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Claudio Baglioni

Claudio Baglioni

Si è concluso venerdì 26 aprile al Mandela Forum di Firenze l’ultimo tour di Claudio Baglioni, “Al Centro“.
Un vero trionfo: 410.000 spettatori (record di incassi), 50 date nelle più importanti arene indoor d’Italia, 3 rivoluzionari live all’Arena di Verona.
50 spettacoli dal vivo per celebrare i 50 anni di carriera di uno dei più grandi protagonisti della storia della musica italiana.
Il tour, partito da Firenze lo scorso ottobre, è stato premiato come “BestShow 2018” dalla rivista Sound&Lite.

Un titolo “Al Centro” non casuale: il palco sistemato al centro, con il pubblico disposto a 360 gradi. Un viaggio a ritroso di mezzo secolo per ripercorrere i più grandi successi dell’artista, per la prima volta in ordine cronologico.

50 anni di musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Una carriera unica e irripetibile. Claudio Baglioni: musicista, autore, interprete che è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra. Un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz. Un artista rivoluzionario – il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1991, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle arene – in ambito musicale, sociale e televisivo.

©_ANGELO_TRANI
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Uno spettacolo rotondo, pieno, circolare, ampio e avvolgente come un abbraccio caldo e affettuoso.
Un evento unico: dopo cinquant’anni di carriera Claudio Baglioni dona al suo pubblico e alla città di Verona un’altra “prima volta”.
È la prima volta infatti che, in epoca moderna, il palco di uno spettacolo (di un qualunque spettacolo, non parliamo solo di musica pop) è collocato al centro dell’anfiteatro scaligero, per consentire al pubblico una visione ottimale da ogni punto di esso, e tutte le gradinate sono fruibili per una visione e un ascolto totale, a 360°. In più, per la prima volta nella storia di questo edificio romano che risale al I secolo d.C., tutti i posti a sedere sono numerati fino all’ultimo ordine, raggiungendo la capienza totale di 17000 persone, cosa mai accaduta prima per un concerto in questo spazio.
Del resto, quello che è partito venerdì 14 settembre da Verona è un tour importante che è stato ideato per celebrare una ricorrenza altrettanto importante e “rotonda” appunto, quella dei 50 anni di Musica del cantautore romano.
L’inizio del tour “AL CENTRO” (tutto maiuscolo) è di quelli col botto, e lascia tutti a bocca aperta: l’impatto visivo di un anello di braccia, di mani, di bocche che cantano in coro, di capelli che si muovono a tempo, di torce del telefonino che s’accendono creando morbide onde luccicanti (che un tempo erano fatte di accendini), di corpi che saltano in piedi all’unisono senza bisogno di un comando se non quello che parte dal cuore, è sensazionale.

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Poi, l’occhio cade – non a caso – proprio al centro, e lì c’è lui, il protagonista, il capitano coraggioso che sale sul palco e per tutto il concerto girerà su se stesso offrendosi da tutti i lati del palco al suo pubblico, in un continuo scambio di emozioni e di sguardi. E’ come una sorta di viaggio, quello che ci apprestiamo a vivere durante tutto il concerto.

È il racconto di una vita, la sua ma anche la nostra, quella di milioni di italiani che da cinquant’anni hanno fatto della sua musica la colonna sonora dei loro piccoli grandi amori, delle loro solitudini, dei loro dolori e dei loro sogni. E come in ogni viaggio si parte con una valigia, e anche Claudio Baglioni si porta appresso la sua, che in queste sere decide di aprire per condividerne il contenuto con chi ha voglia di ascoltare. E, stando ai numeri di queste serate, pare proprio che siamo e saremo in tanti.

Il cantautore, arrivato con la sua voce e la sua alta e snella figura a scuotere valigie e cuori (e pure i nostri cassetti di ricordi ), ancora una volta – come se dopo 50 anni ce ne fosse ancora bisogno – sfida la sorte e l’anagrafe cimentandosi in uno show di proporzioni eccezionali. È uno spettacolo che oltre alla musica coinvolge tutte le arti: dalla danza al teatro, dalla scenografia al design e alla moda, attraverso “quadri” luminosi e colorati, architetture di corpi, sculture umane e prove di equilibrismo, arte circense e mimo di grande bellezza e suggestione. Uno show davvero entusiasmante, imperdibile a nostro avviso, completo e ricco, in cui le canzoni “prendono vita” grazie alla presenza sul palco di più di cento figuranti tra attori, ballerini e artisti del circo, per la regia di Giuliano Peparini, regista teatrale e coreografo romano.

