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concerti a Roma

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E’ andata in scena sul palco della rassegna estiva romana “Na Cosetta Estiva”, l’ultima data del tour che Roberto Casalino, uno degli autori più prolifici e di successo degli ultimi dieci anni, ha portato in giro per l’Italia per promuovere l’album “Errori di felicità” che ha avuto un ottimo successo di critica e di pubblico.

Ultima data visto che il 28 giugno uscirà il nuovo singolo “Diamante Lei e Luce Lui” che è stata portata al successo da Annalisa qualche anno fa e che l’autore ha deciso reinterpretarla a suo modo.

Il singolo farà da apripista per l’uscita dell’album prevista il 13 settembre e che si intiitolerà “Il Fabbricante di Ricordi”.

Sarà una nuova tappa di una carriera che ha visto Casalino imporsi nella discografia italiana come autore ma che non trascura la sua carriera da solista con una vocalità di tutto rispetto che non fa rimpiangere le voci originali che hanno portato al successo le sue canzoni.

Il live è stato ovviamente un mix tra le canzoni dell’album e le hit scritte per altri. Tra tutte spiccano “Sul ciglio senza far rumore” (Alessandra Amoroso) , “Cercavo amore” (Emma Marrone), Per sempre (Nina Zilli)NovembreNon ti scordar mai di me” “Ti porto a cena con me” (Giusy Ferreri) ed infine “L’essenziale” con cui Marco Mengoni vinse il Festival di Sanremo nel 2013.

Sul palco hanno suonato Simone Sciamanna (basso e synth), Martina Bertini (basso e synth), Roberto Pirami (batteria) e Francesco Tosoni alla chitarra elettrica.

Quindi non resta che attendere settembre per scoprire le nuove canzoni dell’album “Il Fabbricante di Ricordi” ed aggiungere un’altra tappa alla carriera di questo prolifico e talentuoso cantautore.

Testo e foto di Stefano Ciccarelli

 

Scaletta del live:

  1. Anche io te ne voglio
  2. A un isolato da te
  3. Giorni bui
  4. Sul ciglio senza far rumore
  5. Cercavo amore
  6. Le mie giornate
  7. Diamante lei e luce lui
  8. Per sempre
  9. Errori di felicità
  10. Novembre
  11. Io non posso innamorarmi di te
  12. Tutto è magnifico
  13. Prato di orchidee
  14. Non ti scordar mai di me
  15. Non sanno di niente
  16. Mi parli piano
  17. Ne vale davvero la pena
  18. Ti porto a cena con me
  19. L’essenziale
  20. Sgualcito cuore
  21. Trova un modo

 

Tutto esaurito alla Cavea dell’Auditorium Parco della musica  per i Maneskin chiamati ad inaugurare il Roma Summer Fest 2019. Non poteva esserci apertura più adrenalinica con un pubblico eccitatissimo e voglioso di vedere la band romana all’opera.

Il concerto inizia con alcune scritte sul grande schermo in cui vengono riportate le critiche che il successo porta con sé. Alcun li hanno definiti meteore o gruppo in grado di fare solo cover ma la band formata da Damiano (voce), Victoria (basso), Thomas (chitarra) ed Ethan (batteria) sta smentendo tutti i critici dimostrando di non essere un fenomeno passeggero legato alla partecipazione del talent X-Factor.

A suon di live, sold out, cover e musica inedita stanno sbancando la discografia italiana con ben 12 dischi di platino di cui due per l’album di inediti “Il ballo della vita” ed oltre 130.000 biglietti venduti in appena due anni di attività.

Mattatore assoluto è il frontman Damiano con la sua carica adrenalinica sul palco che occupa in lungo e largo correndo saltando ed interagendo col pubblico e con il resto della band.

Il pubblico presente è formato soprattutto da giovanissimi, addirittura bambini accompagnati da genitori e parenti. Sono loro che riempono l’arena di urla e di entusiasmo e che cantano ogni singola parola delle canzoni.

La giovane età del pubblico però non deve far pensare ad una band adatta esclusivamente da teenager. Il concerto è piacevole anche per i fruitori di musica più smaliziati, con un sound tendente ad un rock commerciale ma ben eseguito ed il tutto impreziosito dal carisma naturale e dalla grinta di Damiano, dalla sua voce particolare e dal suo fascino magnetico.

