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carlo conti

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Dopo cinque serate di musica e spettacolo, questa notte, all’1.40 Carlo Conti e Maria De Filippi hanno annunciato il vincitore di questa 67esima edizione del Festival Di Sanremo. Francesco Gabbani, a un anno dalla sua vittoria nella sezione nuove proposte, ha conquistato il primo gradino del podio dell’Ariston, aggiudicandosi la vittoria del Festival di Sanremo 2017.

Classe 1982, nato a Carrara, Francesco Gabbani si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla vittoria nella sezione nuove proposte del Festival 2016, con il brano Amen, trasmesso per settimane nelle radio (e vincitore anche del Premio Mia Martini e Sergio Bardotti).  A differenza della maggior parte dei big presenti al Festival non ha ancora annunciato la data di uscita del suo nuovo album, che però arriverà nei prossimi mesi.

Occidentali’s Karma è si un brano ironico, un’apparente “accozzaglia di frasi”, ma che vuole (per chi riesce ad andare oltre l’ascolto distratto del brano dalla melodia allegra) riflettere sul comportamento di noi occidentali che, indaffarati e sommersi dalla nostra frenetica vita quotidiana ci ritroviamo a cercare noi stessi aiutati da quelle modalità tipiche orientali di ricerca della serenità che poco ci appartengono.

Le sonorità dance anni ’80 di questo brano, unite alla carica ironica, alla bravura (indiscussa) di Francesco e alla sua capacità di saper essere se stesso anche se in controtendenza, sono stati gli ingredienti fondamentali di questa (inaspettata?) vittoria. A questo va sicuramente aggiunta la presenza dello scimmione (che altri non era che il 28 enne coreografo di X Factor Filippo Ranaldi) che si è esibito a fianco di Francesco lanciando un ballo che è sin da subito stato apprezzatissimo (e copiato) sia dal pubblico in sala che dalla Sala Stampa, che durante le esibizioni del toscano si è lasciata andare in un clima di totale allegria.

L’impressione che avevamo avuto sin dal primo ascolto è stata quindi riconfermata: non sarà stato il brano più sanremese e forse nemmeno quello più bello (che poi la bellezza è qualcosa di assolutamente soggettivo quindi chi può giudicare veramente?) ma sicuramente Francesco è stato l’artista che ha saputo cogliere al meglio il guizzo giusto per potersi imporre in questo Sanremo in cui le polemiche non sono mancate. Una vittoria a nostro parere meritatissima, proprio per la grande carica ironica del brano che, dietro ad un abito allegro e spensierato parla di grandi verità della nostra società; un modo come un altro per fare denuncia sociale senza farla pesare eccessivamente e renderla fastidiosa. In un Sanremo in cui i testi d’amore erano in maggioranza, ha vinto un brano che parla di tutti noi, nel modo migliore: l’autoironia. I nostri complimenti vanno quindi a Francesco Gabbani, che a maggio affronterà anche il palco dell’Eurovision Song Contest rappresentando l’Italia.

Testo Occidentali’s Karma

Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.

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Si è appena conclusa la seconda fase di semifinale della sezione giovani della 67esima edizione del Festival di Sanremo 2017. A sfidarsi questa sera sono stati Lele, Maldestro, Tommaso Pini e Valeria Farinacci.

Il primo a scendere in campo è stato Maldestro,  che questo pomeriggio ha ricevuto il “Premio Lunezia” e il “Premio Jannacci” per il suo brano, Canzone Per Federica. La canzone racconta la vera storia di una ragazza che sogna di fare l’attrice. Un bel brano, dal ritornello orecchiabile, delicata ma decisa.

Subito dopo è stata la volta di Tommaso Pini, conosciuto ai più per la sua partecipazione a The Voice, che si è presentato con Cose Che Danno Ansia, un brano scritto per esorcizzare questa sua perenne ansia, dopo che si era perso nella metropolitana londinese. Una canzone ritmata che sin dal primo ascolto ti resta in testa, una voce riconoscibile e particolare che quasi fa a botte con la presenza scenica di Tommaso. La sua esibizione si è distinta per per la presenza dei ballerini che indossavano particolari costumi da scena (un drago, un boia, una sposa…).

