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Bruce Springsteen

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Little Steven in concerto a Pistoia Blues 2017

L’inaugurazione del Pistoia Blues 2017 non poteva essere che con il botto, infatti Little Steven, lo storico chitarrista di Bruce Springsteen, insieme alla sua band Disciples of Soul ha reso Pistoia capitale del Rock per una notte, inondando di ritmi variegati e frenetici che spaziano tra rythm & blues, rock & roll, soul.

All’unica data italiana del Tour mondiale, il 4 luglio – che celebra l’indipendenza americana e Pistoia capitale della Cultura, si sono ritrovati a cantare e ballare nel ritmo frenetico di Little Steven anche i fan italiani di Bruce Springsteen, i quali si sono gustati un concerto dello stesso livello e con lo stesso ritmo. Infatti i Discilples of Soul, composta da Dino Danelli, Ed Manion, Felix Cavaliere, Richie Rosenberg, Mark Pender, Stan Harrison e Mike Spengler, sono una band a tutto tondo con chitarre, bassi, batterie, percussioni, trombe, sax, tastiere e 3 coriste, che assomiglia alla E-Street Band di Bruce, facendo vedere quanto Little Steve e Bruce Springsteen siano musicalmente legati.

Little Steven, di origini italiane, ha omaggiato il grande Ennio Morricone, suonando con chitarre e fiati una delle intro più famose del grande maestro italiano.

Nella calda serata del 4 luglio non poteva mancare il suo cavallo di battaglia Bitter Fruit che ha fatto ballare tutta piazza del Duomo.

I pezzi eseguiti durante la serata sono:

Soulfire
I’m Coming Back
Among the Believers
The Blues Is My Business
Groovin’ is easy
Love on the Wrong Side of Town
Until the Good Is Gone
Saint Valentine’s Day
Angel Eyes
Standing in the Line of Fire
I Saw the Light
Salvation
The City Weeps Tonight
Down and Out in New York City
Princess of Little Italy
I Am a Patriot
Killing floor
Ride the Night Away
Bitter Fruit
Forever
I Don’t Want to Go Home
Walking by myself
Bye Bye Johnny
Out of the Darkness

Qui di seguito le foto della concerto.
Foto di Stefano Mattii.

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È uscito lo scorso 23 settembre Chapter And Verse, il nuovo progetto discografico del Boss Bruce Springsteen e in una settimana è subito entrato in ottima posizione della classifica degli album Fimi/Gfk Retail: la vetta sarebbe in effetti sua, se non fosse per Pooh 50 –  L’Ultima Notte Insieme, il nuovo album dei Pooh, uscito la settimana precedente (il 16 settembre) che detiene da due settimane la vetta della speciale classifica di vendita.

springsteenIl nuovo album di Springsteen, rilasciato il giorno del suo 67esimo compleanno, e quattro giorni prima della sua autobiografia, Born to Run, contiene 18 brani, di cui 5 sono inediti, ed è stato pubblicato in versione CD e vinile, con un booklet di rare fotografie e testi. Il progetto altro non è che un viaggio nella storia del Boss di cui ognuno dei 18 brani rappresenta uno dei 18 capitoli della sua autobiografia: si parte con due brani tratti dal periodo con i The Castiles (la sua prima band) e si chiude con Wrecking Ball, la title track del suo album del 2012.

