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concerti a Firenze

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Torna in Italia l'attesissima band statunitense

Finalmente! E’ quello che hanno pensato tutti i fan dei Tool una volta scoperto l’attesissimo annuncio del Firenze Rocks 2019, arrivato puntuale alle ore 15.

La band guidata da Maynard James Keenan, vincitrice di tre Grammy Awards e attesa ormai da più di un decennio alla pubblicazione di un album di inediti dopo “10.000 days” del 2006,  tornerà ad esibirsi nel nostro Paese dopo tempo immemorabile per l’unica data prevista il 13 giugno sul palco della Visarno Arena di Firenze.

biglietti per il concerto dei Tool saranno disponibili in anteprima tramite APP ufficiale di Firenze Rocks a partire dalle ore 10.00 di giovedì 25 ottobre.

La messa in vendita generale partirà dalle ore 11.00 di venerdì 26 ottobre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.

13 GIUGNO 2019 – FIRENZE ROCKS 2019 – Visarno Arena

TOOL + more to be annunced

 

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I Tiromancino, recentemente tornati sulle scene con l’album ‘Fino a qui’ – contenente quattro inediti e dodici brani di successo risuonati, riarrangiati e reinterpretati – torneranno in tour con una serie di date nei teatri italiani a partire da gennaio 2019. Federico Zampaglione e soci hanno annunciato le prime tappe live che li vedranno protagonisti con un nuovo spettacolo composto da musica e immagini, accompagnati per la prima volta sul palco dal suono della Ensamble Symphony Orchestra.

I Tiromancino sono tornati dopo una lunga assenza con il solito stile, subito riconoscibile, che fonde un suono ricercato con la sensibilità cantautorale di Zampaglione: le nuove canzoni contenute in ‘Fino a qui‘ verranno inserite in scaletta accanto ai successi del passato, alcuni dei quali diventati ormai dei classici della musica italiana. La formazione attuale vede insieme sulla scena Federico Zampaglione (voce, chitarra, pianoforte e percussioni), Antonio Marcucci (chitarre e cori), Francesco Ciccio Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria e percussioni) e Fabio Verdini (pianoforte, tastiere e campionatori).
Al momento sono stati annunciati appuntamenti a Firenze, Bologna, Torino e La Spezia ma il calendario verrà presto arricchito da nuovi concerti organizzati in altre città. Le prevendite dei biglietti sono già state aperte.

Tiromancino – Fino a qui in tour – Le date del tour teatrale 2019

21 gennaio, Firenze – Teatro Verdi
26 gennaio, Bologna – Teatro Manzoni
27 gennaio, Torino – Teatro Colosseo
28 gennaio, La Spezia – Teatro Civico

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Nel 2019 Giorgio Moroder, 78 candeline spente, sarà protagonista del suo primo tour ufficiale. Il produttore e re della dance music, con all’attivo alcune storiche colonne sonore ed alcuni Oscar vinti per le soundtrack dei film Fuga di mezzanotte (1979), Flashdance (1984) e Top Gun (1987).
Moroder è atteso in numerose città europee tra aprile e maggio 2019 con il suo ‘Celebration of the ’80s tour‘ e in Italia farà tappa in tre città: il 17 maggio si esibirà al Teatro Ciak di Milano, il 18 al Nelson Mandela Forum di Firenze e il giorno successivo, 19 maggio, a Roma, sul palco dell’Auditorium Parco della Musica. Lo spettacolo proposto vedrà in scaletta le numerose hit lanciate dall’artista altoatesino e si svolgerà su un palco imponente tra spettacolari giochi di luce.

Tour europeo Giorgio Moroder: le date 2019

1 Aprile, Birmingham – Symphony Hall
2 Aprile, Londra – Eventim Apollo
4 Aprile, Glasgow – Royal Concert Hall
5 Aprile, Manchester – O2 Apollo
8 Aprile, Dublino – 3Arena
10 Aprile, Bruxelles – Ancienne Belgique
12 Aprile, Berlino – Tempodrom
13 Aprile, Düsseldorf – Mitsubishi Electric Halle
14 Aprile, Francoforte – Jahrhunderthalle
15 Maggio, Budapest – Papp Laszlo Arena
17 Maggio, Milano – Teatro Ciak
18 Maggio, Firenze – Nelson Mandela Forum
19 Maggio, Roma – Auditorium Parco della Musica
21 Maggio, Amsterdam – Paradiso
22 Maggio, Parigi – Grand-Rex

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Annunciati i costi e le modalità di acquisto per le prime due giornate del Firenze Rocks 2019

Ci siamo: da lunedì 1° ottobre partiranno le vendite per i biglietti delle prime due giornate annunciate di Firenze Rocks 2019 e il sito del Firenze Rocks è perfettamente esaustivo sulle modalità di acquisto dei biglietti.

