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concerti a Firenze

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Radiohead a Firenze, 14 giugno 2017

Le voci che circolavano da qualche giorno sono state confermate: i fan italiani dei Radiohead avranno presto l’occasione di assistere a ben due date soliste del loro leader, Thom Yorke. Il cantante inglese, infatti, ha fatto sapere che si esibirà al Teatro Verdi di Firenze il 28 maggio e al Fabrique di Milano il giorno successivo, il 29 dello stesso mese. I concerti, che si svolgeranno in due suggestive location dalla capienza abbastanza ridotta, saranno show di live mix, incentrati sul concept elettronico che Yorke sta portando avanti da qualche tempo anche sui palchi europei (di recente è passato anche al Club to Club Festival proprio con uno spettacolo simile).

Durante le sue date italiane Thom Yorke dividerà il palco con Nigel Godrich, il producer della sua band, che già aveva ispirato e coadiuvato l’artista nella sua avventura parallela con gli Atoms For Piece. La parte visual, invece, sarà affidata al videomaker Tarik Barri. Infine, l’opening sarà affidata allo special guest Oliver Coates. Gli show mostreranno dunque un nuovo lato dello storico cantante e polistrumentista, che spesso passa per l’Italia con la sua musica ricevendo riscontri positivi da pubblico e critica. Per chi volesse assistere agli eventi, i biglietti per le tappe italiane soliste di Thom Yorke saranno in vendita a partire da venerdì 23 marzo presso i circuiti autorizzati (sarà possibile acquistare un massimo di 4 biglietti a transazione).

Thom Yorke – Date italiane 2018

28 maggio, Firenze – Teatro Verdi
Prezzi biglietti:
Platea 1° Settore: € 70,00 + diritti di prevendita
Platea 2° Settore: € 60,00 + diritti di prevendita
Galleria: € 70,00 + diritti di prevendita
1° Ordine di Palchi : € 70,00 + diritti di prevendita
2° Ordine di Palchi : € 55,00 + diritti di prevendita
3° Ordine di Palchi : € 55,00 + diritti di prevendita
4°-5°-6° Ordine di Palchi : € 45,00 + diritti di prevendita

29 maggio, Milano – Fabrique
Prezzo biglietti: posto unico € 45,00 + diritti di prevendita

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Unica data italiana per la formazione composta da Stewart Copeland (Police), Vittorio Cosma (Elio e le storie tese), Adrian Belew (King Crimson) e Mark King (Level 42)

Se siete fan del rock, il rock quello “vero”, anni ’70, questo fine settimana non potete non fare tappa a Firenze: venerdì 2 marzo arrivano in città per la loro unica data italiana del tour i Gizmodrome, superband formata da dei veri e propri mostri sacri della musica quali Stewart Copeland, Mark King, Adrian Belew e Vittorio Cosma; insomma ci sarà sul palco una dose spropositata di talento.

La serata sarà incentrata sulla riproposizione live dell’album eponimo uscito lo scorso autunno ed accolto dagli osanna di pubblico e critica.

Provate a pensare a un disco in cui il ritmo sincopato della batteria di Copeland (The Police) si unisce al basso denso di King (Level 42), per arrivare poi all’intensità della chitarra e della voce di Adrian Belew (King Crimson), senza trascurare le tastiere di Vittorio Cosma (PFM, Elio e le storie tese).

Non vi basta?

Sabato 3 marzo arrivano a Firenze gli Stick Men, super-band votata al rock progressive che allinea la sezione ritmica dei King Crimson, Pat Mastelotto e Tony Levin, e il mago della touch guitar Markus Reuter. L’occasione è data dal “Prog Noir Tour 2018”, dal titolo dall’ultimo album. In scaletta tanti omaggi al repertorio del Re Cremisi.

Riepiloghiamo dunque:

VENERDI’ 2 MARZO – GIZMODROME – Viper Theatre (Firenze)

Biglietto 25 euro + d.p.