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Più di tre ore e un quarto ininterrotte per la bellezza di 34 canzoni, proposte per la prima volta dal vivo in ordine rigorosamente cronologico (più due intermezzi di grande intensità al piano solo del maestro Walter Savelli che permettono fra l’altro di riportare un po’ d’ordine e tranquillità nel subbuglio emotivo che “le canzoni della nostra vita” hanno creato nel pubblico, e al cantautore di cambiarsi d’abito, apparendo sempre elgantissimo nei completi pensati per lui da Ermanno Scervino), sono una bella prova per qualunque artista. Sono tutti brani che lo stesso Baglioni identifica come “pilastri” della propia carriera artistica, che oramai fanno parte dell’immaginario comune; sono quelli che hanno permesso al suo pubblico di crescere con lui, di volergli bene, che sono amati da almeno tre generazioni, che ti scopri a cantare anche se non sapevi di conoscere tutte le parole, e che qualunque italiano, anche se non è fan di Claudio, sa e ha cantato magari sotto la doccia almeno una volta.

E allora è un canto corale, un’esplosione di emozioni, e gli si perdona pure qualche piccola caduta di tono, qualche inevitabile sbavatura, qualche fiato rotto in tre ore e venti (minuto più, minuto meno) di concerto, dopo mezzo secolo di concerti. Perchè quello che conta davvero è la forza di un artista che ha l’entusiasmo e il coraggio di rivoluzionare tutto ancora una volta, anche (e soprattutto) dopo appunto cinquant’anni.

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Le canzoni sono tutte riarrangiate e riadattate per un tipo di interpretazione così “interattiva”, grazie al talento in primis di Paolo Gianolio, chitarrista e storico collaboratore di Baglioni, e degli altri 20 musicisti sul palco. Tra essi vi sono due quartetti d’archi e un quartetto di fiati, che rendono molto interessanti i nuovi arrangiamenti, e una doppia sezione ritmica a dare corpo notevole ai brani. Alcune tra le canzoni più note vengono piuttosto stravolte nell’arrangiamento, e in particolare risultano davvero ben riusciti, fra gli altri, i duetti con le 5 splendide e bravissime coriste che si alternano in Con tutto l’amore che posso, il tango di Poster, l’intimismo di Solo sostenuto dai fiati sul finale, il rock possente di Via,  le doppie percussioni ad accompagnare I vecchi, e infine il pianoforte solitario in Tutti qui, brano su cui nella serata d’esordio s’è riversato come “un battesimo” a detta dello stesso Baglioni un improvviso acquazzone che ha interrotto inevitabilmente il concerto prima del gran finale, affidato nelle sere seguenti a Con voi, splendido omaggio al pubblico e ultimo brano in scaletta, con palloncini che prendono il volo e ringraziamenti dovuti, tra gli applausi interminabili, a tutta la troupe e ai meravigliosi musicisti.

Appaino poi molto belle e particolarmente significative le coreografie di W l’Inghilterra (con i ballerini in kilt e bombetta), il divertente e caotico “mercatino” di Porta Portese, la gabbia di luci al neon creata intorno allo stesso Baglioni in Io me ne andrei, lo “spogliarello” di Un pò di più da parte di una ventina di splendide ballerine e quello dei ballerini a torso nudo in Via, l’atmosfera circense stralunata e i numeri acrobatici in Notte di note, note di notte con un eccezionale funambolo, e la dolce danza de Le ragazze dell’est.
Uno spettacolo a tutto tondo che davvero ci sentiamo di consigliare di non perdere a chi ama la musica italiana e desidera vivere una serata all’insegna dello stupore e delle emozioni che certe canzoni senza età ancora sono in grado di regalare.

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Dopo la tre giorni veronese (lo show è all’Arena dal 14 al 16 settembre) il tour farà tappa nei palazzetti e nelle arene indoor di tutta Italia e in un paio di occasioni anche all’estero. I concerti avranno sempre la formula del palco centrale, esperienza non nuova per Baglioni del resto (il suo primo concerto con il palco al centro fu allo stadio Flaminio di Roma nel lontano 1991). Il tour “AL CENTRO” sarà diviso in due parti, la prima da metà ottobre a fine novembre, e la seconda dopo il festival di Sanremo, nei mesi di marzo e aprile 2019.

