presenti nel loro ultimo album Spirit e una cover a sorpresa: Heroes di David Bowie, cantata proprio sul finale del live, lasciando il pubblico letteralmente senza fiato.

Questo Tour, dal successo assicurato, toccherà diversi Paesi in Europa e oltre-oceano fino a novembre 2017 e, dopo una piccola pausa, ripartirà per il sud America nel mese di marzo 2018.
Veramente un tour senza fine per i Depeche Mode che saranno in Italia per ben 3 date:
Roma (Stadio Olimpico) – 25/06/2017
Milano (Stadio San Siro) – 27/06/2017
Bologna (Stadio dall’Ara) – 29/06/2017
La data di Bologna è già Sold Out (disponibili solo i Vip Package da 312 euro) mentre le date di Milano e Roma sembrano sulla buona strada per esserlo da un momento all’altro.
Un consiglio, lo spettacolo dei Depeche Mode è unico, non perdete l’occasione, acquistate i pochi ticket rimasti; di sicuro non ve ne pentirete.

E se volete qualche indicazione sulla scaletta, questa è quella del concerto del 7 giugno a Dresda, in Germania:

Going Backwards
So Much Love
Barrel of a Gun
A Pain That I’m Used To
Corrupt
In Your Room
World in My Eyes
Cover Me
A Question of Lust
Home
Poison Heart
Where’s the Revolution
Wrong
Everything Counts
Stripped
Enjoy the Silence
Never Let Me Down Again

Encore:
Somebody
Walking in My Shoes
“Heroes”
(David Bowie cover)
I Feel You
Personal Jesus

Articolo di Marco Cicolò

Venerdì 26 maggio Fabrizio Moro è sbarcato a al Palalottomatica di Roma con il suo Pace Tour e non ha assolutamente tradito le aspettative del pubblico che si trovava fuori dal palazzetto già dalle prime luci dell’alba.
Prima ancora di iniziare il concerto, Fabrizio Moro si presenta con la sua band davanti al suo pubblico e il motivo è molto serio: un minuto di silenzio per le vittime di Manchester, un minuto rispettato rigorosamente da tutti i presenti e concluso con un boato di gioia ad indicare che nessuno deve avere paura e che la festa può cominciare.
È un susseguirsi di luci, suoni, salti e emozioni scanditi dalle canzoni di Fabrizio, che incanta e diverte tutti senza distinzioni di età.
Le canzoni presentate sono ovviamente quelle presenti nel suo ultimo album Pace, ma non mancano i grandi classici, quelle canzoni a cui il pubblico è abituato e di cui non può fare a meno.
Un concerto che ripercorre il cambiamento di questo cantautore, che con il suo ultimo lavoro in studio raggiunge una maturità e una intimità artistica non indifferente.
I concerti di Fabrizio Moro sono un esplosione di energia e vitalità: il divertimento è assicurato.
Il Tour continuerà con la seconda data romana, sabato 27 maggio, e il consiglio a tutti coloro che non hanno ancora acquistato il biglietto è quello di farlo subito, per non perdersi uno spettacolo unico.

Ecco la scaletta del concerto di ieri:

Pace
L’essenza
È solo amore
Tu
Il peggio è passato
La felicità
Alessandra sarà sempre più bella
Tutto quello che volevi
Eppure mi hai cambiato la vita
Giocattoli
L’eternità
Semplice
Sono anni che ti aspetto
Andiamo
L’inizio
Libero
Da una sola parte
Sono come sono
Intanto
Sono solo parole
Il senso di ogni cosa
È più forte l’amore (con Bianca Guaccero)
Un’altra vita (con Elodie)
Portami via
Pensa
Parole rumori e giorni

Foto e articolo a cura di Marco Cicolò.

 

I Depeche Mode hanno annunciato con un post sulla loro pagina Facebook l’uscita del primo singolo dal loro nuovo album “Spirit”. Il singolo sarà “Where’s The Revolution“, brano già anticipato durante la conferenza stampa a Milano dello scorso ottobre. Il singolo sarà disponibile dal 3 febbraio mentre il nuovo album sarà lanciato in tutto il mondo il 17 marzo.
 

 
“Where’s The Revolution” sarà il primo inedito della band dopo quattro anni di silenzio e la prima anticipazione del loro quattordicesimo album in studio. “Spirit” è il risultato della collaborazione della band con il produttore James Ford di Simian Mobile Disco (Foals, Florence & The Machine, Artic Monkeys) e arriva dopo il grande successo del 2013 con “Delta Machine”.