La scaletta per l’apertura delle Prevendite App e Vendite generali per le prime due giornate annunciate:

Lunedì 1 ottobre
11:00 > Prevendita App Ed Sheeran (per 24h)

Martedì 2 ottobre
11:00 > Prevendita App The Cure (per 24h)
12:00 > Partenza vendita generale Ed Sheeran
 
Mercoledì 3 ottobre
12:00 > Partenza vendita generale The Cure

La Prevendita App permette di acquistare i biglietti con un giorno di anticipo rispetto all’apertura della vendita generale.

Per poter accedere, basta scaricare gratuitamente l’App ufficiale Firenze Rocks (disponibile su App Store e Google Play) ed effettuare la registrazione.
Se hai già scaricato l’app, assicurati di aggiornarla all’ultima versione prima della partenza delle Prevendite!

All’orario di inizio Prevendita, sarà possibile acquistare i biglietti cliccando sul banner che comparirà in Homepage o sulla voce del menù “Prevendita App” (attiva dalle ore 11:00 di lunedì).

L’acquisto avverrà quindi sulle piattaforme di Ticketmaster o Ticketone.

Consigliamo pertanto di registrarsi in anticipo e conservare i propri dati di accesso per gli account delle biglietterie ufficiali (www.ticketmaster.it o www.ticketone.it)

Che tipologie di biglietti sono disponibili? E a quale prezzo?

*** Venerdì 14 giugno 2019 // Ed Sheeran
Posto Unico > 69,00€
PIT 1 > 80,50€
Pacchetto Rocks Party > 329,00€

*** Domenica 16 giugno // The Cure
Posto Unico > 63,25€
PIT 1 > 74,75€
Pacchetto Rocks Party > 323,25€

Tutti i prezzi riportati sono comprensivi del diritto di prevendita, ma sono esclusi eventuali costi di commissione e spedizione.

I canali di vendita ufficiali per i biglietti di Firenze Rocks 2019 sono Ticketmaster e TicketOne.
Consigliamo pertanto di registrarsi in anticipo e conservare i propri dati di accesso per gli account delle biglietterie ufficiali (www.ticketmaster.it o www.ticketone.it)

Il limite di acquisto per ogni cliente è di 6 biglietti per il Posto Unico, 4 biglietti per il PIT 1, 6 pacchetti per il Rocks Party.

Il pacchetto Rocks Party comprende:
• 1 biglietto di posto unico in piedi con accesso ad un PIT speciale riservato sottopalco
• Parcheggio riservato (1 per ogni transazione di acquisto cumulativa di uno o più biglietti)
• Party prima dello show con buffet in piedi dalle 17.00 alle 21.00 in una sala riservata presso la tribuna dell’ippodromo
• Open Bar dalle 17.00 alle 24.00
• Toilette riservata ai partecipanti al Party
• Buono del valore di 30,00€ spendibile nei punti merchandising del Festival
• Pass laminato ricordo

 

 

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Il cantautore britannico sarà a Firenze, Milano e Roma la prossima estate. Prevendite già da questa settimana per le date di Roma e Milano.

Ed Sheeran

Non si ferma il successo per il nuovo album “Divide” di Ed Sheeran, che ha annunciato anche il suo arrivo in Italia per l’estate 2019, dove farà tappa nel nostro Paese per ben tre incredibili date.

Il nuovo tour del cantautore dalla chioma rossa partirà a maggio 2019 e anche noi italiani avremo la possibilità di ascoltare live brani come “Shape of you” o “Perfect”.

Le tre città prescelte per le tappe italiane sono Firenze, Milano e Roma. 

Il tour farà tappa anche in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Germania, Russia e Regno Unito, tra i tanti Paesi.

Forse non tutti sanno che il cantante ama moltissimo il Belpaese, tanto da aver comprato casa in Umbria, nella zona del lago Trasimeno, a Paciano. Si tratta di un casolare, anzi di una villa storica, da venti camere e comprensiva di vigne circostanti. L’artista ha persino affermato di essere stato in zona durante il terremoto avvenuto in Abruzzo.

Questi i dettagli delle date italiane:

14 giugno 2019 – Firenze Rocks – Visarno Arena

16 giugno 2019 – Roma – Stadio Olimpico

19 giugno 2019 – Milano – Stadio San Siro

Per acquistare i biglietti inerenti il live di Firenze bisognerà aspettare ottobre: sull’app del festival Firenze Rocks la prevendita inizierà il 1 ottobre alle ore 11 , mentre la vendita generale avverrà dal 2 ottobre dalle ore 12.

Per quanto riguarda Milano e Roma la vendita inizierà alle ore 11 di giovedì 27 settembre.