Una band giovane che sarà chiamata ad ulteriori prove ma in cui si intravede quell’X-Factor da molti sbandierato (ricordiamo che i Maneskin arrivarono solo secondi) ma da pochi confermato.

Testo e foto di Stefano Ciccarelli

Sei Bellissima”. Con questo coro il pubblico accorso all’Outlet di Valmontone omaggia la star americana Anastacia, che ha infiammato la platea con quasi due ore di spettacolo.

Ma Anastacia non è solo bellissima, ha una voce potentissima e molto black e soprattutto ha una sensibilità musicale e personale ampliata dalle vicende non sempre semplici che la vocalist ha dovuto affrontare in questi anni.

Con la consueta grinta ha eseguito tutti i successi che l’hanno resa celebre in tutto il mondo: da “Left outside alone” che ha dato il via al live a “Sick and tired” “Not that kind” “Cowboys and kisses” e “Paid my dues”. Di grande impatto la cover dei Guns’n Roses,  “Sweet child o’ mine” in cui tira fuori tutta la sua anima rock.

La chiusura non poteva essere che eseguita con un altro grande successo come “I’m outta love”.

Un’artista molto umana e semplice nella sua bellezza esteriore ma anche in quella interiore che si percepisce chiaramente nei suoi gesti verso il pubblico che la ama incondizionatamente.

Foto ed articolo di Stefano Ciccarelli

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Quattro date a Roma e quattro sold out. Con questo incredibile biglietto da visita, il cantante romano Ultimo infiamma il suo pubblico al Palazzo dello sport di Roma.

Il cantante appena ventitreenne continua ad infrangere record su record e dopo la parziale delusione del Festival di Sanremo e delle polemiche che ne sono conseguite con i giornalisti, si sta prendendo le sue rivincite.

Alle spalle appena tre album ma che sono stati sufficienti per entrare nel cuore dei giovani ma non solo tanto è vero che il pubblico presente nell’impianto romano è comunque eterogeneo, segno di un lavoro maturo che ha incantato fruitori di emozioni di tutte le età.

La scaletta è naturalmente influenzata dall’ultimo album “Colpa delle favole” che oltre alla sanremese “I tuoi particolari” ha al suo interno hits come “Fateme cantà” e l’ultimo singolo “Ipocondria”.

Oltre a queste non possono mancare pezzi che fanno parte dei classici del cantante di San Basilio come “Cascare nei tuoi occhi”, “Poesia senza veli”, “Il ballo delle incertezze” e “Ti dedico il silenzio”.

Il prossimo appuntamento live è da far tremare i polsi: lo stadio Olimpico di Roma il 4 luglio!

Noi ci saremo per raccontare l’ennesima favola del poeta di periferia.

Testo e foto di Stefano Ciccarelli

 

Scaletta

 

Colpa delle favole

Aperitivo grezzo

Quando fuori piove

Cascare nei tuoi occhi

Quella casa che avevamo in mente

Amati sempre

Poesia senza veli

Il ballo delle incertezze

Ti dedico il silenzio

Piccola stella

Ipocondria

Canzone stupida

Mille universi

Fateme cantà

Rondini al guinzaglio

I tuoi particolari

La stella più fragile dell’Universo

Farfalla bianca

Giusy

L’eleganza delle stelle

Buon viaggio / L’unica forza che ho / Racconterò di te / Peter Pan / Chiave / La storia di un uomo / Tu si na cosa grande

Pianeti

Fermo

Stasera

Il tuo nome

Sogni appesi

La stazione dei ricordi

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il ballo della vita tour dei Maneskin

Non accenna a placarsi il successo dei Maneskin.
Sono partiti il 10 novembre 2018 con “Il Ballo Della Vita Tour“, hanno attraversato l’Italia e fatto tappa nelle principali capitali europee. I numeri sono da record:
12 dischi di platino, 4 dischi d’oro, oltre 135.000 presenze, 66 date sold out (di cui 7 al Fabrique di Milano, 6 ll’Atlantico di Roma, 6 all’Estragon di Bologna e poi a Parigi, Zurigo, Berna, Amburgo, Stoccarda, Monaco, Londra e Lugano – solo per citarne alcuni).
La prossima tappa, al Roma Summer Fest il 23 giugno, è già tutta esaurita.
Questa incredibile tournée si chiuderà sabato 14 settembre 2019 al Carroponte, Sesto San Giovanni (MI).