Per presentare l’album i Depeche Mode saranno in tour in Europa a partire dal 5 maggio, con ben 3 date nel nostro Paese: il 25 giugno a Roma, il 27 giugno a Milano e il 29 giugno a Bologna. Qui tutte le informazioni e i dettagli.

Ecco una breve anteprima del singolo “Where’s The Revolution”.
 

 
Qui, invece, trovate l’intera conferenza stampa dello scorso ottobre a Milano.

In una nuvola di fumo blu a tratti fluorescente, i Marta Sui Tubi, tornati definitivamente alla formazione originaria in trio (senza il violoncello di Mattia Boschi e il piano di Paolo Pischedda) fanno il loro ingresso sul palco del Serraglio. Il loro ultimo lavoro LoStileOstile, sesto album in studio, auto prodotto e finanziato tramite il crowdfunding con musicraiser è uscito da meno di un mese ma il pubblico pare averlo già immagazzinato come si deve e canta convinto.
« Abbiamo dei pezzi nuovi da farvi ascoltare »: Qualche kilo da buttare giù, Amico pazzo, Il primo volo, Da dannato, ed è già più che mai chiaro che qualcosa è cambiato. Il percorso portato avanti negli ultimi anni ha fatto guadagnare alla band un livello di maturità convinta che si esprime più che mai nel nuovo modo di stare sul palco: l’approccio live di Gulino e soci è più bilanciato e la potenza che da sempre li contraddistingue, è ora perfettamente equilibrata da una delicatezza notevole.
Anche l’interazione con il pubblico è più minimale: Giovanni si dice felice di suonare in quello che per loro è un piccolo tempio poi chiede la mano alzata di tutti i “terroni” presenti in sala che ovviamente rispondono numerosi e orgogliosi.
All’energica + D1H segue la malinconica Cenere, uno dei vecchi brani più amati, cantata in coro dal pubblico ad occhi chiusi. Un pizzico di te e Un amore Bonsai, e la riflessione sul sentimento amoroso continua, parte lenta e poi esplode, grazie alla chitarra del sempre impeccabile Carmelo Pipitone che poi diventa seconda voce per « uso un mezzo morbido e profumato per uno scopo fisiologico » (La calligrafia di Pietro), più che una canzone, un momento di respiro a pieni polmoni, un po’ insensato, un po’ incazzato.
Tocca a Cromatica, brano tratto da Carne con gli occhi, prezioso featuring con Lucio Dalla registrato poco prima della sua scomparsa, e anche le luci in sala si alternano, quasi a seguire la storia d’amore colorata raccontata dal testo.
La temperatura è altissima, le gocce di sudore sulla fronte non si possono contare, ma si continua eccome, passando dalla sanremese Dispari alla rabbiosa e delirante Rock + Roipnoll.
Il momento più intenso rimane senza dubbio quello che gli affezionati della band, frequentatori assidui dei loro live, ritrovano più o meno sempre uguale: Post. Il crescendo misurato e teso che porta all’esplosione del “io non ho sentimenti, solo sensazioni” che si ripete ossessivo e uguale a se stesso quasi a ipnotizzare. La frase compare anche sulle magliette vendute al banchetto del merchandising, ed è davvero quasi un motto, allo stesso tempo mea culpa e rivendicazione orgogliosa.
Si prosegue con l’ultima manciata di canzoni: bicchieri alzati e salti a piedi uniti per Divino dato che all’alcol non si resiste, mani in aria su Camerieri. Dopo una breve uscita di scena, il concerto riprende e si chiude con Coincidenze: il respiro è affannoso ma Milano, ormai città acquisita e casa, va ringraziata. Poi cappello, giacca in spalla e via.
I Marta sui Tubi, oggi più che mai, sono una band consapevole. Si potrebbe pensare che abbiano perso qualcosa per strada ma in realtà, prestando attenzione, si capisce bene che quel qualcosa l’hanno guadagnato in lucidità e sicurezza, e che nell’evoluzione hanno saputo mantenersi sempre incredibilmente fedeli a se stessi

SETLIST:
1. Qualche kilo da buttare giù
2. Amico pazzo
3. Il primo volo
4. Spina lenta
5. Da Dannato
6. +D1H (Più di un’ora)
7. Cenere
8. Un pizzico di te
9. Amore Bonsai
10. La calligrafia di Pietro
11. Cromatica
12. Dispari
13. Il delta del poi
14.  Rock + Roipnoll
15. Post
16. Divino
17. Camerieri
18. Vorrei
19. Niente in cambio
20. Dio come sta?
21. La spesa
22. Coincidenze

Report Laura Antonioli, Foto Francesca Di Vaio

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Gli attentati avvenuti a Parigi lo scorso venerdì 13 novembre 2015 – nel corso dei quali alcuni terroristi hanno fatto irruzione all’interno del Bataclan durante il concerto degli Eagles of Death Metal, uccidendo 89 persone tra le 1500 che si trovavano nel pubblico – hanno avuto enorme impatto sull’Europa e sui suoi abitanti. Alcuni artisti in tour in Francia, ma anche in Italia, hanno scelto di rimandare o annullare le loro date, altri invece hanno deciso che la musica non può e non deve fermarsi.