Questi i prezzi dei biglietti delle date di Milano e Roma:

Milano

  • Primo Anello Rosso Numerato
    € 90,00 + Prevendita € 13,50
  • Secondo Anello Rosso Numerato
    € 75,00 + Prevendita € 11,25
  • Primo Anello Verde Numerato
    € 65,00 + Prevendita € 9,75
  • Primo Anello Blu Numerato
    € 65,00 + Prevendita € 9,75
  • Secondo Anello Verde Numerato
    € 55,00 + Prevendita € 8,25
  • Secondo Anello Blu Numerato
    € 55,00 + Prevendita € 8,25
  • Terzo Anello Rosso Numerato
    € 55,00 + Prevendita € 8,25
  • Terzo Anello Verde Numerato
    € 45,00 + Prevendita € 6,75
  • Terzo Anello Blu Numerato
    € 45,00 + Prevendita € 6,75
  • Prato Gold
    € 80,00 + Prevendita € 12,00
  • Prato
    € 75,00 + Prevendita € 11,25

Roma

  • Tribuna Monte Mario
    € 80,00 + Prevendita € 12,00
  • Distinti Nord Ovest
    € 65,00 + Prevendita € 9,75
  • Distinti Sud Ovest
    € 65,00 + Prevendita € 9,75
  • Curva Sud
    € 52,00 + Prevendita € 7,80

 

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Il Firenze Rocks 2019 è ancora lontano, ma la macchina organizzativa della rassegna toscana è già in azione e ha lanciato il primo grande annuncio: la prossima estate, nella giornata di domenica 16 giugno, infatti, presso la Visarno Arena si terrà l’unica data italiana dei Cure. La manifestazione, giunta alla terza edizione, si terrà tra il 13 e il 16 giugno 2019 e tutti gli altri nomi degli artisti che si alterneranno sul palco devono ancora essere svelati.

Mossi i primi passi in Inghilterra nel 1978, i Cure sono diventati una delle band più influenti e rappresentative della musica a livello mondiale, con oltre 1500 concerti e 13 album all’attivo. Il loro primo lavoro di studio, ‘Three Imaginary Boys‘, è datato 1979, mentre nel 2019 rilasceranno un nuovo disco del quale al momento non si conosce ancora il titolo.
A luglio 2018 la band capitanata dall’iconico Robert Smith è stata protagonista di un grande concerto a Londra, per celebrare 40 anni di carriera, al quale hanno presenziato oltre 65.000 persone. La formazione attuale vede schierati, oltre a Robert Smith (voce e chitarra), anche Simon Gallup (basso), Jason Cooper (batteria), Roger O’Donnell (tastiere) e Reeves Gabrels (chitarre).

I biglietti per l’evento saranno disponibili in anteprima tramite APP ufficiale di Firenze Rocks il 2 ottobre, mentre la prevendita generale aprirà ufficialmente il giorno successivo, 3 ottobre, a partire da mezzogiorno.

Programma Firenze Rocks 2019 – Unica data italiana dei Cure

13 giugno – Tba
14 giugno – Tba
15 giugno – Tba
16 giugno – The Cure + guests

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You know my name - Courtney Love (testo e video)

Anche nel 2018 si terrà il Rockin’ 1000, un evento musicale benefico di enorme portata che vedrà circa 1500 musicisti esibirsi sul palco dello Stadio Artemio Franchi di Firenze il prossimo 21 luglio. Il concerto, che rimetterà insieme la più grande rock band del mondo e avrà una scaletta composta da circa 18 brani iconici della Storia del Rock, avrà anche una ospite d’eccezione, ovvero l’artista americana Courtney Love. La leader delle Hole, accompagnata dal chitarrista Tad Kubler, canterà due dei suoi più grandi successi – ‘Celebrity Skin‘ e ‘Malibu‘ – ed una cover speciale ancora ignota. A garantire la presenza della rocker è stata la Only The Brave Foundation, che ha partecipato all’organizzazione. Parte del ricavato sarà devoluta alla comunità di San Patrignano.

Courtney Love ha commentato così la sua imminente partecipazione al live: “La prima volta che ho visto il video di Rockin’1000, ho pensato: ‘Voglio farlo! E’ stato incredibile vedere e ascoltare migliaia di musicisti in connessione con il pubblico con questa modalità così aperta e transculturale. Mi ha ricordato la prima scena punk, dove c’era una community incentrata sulla diversità e l’accettazione. Dopo aver saputo dell’impegno di Rockin’1000 e Only the Brave Foundation verso San Patrignano, realtà che combatte le dipendenze e l’esclusione sociale, ho deciso che dovevo farne parte.

Il Rockin’1000 si è svolto per la prima volta nel 2015, quando circa 1000 musicisti si sono riuniti a Cesena per suonare ‘Learn to Fly’ dei Foo Fighters e convincere la band ad esibirsi in città. Il video della performance è diventato virale (con circa 44 milioni di visualizzazioni) e l’obiettivo è stato raggiunto: la band di Dave Grohl ha accettato l’invito un anno più tardi.

Per l’edizione That’s Live 2018 la call per i musicisti è ancora aperta: batteristi, chitarristi, cantanti, bassisti, percussionisti e fiati potranno candidarsi sul sito del Rockin’ 1000 compilando l’apposito form e per farlo avranno tempo fino al 30 giugno 2018.