L’album che da il nome alla loro tournée, “Il ballo della vita“, è stato riconosciuto doppio disco di platino e ha debuttato al numero 1 della classifica FIMI/GfK con quattro brani nella top ten.
Tra le tracce più significative merita una menzione il loro ultimo singolo “L’altra dimensione“, uscito ad aprile e certificato disco d’oro, caratterizzato da un mix tra pop francese di nuova generazione, stile gipsy e flamenco. Straordinario successo anche per gli altri due inediti in italiano, “Morirò da Re” e la ballata “Torna a casa” che si è aggiudicata quattro dischi di platino e il primo posto in classifica FIMI/GfK al debutto, nonchè l’apparizione come colonna sonora nella chiusura della serie italiana originale Netflix “Baby”. Entrambi i brani hanno e stanno ancora riscontrando un enorme successo su iTunes e Apple Music.

Maneskin onstage

Giorgia in concerto

Un concerto di Giorgia è sempre una garanzia di qualità e di sensibilità artistica ed anche in questa data romana al Palazzo dello Sport si è respirato quell’atmosfera piena di bella musica e caratterizzata da una delle voci più belle italiane degli ultimi 30 anni.

Nonostante il risultato dell’album di cover “Pop Heart”che forse non ha raggiunto in pieno il gradimento sperato, si respira nell’impianto romano la voglia dei fans e degli appassionati di ascoltare dal vivo le vecchie canzoni intervallate con le cover inserite nel nuovo lavoro.

Si inizia quindi subito con tre cover:Le tasche piene di sassi” di Jovanotti, “Una storia importante” di Eros Ramazzotti e “Gli ostacoli del cuore” di Elisa e Ligabue.

A seguire tutti i successi che hanno reso Giorgia indiscussa protagonista della nostra musica: “E poi”, “Come saprei” e “Strano il mio destino” infiammano il pubblico in attesa del clou del concerto. “Tu mi porti su” diverte e fa ballare il pubblico ma per concludere il concerto la vocalist romana si cimenta con la vera grande sfida dell’album: la cover di “I will always love you” portate al successo dall’indimenticabile Whitney Houston, da cui ne esce vincente con un’interpretazione personale ed avvolgente.

Attendiamo Giorgia con un nuovo album di inediti che dovrà essere all’altezza della sua bravura e della sua classe.

Articolo e foto di Stefano Ciccarelli

 

Scaletta:

Le tasche piene di sassi

Una storia importante

Gli ostacoli del cuore

Io fra tanti

Scelgo ancora te

Sweet Dreams

Quando una stella muore

È l’amore che conta

Come Neve

Dune mosse

I Feel Love

Il mio giorno migliore

La mia stanza

Ain’t Nobody

E poi

Come saprei

Strano il mio destino

Un amore da favola

Girasole / Tra dire e fare

Easy

Di sole e d’azzurro

Vivi davvero

Stay

Credo

L’essenziale

Oronero

Anima

Tu mi porti su

I Will Always Love You

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Enrique Iglesias ha eseguito i suoi successi al Palazzo dello Sport di Roma nel suo tour All the Hits Live.

Il re indiscusso del pop latino ha deliziato con la sua musica allegra e ritmata un buon pubblico accorso nell’impianto romano. Fans di tutte le età e tutti pronti a ballare le hits del cantante spagnolo.

Su due palchi, uno enorme con effetti speciali e mega led wall ed un altro più piccolo adibito alla parte acustica dello show. la star ha eseguito uno per uno tutti i brani che lo hanno portato a vendere più di 100 milioni di dischi nel mondo.  Si parte con “Move to Miami” e si finisce con “I like it” del 2010.

In mezzo le famosissime Heartbeat, Bailamos, Súbeme la radio e Hero.