 

Ecco la tracklist di Chapter And Verse:

  1. Baby I — The Castiles (registrata il 2 maggio 1966 al Mr. Music, Bricktown, NJ; scritta da Bruce Springsteen e George Theiss; inedita)
  2. You Can’t Judge a Book by the Cover — The Castiles (registrata il 16 settembre 1967 al The Left Foot, Freehold, NJ; scritta da Willie Dixon; inedita)
  3. He’s Guilty (The Judge Song) — Steel Mill (registrata il 22 febbraio 1970 al Pacific Recording Studio, San Mateo, CA; inedita)
  4. Ballad of Jesse James — The Bruce Springsteen Band (registrata il 14 marzo 1972 al Challenger Eastern Surfboards, Highland, NJ; inedita)
  5. Henry Boy (registrata a giugno 1972 al Mediasound Studios, New York, NY; inedita)
  6. Growin’ Up (registrata il 3 maggio 1972 al Columbia Records Recordings Studios, New York, NY; già presente in ‘Tracks’)
  7. 4th of July, Asbury Park (Sandy) (1973, ‘The Wild, The Innocent & the E Street Shuffle’)
  8. Born to Run (1975, ‘Born to Run’)
  9. Badlands (1977, ‘Darkness on the Edge of Town’)
  10. The River (1980, ‘The River’)
  11. My Father’s House (1982, ‘Nebraska’)
  12. Born in the U.S.A. (1984, ‘Born in the U.S.A.’)
  13. Brilliant Disguise (1987, ‘Tunnel of Love’)
  14. Living Proof (1992, ‘Lucky Town’)
  15. The Ghost of Tom Joad (1995, ‘The Ghost of Tom Joad’)
  16. The Rising (2002, ‘The Rising’)
  17. Long Time Comin’ (2005, ‘Devils & Dust’)
  18. Wrecking Ball (2012, ‘Wrecking Ball’)

Un progetto sicuramente molto interessante che però non è riuscito a scalzare dalla prima posizione i Pooh che stanno festeggiando in questo 2016 il loro cinquantennale. Dopo aver raggiunto la prima posizione a una settimana dalla data di uscita, sono riusciti a riconfermarsi in vetta alla classifica, e grazie alle nuove versioni disponibili di Pooh 50 – L’Ultima Notte Insieme potrebbero rimanere nelle alte posizioni anche nella prossima settimana. Dal 30 di settembre sono infatti disponibili:

  • Versione 5 vinili, contenuti in un cofanetto con fondo e coperchio rigido con le registrazioni live del concerto di San Siro; i 5 dischi avranno una busta interna con le foto degli artisti e un libretto (30×30) da 12 pagine;
  • Slipcase contenente i 3 CD + DVD live del concerto di San Siro, + 1 DVD docufilm di 30 minuti con interviste, backstage ed immagini inedite degli artisti e un libro di 100 pagine (30×25) con interviste e foto inedite degli artisti;
  • Edizione P.U.L.S.E. (edizione a tiratura limitata esclusiva Amazon) che contiene:
    • 3 CD + DVD live del concerto di San Siro
    • 1 DVD docufilm di 30 minuti con interviste, backstage ed immagini inedite degli artisti
    • Libro di 100 pagine (30×25) con interviste e foto inedite degli artisti
    • Doppio Vinile con il meglio dei concerti di San Siro
    • 3 manifesti tour storici
    • Pass del tour
    • T-Shirt inedita Special Edition commemorativa
    • 6 fotografie autografate dagli artisti
    • Targhetta di metallo silver applicata sulla confezione con la numerazione della tiratura (1 di 1000, 2 di 1000, etc)

 

 

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Anche se il Boss è in tour negli Stati Uniti ha rivolto un pensiero alle vittime del sisma che ha sconvolto i comuni di Amatrice e Accumoli, raccogliendo l’invito di un fan a cantare “My City Of Ruins” durante il suo concerto al Metlife Stadium, nel New Jersey, il 25 agosto scorso.

La canzone ha da sempre un significato profondo di speranza dopo la devastazione: scritta da Springsteen nel novembre del 2000 con lo scopo di promuovere la rivitalizzazione di Asbury Park, una città del New Jersey che non si è più ripresa dai nefasti effetti della Grande depressione, la canzone ha poi assunto un significato diverso dopo l’11 settembre 2001. Springsteen l’ha eseguita durante il concerto di beneficenza per le vittime dell’attentato “America: A Tribute To Heroes” e l’ha poi inserita nell’album “Rising”, uscito nel 2002 e dedicato alle vittime di quell’attacco terroristico. Durante il “Working on a Dream” tour del 2009 Bruce dedicò la canzone alle vittime del terremoto a L’Aquila.
Oggi, purtroppo, quelle note tornano ad incitare alla rinascita le zone distrutte da un nuovo terremoto.