SABATO 3 MARZO – STICK MEN – Viper Theatre (Firenze)

Biglietto 18 euro + d.p.

Disponibile abbonamento per entrambe le serate al costo di 36 euro + d.p.  su www.boxol.it e www.ticketone.it

Cristina Donà regala uno show intenso ed emozionante ai tanti fan accorsi all'Auditorium Flog di Firenze per la data del tour di "Tregua 1997-2017.Stelle Buone"

Cristina Donà è una mosca bianca nel panorama della musica italiana, come lo era 20 anni fa quando ha iniziato, così continua ad esserlo oggi: talento cristallino, voce inconfondibile e quella capacità di descrivere i sentimenti e le sensazioni che pochi cantautori hanno.

Firenze l’ha “adottata” in tempi non sospetti e l’Auditorium Flog è lo scenario perfetto per mandare in scena una perfetta festa per i suoi 20 anni di carriera, festa che si trasforma in nient’altro che in un’attualizzazione sonora di “Tregua”, suo disco d’esordio. Grazie all’opera di Cristiano Calcagnile gli arrangiamenti di quello che fu un disco epifanico per la scena musicale italiana prendono nuova vita e nuovi colori, che Cristina riempie e fa splendere con la sua voce corposa e ricca di sfumature: da “Ho sempre me”, passando per “L’aridità dell’aria”, fino a “Stelle buone”, “Le solite cose” e alla title track, la tracklist di “Tregua” scorre un brano dopo l’altro come fu concepita e ci catapulta nel mondo di Cristina, senza però eccessivi parallelismi tra ciò che era e ciò che è adesso. Semplicemente ci si trova davanti una donna vogliosa di ripercorrere i propri passi e imporvi sopra nuove impronte, senza mai essere troppo nostalgica.

La grazia della Donà, coadiuvata da una band straordinaria (da citare il livornese Corti alle chitarre, oltre al già nominato Calcagnile alla batteria), è straordinaria e si unisce ad una verve da poetessa rock che poche donne hanno (mi vengono in mente Elisa e Carmen Consoli per citare due esempi italiani).

Nei bis arriva anche il momento di una sorpresa: sale sul palco con Cristina Saverio Lanza, polistrumentista fiorentino con cui lei ha prodotto due dischi straordinari (“Torno a casa a piedi” e “Così vicini”): i due ci deliziano con “Il senso delle cose”, brano che ha vinto la Targa Tenco come miglior canzone nel 2015.

Arriva poi l’apoteosi finale con “Universo” e “Goccia”: l’Auditorium Flog canta a squarciagola, rapito come in una vertigine perfetta, da cui non si vorrebbe mai essere strappati via.

 

Meritano un gigantesco post scriptum i Blindur, ottima band che ha aperto il live e che ha preso parte al progetto “Tregua 1997-2017. Stelle buone” con la cover di “Piccola Faccia”, eseguita magistralmente alla Flog proprio in duetto con la Donà. La band di Massimo De Vita scalda a dovere il pubblico e conferma di aver confezionato un disco d’esordio ispirato, che restituisce anche live tutta la loro passione e la loro voglia di suonare. Sicuramente vanno tenuti d’occhio, ne sentiremo parlare.

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Cristina Donà celebra 20 anni di carriera regalando le canzoni di Tregua, suo disco d'esordio, a 10 giovani artisti italiani. Ne abbiamo parlato con lei alla vigilia della data fiorentina del tour.

20 anni di carriera sono un traguardo straordinario, 20 anni di bellezza e coerenza artistica, senza mai ripetersi, sono un qualcosa che va indubbiamente festeggiato: Cristina Donà decide di farlo attualizzando il suo disco d’esordio e “regalandone” i brani a dieci artisti della nuova generazione, che hanno riarrangiato i brani e duettato con la stessa Cristina, che si è tenuta per sé “Stelle buone”, uno dei suoi brani più rappresentativi. Abbiamo parlato con lei prima della data fiorentina di questo suo tour “Tregua 1997-2017. Stelle buone”

Ciao Cristina, allora prima domanda d’obbligo: come sono cambiate le cose rispetto a 20 anni fa?