Valeria Farinacci è stata la terza ad esibirsi questa sera, con la sua Insieme, un brano che parla di condivisione. Condivisione che non è solo in una coppia ma anche in una comunità, un messaggio forte lanciato ad una società che fatica a stare insieme ma che preferisce costruire muri per dividere. Un bel brano delicato, con una voce altrettanto delicata a incorniciarlo.

A chiudere questo quartetto è stato Lele con la sua Ora Mai, un brano che parla del silenzio e delle ferite che il silenzio lascia, soprattutto in una relazione. Un bel brano, che molta ricorda i tipici brani sanremesi, e per questo secondo noi verrà parecchio apprezzato. Il ritornello energico che si alterna a strofe più delicate sono la chiave vincente del brano.

A spuntarla tra questi quattro sono stati Lele e Maldestro, che si vanno ad aggiungere ai finalisti Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Niente da fare per le ragazze in questa edizione di Sanremo Giovani, dopo Marianne Mirage anche Valeria Farinacci è stata eliminata. Chi sarà il vincitore tra questi quattro giovani talenti? L’appuntamento è fissato per domani sera!

Ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo è andata in scena la seconda serata del Festival di Sanremo, forte del grande successo riscosso la sera precedente dove 1 italiano su 2 ha scelto di dare di nuovo fiducia a Carlo Conti, alla sua terza conduzione della kermesse canora che ogni anno fa tanto discutere.

Abbiamo ripercorso per voi la serata di ieri, permettendoci di lasciare una votazione che dipende esclusivamente dal nostro gradimento personale:

Ad aprire la serata è stata questa volta la gara dei giovani: a superare la selezione e a classificarsi per la finale che andrà in scena venerdì sono stati Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia, eliminando Marianne Mirage e Braschi, e le loro comunque apprezzatissime canzoni.

E cosi, dopo un’emozionante esibizione di Hiroki Hara, il mago giapponese che ha tenuto incollati alla tv grandi e piccini, e un simpatico siparietto di Maria De Filippi che distribuiva tra il parterre i portachiavi con la faccia di Carlo Conti che tanto hanno fatto sorridere in questi giorni,  ha ripreso il via la gara dei big.

La prima a scendere in campo è Bianca Atzei, con Ora Esisti Solo Tu. Il brano, energico e con una grande apertura sul ritornello rivela chiaramente l’autore del brano, Kekkò dei Modà, ricordando molto (forse troppo) una canzone dei Modà. Non male, ma da riascoltare. Voto 7

Subito dopo tocca a Marco Masini, con Spostato Di Un Secondo. Un brano molto toccante in cui Marco si chiede come sarebbe il mondo e la sua vita se potesse rivivere quel “secondo” in cui le cose sono cambiate per sempre, tanti anni prima. Un brano dal testo profondo che ha bisogno di essere riascoltato più volte per un miglior giudizio, ma nel complesso ci è piaciuto. Voto 7,5

Il terzo big in gara è una coppia, Nesli e Alice Paba, presentati da Francesco Totti. Do Retta A Te, è prima di tutto un brano che mescola due stili, quello rap di Nesli e quello cantautorale della Paba, ed è una canzone d’amore che parla di fiducia scritta da Nesli prima in forma poetica e poi trasformata in canzone, come è solito fare. Un brano che funziona, come la maggior parte dei duetti presentati sul palco dell’Ariston nella storia della kermesse canora. Voto 7,5

Subito dopo è stata la volta di un altro debutto, quello del vincitore di amici Sergio Sylvestre, che presenta la sua Con Te, un brano scritto da Giorgia, che parla della fine di un’amore. Un brano malinconico in cui a farla da padrona è la voce particolare di Sergio. Voto 7