A seguito del successo delle date italiane la star della musica spagnola ha aggiunto una data al Forum di Assago il prossimo 2 novembre.

 

Scaletta:

 

Move to Miami

I’m a Freak

I Like How It Feels

Heartbeat

Duele el corazón

Bailamos

Ring My Bells

El baño

Takin’ Back My Love

Yellow

Be With You

Tired of Being Sorry

Escape

Tonight (I’m Lovin’ You)

Súbeme la radio

Hero

El perdón

Bailando

I Like It

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Una bellissima scoperta, un artista completo. Stiamo parlando di Jack Savoretti che si è esibito qualche giorno fa all’Atlantico di Roma davanti ad un pubblico adorante e partecipe.

Jack è un cantautore inglese ma di chiare origine italiane ma in realtà si potrebbe dire anche l’esatto contrario per quanto sia presente l’italianità nella sua musica e nella sua anima artistica.

A conferma di questo c’è anche la sua incredibile padronanza della lingua italiana con cui interagisce amabilmente col pubblico presentando ogni pezzo e raccontando divertenti aneddoti sulla sua vita privata.

La dimensione live appartiene totalmente a questo artista che si esibisce con spontaneità e naturalezza sfoderando una voce calda, roca e potente ed esibendosi sia alla chitarra che al piano.

“Vendo molti più biglietti che dischi. E ne vado fiero”. Con queste parole l’artista definisce chiaramente l’importanza che dà ai concerti e le persone che lo seguono si rendono partecipi a creare la magia che si percepisce sul palco.

Si inizia col singolo “Candlelight” contenuto nel nuovo album “Singing to strangers” per continuare con “What more can I do” cantato “all’italiana, con le braccia larghe come un abbraccio”. Poi un omaggio alla musica Italiana, la cover di “Ancora tu” di Lucio Battisti in ricordo del padre che gli faceva ascoltare questa canzone in auto.

Poi gli altri successi come “Home” “Catapult” “The Other Side Of Love“  e “Singing To Strangers”  preceduto dal gustoso racconto sullo spunto che ha fatto nascere questa, ovvero una conversazione di sua figlia con un’amica che gli chiedeva che mestiere facesse il padre visto che era spesso assente per lavoro.  La bimba con candore ha risposto che il papà cantava agli estranei con grande divertimento dell’artista nel raccontare l’aneddoto e del pubblico nell’ascoltarlo.

Going Home” chiude questa godibilissima serata di musica internazionale di qualità con uno spiccato retrogusto italiano.

Parole e testo Stefano Ciccarelli

 

La scaletta:

Candlelight

Love Is On The Line

Dying For Your Love

Better Off Without Me

Ancora Tu

When We Were Lovers

Sweet Hurt

What More Can I Do

Things I Tought I’d Neved Do

Human

Soldiers Eyes

Catapult

Home

Tie Me Down

Youth & Love

Touchy Situation

The Other Side Of Love

Greatest Mistake

Written In Scars

Back Where I Belong

Singing To Strangers (Interlude)

Going Home

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Atom Heart Mother Tour dei Pink Floyd Legend

Atom Heart Mother Tour dei Pink Floyd Legend

Non accenna a placarsi il successo del tour 2019 dei Pink Floyd Legend, “Atom Heart Mother”: tutto esaurito in ogni singola data fino ad ora realizzata.
Sold out all’Arcimboldi di Milano, allo Sferisferio di Macerata, al Teatro Romano di Ostia Antica, a quello di Verona, all’Augusteo di Napoli, al Colosseo di Torino e anche a Roma, per il concerto alla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica del 29 aprile.
Proprio l’ennesimo successo ottenuto nella capitale, ha spinto la Menti Associate (produttore del tour) a replicare la data il prossimo 1° agosto, alla Cavea, in occasione del Roma Summer Fest.