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Un cantautore tra i più straordinari nel panorama musicale italiano ha incantato i presenti al Circolo Il Progresso durante una data del tour "Le promesse del mondo"

Flavio Giurato è un cultore della parola, dell’espressione vocale, è uno di quelli che ascolti incantato perchè sono in grado di mettere in versi e musica le varie sfaccettature del mondo, le idiosincrasie dell’essere umano e le storture di una società spesso troppo incoerente, capace solo di far promesse come spot pubblicitari, per poi puntualmente disattenderle con una realtà avvilente: con “Le promesse del mondo” è riuscito nell’impresa di creare un concept sul tema delle migrazioni e lo ha fatto mescolando dialetti e lingue, in un meltin’ pot straordinario, per giunta di una lucidà impressionante.

La sua capacità di tratteggiare storie, punteggiare ritratti (“La scomparsa di Majorana”, altro assoluto gioiello), mettere sul tavolo sensazioni ed emozioni spesso nascoste e non comuni (“Digos” è un brano che forse solo Giurato era in grado di scrivere), ci dimostrano come lo sguardo di Flavio Giurato sia essenziale per la musica italiana, di ieri e di oggi: già, perchè poi arrivano anche brani ormai classici come “Praga” e quella “Il tuffatore” che è probabilmente una delle più belle canzoni italiane degli ultimi trent’anni, una poesia della durata di due minuti appena, ma capace di colpire al cuore, spiegando meglio di un trattato il concetto di leggiadria e di resurrezione in un solo verso: “Vorrei essere un tuffatore, per rinascere ogni volta dall’acqua all’aria”.

Capolavoro assoluto. E noi che eravamo lì, nella sala colma del Circolo Il Progresso di Firenze, ci siamo trovati di fronte un poeta, un uomo sferzato dalla vita (e anche un po’ malconcio per un infortunio ad un piede), ma di cui sentiamo ancora bisogno: semplicemente grazie per le parole Maestro Giurato.

FLAVIO GIURATO Setlist @ Circolo Arci Il Progresso (Firenze 26/04/18)

Soundcheck

Le promesse del mondo

Ponte Salario

Digos

I lupi

In mezzo al cammino

Centocelle

Marco e Monica

La scomparsa di Majorana

Mauro

Il rondone

Marcia nuziale

Il coro dei ragazzi

 

Praga

Agua mineral

Il tuffatore

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Stanno girando l’Italia in questi giorni, ma i Maneskin proseguiranno la loro attività live anche il prossimo autunno. La band romana, rivelazione dell’ultima edizione di X Factor, sta registrando sold-out con alcuni mesi di anticipo con nuove date che si aggiungono al calendario settimana dopo settimana. Alle tappe già confermate ne sono state affiancate altre nelle stesse città e gli annunci più recenti corrispondono a Milano – con il terzo appuntamento programmato per il 20 novembre 2018 al Fabrique – e a Firenze, che raddoppia il 14 novembre all’Obihall.

La formazione dei Maneskin vede schierati Damiano David alla voce, Victoria De Angelis al basso, Thomas Raggi alla chitarra e Ethan Torchio alla batteria.
Lanciati dal giudice Manuel Agnelli e dal successo del brano ‘Chosen‘, si sono classificati secondi ma sono considerati i vincitori morali dell’edizione 2017 di X Factor. Il gruppo lo scorso 23 marzo ha rilasciato il video clip ufficiale di un nuovo singolo cantato in lingua italiana ed intitolato Morirò da re. Prima dell’autunno verrà dato alle stampe anche il loro primo album di inediti, che nel corso della seconda tranche del tour (prevista per novembre e dicembre) verrà presentato live al pubblico. I biglietti per tutti gli show sono disponibili in prevendita presso i circuiti autorizzati (quelli per le nuove tappe sono già acquistabili online e saranno disponibili anche presso i punti vendita a partire dal 21 aprile 2018).

Maneskin – Tour 2018 – Date autunnali

10 novembre 2018, Senigallia (Ancona) – Mamamia – DATA ZERO
14 novembre 2018, Firenze – Obihall – NUOVA DATA
15 novembre 2018, Padova – Gran Teatro Geox
17 novembre 2018, Bologna – Estragon – SOLD OUT
18 novembre 2018, Bologna – Estragon
23 novembre 2018, Milano – Fabrique – SOLD OUT
24 novembre 2018, Milano – Fabrique – SOLD OUT
30 novembre 2018, Bari – Demode’
1 dicembre 2018, Napoli – Casa della Musica
6 dicembre 2018, Brescia – Gran Teatro Morato
9 dicembre 2018, Venaria (Torino) – Teatro della Concordia
12 dicembre 2018, Firenze – Obihall – SOLD OUT
14 dicembre 2018, Roma – Atlantico
15 dicembre 2018, Roma – Atlantico – SOLD OUT
20 dicembre 2018, Milano – Fabrique – NUOVA DATA