Non più un debutto, ma è al suo quinto sanremo il big seguente: stiamo parlando di Gigi D’Alessio, che si presenta con il brano La Prima Stella. Il brano, scritto dallo stesso Gigi per musica e parole, è dedicata alla madre, scomparsa quando era un ragazzo. Un brano dolce ed emozionante, che parla si d’amore (tema principe di questo Festival), ma quello di un figlio verso la propria madre. Voto 8

Il sesto big in gara è un altro debutto sul palco dell’Ariston e altri non è che il vincitore di X Factor 2013, Michele Bravi. Il Diario Degli Errori è a detta di molti il brano con il titolo più interessante di questo Festival,  ed è stato scritto dal figlio di Mogol, in arte Cheope e parla della ricerca dell’amore giusto, delle scelte giuste, dopo tante sbagliate che si accumulano negli anni. Un testo interessante che però sembra andare poco d’accordo con la giovane età di Michele. Voto 7

Paola Turci, la settima big in gara, ha alle sue spalle invece ben sette partecipazioni (e una vittoria nelle nuove proposte) e si presenta con Fatti Bella Per Te. Sedici anni dopo l’ultima volta che ha calcato il palco dell’Ariston la Turci lo fa con un brano che ha dedicato a se stessa e alla forza che ha trovato in se stessa nei momenti di difficoltà. Bel brano, dal testo profondo e intenso, una musica energica che lo accompagna, quasi a dare ancora più coraggio alle parole. Sin dopo il primo ascolto rientra nei brani più belli di questo Festival. Voto 9

Fa il suo debutto tra i big invece Francesco Gabbani, che dopo la vittoria con Amen nelle nuove proposte lo scorso anno, si presenta con Occidentali’s Karma, una critica alla cultura occidentale, fatta a modo suo. Un testo che a primo ascolto sembra quasi sembra un gioco di parole, che vuole far riflettere sul nostro modo di vivere super frenetico che finisce col voler imitare quella tranquillità tipica delle culture orientali. Allegra, ritmata, con un significato profondo nascosto che va ricercato dietro alla gioia e al ritmo che trasmette di primo acchito. Sicuramente verrà molto trasmessa dalle radio. Colpo di classe il ballerino/scimmione apparso sul finale del brano. Voto 9

Segue Michele Zarrillo (alla sua 13esima partecipazione al Festival) che presenta invece Mani Nelle Mani, nove anni dopo la sua ultima partecipazione al Festival. Si parla anche qui d’amore, di quello degli inizi, quando tutto è più vero e magico; amore rappresentato dal gesto dello stringersi le mani, che diventa il simbolo principe dell’amore più puro e sincero. La ripetizione continua di “mani” da ritmo al brano. Brano forse un po’ antico, sia nel testo che nella musica, ma non è per forza una cosa negativa. La voce particolare di Zarrillo piace o non piace, a noi piace. Voto 8,5

La penultima cantante in gara è Chiara, la giovane al suo terzo Sanremo presenta il brano Nessun Posto E’ Casa Mia, un brano in cui si affronta la distanza, dai luoghi e dalle persone. Chiara ha dichiarato di essere cresciuta negli ultimi tempi, di essere cambiata e di essere più sicura di se, e in questo brano questa crescita si può percepire. Andamento un po’ più lento rispetto a quanto ci aveva sempre abituato; la sua bellissima voce è comunque un punto fermo. Voto 7,5

Chiudono la gara Raige e Giulia Luzi, la seconda coppia in gara in questo Festival di Sanremo, entrambi alla prima esperienza all’Aristonra. Il brano che presenta questa inedita coppia si intitola Togliamoci La Voglia ed è, oltre ad un brano che parla d’amore, anche un invito, un desiderio di tornare ad una via più vera, togliendosi appunto la voglia di vivere sempre in un mondo virtuale e falso. Un mix di voci inedito che ci sta, anche se non ci ha convinto del tutto. Voto 7

Anche questa sera una bella puntata, scandita da ospiti musicali come Robbie Williams, osannato dai presenti in sala (e siamo certi anche da quelli a casa!), Francesco Totti che ha lanciato super tele autografati qua e la per l’Ariston, Giorgia e il suo medley di grandi successi che hanno sicuramente fatto piacere ai grandi nostalgici. Un mix variegato di ospiti che hanno impreziosito, ciascuno a modo proprio, una serata musicale che con Carlo Conti (e quest’anno ancor di più con Maria De Filippi) ha il sapore di quotidiano.