“L’impegno (e l’ideale) di un artista è quello di battere le strade del suo mondo espressivo, tutte le conosciute e, ancor più, quelle sconosciute. Andare in avanscoperta, aprire nuovi sentieri, anche a costo di ritrovarsi in un vicolo cieco. Ma questo deve fare, rischiando pure di dispiacere, di sbagliare. Deve saper mettere in palio la fama che ha guadagnato, la fortuna che ha avuto.” scriveva in una lettera ai propri fans Claudio Baglioni nel 1998, e noi anche vent’anni esatti dopo possiamo dire che, ancora una volta, quella sfida è stata vinta da colui che per tutta la sua (e spesso anche la nostra) vita ha messo “al centro” sempre, e comunque, la Musica.

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Foto ufficiali: Angelo Trani 
Si ringraziano F&P Group e Paroleedintorni per la cortesia e la disponibilità

Scaletta Arena di Verona 14-15-16.09.2018

    1. Questo piccolo grande amore
    2. Porta Portese
    3. Quanto ti voglio
    4. Con tutto l’amore che posso
    5. Amore bello
    6. W l’Inghilterra
    7. Io me ne andrei
    8. E tu
    9. Poster
    10. Sabato pomeriggio
    11. Quante volte
    12. Solo
    13. Un po’ di più
    14. E tu come stai?
    15. I vecchi
    16. Ragazze dell’Est
    17. Via

    Walter Savelli al piano

    1. Strada facendo
    2. Avrai
    3. Uomini persi
    4. Amori in corso
    5. Un nuovo giorno o un giorno nuovo
    6. Notte di note, note di notte
    7. E adesso la pubblicità
    8. La vita è adesso
    9. Mille giorni di te e di me
    10. Acqua dalla luna
    11. Noi no

    Walter Savelli al piano

    1. Io sono qui
    2. Le vie dei colori
    3. Cuore di aliante
    4. Son io
    5. Tutti qui
    6. Con voi

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Verona, 14.09.2018

 

E’ lo stesso Baglioni a rivelare le prime notizie sul suo tour AL CENTRO in partenza stasera dall’Arena di Verona con la prima di tre serate che si preannunciano eccezionali per molti motivi. Alcuni di questi li svela subito il cantautore che con questo show celebrerà i propri 50 anni di attività, ed in particolare tiene a raccontare che sarà la prima volta che l’Arena di Verona ospiterà un concerto con il palco al centro e il pubblico seduto tutto attorno, con tutte le gradinate numerate fino all’ultimo ordine.

L’Arena, da anfiteatro com’era stata concepita in origine, negli ultimi cent’anni infatti è stata snaturata diventando un teatro con il palco sempre posizionato sul fondo e buona parte delle gradinate vuote. Questo spettacolo utilizzerà invece tutto lo spazio a disposizione e il palco sarà perfettamente visibile da ogni punto della struttura che arriverà così a raggiungere una capienza di 17000 persone. Le prime tre sere, consecutive a Verona, avranno quindi un’affluenza totale di circa 50000 spettatori.

Claudio Baglioni, che già nel 1991 aveva realizzato il suo primo show con il palco centrale allo stadio Flaminio di Roma, ha voluto alla regia di questo suo nuovo progetto Giuliano Peparini, regista teatrale e coreografo romano, il quale, presente alla conferenza, racconta di essere cresciuto come “fan” di Baglioni e di aver voluto quindi creare uno show rivolto in particolar modo alle emozioni e alle storie del pubblico, inventando delle situazioni che si sviluppano come il viaggio di una vita che inizia con le valigie e porta…beh, questo lo scopriremo “strada facendo”!
Qualcuno in sala chiede se ci sarà presto un nuovo album e se il concerto avrà dei brani inediti; è lo stesso Baglioni che, dopo aver abilmente glissato, alla fine rivela di avere un disco in cantiere, vi sta lavorando con il maestro Celso Valli, ma per il momento è stato accantonato per lasciare il giusto spazio all’esperienza sanremese. Com’è noto infatti Baglioni è stato confermato alla direzione artistica e conduzione dell’edizione 2019 del Festival di Sanremo, per la quale sta pensando ad una piccola rivoluzione, e cioè la separazione delle serate dei “giovani” da quelle dei cosiddetti “big” per dedicare uno spazio più appropriato alle nuove proposte.