Ecco il video tratto dal concerto:

 


 
3 luglio 2016. Lo Stadio San Siro di Milano si prepara ad accogliere i fan del Boss, in posizione sin dalle prime ore del mattino, naturalmente. L’atmosfera di festa è palpabile, è nell’aria. I fan di Bruce Springsteen vanno dagli zero a settant’anni. Ci sono mamme in attesa, bambini sulle spalle dei genitori, super fan con le magliette del tour e fasce con scritto “Born to love Bruce” legate intorno alla fronte, ma anche ragazzi con la maglietta dei Motörhead e l’aria da duro e signore sulla sessantina abbondante con la camicia buona e la borsetta a tracolla.

Per chi è già in attesa dalla mattina, davanti alle transenne del parterre, il concerto comincia con largo anticipo: alle 17.30, quando Bruce fa capolino sul palco per suonare Growin’ Up in acustico. Qualche minuto per pregustare il piacere che ci attende questa sera. Poi il Boss saluta con un “See you later” e se ne va.

 

 

Per provare di nuovo quell’emozione i suoi fan dovranno aspettare ancora qualche ora. Quando alle 20.15 comincia il concerto, quello vero, lo stadio si colora di azzurro e dei colori della bandiera italiana, con una coreografia studiata per dire a Bruce che “Dreams are alive tonite”. Springsteen si prende qualche secondo per contemplarla, poi attacca Land Of Hope And Dreams.

 

 
Il resto del concerto contempla tutti i must di un live del Boss, con lui che scende tra la gente, passa tra le transenne che dividono i diversi settori, stringe le mani dei suoi fan, prende cartelli con le richieste di canzoni e li mostra alla band per eseguirli.

“Can you feel the spirit?” chiede lui al suo pubblico subito prima di Spirit In The Night.

La scaletta scorre veloce e Bruce, come sempre, non si prende neanche un attimo di pausa passando da una cover di Lucille di Little Richard a You Can Look (But You Better Not Touch), arrivando ad una emozionante The River per continuare con Lucky Town (su richiesta del pubblico con il classico cartello) e arrivare al preludio del gran finale: I’m On Fire, Drive All Night, Because The Night (il più bel regalo di Bruce all’amica Patti Smith, alla quale Springsteen ha regalato il pezzo durante le registrazioni dei rispettivi album Darkness on the Edge of Town e Easter, nel 1978), The Rising e Badlands anticipano i super classici Born In The U.S.A., Born To Run, Ramrod e Dancing In The Dark.

 

 

Anche questa volta Bruce sceglie i fan che balleranno insieme a lui e alla band sul palco. Grande emozione. E una tra le prescelte riesce anche a mantenere il sangue freddo necessario per imbracciare una chitarra e suonare con il Boss.

Dopo Tenth Avenue Freeze-Out arriva il lunghissimo finale con Shout, cover degli Isley Brothers che fa ballare tutto lo stadio. La festa si prolunga, la canzone si ripete, Bruce e la E-Street Band non vogliono proprio andare. Poi la band scende dal palco, ma Springsteen regala ancora un’ultima emozione con Thunder Road, solo sul palco con la chitarra acustica.