E adesso che finalmente abbiamo potuto ascoltare tutti i 22 brani in gara è ora di iniziare a tirare le somme. Chi si merita davvero la vittoria di questa 67esima edizione del Festival? C’è qualcuno che ha spiccato su tutti? Sarà una giovane promessa o una vecchia gloria a poter gioire sabato sera davanti a tutta Italia? Noi un’idea ce la siamo fatta, ma per ora non vogliamo sbilanciarci troppo.

Intanto questa sera andrà in onda la terza puntata del Festival in cui si esibiranno prima di tutti gli altri 4 giovani delle nuove proposte, dopodiché i 16 big in gara che non sono stati inseriti nel girone eliminatorio presenteranno le loro cover di famosi brani che hanno fatto la storia della musica italiana. Nesli & Alice Paba, Ron, Clementino, Giusy Ferreri, Bianca Atzei e Raige & Giulia Luzi, sono invece i sei artisti che si sfideranno quindi questa sera (ovviamente sulle note del loro brano sanremese, e non con la cover che avevano preparato) per poter accedere alla fase finale del Festival, e due di loro abbandoneranno definitivamente la gara.

Quale è stata la vostra canzone preferita tra quelle presentate ieri sera? Votatela nel nostro sondaggio!

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La seconda serata della 67esima edizione del Festival di Sanremo ha preso il via con il debutto di quattro degli otto giovani in gara in questa edizione: Marianne Mirage, Francesco Guasti, Braschi e Leonardo Lamacchia.

Marianne Mirage è stata la prima a scendere in campo, imbracciando la sua chitarra rossa per esibirsi sulle note di Le Canzoni Fanno Male, brano energico che racconta di una storia d’amore estiva, che finisce, e di cui rimane semplicemente una canzone.

Subito dopo è toccato a Francesco Guasti, con Universo, un brano che parla dei trentenni del mondo d’oggi. Il giovane artista (conosciuto ai più per la sua partecipazione a The Voice Of Italy 2013). E’ approdato al Festival di Sanremo 2017 dopo che lo scorso anno era arrivato a un passo dal palco dell’Ariston, ma eliminato all’ultima sfida. Un timbro particolare quello di Francesco, e un brano che è un crescendo continuo dall’inizio verso il ritornello, quasi a ricreare la tensione che vive la generazione di cui l’artista voleva parlare.

Il terzo giovane a salire sul palco è Braschi, che presenta Nel Mare Ci Sono I Coccodrilli, una canzone (sotto forma di favola) sull’immigrazione, che parla di tutti quei migranti che muoiono cercando di raggiungere le coste europee. Un ritmo che senza dubbio resta in testa sin dal primo ascolto; una melodia leggera per parlare di un tema scottante.

L’ultimo giovane è Leonardo Lamacchia, che presenta la sua Ciò Che Resta, un brano molto dolce e delicato che come dichiarato dall’artista stesso è un consiglio che vuole dare a se stesso, e nonostante sia apparentemente un brano d’amore, può essere benissimo trasposto in qualsiasi ambito.

A passare il turno i due brani che anche noi di concertionline abbiamo preferito: Universo di Francesco Guasti e Ciò Che Resta di Leonardo Lamacchia.

Ieri sera ha preso il via la 67esima edizione del Festival di Sanremo, tra le (solite) critiche su come il denaro pubblico potrebbe essere utilizzato in modo più costruttivo (come se il Festival fosse l’unica manifestazione che utilizza finanze statali) e sulla presunta decadenza della musica italiana, che anno dopo anno si ripetono (sempre uguali) come una litania. Nonostante non abbiamo ancora sottomano i dati audience di ieri sera siamo comunque certi che proprio come tornano imperterrite le critiche, ogni anno ritornano anche le conferme: tutti lo criticano, ma in fondo tutti (o quasi) guardano il Festival di Sanremo.