Ma la conferenza di oggi non è improntata sul festival bensì riguarda esclusivamente il tour, e Baglioni che, rilassato e sorridente nonchè molto loquace e chiacchierone, viene riportato in tema, e torna a raccontare alla folta platea di giornalisti (tra le fila vi sono le più famose ed autorevoli “penne” musicali che scrivono e scriveranno di questo tour nei più importanti quotidiani italiani e periodici del settore, nonché rappresentanti di emittenti radio e siti web di portata nazionale) che questo che sta per cominciare è un tour che si dividerà in due parti: la prima toccherà, dopo l’Arena scaligera, i palazzetti e le arene indoor delle più importanti città italiane, da Firenze a Roma, e poi Ancona, Milano, Bari, Bologna, Padova fra le altre, per concludersi a Torino al Pala Alpitour il 23 e 24 novembre; la seconda parte invece partirà il 16 marzo da Livorno (dopo l’impegno di Sanremo appunto) e farà tappa anche all’estero, a Bruxelles e Zurigo per poi concludersi nuovamente a Firenze il 24 aprile, anche se c’è già la richiesta di ritornare all’Arena per il gran finale. In totale, le date confermate a oggi sono 39 ma ci sembra di capire che si possa pensare anche ad una continuazione di questo tour anche oltre.

In questo show, dall’enorme produzione affidata a Friends&Partners, i numeri sono davvero eccezionali a cominciare dalle dimensioni del palco: 450 mq di palco su cui si muovono 8 pedane computerizzate. Vi saranno 22 musicisti che, spiega ancora Baglioni con una punta di orgoglio, sono tutti musicisti di altissimo livello, molti dei quali polistrumentisti e saranno “capitanati” dal suo storico collaboratore e arrangiatore Paolo Gianolio alla chitarra. Il cantautore parla di una vera e propria “fabbrica musicale”, composta anche da un quartetto di archi, un quartetto di fiati e due sezioni ritmiche, che si cimenteranno in 35 brani spesso totalmente riarrangiati e non sempre in chiave “pop”, pur mantenendo il carattere di “popolare” nel senso della fruibilità e della notorietà presso il pubblico.

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35 brani, dicevamo; 35 “pilastri” della carriera di Baglioni che, per la prima volta saranno interpretati dal vivo in ordine cronologico, andando così a ricostruire quel tessuto emozionale e quel dialogo con il pubblico e con l’immaginario collettivo che in 50 anni di musica non si è mai interrotto ed ha coinvolto almeno tre generazioni.
Sul palco vi saranno, oltre al cantautore che occuperà appunto il “centro” della scena, oltre 100 performer, tra cui 26 ballerini e artisti da circo, attori e giocolieri di fama internazionale, alcuni dei quali si sono perfezionati nelle più alte scuole estere e gli oltre 20 cambi d’abito avverranno in scena in quanto non vi sono quinte e tutto sarà visibile a tutti. Lo show è quindi teso a coinvolgere in un racconto di grande spessore musicale il pubblico presente tutte le sere, ma anche quello televisivo, in quanto sarà ripreso nella serata di sabato 15 settembre dalle telecamere Rai per la regia di Duccio Forzano e mandato in onda da Rai 1 in prima serata, e sarà uno spettacolo fuori dal comune anche per i palinsesti televisivi. Saranno infatti oltre tre ore di diretta, ampiamente annunciate da spot ricorrenti e da un video di grande impatto presentato su Rai 1 dopo il Tg delle 20 lo scorso 13 settembre, al quale hanno partecipato i volti più noti ed importanti del cinema italiano, da Diego Abbatantuono a Simona Cavallari, da Pierfrancesco Favino a Isabella Ferrari è ancora Claudia Gerini, Rocco Papaleo, Neri Marcorè e tantissimi altri ideato da Guido Tognetti per la regia di Gaetano Morbioli . Il video si basa su una inedita suite strumentale e corale composta da Baglioni proprio per questo tour e di questo progetto multimediale però lo stesso Baglioni  rivela sornione di essere stato all’oscuro, lasciandosi andare simpaticamente anche ad una battuta a sfondo umoristico-politico: “Del resto non sono il primo Claudio a cui vengono fatte delle cose a sua insaputa!”