“20 anni fa Tregua arrivò come parte del progetto Mescal, un management che in quel momento diveniva una vera e propria etichetta grazie a Manuel Agnelli, che decise di produrre anche quel mio esordio. Era l’inizio di una scena che comprendeva band come Subsonica, Afterhours, Bluvertigo, Lacrus, che sono poi divenuti dei veri e propri punti di riferimento per i giovani artisti attuali. Sicuramente è cambiato il modo di lavorare sulla musica ed ho nostalgia di quel modo di lavorare, che non era improntato sui singoli come quello attuale ma su veri e propri progetti; la musica era meno usa e getta, non si poteva avere tutto praticamente gratis, non c’era lo streaming. Insomma, su un disco dell’epoca c’era più attenzione, lo si ascoltava e lo si comprava perché davvero lo si desiderava.”

E tu come sei cambiata rispetto a 20 anni fa?

“Sicuramente è cambiato il mio modo di cantare, ho scoperto nuove armonie e ne ho magari perse altre. Riascoltando “Tregua” fatico a riconoscermi in quel modo di cantare ma sicuramente era lo specchio di quella che ero in quel momento, quell’urgenza di comunicare; mentre invece trovo che la mia scrittura, il mio tratto, un po’ come quello di un pittore, pur evolvendosi, sia rimasto riconoscibile: continuo a raccontare gli stati d’animo più che delle storie.”

Ci sono scelte che non rifaresti tornando indietro?

“Devo dire che sono sempre stata molto libera da quel punto di vista e artefice del mio percorso; anche il periodo di passaggio tra Mescal, che chiudeva i battenti come etichetta, ed Emi (a cui fu venduto il catalogo Mescal e che scelse di investire su tre artisti: Afterhours, Perturbazione e la stessa Cristina) lo ricordo come positivo. Ero un’artista già formata e nessuno mi ha mai condizionato più di tanto.

Come è nata la scelta degli artisti per questo disco? E c’è qualcuno che ti ricorda la te degli esordi?

“Devo dire che gli artisti di questo disco o li ho ascoltati personalmente e conosciuti in varie occasioni o mi sono stati consigliati da persone di cui mi fido ciecamente. Non sono state scelte casuali ma ci sono con tutti affinità artistiche e devo dire che è stato bello percepire quanto io sia stata per alcuni di loro un punto di riferimento, inconsapevolmente. Spesso mi chiedo che tipo di lascito ho dato in questi 20 anni di carriera e ricevere certi attestati è sempre un onore. Se ti devo indicare qualcuno con cui ho sentito una particolare somiglianza nel modo di scrivere e nell’urgenza ti dico Chiara Vidonis.”

La scelta di tenere per te “Stelle buone” come è nata?

“È un brano che sento molto personale, mi faceva strano farla cantare a qualcun altro… e poi era un modo per “presentare” questi 10 giovani artisti, come a dire “ecco, sono queste le stelle buone della musica. Tra l’altro segnalo che su “stelle buone” ha lavorato la bravissima e giovanissima polistrumentista Valeria Sturba in questo nuovo arrangiamento, ascoltatene i lavori perché io ne sono rimasta veramente estasiata.”

Cosa stai portando dal vivo in questo tour?

“Portiamo “Tregua” attualizzato, con arrangiamenti diversi da quelli di 20 anni fa e poi diamo spazio in ogni data ad una delle band che ha fatto uno dei brani nel disco. A Firenze ci saranno i Blindur e ovviamente duetterò con loro.”

Ultimissima domanda: un consiglio che daresti a un artista che si sta affacciando adesso alla scena musicale?