Quando suona l’ultima nota, saluta e se ne va è ormai mezzanotte. Tre ore e quarantacinque minuti di concerto hanno regalato ai suoi fan una serata indimenticabile. Trentacinque brani in scaletta e un record battuto: quella di ieri sera, infatti, è stata la data del tour europeo in cui Bruce Springsteen e la E Street Band hanno suonato più brani tratti da “The River”, per l’esattezza 14 canzoni (il record precedente era di 13 brani suonati a San Sebastian e Oslo). E domani si replica. Martedì 5 luglio c’è la seconda data a San Siro, prima dell’arrivo al Circo Massimo di Roma, il prossimo 16 luglio.

Qui le foto ufficiali dell’evento.

Questa, invece, è la scaletta completa del concerto:

(Growin’ Up suonata alle 17.30)
Land Of Hope And Dreams
The Ties That Bind
Sherry Darling
Spirit In The Night
My Love Will Not Let You Down
Jackson Cage
Two Hearts
Independence Day
Hungry Heart
Out In The Street
Crush On You
Lucille
You Can Look (But You Better Not Touch)
Death To My Hometown
The River
Point Blank
Trapped (Jimmy Cliff cover)
The Promised Land
I’m A Rocker
Lucky Town
Working On The Highway
Darlington County
I’m On Fire
Drive All Night
Because The Night
The Rising
Badlands

Jungleland
Born In The U.S.A.
Born To Run
Ramrod
Dancing In The Dark
Tenth Avenue Freeze-Out
Shout (The Isley Brothers cover)

Thunder Road

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Il cantautore irlandese regala un live magico nella sua seconda data italiana

Immaginate un castello quattrocentesco, immaginate di trovarvi nella piccola corte interna e che uno dei cantautori più ispirati degli ultimi anni stia suonando lì, a pochi metri da voi, con la sua band. Fatto? Bene, questo è esattamente lo scenario in cui si è svolto il concerto di Glen Hansard a Ferrara, nel Cortile del Castello estense: la magia del luogo unita a quella indiscutibile della musica di Hansard hanno creato un mix straordinario, qualcosa che spesso succede ai concerti del cantautore irlandese; si crea una strepitosa empatia tra lui e il pubblico e ciò che ne scaturisce va al di là dei singoli brani, della scaletta o delle note.

E’ un qualcosa di incredibilmente umano, una gioia quasi palpabile, uno sfogo collettivo: quando Glen appare sul palco, al tramonto, e intona, senza microfono, “Grace beneath the pines” si sa già di stare assistendo a qualcosa di intenso, da brividi, che può solo essere arricchito da una band quanto mai affiatata, che già da “Winning streak” fa vedere di che pasta.

La serata scorre via e Hansard conferma il suo rapporto speciale, unico, con l’Italia, dove è amatissimo: sono venuti a sentirlo da Lucca alcuni suoi amici che hanno un negozio di dischi e per cui, due estati fa, fece un meraviglioso secret concert (poi ripetuto anche in un’altra occasione) e lui non può non dedicare loro un pezzo…. e poi c’è la piccola Marta, che sta riposando nel suo passeggino, e Glen le dedica “Falling slowly” decidendo di suonarla non amplificato per non disturbarle il sonno e coinvolgendo tutto il pubblico in un canto sommesso e dolcissimo, una ninna nanna personalizzata.

Glen Hansard è questo, è un uomo semplice e ispirato capace di regalare meraviglie sotto forma di musica, meraviglie come “McCormack’s wall”, “che ho scritto da ubriaco, ma non di un’ubriachezza allegra, più come quando è il terzo giorno consecutivo che sei ubriaco e ti senti triste e solo, parla dell’amicizia tra uomo e donna e sappiamo tutti che un uomo e una donna che bevono insieme poi commettono un errore, non tutti voglio dire, qui ci sono sicuramente uomini che riescono ad avere splendide amicizie con le donne senza cercare altro, ma parlo per me” dice ridendo.