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Insomma, quello che si racconta e che si concede alla curiosità dei giornalisti per un’ora e mezza circa in una sala cinematografica gremita di penne affamate di news, è un artista entusiasta, sereno, forte della propria maturità non solo artistica, che ama mettersi in gioco e che dopo mezzo secolo di grande carriera non s’é affatto stancato di salire su un palcoscenico a fare ciò che in fondo, dice, gli riesce meglio di qualunque altra cosa (abbassando momentaneamente i riflettori sull’evento Sanremo) e cioè suonare e cantare.

E quella che ci apprestiamo a vivere stasera e che vi racconteremo su questa testata nei prossimi giorni, siamo certi sarà un’altra grande emozionante serata, una nuova sfida che sarà sicuramente un evento di grande successo, l’inizio di un tour davvero importante.

Si ringrazia F&P per la cortese disponibilità e la gentilissima accoglienza.
Crediti fotografici: Angelo Trani

 

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Dopo il pieno di ascolti registrato nel corso dell’edizione 2018, Claudio Baglioni è stato riconfermato al timone del Festival di Sanremo anche per il 2019, sia come direttore artistico che come conduttore. Il cantante, però, ha fatto sapere che il meccanismo della gara della 69esima kermesse della città dei fiori verrà, almeno in parte, stravolto: se al centro rimarrà, come di consueto, la musica, la competizione canora tra giovani e veterani non verrà più marcatamente suddivisa come succedeva nelle precedenti edizioni. Dal prossimo anno, infatti, non assisteremo più all’assegnazione di due premi separati per Nuove Proposte e Big, ma entrambi gareggeranno nella stessa categoria contendendosi la vittoria ed il titolo.

All’interno della gara ufficiale, infatti, come lo stesso Baglioni ha annunciato, verranno ammessi solo due giovani emergenti, i quali saranno scelti nel corso di due prime serate e quattro preserali (Sanremo Giovani) che andranno in onda a dicembre su Rai 1. Soltanto i primi due classificati – tra i 24 selezionati – in questa sorta di pre-gara, dunque, approderanno ufficialmente sul palco dell’Ariston. In questo modo, Claudio Baglioni e il direttore di Rai 1, Angelo Teodoli, hanno fatto sapere di voler dare maggiore visibilità allo spazio dedicato ai giovani artisti, facendolo diventare ‘un evento a sé stante e una gara avvincente per investire nella musica italiana e nei suoi talenti‘.

Le date ufficiali sono state da poco annunciate: il Festival di Sanremo 2019 andrà in onda tra il 5 e il 9 febbraio 2019 in diretta dal palco del Teatro Ariston.

"Si forever, non ci lasceremo più ... "

Pino è, evento di questo 7 giugno 2018, riunisce insieme miti della musica italiana come Eros Ramazzotti, Jovanotti, De Gregori, Fiorella Mannoia, Irene Grandi, Paola Turci, Claudio Baglioni, James Senese, Enzo Avitabile, Raiz, Giuliano Sangiorgi, Massimo Ranieri, Elisa, Gianna Nannini, Giorgia, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni e tanti altri.. Con loro anche attori del calibro di Vincenzo Salemme, Edoardo Leo, Enzo De Caro (lo ricorderete come componente del trio insieme a Massimo Troisi e Lello Arena), Alessandro Siani e non solo.

Tutti insieme riuniti per il bene, quel bene che li ha legati un tempo, e li lega anche oggi, al poeta dei nostri tempi, l’indimenticato Pino Daniele.

Note e ricordi, video e momenti passati, ci accompagnano lungo questa serata che ha il sapore dell’amaro. Amaro, perchè abbiamo perso il nostro Pino, ma quello stesso amaro è anche misto alla gioia, che è insita nel poterlo festeggiare, ricordare, salutare e ognuno a modo proprio.

A calcare il palco, con parole di sincero affetto, ci sarà anche la giovane Sara Daniele, figlia del cantautore.

Un reinterpretare, quello che è accaduto all’interno del San Paolo di Napoli, a modo proprio ciò che questo grande artista, scomparso improvvisamente il 4 gennaio 2015, ci ha trasmetto con la sua arte.

Commozione e allegria han fatto da padrone durante questa serata/omaggio.

E si potrebbe dire che buona parte dell’Italia, non solo la sua amatissima Napoli, era presente all’appello.

Segno che nessuno ha intenzione di dimenticarlo!

Pino non morirà mai, anzi continuerà a vivere dentro tutti noi.