“Fare sempre ciò in cui si crede. Meglio sbagliare con la propria testa e le proprie idee che con le idee di qualcun altro, per non avere poi rimpianti”

Cristiano De André in concerto a Padova, 12 maggio 2017

Prosegue il tour di Cristiano De André, che dal 6 marzo di quest’anno è impegnato nel “De André canta De André Tour 2017”, una nuova tappa nel percorso di riavvicinamento e reinterpretazione nelle opere di Faber che Cristiano affronta arrangiando e interpretando con occhi moderni l’eredità musicale del padre.

A dicembre, il tour farà tappa in quattro città italiane:

7 Dicembre – Teatro la Fenice – Senigallia
12 Dicembre –
Obihall – Firenze
15 Dicembre –
Teatro Duse – Bologna
16 Dicembre –
Palabassano2 – Bassano del Grappa

Cristiano torna dunque a Firenze e Bologna dopo le due date primaverili del 7 marzo a Firenze e del 28 marzo a Bologna. “Tornerò presto”, aveva promesso, e ha mantenuto la parola.

Nel frattempo, lo scorso ottobre, è uscito “De André canta De André Vol. III”, terzo album di Cristiano in cui ripropone, rilegge e reinterpreta i capolavori di papà Fabrizio e il suo sound unico e tanto amato – dopo De André canta De André – Vol. 1” (2009) e “De André canta De André – Vol. 2” (2010).

“Voglio vivere così, nelle spume degli angeli, tra le infinite cadute delle stelle, nella casa che mi hai costruito, dove abita il tuo profumo – commenta con parole ispirate Cristiano De André – Voglio vivere ancora vent’anni nel calore del tuo abbraccio, nel maestrale, fra gli alberi e le foglie. Fra i rami di rosmarino e nella giostra delle lepri, nelle notti dei fantasmi sulle tegole e nell’ignoto delle onde in cerca di un porto, come la tua attenzione. Per questa luce di giustizia e in questa strada che guarisce, voglio vivere e imparare ancora come si fa”.

Quella di Firenze, in particolare, non sarà una data come le altre: in quel teatro infatti Faber ha lasciato ricordi indelebili: qui fu registrato gran parte dello storico live “Fabrizio De André in concerto – Arrangiamenti PFM” e proprio per questo il teatro ha chiesto e ottenuto di poter intitolare a Fabrizio De Andrè la strada dove è situato l’ingresso. Sarà quindi un live ancoa più intenso, una rievocazione di atmosfere, musiche ed emozioni che Faber ha seminato e che ora il figlio Cristiano cura e fa crescere nel cuore di chi lo ha ascoltato.

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Una partenza fulminante, anzi Fenomenale, per Gianna Nannini, che a poche settimane dall’uscita del nuovo album “Amore Gigante” – anticipato appunto dal singolo “Fenomenale” – raddoppia la data di Firenze del suo #roadtoAmoreGigante Tour. Al previsto concerto di mercoledì 6 dicembre al Mandela Forum, si aggiunge infatti un nuovo appuntamento la sera seguente, giovedì 7 dicembre, sempre al Mandela Forum di Firenze.

I biglietti – posti numerati da 30,44 a 65,22 euro, visibilità ridotta 25,22 euro – sono disponibili nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online su www.ticketone.it.

A quattro anni da “Inno”, le quindici canzoni di “Amore gigante” sono un viaggio negli stati d’animo, un’autentica esplorazione emotiva con l’inconfondibile marchio Nannini.

Da “Fenomenale”, il primo singolo accompagnato dal video firmato da Niccolò Celaia e Antonio Usbergo per YouNuts! fino a “L’ultimo latin lover” passando per la coinvolgente “Piccoli particolari”, “Amore gigante” è potente ed essenziale senza lasciare un momento di tregua perché, canzone dopo canzone, verso dopo verso, diventa lo specchio di tutti noi. E’ il ‘cinemascope’ dell’anima e, ciak dopo ciak, si rivela un film in musica che “la Gianna” ha iniziato a scrivere prima ancora di pubblicare Hitalia con una squadra di grandi collaboratori.