La band di Francesco Bianconi ha incantato un Obihall stracolmo con i brani dell'ultimo lavoro "L'amore e la violenza vol.2" e alcuni grandi classici

Baustelle

Un piccolo bignami sull’amore, quando ormai si è tutti stanchi di sentirne parlare: un trattato in musica su cosa significa essere adolescenti, poi uomini innamorati e poi abbandonati, o che riescono ad abbandonare. Due ore in compagnia di qualche spettro di ex ragazze, mentre si è abbracciati alla nuova (ragazza). Il tutto con una leggerezza e una magnificenza pop a cui solo i Baustelle ci hanno abituato negli ultimi anni in Italia, diventando una band capace di coniugare eleganza e oscenità come nessun altro.

Da “Violenza”, passando per “A proposito di lei”, “Lei malgrado te” e ovviamente “Veronica, n.2” un Francesco Bianconi in forma smagliante e ormai perfettamente a suo agio anche nel suo ruolo di modello per Gucci dalle camicie sgargianti, ha ammaliato una platea composta da persone di ogni età, a dimostrazione di quanto sia trasversale il pubblico dei Baustelle.

Ovviamente i maggiori boati sono stati riservati ai vecchi brani ed è piacevole constatare che i pezzi già de “L’amore e la violenza vol.1” siano diventati degli istant classics: “Il vangelo di Giovanni”, piuttosto che “La vita” o “Amanda Lear” sono già impresse nelle menti di tutti.

Stanchi di parlare d’amore i Baustelle regalano alla platea anche “Il liberismo ha i giorni contati” e “I provinciali”, mentre nei bis spicca l’omaggio a Federico Fiumani, uno dei loro mentori, con una godibilissima versione di “Valentina”, brano dei Diaframma tratto da “Camminando sul lato selvaggio”.

Insomma i Baustelle arrivano violentemente al cuore di tutti e fondamentalmente ci pongono una domanda che già qualcuno si faceva negli anni ’90: è necessario per forza parlare d’amore? E nel caso di risposta affermativa, come sembra, c’è solo una cosa che è richiesta: farlo con stile.

BAUSTELLE SETLIST @ Obihall (Firenze 16/04/18)

Violenza

Lei malgrado te

Amanda Lear

Veronica, n.2

A proposito di lei

L’amore è negativo

Il vangelo di Giovanni

Tazebao

Baby

Jesse James e Billy Kid

Perdere Giovanna

La vita

Nessuno

Il liberismo ha i giorni contati

Monumentale

I provinciali

 

Valentina (Diaframma cover)

Gomma

La guerra è finita

La canzone del riformatorio

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I Ministri con "Fidatevi" pongono l'accento sulle insicurezze e sul bisogno dei rapporti umani in una società sempre più "a misura di consumatore". Il 5 aprile partirà il loro nuovo tour dall'Estragon di Bologna, ne abbiamo parlato con il chitarrista e autore dei testi Federico Dragogna.

A tre anni di distanza dal precedente “Cultura Generale” i Ministri, trio milanese composto da Federico Dragogna (chitarra, cori, testi), Davide “Divi” Autelitano (basso, voce) e Michele Esposito (batteria), sono tornati sulle scene con un disco dal titolo ambizioso, “Fidatevi”.
In un momento storico in cui la fiducia è merce rarissima, farne il tratto distintivo di un intero disco può apparire come un’operazione rischiosa, ma in realtà i Ministri, più che “chiedere la fiducia” a scatola chiusa, decidono di raccontare la loro intimità, come forse mai prima, riuscendo ad intercettare anche le paure e le insicurezze di un’intera generazione, quella di 30/35enni, a cui la fiducia sta venendo meno, come buona parte dei propri punti di riferimento.
Ne ho parlato con Federico Dragogna, chitarrista e autore dei testi dei Ministri, che in questo momento si stanno preparando per l’inizio del tour (prima data 5 aprile all’Estragon di Bologna).

Ciao Fede, “Fidatevi” è forse il disco più personale dei Ministri, quello in cui si parla di più di interiorità, dei propri spettri interiori e delle proprie insicurezze
e che poi però si rivolge al di fuori, “agli altri”, da guardare per rubargli un po’ di certezze, come in “Tra le vite degli altri”…ti sembra una giusta descrizione?