Nello specifico i Foo Fighters, che venerdì 13 si sono esibiti a Bologna e che sabato 14 avrebbero dovuto essere di scena a Torino, hanno annullato il tour europeo, iniziato da Cesena lo scorso 3 novembre. Anche gli U2, che avrebbero dovuto suonare a Parigi proprio nelle ore successive agli accadimenti del Bataclan, hanno rimandato le loro (due) esibizioni, recandosi davanti al locale con dei fiori per commemorare le vittime: in questo caso però si tratta solo di un posticipo. Da segnalare anche Motorhead, Colplay e Editors che hanno cancellato i live parigini inizialmente fissati per il weekend appena concluso; e anche Prince e Carmen Consoli, che hanno fatto sapere che i rispettivi tour europei non si svolgeranno.

Tra coloro che invece sono tour in questi giorni, ma hanno deciso di proseguire l’attività live, troviamo Madonna – che sabato 14 novembre 2015 si è esibita a Stoccolma cantando ‘Like a Prayer‘ tra le lacrime – The Arcs – il nuovo gruppo del leader dei Black Keys, che venerdì 13 suonava a Parigi a pochi km di distanza dal teatro della strage – e gli italiani Cesare Cremonini e Tiziano Ferro. In caso di ulteriori segnalazioni vi terremo informati.

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Molti sostengono che il web abbia ucciso la musica e le vendite dei dischi, il che sicuramente è vero: qualche volta però internet ha anche aiutato artisti emergenti a farsi conoscere al grande pubblico, e lanciato nomi sconosciuti nell’olimpo delle grandi popstar planetarie. Un altro punto interessante nella vita di un artista, quello che spesso gli garantisce la possibilità di continuare a fare il proprio mestiere, è rappresentato dai concerti.
Quando si parla della musica dal vivo però, specialmente nel 2013, saltano subito alla mente i numerosi Festival che – almeno per quest’anno – non si svolgeranno, dall’Heineken Jammin Festival che non è stato realizzato, all’A Perfect Day, annullato una volta che la line-up completa era già stata confermata. Pensando invece ai recenti successi di Bruce Springsteen e Depeche Mode a San Siro (completamente sold-out) o di Jovanotti che ha raccolto consensi ovunque, e ancora alle 12 mila presenze che il 28 luglio scorso hanno affollato l’Ippodromo del Galoppo di Milano per assistere ad una delle due date italiane dei Blur, si comprende che, se e quando gli eventi vengono organizzati, la risposta della gente arriva.

All’estero addirittura, i biglietti per Festival importanti come Coachella o Glastombury vanno esauriti mesi prima dell’evento, senza che i paganti conoscano in anticipo i nomi di chi vedranno esibirsi sul palco. Ovviamente dalle nostre parti una possibilità del genere non sarebbe contemplabile: il problema in Italia è una questione di natura strutturale, che va al di là della volontà degli addetti ai lavori di organizzare grandi eventi come quelli di San Siro, o Festival più o meno mainstream.

Per quanto riguarda i live milanesi da stadio però, sembra che potremo stare tranquilli almeno fino al 2014, come gli stessi Bonaso e De Luca di Live Nation hanno confermato a Repubblica: “Un festival richiede di mettere assieme 2-3 nomi importanti, è come allineare dei pianeti. Per San Siro basta un grande nome alla volta” e continuano, “L’ anno prossimo sarà meglio, anche se speriamo che il Comune ci metta qualcosa di suo. Per ogni concerto a San Siro ci tocca sborsare tra i 30 e i 50mila euro per gli straordinari di vigili urbani e Atm. Non mi pare giusto, considerando che ogni data genera un indotto di 5 milioni in città”. L’autorevole quotidiano, nel medesimo articolo, parla anche di due date al Meazza per Ligabue, e delle possibili presenze di Vasco Rossi, One Direction, AC/DC, Pearl Jam, Biagio Antonacci e Modà: non sappiamo ancora se tutto ciò si concretizzerà, ma puntando su nomi del genere sicuramente le vendite dei tagliandi non si faranno attendere.