Lavorando alla produzione con Will Malone, Alan Moulder, e Michele Canova Iorfida, Gianna Nannini ha dato al disco un’omogeneità nei suoni e nello spirito che fanno di “Amore gigante” un’opera completa e godibile, illuminata dalla passione come in “Tuttoquellochevoglio”, dall’amarezza (la fine di un amore in “Tutta mia”) e anche dall’imprevedibilità che rende possibile persino l’abbraccio tra “cuori solitari” (“Quasi quasi rimango”). “Amore gigante” è il viaggio di chi riconosce che “nel cuore mio c’è un cinema” (l’iniziale Cinema) e, tra fiammate e delusioni, arriva alla consapevolezza di chi si riprende dopo l’ennesima delusione (“L’ultimo latin lover”).

A dare profondità alle immagini di questo cinema ci sono gli archi della London Session Orchestra diretta da Will Malone (che collabora con Gianna dai tempi di “Cuore”), spettacolari in “Piccoli particolari” e che infiammano il canto di “Filo filo” punteggiando il verso che riassume l’amore vero: “Tutto cambia ma io sono ancora qua”.

In questo disco registrato tra Londra e Los Angeles Gianna ha giocato per  “sottrazione”, lasciando scendere la musica fin dentro il cuore ed eliminando gli orpelli barocchi e maliziosi che spesso nascondono la mancanza di ispirazione. Gianna si riscopre deliziosa e forsennata, imprevedibile e dolce come una vera rocker che
non ha paura di mettersi a nudo.
Gianna Nannini terrà 4 concerti organizzati da F&P Group in collaborazione con David Zard e Saludo Italia a Roma (2 dicembre), Milano (4 dicembre) e Firenze (6 e 7 dicembre). Il 10 marzo prossimo la rocker partirà dall’Alte Oper di Francoforte per il suo nuovo tour che la vedrà protagonista sui palchi italiani e tedeschi più prestigiosi.

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Paola Turci in concerto a Nave De Vero - Marghera(Ve) 17 novembre 2017
 

A grande richiesta, si replica. Dopo l’affollatissimo concerto dello scorso settembre e Sesto Fiorentino, Paola Turci torna a calcare le scene fiorentine, stavolta nella dimensione più raccolta del Teatro Puccini, dove è attesa martedì 5 dicembre (ore 21 – biglietti posti numerati 20/27/35 euro – prevendite nei punti Box Office Toscana http://www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804 e online su www.ticketone.it).

L’avventura live segue di poche settimane l’uscita de “Il Secondo Cuore New Edition”, repackaging dell’acclamato album pubblicato lo scorso marzo, aggiungendo tre nuovi brani: “Eclissi”, “Al posto giusto” e “Offline”, che è anche il nuovo singolo in rotazione su radio e web: in poco più di due mesi il video ha totalizzato quasi un milione e mezzo di click.

“Offline” va ad aggiungersi ai recenti singoli “Fatti bella per te”, presentato all’ultimo Festival di Sanremo, “La vita che ho deciso” e “Un’emozione da poco”, cover del celebre brano di Anna Oxa. A impreziosire il cofanetto “Il Secondo Cuore New Edition” è un dvd con video, interviste, backstage e performance inedite al pianoforte e alla chitarra.

Insieme ai nuovi brani, sul palco del Teatro Puccini Paola Turci presenterà le canzoni che l’hanno resa una delle artiste più particolari e apprezzate della musica italiana. Con la grinta e l’eleganza di sempre. Con questo tour teatrale, l’artista romana suggella una stagione ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, tra cui la partecipazione come giurata d’eccezione a Venezia74 per Soundtrack Stars Award.

Appuntamento quindi martedi 5 dicembre alle 21 al teatro Puccini.

Guns N' Roses a Firenze Rocks nel 2018

Il successo dei Guns N’ Roses (tornati nella loro formazione quasi originale a calcare i palchi di tutto il mondo) e del loro tour “Not In This Lifetime Tour” continua senza mostrare alcun segno di rallentamento.