“Ciao, sì ti direi che se uno scrive nella vita questi cambiamenti anche nella scrittura rappresentino il fatto che stai davvero continuando a scrivere davvero e che non sei diventato una cosa di genere: è bello invece che uno a 23 anni scriva in un certo modo perchè pensa certe cose e a 35 in un altro diverso, sarebbe preoccupante se a 23 anni uno vedesse già le cose come un trentacinquenne e poi magari a 35 anni volesse vederle e descriverle come un ventritreenne. Mi viene da dirti che erano personali anche prima le cose che scrivevo, ma c’era un po’ meno persona: la personalità veniva fuori più per differenza dal “fuori”, dagli altri, piuttosto che affermando qualcosa. Quando attacchi ciò che è altro da te lo fai per definire la tua identità, alla fine anche il web è basato su questo principio, spesso coinvolgendo anche persone che il 23 anni li hanno passati da un pezzo in questo schema. A volte si odia qualcosa solo per far capire agli altri chi si è, senza però sostenere qualcos’altro. Si combattono prima magari guerre “esteriori” per poi arrivare, come in questo disco, a combattere quelle interiori. Poi magari dal prossimo disco, il giorno in cui diventeremo compiutamente grandi, non avremo più il problema del mutamento, saremo qualcos’altro e non dovremo più combattere nessun tipo di guerra, nè esteriore nè interiore.”

Come si può definire oggi, nel 2018, il concetto di “Fiducia”, dato che sembriamo tutti, soprattutto la nostra generazione di trenta/trentacinquenni, avere sempre meno appigli a cui rivolgerci?

Io credo che a un certo punto quando hanno iniziato a crollare le ideologie la confusione tra bene e male sia stata accettata come un dato di fatto e i valori hanno iniziato ad essere affrontati in modo ironico, mentre i controvalori come il sesso e la cocaina e così via sono diventati qualcosa di cui cantare: non lo dico però in un senso moraleggiante, semplicemente nel momento in cui mancano delle sicurezze accade questo. Non è che i nostri genitori avessero garanzie maggiori, semplicemente alla nostra età avevano ideali a più lunga scadenza rispetto ai nostri, potevano permettersi progetti a lungo termine, era il mondo ideologico di prima. Secondo me però non è detto che fosse necessariamente meglio. Noi come band, fin da quando abbiamo iniziato, abbiamo affrontato questa precarietà in tutto, oserei dire che è molto nietzschiano avere sempre intorno il caos ed è anche una spinta vitale, sarebbe anacronistico lottare per tornare ad avere, per dire, la pensione come i nostri genitori o nonni. Lo trovo triste, però resta il fatto che perdere i valori, i motivi per cui stare insieme è pericoloso: se ci togliamo del tutto la nostra parte sociale diventiamo davvero una puntata di Black Mirror.

Anche i social portano poi all’individualismo esasperato che stiamo vivendo adesso: tutti noi abbiamo la nostra personale verità da condividere, no?

“Certo, i social secondo me sono un po’ un incidente di percorso: nascono come una cosa bella per tenersi in contatto solo che poi si è scoperto che se dai agli uomini la possibilità di scagliarsi contro gli altri senza incorrere in conseguenze, quelli ci provano e qualcuno ci rimane invischiato. Penso che il punto cardine di tutto comunque sia il bisogno di stare insieme, il punto è che cosa lo muove e cosa lo muoverà: se lo muove solo il fatto di trovarsi un posto per consumare certi servizi è troppo poco. Dopo un po’ ci romperemo le palle, infatti credo che parte dei cervelloni delle grandi aziende mondiali cerchino di darci ciò che ci serve a casa, da Amazon a Netflix.”

Infatti va quasi di moda non uscire più di casa…

“Sì, ma anche questa è più una conseguenza, cioè questi colossi arrivano e ti dicono “ehi cittadino, non hai più nessun vero motivo per uscire ed andare a beccare gli altri? Ok, stai a casa, tanto hai tutto.” Ormai vediamo anche le ragioni per cui vivere come un servizio, dobbiamo non accontentarci di questo.”

Questo è un disco molto generazionale, mi riferisco a canzoni come “Due desideri su tre” piuttosto che la stessa “Fidatevi”, te ne rendevi conto mentre lo scrivevi?

“Dentro questo disco ci sono storie di altre persone, per esempio “Fidatevi”: ci sono alcuni pezzi che sono scrittura più nel senso adolescenziale del termine, nel senso di un’autoanalisi, come “Spettri” o “Crateri”, che è proprio una liberazione. Mentre nei due pezzi che hai citato racconto storie di altri, è il mio punto di vista su un’altra persona. Quando diventi musicista o racconti di te e della tua vita o racconti quella di qualcuno che non è musicista, il mondo che ti interessa è quello diverso da te perchè scandito da ritmi e giornate diverse, quello dei miei amici, di mio fratello per esempio. In ogni caso la situazione generazionale ed economica non cambia, in linea di massima.
Ad esempio “Nella battaglia” nasce dalla situazione che si crea nella metro affollata alle 8,30 al mattino: in quel periodo stavo producendo un disco e per un dato periodo appunto prendevo la metro a quell’ora e mi ritrovavo con chi normalmente lo fa tutti i giorni tutto l’anno. Mentre io sapevo che la mia era una situazione temporanea e poi sarei tornato ad altri ritmi, mi sono immedesimato in chi invece lo fa quotidianamente, senza una “scadenza”. Mi ci sono messo tante volte in chi fa un lavoro più “normale”, con ritmi da ufficio, secondo me ha anche lati molto belli e, per testimonianza diretta, ti posso dire che tanti musicisti sono tentati di passare a quel tipo di vita, per una questione di sicurezze, di ritmi meno serrati, una maggiore routine. Non è detto che la vita tutta sregolata sia figa per forza, dipende da che carattera hai. Dall’altra parte invece delle volte non ti rendi conto che dovresti staccare quando ti sei messo in un lavoro di merda, che non ti soddisfa, ma è difficile farlo perchè perdere le sicurezze, anche economiche, è rischioso per tutti.”