Vivrà dentro i ricordi di chi è cresciuto insieme alle sue melodie, vivrà nei cuori di tutti coloro che faranno della sua musica, e nostra eredità, un modo per poterlo ritrovare li, nelle sue parole, nelle sue note..

Vivrà nei napoletani, dint e vic e stà città .. in tutti noi. Sempre.

 

Si Ringrazia Parole&Dintorni, F&P.

Un vero Artista d’altronde, non muore mai !!

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La scorsa settimana durante la conferenza stampa di presentazione del Festival 2018 in cui sono stati svelati gli ultimi dettagli mancanti, Claudio Baglioni aveva glissato alla domanda su quali fossero gli ospiti previsti durante la sua edizione del Festival di Sanremo, con un simpatico “Io li confermo tutti, vediamo se lo confermano loro”.

Oggi invece, Tv Sorrisi e Canzoni ha rilasciato le prime conferme ufficiali: si tratta di due pilastri della discografia italiana degli ultimi anni, Laura Pausini e Biagio Antonacci. Sempre stando a quanto dichiarato dal settimanale la Pausini sarà ospiti della prima serata, e il direttore artistico Claudio Baglioni è pronto a duettare insieme ad entrambi i colleghi.

Molti altri sono i nomi che si rincorrono in rete di coloro che potrebbero salire sul palco dell’Ariston come ospiti durante questa 68esima edizione: Pezzali, Nek e Renga, attualmente impegnati in un progetto come trio e una tournée in tutta Italia, Renato Zero (che tra l’altro ha scritto uno dei brani che saranno contenuti nel nuovo album di Red Canzian),  J-Ax e Fedez, Gianni Morandi, fedele compagno di Claudio e reduce dalla pubblicazione del suo nuovo album, e Il Volo, che sarebbe stato dato per certo sempre dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.

Per quanto riguarda gli ospiti stranieri il direttore artistico è stato chiaro: coloro che accetteranno di essere presenti come ospiti dovranno rendere omaggio alla canzone italiana, e se dovessero accettare è la sorte che potrebbe toccare a grandi star come Liam Gallagher e Sting, che durante la conferenza sono stati indicati come papabili ma di cui non si hanno al momento ancora conferme.

Un Festival di Sanremo che si sta andando componendo giorno dopo giorno, tra le conferme di ospiti e l’annuncio della data di pubblicazione dei nuovi album dei giovani e dei big in gara, che in questi giorni sono alle prese con le prime prove con l’Orchestra della Rai.

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Messe da parte le feste natalizie e tolti gli addobbi e le luci che ci hanno accompagnato nel mese di dicembre è un altro l’appuntamento imperdibile che gli appassionati di musica italiana hanno segnato sul proprio calendario, ovvero la data di inizio del Festival di Sanremo, che per questo 2018 è fissata per il 6 di febbraio prossimo.

Con la conferenza che ha avuto luogo proprio ieri nella cittadina ligure, Claudio Baglioni ha confermato le voci che da tempo si rincorrevano in rete sulla presenza al suo fianco di Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino per la conduzione di questo Sanremo numero 68 che lo stesso cantautore ha dichiarato sarà “rivoluzionario“.

E qualche piccolo presagio di questa intenzione di mettere in scena uno spettacolo diverso dal solito l’avevamo già avuta quando Claudio Baglioni aveva dichiarato che nel suo Festival tutti i concorrenti sarebbero rimasti in gara sino all’ultima serata, togliendo quindi quel fastidioso problema delle eliminazioni che negli anni scorsi hanno fatto molto discutere a causa della sorte toccata ad alcuni grandi nomi.

Anche la massiccia presenza tra i cantanti in gara di artisti di un certo spessore ha contribuito a rendere questo Sanremo, ancor prima della partenza, un evento che sarà già per questo sicuramente diverso da quello degli scorsi anni; la prevalenza di artisti provenienti dai talent che ha fatto da padrone negli ultimi Festival ha lasciato spazio per questa edizione ai big della Musica Italiana, con alle spalle anni di carriera che si contenderanno il titolo di questa 68esima edizione di quella che resta per eccellenza la vetrina musicale più ambita per ogni artista.