Dopo il successo del loro concerto italiano (a Imola, il 10 giugno 2017) la leggendaria band – composta dei membri originali Axl Rose, Duff McKagan, Slash e Dizzy Reed insieme ai nuovi arrivati Richard Fortus all chitarra ritmica, Frank Ferrer alla batteria, e Melissa Reese alla tastiera – tornerà in tour in Europa a partire dal giugno 2018 e farà tappa anche a Firenze Rocks, il 15 giugno 2018.

Live Nation aveva preannunciato l’ipotesi di un loro ritorno in Italia già a giugno di quest’anno, subito dopo il grande successo del concerto di Imola. E le promesse si rivelano ora mantenute, per la gioia di chi si era perso l’opportunità di vedre live la band losangelina ma anche di chi non perderà questa occasione per vederli di nuovo on stage, dopo tanti anni di presenze centellinate e formazioni stravolte.

Tutte le informazioni legate ai biglietti per lo show saranno comunicate alle ore 14.00 di lunedì 13 novembre 2017 su www.firenzerocks.it e sui profili social del Festival.

Queste tutte le date Europee del tour del Guns N’ Roses:

3 June – Olympiastadion – Berlin, Germany
6 June – Dyreskuelpadsen – Odense, Denmark
9 June – Download Festival – Donnington, UK
12 June – Veltins-Arena – Gelsenkirchen, Germany
15 June – Firenze Rocks – Firenze, Italy
18 June – Download Festival – Paris, France
21 June – Graspop Metal Meeting – Dessel, Belgium
24 June – Maimarktgelände – Manheim, Germany
26 June – Matmut Stadium – Bordeaux, France
29 June – Download Festival – Madrid, Spain
1 July – Estadio Olympico – Barcelona, Spain
4 July – Goffertpark – Nijmegen, Holland
7 July – Festweise – Leipzig, Germany
9 July – Stadion Slaski – Chorzow, Poland
13 July – Otkritie Arena – Moscow, Russia
16 July – Song Festival Grounds – Tallinn, Estonia
19 July – Valle Hovin – Oslo, Norway
21 July – Ullevi Stadium – Gothenburg, Sweden

“Nightrain”, il fanclub ufficiale della band ha annunciato che per i suoi iscritti ci sarà la possibilità di acquistare i biglietti in presale di alcune date europee (quelle relative non ai festival, ma ai concerti singoli della band), cioè con un esclusivo anticipo rispetto alla messa in vendita dei biglietti per tutto il pubblico. Non risulta però ancora alcuna presale disponibile per i biglietti del live italiano. Aspettiamo il 13 novembre per avere tutte le informazioni sui ticket per Firenze Rocks, stay tuned! 😉

Bob Dylan

Per la prima volta dopo il conferimento del Premio Nobel, a tre anni di distanza dal suo ultimo tour italiano, torna nel nostro Paese nel 2018 Bob Dylan.

Tre anni densi di avvenimenti per il cantautore americano che lo hanno visto pubblicare 3 album (“Fallen Angels” nel 2016, “Triplicate” e l’appena uscito “Trouble No More” nel 2017), essere insignito della Medal of Freedom da Obama e soprattutto aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, onore mai conferito prima ad un musicista.
Il tour partirà da Roma con un triplo appuntamento all’Auditorium Parco della Musica, per poi toccare Firenze, Mantova e Milano, i biglietti saranno in vendita da venerdì 10 novembre dalle ore 11:00 su www.ticketone.it e www.dalessandroegalli.com.