All’interno dei Ministri, tra voi tre, quanto è importante la fiducia l’uno nell’altro? Penso sempre al fatto che Davide canta parole che non ha scritto lui in molti casi, questo è un grande segno di fiducia.

“Tra noi la fiducia è un qualcosa che ci tiene insieme in un senso molto forte, noi siamo amici fin da quando eravamo ragazzi, però al di là di questo i Ministri sono proprio come un equipaggio di una barca che sta facendo una mega traversata oceanica: ognuno ha il suo ruolo e fa quello che fa sicuro che gli altri faranno il loro per far viaggiare la barca al massimo. Lo scrivere e poi Divi che canta, anche se in questo disco ha scritto anche due pezzi (“Tra le vite degli altri” e “Dio da scegliere”), crea tra noi un rapporto particolare: è un discorso tra due amici ma che va ad un livello anche superiore alla normale amicizia, a volte abbiamo anche usato i pezzi per dirci delle cose tra noi, in questo disco meno, in altri dischi di più. Poi ormai questo ci sembra normale e scrivo canzoni che si prestano bene alla sua voce, mentre con la mia dovrebbero avere una metrica totalmente diversa, tra cui praticamente tutte quelle di questo disco. Ormai abbiamo una sinergia iperconsolidata.”

Il disco inizia con i versi “E’ una questione di gusti, che ci spinge in avanti”, come sono cambiati e come si sono evoluti i gusti musicali dei Ministri in questi dodici anni di carriera?
Aggiungo che la critica e il pubblico hanno detto che “Fidatevi” somiglia ai vostri esordi…io direi che non è così.

“Infatti non è assolutamente così, si legge tutto e il contrario di tutto: il problema della rete è anche che si cercano di consumare e giudicare le cose ipervelocemente. Non si può recensire un disco dopo un giorno che è uscito, con le canzoni ci devi vivere, ci devi passare delle esperienze, almeno con le nostre, non sono canzoni da sentire quando vai a fare la spesa. Non andrei a una festa dicendo “ehi adesso vi faccio sentire questa che spacca” e metto su “Crateri”.
Ci sono tante chitarre nel disco e semplicemente questo oggi fa strano.
Per quanto riguarda i miei gusti musicali, essendoci già troppe chitarre nella mia vita con i Ministri si sono rivolti verso cose dove di chitarre ce ne erano sempre meno, come produttore poi in realtà ho fatto tante cose diverse. Devo dire che molti degli arrangiamenti che ci sono in questo disco sono cose che abbiamo dentro da sempre e sono un nostro dna di partenza, che significano ancora tantissimo per me. I gusti sono in realtà dovuti a una sincerità che abbiamo con noi stessi: a noi piace fare questo nella vita, al di là della risposta che può avere.
Però la risposta a questa domanda può variare un sacco da persona a persona.”

Proprio riguardo al fare ciò che vi piace senza guardare a come siete percepiti: voi avete sempre affrontato un vostro percorso musicale che non ha mai guardato troppo a “cosa funziona”, tu lo hai affrontato in alcuni casi anche nelle vesti di produttore: a parte rari casi, ho l’impressione che la musica italiana di un certo circuito si stia sempre più omologando a certi standard, certi meccanismi ricorrenti. Secondo te perchè succede questo e pochi hanno il coraggio di uscire dagli schemi? E’ mancanza di talento o semplicemente è bello stare nella propria “comfort zone”?

“Io credo sia un normale fenomeno biologico della musica il fatto che siano funzionate delle cose con un certo sound e si sia creata una certa onda che adesso si sta cavalcando, quando poi si esaurirà ne verrà fuori un’altra diversa.
L’unica differenza rispetto a prima è che prima si divideva il mondo in mainstream ed indie, ora questo gioco è saltato perchè anche nel mainstream ci sono cose che sono venute dal nostro mondo, quindi è tutto un po’ più confuso.
Credo che il fatto che le cose grosse pop vengano dal mondo “indie” sia bello, vuol dire che siamo gli unici fornitori di entrambi i mondi, diciamo. Basta continuare ad alimentare entrambi questi mondi così da mantenere un certo grado di biodiversità e permettere all’ascoltatore di scegliere tra un po’ di tutto.
Poi credo sempre che chi ha talento verrà fuori, magari in ritardo perchè ha pochi mezzi ma chi vale prima o poi si nota.”