Anche per quando riguarda la scelta degli ospiti stranieri Claudio Baglioni si è mostrato molto chiaro e deciso nelle intenzioni: “metto al centro la musica, gli ospiti stranieri? La regola d’ingaggio è che rendano omaggio alla canzone italiana”. Le voci che sembravano dare per certi Laura Pausini, Liam Gallagher e e Sting hanno trovato conferma nelle parole di Baglioni che in conferenza ha scherzato sull’argomento con un “Io li confermo tutti, vediamo se lo confermano loro”!

Durante la conferenza stampa si è anche parlato dell’aspetto che prenderà l’Ariston, che vedrà in scena una scenografia di Trixie Zicoschi “una sala da concerto, una sorta di auditorium: si potrà usare fino al 2028, è una scena coraggiosamente bianca”.

Ancora nessuna conferma invece per quanto riguarda il Pre e Dopo Festival, si tratta ancora di “un work in progress”, visto che il Dopofestival secondo il conduttore dovrebbe essere un luogo dove fare ancora musica “come capita a noi artisti dopo un concerto, quando siamo ancora carichi di adrenalina”.

Un Sanremo che avrà quindi sicuramente come centro pulsante la Musica, aspetto che in fondo dovrebbe essere scontato ma che forse a volte è stato trascurato in funzione dello spettacolo e del valore sociale che il Festival acquisisce ogni anno. Per scoprire quanto Claudio Baglioni e i suoi colleghi riusciranno a rispettare questo suo proposito non ci resta che seguire lo svolgersi degli eventi nel fitto periodo di avvicinamento al Festival e nella settimana dal 6 al 10 febbraio,  in cui potremo finalmente scoprire se le scelte innovative fatte per questa edizione 2018 saranno portate avanti sino in fondo e porteranno un aumento dell’interesse (che comunque è sempre altissimo!) verso questo evento che volente o nolente resta centrale nel panorama della musica italiana.

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Un nuovo singolo in rotazione radiofonica da oggi, venerdì 30 settembre per Fausto Leali: si tratta del brano A Chi Mi Dice, cantato in duetto con Mina che farà parte del nuovo album dell’artista bresciano in uscita prossimamente.

Si tratta di un adattamento in lingua italiana (ad opera di Tiziano Ferro) del famosissimo brano Breathe Easy dei Blue (tratto dall’album Guilty, 2003) che è da oggi disponibile anche sulle piattaforme digitali. Riascoltiamo insieme la versione originale del brano:

faustoleali2016La traccia in rotazione da oggi sarà contenuta in Non Solo Leali, il nuovo progetto discografico dell’artista previsto in uscita per il prossimo 21 ottobre: all’interno dieci brani interpretati in duetto con alcuni dei più grandi artisti del panorama musicale italiano. Oltre a Mina infatti, hanno collaborato a questo disco anche Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Alex Britti, Clementino, Francesco De Gregori, Tony Hadley, Massimo Ranieri, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi. Il disco è prodotto da NAR International per Universal Music Italia.

Nelle ultime ore, tramite la sua pagina Facebook, è stato inoltre annunciata l’apertura di un canale YouTube ufficiale di Leali, dove i fans potranno trovare video ed esibizioni esclusive.

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Dopo una serie di sold-out registrati in pochissimo tempo da Claudio Baglioni a inizio 2014, subito dopo l’annuncio del “Convoi tour” partito qualche mese fa, arriva una notizia che farà molto contenti i fan dell’artista: tra ottobre e dicembre infatti, si terrà il “Convoi Retour”, seconda tranche di date che lo vedranno protagonista di una serie di concerti programmati in giro per Italia ed Europa (Bruxelles). Il cantante dalla trentennale carriera sarà di scena a Cuneo, Pavia, Novara, Padova, Trento, Torino, Genova, Napoli, Roma, Firenze, Milano e molte altre città. Ecco il calendario aggiornato del Claudio Baglioni Retour:

CLAUDIO BAGLIONI – CONVOI RETOUR

18 ottobre, Bruxells – Forest National
21 ottobre, Locarno – Pala Fevi
22 ottobre, Cuneo – Pala San Rocco
24 ottobre, Pavia – Pala Ravizza
25 ottobre, Novara – Palasport
29 ottobre, Pesaro (Pu) – Adriatic Arena
01 novembre, Padova – Palafabris
05 novembre, Trento – Palasport
07 novembre, Trieste – Pala Trieste
08 novembre, Conegliano (Tv) – Zoppas Arena
12 novembre, Torino – Pala Alpitour
13 novembre, Genova – 105 Stadium
15 novembre, Bologna – Unipol Arena
18 novembre, Roseto Degli Abruzzi (Te) – Palasport
21 novembre, Andria (Bat) –  Pala Andria
22 novembre, Eboli (Sa) – Pala Sele
24 novembre, Napoli – Pala Partenope
28 novembre, Roma – Pala Lottomatica
01 dicembre, Firenze – Nelson Mandela Forum
16 dicembre, Milano – Mediolanum Forum