Un’anteprima emozionante quelle della 67°esima edizione del Festival, che avrà fatto molto piacere ai nostalgici e agli amanti della bella canzone italiana; un’inizio che molto ricorda quello dello scorso anno ma che se ne discosta abbastanza da averlo reso interessante: l’elenco delle canzoni che hanno vinto il festival dello scorso anno ha lasciato posto a una carrellata di canzoni che pur non avendo vinto (e talvolta essendosi piazzate molto in basso nella classifica finale) sono diventate famose e hanno lasciato il segno nella storia della musica italiana: dalle Mille Bolle Blu di Mina e Un’Avventura di Battisti, passando per Maledetta Primavera di Loretta Goggi, Felicità di Al Bano e Romina o l’indimenticabile Almeno Tu Nell’Universo di Mia Martini, sino ad arrivare alle più recenti Sono Solo Parole di Noemi o Salirò di Daniele Silvestri.

Subito dopo, una (forse troppo lunga, o forse no, comunque a noi è piaciuta) parentesi in cui gli artisti in gara si sono potuti presentare: un cast variegato che alterna monumenti della musica italiana come Al Bano ad altri praticamente sconosciuti ai più come Alice Paba o Raige, passando attraverso artisti dello spessore di Fiorella Mannoia, Raf, Gigi D’Alessio o Marco Masini.

schermata-2017-02-08-alle-07-29-13“Mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare il giorno volevo qualcuno da incontrare la notte volevo qualcosa da sognare.” Sono state proprio queste parole scritte 55 anni fa ed un emozionato Tiziano Ferro a dare il via ufficiale alla sessantasettesima edizione del Festival della Canzone Italiana, seguite da un’esibizione strumentale da parte dell’orchestra di Sanremo di Vedrai Vedrai. Un dovuto doppio omaggio all’immortale Luigi Tenco scomparso 50 anni fa.

E dopo un inizio sulle note dell’emozione ha preso il via il terzo Festival consecutivo marchiato Carlo Conti, che, anche se oramai può essere considerato un veterano della conduzione della kermesse canora, anche ieri sera ha lasciato trasparire quella punta di emozione che lo rende ancora più simpatico al pubblico televisivo, che segue fedelmente i suoi programmi tv. Al suo fianco, da subito, un’emozionatissima Maria De Filippi ha fatto il suo ingresso senza passare dalle scale, perchè a detta sua Il Festival di Sanremo può esistere anche senza la sua discesa da esse (e noi siamo assolutamente d’accordo con lei!).

Poche battute per scaldare i motori e subito al via con la musica, come Conti ci ha abituato negli ultimi anni. Giusy Ferreri (alla sua terza partecipazione a Sanremo) con la sua Fa Talmente Male e il suo inconfondibile timbro ha dato il via alla gara, con un brano dal buon ritmo, il cui ritornello resta in testa sin dal primo ascolto.  Voto 7

schermata-2017-02-08-alle-07-31-53Segue un gradito ritorno, quello di Fabrizio Moro, vincitore proprio 10 anni fa con il brano Pensa, che quest’anno torna al Festival con Portami Via, un brano scritto pensando alla propria figlia di 3 anni, arrivata come un dono del cielo in un momento importante della propria vita. Un brano pieno di dolcezza,  interpretato dalla voce graffiante e intensa di Fabrizio. Un testo toccante, all’altezza degli altri.  Voto 8,5

A interrompere momentaneamente la gara, Raoul Bova, che dopo un breve scambio di battute si propone di presentare la terza cantante in gara, Elodie, al suo debutto sul palco dell’Ariston. Il brano Tutta Colpa Mia, è stato scritto tra gli altri dall’amica Emma, ed è ispirato a qualcosa che le è accaduto veramente. Buon ritmo, bella voce, bel testo. Niente di eccezionale ma da riascoltare. Voto 7