In tour porterete con voi Anthony Sasso come quarto “ministro”, come è nata la scelta di coinvolgerlo e come vi state preparando al tour, che tipo di set sarà?

“Volevamo rendere il disco come si deve e non volevamo usare sequenze, perchè siamo allergici diciamo, per cui abbiamo cercato una persona che facesse al caso nostro. Cerchiamo sempre di trovare degli artisti che ci aiutano, prima c’era Effe Punto, che adesso è in giro con cose sue, adesso avremo ancora con noi, come nello scorso tour, Marco Ulcigrai de Il Triangolo e in più si è aggiunto Anthony, che abbiamo conosciuto con gli Anthony Laszlo quando ci ha aperto un live: condividevamo con lui una serie di visioni e lo abbiamo quindi tirato in mezzo alla nostra grande famiglia. Per quanto riguarda il tour, lo stiamo provando in questi giorni: è un concerto bello denso, molto elettrico, molto potente e molto impegnativo. Raccoglie tante delle cose che ci siamo detti in questa intervista. La potenza di fuoco è molto grossa e certi pezzi hanno tutta l’ampiezza che necessitavano. Siamo molto contenti.”

Appuntamento dunque il 5 aprile per la prima data live del “Fidatevi Tour” all’Estragon di Bologna.

Queste tutte le date ad oggi in programma del “Fidatevi Tour” dei Ministri:

5 APRILE – BOLOGNA – ESTRAGON

6 APRILE – PADOVA – GRAN TEATRO GEOX

9 APRILE – MILANO – ALCATRAZ

12 APRILE – TRENTO – SANBA’POLIS

14 APRILE – ROMA – ATLANTICO LIVE

19 APRILE – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA

20 APRILE – NONANTOLA (MO) – VOX CLUB

24 APRILE – FIRENZE – OBIHALL

27 APRILE – MOLFETTA (BA) – EREMO CLUB

28 APRILE – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA

30 APRILE – PERUGIA – AFTERLIFE LIVE CLUB

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La cantautrice newyorkese sarà in Italia a partire da sabato 24 marzo per le date del tour di "Damned Devotion"

Dopo la straordinaria performance che l’ha vista protagonista nella puntata di Ossigeno, programma condotto da Manuel Agnelli su Raitre, lo scorso 22 febbraio, Joan Wasser, meglio nota come Joan as a police woman, tornerà in Italia per portarci le sonorità del nuovo acclamatissimo lavoro “Damned Devotion” a partire dal prossimo sabato 24 marzo.

“Damned Devotion” torna su sentieri già battuti dalla Wasser fin dai suoi esordi, confermando la sua anima straordinaria, capace di disegnare paesaggi inquieti eppure pieni di passione, cesellando anche i silenzi e le pause con una ricchezza di significati che solo una cantautrice straordinaria come lei è in grado di creare.

“Questo disco è più scuro e riflessivo – dice Joan Wasser – e il titolo è certamente drammatico e rimanda a un tema a cui ho pensato per tutta la mia vita: com’è possibile vivere una vita devota senza diventare pazzo o perdere la testa?”.

Multistrumentista newyorkese originale e stravagante, Joan As Police Woman ha collaborato con artisti del calibro di Elton John, Lou Reed, Nick Cave, Rufus Wainwright, Antony Hegarty, Sparklehorse, Sufjan Stevens, John Cale: si tratta insomma di una delle ultime anime di quella scena newyorkese che ha rivoluzionato un’epoca dal punto di vista musicale e non solo.

Questi i dettagli delle date italiane di Joan as a Police Woman:

Sabato 24 marzo 2018 – MARGHERA (VE) – ARGO 16, Via delle Industrie, 27/5

Apertura porte ore: 21.30 – inizio concerto ore: 22.30

Prezzo del biglietto: 15 € + d.p.

Biglietti in vendita su Mailticket

Domenica 25 marzo 2018 – FIRENZE – VIPER, Via Pistoiese 309/4

Apertura porte ore: 20.30 – inizio concerto ore: 21.30

Prezzo del biglietto: 20 € + d.p.

Biglietti in vendita su Ticketone e Box Office Toscana

Martedì 27 marzo 2018 – MILANO – SALUMERIA DELLA MUSICA, Via Pasinetti,  4

Apertura porte ore: 20.30 – inizio concerto ore: 21.30

Prezzo del biglietto: 18 € + d.p., 22 € in cassa il giorno del concerto

Biglietti in vendita su Mailticket

Mercoledì 28 marzo 2018 – ROMA – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA Sala Petrassi, Via Pietro de Coubertin, 30

Apertura porte ore: 21.30 – inizio concerto ore: 21.00

Prezzo del biglietto: 19,50 € + d.p.

I biglietti sono disponibili sui circuiti online di Ticketone, Mailticket e Box Office Toscana.