Questo il riepilogo delle date previste:

3/4/5 aprile | Roma | Auditorium Parco Della Musica – Sala S.Cecilia
7 aprile | Firenze | Mandelaforum
8 aprile | Mantova | Palabam
9 aprile | Milano | Teatro degli Arcimboldi

Nel dicembre 2016 Bob Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura da parte dell’Accademia Svedese “per aver creato nuove espressioni poetiche nell’ambito della grande tradizione della canzone americana”. Nel 2012 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, e nel 2008 ha ricevuto uno speciale Premio Pulitzer per “il suo profondo impatto sulla musica pop e sulla cultura americana, grazie a testi dalla straordinaria forza poetica”. Ha inoltre ottenuto il titolo di Officier della Légion d’Honneur francese nel 2013, il Polar Music Award svedese nel 2000 e diverse lauree ad honorem, tra cui quelle della University of St. Andrews e Princeton University, oltre a numerose altre onorificenze.

Sulla scia del lavoro di reinterpretazione iniziato con “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, il 31 marzo 2017 e’ uscito il primo album triplo della vita di Bob Dylan: “ Triplicate “ . I due precedenti album, “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, con i quali reinterpretava classici della canzone americana, gli sono valsi il plauso della critica mondiale e la nomination ai Grammy nella categoria Best Traditional Vocal Album. “Fallen Angels” ha debuttato nella Top 10 di più di dodici paesi, tra cui Regno Unito, USA, Italia, Paesi Bassi e Austria, mentre “Shadows In The Night” è entrato subito nella Top 10 di 17 Paesi, conquistando la top chart di Regno Unito, Irlanda, Svezia e Norvegia. Gli ultimi sette studio album di Dylan sono stati universalmente riconosciuti come alcuni tra i migliori della sua gloriosa carriera, e hanno toccato nuove e ulteriori vette di successo commerciale e di critica. “Time Out Of Mind” del 1997, disco di platino, gli è valso numerosi Grammy, tra cui quello per Album “Of The Year”, mentre “Love And Theft”, anch’esso disco di platino, ha ottenuto numerose candidature ai Grammy e una statuetta nella categoria Best Contemporary Folk Album. Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi nel mondo.

La notizia del suo ritorno in Italia ha naturalmente già fatto discutere e sta dividendo le opinioni tra chi non vuole perdere l’opportunità di vedere (o rivedere) dal vivo una vera e propria leggenda vivente e chi invece parla di voce che non c’è più, canzoni stravolte, arraggiamenti che rendono irriconoscibili i brani, oltre che della ormai arcinota poca loquacità e giovialità di Mr. Zimmermann.

Come sempre, è importante sapere cosa e chi si sta andando a vedere dal vivo. Dylan non è mai stato e a maggior ragione non è oggi conosciuto per la simpatia, la loquacità o la tolleranza nei confronti del pubblico. Una delle ultime volte che il buon Bob è passato dall’Italia, al suo concerto era vietato l’uso di fotocamere e videocamere e le maschere nel teatro hanno fatto la spola per tutta la durata del live per far rispettare il divieto. Oltre a questo, chi già non è cosciente è bene che se faccia una ragione: Dylan è Dylan e non è quello che vi aspettate, non è il mito che in tanti vanno ad adorare (restando poi delusi perché le canzoni sono irriconoscibili e la voce non è quella del vinile che hanno a casa). Il suo atteggiamento è arcinoto e fa parte del personaggio, così come la sua scelta delle canzoni (non aspettatevi i grandi classici). Con questo non significa che si debba difendere l’indifendibile, occorre solo sapere bene cosa si sta andando a vedere, regolare le proprie aspettative e sperare in una serata buona del menestrello. In tutti i casi, un concerto di Bob Dylan è un’esperienza memorabile, una di quelle che racconti ai posteri. Ed è più di quanto si possa dire di buona parte dei concerti in circolazione.

 

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Fabri Fibra

Venerdì 27 ottobre Fabri Fibra è salito sul palco dell’Obihall di Firenze. Il rapper è impegnato in un tour partito il 17 ottobre dal Live Club di Trezzo sull’Adda e approdato ora a Firenze e, il giorno successivo, a Padova. Il tour prosegue poi con le date di Roma (3 novembre), Napoli (4 novembre), Milano (7 novembre) e infine si chiude con la data di Bologna (11 novembre).