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Il “Con voi” tour di Claudio Baglioni sta riscuotendo risultati forse non inaspettati, ma comunque di certo più che soddisfacenti per l’artista: ben sette sono i sold out registrati pochi giorni dopo l’annuncio della serie di concerti. Tra i tanti live, però, due sono stati spostati: si tratta di quelli di Bari, che si sarebbero dovuti tenere l’8 e il 9 di marzo. A causare l’annullamento è stata una forma influenzale che ha colpito l’artista, impedendogli di dare il meglio di sé durante i suoi show. L’attesa, per i fan, resta comunque breve: le nuove date sono già state annunciate e si terranno nel corso di questo mese. Più precisamente, Claudio Baglioni si esibirà al Pala Florio di Bari il 21 e 22 marzo. I biglietti per i concerti acquistati per la data dell’8 saranno considerati validi per quella del 21, mentre quelli venduti per la sera successiva saranno validi per il live del 22. E’ comunque possibile richiedere il rimborso dei ticket presso i rivenditori autorizzati, entro mercoledì 12 marzo.

Le nuove date dei concerti di Claudio Baglioni a Bari:

21 marzo – Pala Florio

22 marzo – Pala Florio

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Ieri sera è andata in onda la seconda parte del 64esimo Festival di Sanremo, che si concluderà sabato sera con la proclamazione del vincitore dell’edizione 2014: ormai tutti i brani dei 14 Big in gara sono stati presentati, così come le canzoni di quattro delle otto Nuove proposte. Tra i giovani che si sono esibiti, Diodato, Bianca, Filippo Graziani e Zibba, sono passati al turno successivo il primo e l’ultimo, rispettivamente con le canzoni “Babilonia” e “Senza di te”. Gli ospiti della seconda serata, oltre agli attori Claudio Santamaria e Franca Valeri, sono stati Claudio Baglioni – che ha proposto alcuni dei suoi più grandi successi a 29 anni di distanza dalla sua precedente presenza sul palco dell’Ariston – e il songwriter canadese Rufus Wainwright, che ha eseguito il suo brano “Cigarettes and Chocolate milk” e ha omaggiato i Beatles con “Across the universe”. Come ieri vi proponiamo il riassunto della serata vista dal social, e l’elenco delle esecuzioni dei Big in ordine di apparizione. L’appuntamento con la terza serata è per questa sera alle 20.30 su Rai 1, e con noi di concertionline.com per commentare in tempo reale su facebook!

Francesco Renga: “A un isolato da te” e “Vivendo adesso
Giuliano Palma: “Così lontano” e “Un bacio crudele”
Noemi: “Un uomo è un albero” e “Baciati dal sole
Renzo Rubino: “Ora” e “Per sempre e poi basta”
Ron: “Un abbraccio unico” e “Sing in the rain
Riccardo Sinigallia: “Prima di andare via” e “Una rigenerazione”
Francesco Sarcina: “Nel tuo sorriso” e “In questa città”

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I nomi degli ospiti che si alterneranno davanti al grande pubblico della 64esima edizione del Festival di Sanremo sono stati (quasi tutti) svelati nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina a Sanremo. Il conduttore della kermesse Fabio Fazio, oltre a confermare la già nota presenza di Rufus Wainwright e Stromae infatti, ha reso noti i nomi di altri artisti di fama internazionale che la settimana prossima si esibiranno sul palco dell’Ariston: si tratta di Paolo Nutini, Damien Rice, e Yusuf / Cat Stevens. La scelta, come è stato spiegato, prosegue la linea di qualità iniziata già lo scorso anno (quando, tra gli altri, aveva colpito molto la performance di Asaf Avidan). Oltre a loro sono stati fatti anche i nomi degli italianissimi Claudio Baglioni, Raffaella Carrà, Gino Paoli e Renzo Arbore. L’appuntamento con l’imminente edizione del Festival della canzone italiana è fissato a partire da martedì 18 febbraio sugli schermi di Rai 1.