La quarta artista in gara è la regina di Singing In The Car, Lodovica Comello che, per il suo debutto al Festival presenta la sua Il Cielo Non Mi Basta. Una bella sorpresa, una voce fresca e limpida che si adatta perfettamente ad un brano delicato che parla di un amore impossibile ma fatto di momenti irripetibili. Un brano molto sanremese che ci ha convinto. Voto 7,5

Dopo l’intervento di Crozza, in diretta da Milano, è stata la volta di Fiorella Mannoia, alla sua quinta partecipazione al Festival. Trent’anni fa presentava l’immortale Quello Che Le Donne Non Dicono, che a detta sua le ha cambiato la vita, e quest’anno torna con Che Sia Benedetta, un vero e proprio inno alla vita. Un testo bellissimo, valorizzato da un’interpretazione magistrale, grintosa e dolce al punto giusto. Un ritorno in grande stile, come ci si aspettava da un’artista come Fiorella. Ieri sera abbiamo capito perchè tutti la danno già per vincitrice. Voto 9,5

Subito dopo a salire sul palco è stato Alessio Bernabei, (alla sua terza partecipazione,) con Nel Mezzo Di Un Applauso, una canzone che parla anch’essa (come molte in questo Festival) d’amore. Una canzone più orchestrale e più sanremese rispetto a quella presentata lo scorso anno, ma con la stessa grinta e carica che contraddistinguono i brani del giovane artista. Un brano che prende dal primo ascolto. Sicuramente piacerà molto e molto verrà trasmessa dalle radio. Voto 7.5

schermata-2017-02-08-alle-07-36-31Il settimo artista in gara è Al Bano, alla sua quindicesima partecipazione al Festival. Di Rose E Di Spine, è come ci si aspettava, la tipica canzone Sanremese, nel testo e nella musica; un’interpretazione pulita ed emozionante per l’artista che ha portato in campo ancora una volta se stesso, con una voce che non è stata al massimo per tutta la durata dell’esibizione; una piccola défaillance che però, visto e considerato tutto quanto ci può stare. Voto 8

A seguire Samuel, l’ex chitarrista dei Subsonica che si presenta sul palco dell’Ariston per la prima volta da solista con Vedrai, un brano che parla di un amore che deve seguire una nuova strada, di una crisi che non si dimentica della speranza. Un’interessante intro di chitarra per un brano energico, da riascoltare. Voto 7

Il nono artista in gara è Ron, con L’Ottava Meraviglia. Un brano d’amore molto classico e molto sanremese con un’apertura sul ritornello che convince, anche grazie al timbro di Ron, che non delude mai. Un brano che sicuramente piacerà ai nostalgici del Festival. Voto 8

Quasi al termine della gara tocca a Clementino, l’unica rappresentanza rap della serata. Ragazzo Fuori è un brano che parla di tutti quei ragazzi che ancora non hanno fatto una scelta di vita e che si trovano a combattere quotidianamente con la noia. Un brano che vorrebbe infondere speranza a tutti i giovani che non riescono a costruirsi un futuro, nemmeno volendo. Bravo Clementino al suo secondo Sanremo, convince. Voto 7,5

L’ultimo cantante in gara è stato Ermal Meta che torna in gara al Festival per la seconda volta dopo il grandeschermata-2017-02-08-alle-07-37-34 successo riscosso lo scorso anno. Il suo brano Vietato Morire è uno dei pochi “impegnato” di quest’anno e tratta di un argomento molto delicato, la violenza domestica. Vietato Morire è una sorta di invito per le donne a reagire, a fuggire dagli uomini che fanno loro del male, come ha fatto la propria madre. Tema toccante accompagnato da un ritmo incalzante, da riascoltare meglio ma decisamente convincente. Voto 8