Qui di seguito vi proponiamo il foto report del concerto di Firenze (foto di Alessio Trafeli).

Edoardo Bennato

Torna live nei teatri di tutta Italia una delle voci italiane più amate: Edoardo Bennato. Bennato riporterà sul palco indoor la sua grinta, la sua poesia e la sua intelligenza, per oltre due ore di canzoni, con un toru che partirà il 6 novembre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano.

Le tappe successive del tour sono le seguenti:
9 novembre 2017 – Firenze, Teatro Verdi
11 novembre 2017 – Roma, Auditorium della Conciliazione
16 novembre 2017 – Bologna, Teatro Celebrazioni
18 novembre 2017 – Mantova, Teatro Sociale
24 novembre 2017 – Torino, Teatro Colosseo
26 novembre 2017 – Genova, Teatri Politeama Genovese
28 novembre 2017 – Napoli, teatro Augusteo

In scaletta i suoi grandi classici tratti dai concept-album “Burattino senza fili” (che quest’anno festeggia i 40 anni), “Sono solo canzonette”, “ Abbi dubbi”, “Le ragazze fanno grandi sogni”, “ La fantastica storia del Pifferaio magico”, fino all’ultimo lavoro, “Pronti a Salpare”, album uscito nell’ottobre 2016, ricchissimo di contenuti, in cui Bennato fotografa con la sua caratteristica ironica politica, famiglia, figli, future, senza mai dimenticare le proprie radici. In merito l’artista ha dichiarato: “Viviamo un’era di grandi trasformazioni, di spostamenti biblici. Decine di migliaia, centinaia di migliaia di disperati cercano vie di scampo alle guerre, alla fame, alla miseria e si dirigono verso il conclamato benessere del mondo cosiddetto occidentale. Sono disposti a tutto, sono disperati, sono pronti a salpare! Ma tutti quanti noi dovremmo essere pronti a salpare. Il mondo cambia e dovremo entrare in una altro ordine di idee, guardare le cose da un altro punto di vista. Insomma, non solo gli emigranti ma tutti quanti noi in questo momento particolare dovremmo essere pronti a salpare. Ecco, il mio nuovo album si intitola proprio così…”

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Congelati i Moderat, torna il duo berlinese dei Modeselektor: siete pronti a ballare?

Messi momentaneamente (e purtroppo sembra per un lungo periodo) in pausa i Moderat ecco ricomparire i Modeselektor: il duo formato da Sebastian Szary e Gernot Bronsert torna in Italia a fine mese per ben tre date in cui ci daranno prova di essere ancora loro i re dell’elettronica berlinese.

I Modeselektor, nati a Berlino nel corso degli anni ’90 (precisamente nel 1996, quando cambiano nome abbandonando il precedente Fundamental Knowledge) e profondamente figli di quella scena underground tutta proiettata verso il futuro, sono diventati nel corso degli anni, assieme al “socio” Sascha Ring (alias Apparat) gli assoluti protagonisti della scena elettronica mondiale, con attestati di stima ricevuti anche da personaggi del calibro di Thom Yorke e collaborazioni anche con musei prestigiosi (memorabile l’installazione sonora al Centre Pompidou di Parigi).

Con “Monkeytown”, datato 2011, avevano dimostrato di cavarsela egregiamente da headliner in prestigiosi festival di tutto il mondo e di essere loro gli inventori del “suono di Berlino”, quel suono che arriva dalla libertà post-caduta del muro, dalla voglia di esplorare, di contaminare la techno con influenze di ogni tipo.

Ed è quel suono che porteranno in Italia a fine ottobre per tre date per riappropriarsi dello scettro di indiscussi signori del dancefloor.

Queste le date italiane:

27 ottobre 2017 – Roma – Goa Club
Info e prevendite: www.goaclub.com
28 ottobre 2017 – Firenze – Tenax club
Info e prevendite: www.tenax.org
31 ottobre 2017 – Torino – Movement Festival
Info e prevendite: www.movement.it