La realizzazione unica e speciale della celebre suite ATOM è uno dei motivi di questi continui risultati entusiasmanti. Dal 2012 i Pink Floyd Legend, infatti, sono i soli ad eseguire il brano nella versione integrale accompagnati da Coro e Orchestra.
Sono oltre centotrenta gli elementi coinvolti e comprendono anche gli Ottonidautore e il Quartetto Sharareh (quartetto d’archi tutto al femminile) diretti dal Maestro Giovanni Cernicchiaro.
Durante i loro concerti, ovviamente, non mancano i più grandi successi del gruppo britannico (da quelli degli esordi ai quelli più recenti).
La formazione seguirà la partitura originale (e autografata) del compositore Ron Geesin con il quale i Legend hanno recentemente sottoscritto un sodalizio artistico.
Dopo la data di Roma del 29 aprile, la tournée “Atom Heart Mother” proseguirà a Torino, Milano, Sanremo e Firenze.

I Pink Floyd Legend sono impegnati anche in un prestigioso progetto di danza e musica dal vivo, intitolato “SHINE Pink Floyd Moon”: un viaggio nel mondo della luna su uno spazio scenico in continua trasformazione grazie a sapienti giochi luce, laser e videoproiezioni. Alla loro musica si accompagnano le coreografie e la regia del celebre Micha van Hoecke, interpretate dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani.
L’anteprima assoluta di questo spettacolo sarà il 5 giugno al Teatro Pergolesi di Jesi, per poi ripetersi in prima mondiale al Ravenna Festival l’8 giugno (biglietti in vendita su Vivaticket.it). Tutte le date verranno annunciate a breve.

Questa la formazione dei Pink Floyd Legend:
FABIO CASTALDI – Basso, Voce, Gong
ALESSANDRO ERRICHETTI – Chitarra, Voce
EMANUELE ESPOSITO – Batteria
SIMONE TEMPORALI – Tastiere, Voce
PAOLO ANGIOI – Chitarra acustica, elettrica e 12 corde, Basso, Voce

con
MICHELE LEISS – Sassofono
MARTINA PELOSI – Cori
SONIA RUSSINO – Cori
GIORGIA ZACCAGNI – Cori
ANDREA ARNESE – Video/Audio Effects, Keytar, Chitarra acustica

e con
LEGEND CHOIR & ORCHESTRA
diretti da Giovanni Cernicchiaro

I Pink Floyd Legend nascono nel 2005 e sono oggi considerati il gruppo italiano che rende il miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd, grazie alla realizzazione di spettacoli frutto dello studio approfondito delle partiture e dei concerti live che la band inglese ha proposto nel corso degli anni.

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TheGiornalisti continuano a mietere una serie incredibile di successi che si tramutano automaticamente in sold out in giro per i palazzetti italiani.

Roma non poteva essere da meno, essendo la città natale del frontman della band Tommaso Paradiso ed ha risposto presente per le due date di aprile e per le due di maggio previste al Palazzo dello Sport.

Inoltre è stato già annunciato il live nel mitico Circo Massimo il 9 settembre che sugellerà il grande successo di questo tour e della musica della band romana

Il concerto si apre con un’enorme scritta negli immensi schermi che dà subito il senso alla serata: “Noi siamo i TheGiornalisti e crediamo nel romanticismo”.

All’insegna dell’amore o per meglio dire Love che non a caso è il titolo dell’ultimo lavoro del gruppo, vengono suonati tutti i successi che hanno caratterizzato la musica di questi incredibili anni della band.

Il cantante vestito in maniera molto semplice, jeans e tshirt bianca inizia il concerto con “L’ultimo giorno della Terra”, un brano del nuovo cd per poi continuare con i tormentoni estivi come “Felicità puttana” “Completamente” e “Da sola/In the night” cantata insieme ad Elisa.

Un tour pieno di colori ed entusiasmo per un esercito di fan che diventa sempre più corposo e che segue il gruppo con entusiasmo e partecipazione.

Foto e testo di Stefano Ciccarelli

 

Scalettq del concerto:

L’ultimo giorno della Terra

Senza

Vieni e cambiami la vita

Love

Il tuo maglione mio

Una casa al mare

Controllo

Sold Out

Io non esisto

La gatta e la luna

Da sola / In the Night

Paracetamolo

Fatto di te

Zero stare sereno

Milano Roma

Questa nostra stupida canzone d’amore

Don’t Look Back in Anger

Proteggi questo tuo ragazzo

Dr. House

Tra la strada e le stelle

New York

Riccione

Completamente

Felicità puttana

Overture

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Sette album, otto festival di Sanremo, 27 singoli , due colonne sonore in 19  anni di carriera.