Nel complesso quindi una serata interessante, in cui la padrona indiscussa è stata sicuramente la musica. Gli ospiti musicali e non, sono stati inseriti con grande maestria all’interno della gara senza spezzarla eccessivamente e pochi minuti dopo la mezzanotte tutti gli artisti in gara si erano già esibiti. Anche in questo 2017 quindi, Sanremo è partito nel migliore dei modi, e siamo certi che ci sarà molto da aspettarsi dalle prossime serate. Carlo e Maria sono riusciti a creare un buon clima e portando ciascuno la loro esperienza e la loro personalità sono riusciti a intrattenere gli spettatori. Intanto aspettiamo la seconda parte delle canzoni in gara, e già da oggi vedremo se i primi 11 brani presentati ieri sera verranno già trasmessi dalle radio e quale sarà la reazione del pubblico. Perché come abbiamo detto in apertura, tutti lo criticano, tutti vorrebbero boicottarlo, ma il Festival fa successo, ogni anno, forse proprio perchè riesce a rappresentare, in modo leggero,  lo specchio della nostra società.

{ Clicca QUI per rivedere la prima serata del Festival di Sanremo direttamente sul sito della Rai }

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Chi sarà secondo te il vincitore di Sanremo 2018?

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E’ partita la corsa all’edizione n.65 del Festival di Sanremo, che si svolgerà nella città dei fiori dal 10 al 14 febbraio prossimi.
Dopo l’esperienza Fazio-Littizzetto, inizia quella di Carlo Conti, nominato direttore artistico della rassegna canora.
Nei giorni scorsi Conti ha presentato il regolamento, che cambia, rispetto all0 scorso anno.
In gara ci saranno 16 campioni e 8 nuove proposte. Tutti i concorrenti presenteranno un solo brano e già questa è una soluzione di continuità con il passato. Nella prima fase, a giudicare i brani sarà come sempre il televoto (esprimibile tramite sms, telefono e web) e la giuria stampa del Festival.
La kermesse partirà martedì 10 febbraio con l’esibizione dei primi 8 big e 4 nuove proposte.
I primi accederanno comunque alla fase successiva, mentre solo 2 dei 4 giovani si qualificheranno per la semifinale. Mercoledì 11 è atteso l’ingresso degli altri concorrenti, con le stesse modalità di voto.
Giovedì 12, sarà una serata molto cara a Conti. I big presenteranno, infatti, una cover, probabilmente in stile “Tale e quale show”, al termine sarà assegnato un premio alla migliore esibizione. La serata non si chiuderà qui, infatti, i big riproporranno il loro brano in gara, in versione ridotta, mentre i 4 giovani semifinalisti si giocheranno l’accesso alla finale del venerdì, quando la sfida sarà circoscritta a soli 2 concorrenti.
Venerdì 13, i campioni saranno a rischio eliminazione. Dopo l’interpretazione dei 16 brani, infatti, tre giurie (esperti, televoto e demoscopica) stileranno una classifica, che dopo la ponderazione con i voti delle prime due serate, andranno ad eliminare gli ultimi quattro.
Al termine si sceglierà il vincitore delle nuove proposte. I finalisti saranno giudicati dalla stessa giuria dei campioni (esperti, televoto e demoscopica).
La finale di sabato 14, vedrà l’esibizione dei 12 campioni superstiti, che vedranno azzerati i voti delle prime quattro serate. Verrà stilata una prima graduatoria con la giuria ancora una volta composta da esperti, televoto e demoscopica. I primi tre piazzati si giocheranno la vittoria finale con una nuova votazione.
Il vincitore avrà il diritto (ma potrà rifiutare) di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest in programma a Vienna.
Ritorniamo un attimo per spiegare il peso del voto delle giurie. Nelle prime serate Sala Stampa e Televoto avranno peso paritario (50% e 50%), nelle serate successive giuria demoscopica ed esperti conteranno entrambe per il 30%, mentre il televoto peserà per il 40%. Il regolamento completo è consultabile sul sito del festival all’indirizzo www.sanremo.rai.it.
Sul fronte concorrenti ed ospiti, si sa davvero poco. Il termine per la presentazione delle candidature scadrà in dicembre e solo allora i “rumors” si trasformeranno in notizie concrete.

A cura di Vincenzo Nicolello