Nel leggere questi numeri si potrebbe pensare ad un artista di una certa età, con una carriera importante alle spalle e tanti successi.

In realtà stiamo parlando della poco più che trentenne Anna Tatangelo che sta portando in giro per l’Italia il suo tour nei club che prende il nome dal CD uscito da poco “La fortuna sia con me”.

Un titolo che suona come un augurio per un’artista con una voce potente e precisa e con una bellezza innegabile anche se eccessivamente amplificata da chirurghi estetici ma che, forse, ha raccolto molto meno di quanto si aspettava.

La data romana ha avuto luogo a Largo Venue davanti ad un pubblico non numerosissimo ma molto fidelizzato ed appassionato che segue l’artista di Sora spesso per più di una data dello stesso tour.

Ovviamente il nuovo disco occupa una parte predominante nella scaletta della serata come la canzone portata a Sanremo  “Le nostre anime di notte”.

Non possono mancare gli altri successi, anche questi sanremesi. Che hanno costellato la carriera di Anna: “Doppiamente Fragili” “Volere volare”, “Ragazza di periferia”, “Essere una donna” (brano scritto per lei da Mogol, con cui conquisterà il primo posto nella categoria “Donne”), “Il mio amico” “Bastardo” e “Libera”.

Ad Impreziosire la serata ci hanno pensato gli ospiti intervenuti come i rapper Briga e Gemello con cui hanno eseguito il brano “Nessuna è più bella di te” e soprattutto la bravissima Paola Turci con cui ha cantato il grande successo di Domenico Modugno “Dio come ti amo” e “Fatti bella” per te portata al successo dalla cantautrice romana.

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Buio totale, una luce bianca al centro del palco, una sedia, un ragazzo con una felpa rossa, cappuccio alzato ed occhiali neri sul volto. Poi i due musicisti presenti con lui cominciano a suonare le prime note ed a battere le prime percussioni. Lui suona la chitarra acustica e comincia a cantare…

Qui comincia la vera magia dell’artista che si è esibito sabato sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Si proprio una magia perché da questa figura enigmatica esce una vocalità assolutamente identica a quella di un mito della musica italiana, rimpianto da tutti: Fabrizio De Andrè.

Stiamo parlando di The Andrè, un artista fino a poco tempo fa sconosciuto ma che grazie a youtube  ha raggiunto 4 milioni di visualizzazioni facendo parlare di sé tutte le testate più importanti italiane e con un album uscito a gennaio intitolato ‘Themagogia’

Il suo segreto è chiaro: accostare, in maniera quasi virtuale, un maestro della musica italiana a delle canzoni trash della trap italiana ma anche a canzoni di Ambra e Malgioglio ad esempio.

Il contrasto appare subito evidente. Far sembrare che un mito con una voce inconfondibile e testi molto ricercati canti roba per ragazzini in crisi ormonale pre adolescenziale.

E come d’incanto, come spesso succede, il contrasto risulta vincente ed estremamente ironico tanto che persino la vedova del buon Faber,  Dori Ghezzi, abbia dato la sua benedizione al progetto tanto da invitare il cantante misterioso ad uno degli eventi della fondazione da lei presieduta.

Come detto, il concerto si sviluppa in canzoni dagli autori più lontani da Faber, come Young Signorino, Achille Lauro e addirittura Ambra agli esordi con la sua “T’appartengo” intramezzata da veri e propri mini sketch che il cantante improvvisa intrisi di battute ironiche e spesso sarcastiche che scambia con gli altri due membri della band presentando, ed in un certo modo demolendo, i pezzi uno ad uno.

Uno spettacolo sicuramente gradevole per chi ha amato il suono della voce di Fabrizio De Andrè.

Vedremo in avanti cosa riuscirà a fare The Andrè e che sviluppi prenderà la sua musica.

L’originalità non gli manca.

 

Testo e foto Stefano Ciccarelli