Glen ci delizia non solo con suoi brani ma anche improvvisando, ad esempio “Respect” di Aretha fa la sua comparsa alla fine di “Love don’t leave me waiting” e poi arriva anche una inaspettata e quanto mai rock “Where is my mind?”, presa in prestito dai Pixies e un accenno di “Hallelujah” di Leonard Cohen… cosa chiedere di più? Ah sì, la springsteeniana “Drive all night”, su cui non può mancare la partecipazione alle percussioni di Caterino Riccardi, ormai ospite fisso, si può dire, dei live italiani di Hansard (e reso celebre proprio da Springsteen per essere stato fatto salire sul palco del suo live padovano nel 2013).

Insomma ce n’è per tutti i gusti e la cosa unica è percepire l’intensità emotiva di tutto questo: un’intensità che non cala mai, qualcosa che ti svuota, ti affatica e allo stesso tempo ti avvolge senza che tu abbia il desiderio che debba smettere mai.

Per vivere bene, bene davvero, avremmo bisogno di un live di Glen Hansard ogni giorno.

Glen Hansard Setlist @ Ferrara Sotto le Stelle 29-06-2016

Grace beneath the pine

Fitzcarraldo

Winning streak

Just to be the one

Little ruin

Minds made up

Bird of sorrow

In these arms

Astral weeks

Philander

Love don’t leave me waiting

Way back when

Maybe not tonight?

McCormack’s wall

Lowly deserter

Revelate

Wedding ring

This gift

Say it now

Stay the road

Falling slowly

Ramble

Dont do it/ Drive all night

Mercy

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Cresce l’attesa per le prime date italiane di Bruce Springsteen & The E Street Band, che saranno in scena il 3 e 5 luglio allo Stadio San Siro di Milano, prima di approdare il 16 luglio al Circo Massimo di Roma.
I concerti italiani di Bruce Springsteen and the E Street Band sono prodotti e organizzati da Barley Arts.

Per accogliere al meglio tutto il pubblico, sia a Milano che a Roma, Barley Arts ha realizzato un’apposita app gratuita, “Springsteen in Italia”, disponibile da lunedì 27 giugno in italiano e in inglese sulle piattaforme iOS e Android, per avere in tempo reale tutte le informazioni logistiche e news sull’evento.
Sul web, invece, il sito ufficiale dei tre concerti italiani è brucespringsteenitalia.com, portale che raccoglie sia news utili sia curiosità sul tour e non solo.

In occasione degli imminenti concerti milanesi, il servizio di metropolitane, bus e tram da e per lo stadio sarà potenziato, con corse aggiuntive e prolungamento dell’orario (metropolitana M1 ultima corsa alle ore 2.20, metropolitana M5 ultima corsa alle ore 2.00). Inoltre, il biglietto del concerto dà diritto a viaggiare sui mezzi pubblici gratuitamente (escluso il passante ferroviario) per tutta la giornata del concerto per il quale si è acquistato l’ingresso. A partire da martedì 28 giugno basterà digitare il sigillo fiscale (un codice di 16 caratteri preceduto dalle lettere S.F. presente sul biglietto del concerto) ai distributori automatici ATM per l’acquisto dei titoli di viaggio; il ritiro del biglietto ATM gratuito potrà avvenire dalle ore 14.00 del giorno successivo alla data d’acquisto del biglietto del concerto. Chi acquisterà il biglietto in un punto vendita il giorno stesso del concerto potrà ritirare il titolo di viaggio ATM presso le casse dello stadio. Infine, chi ha effettuato l’acquisto via web su TicketOne scegliendo l’opzione “Ritiro sul luogo dell’evento”, riceverà un’e-mail da TicketOne con il proprio sigillo fiscale.

Per favorire le condizioni del pubblico, sarà istituita un’ampia area pit sottopalco. Per precisa politica dell’Artista e di Barley Arts, per accedere a tale area non ci sarà nessun sovrapprezzo sul biglietto, ma l’accesso sarà consentito alle prime 1500 persone posizionate davanti all’ingresso 10: queste persone, circa un’ora prima dell’apertura dei cancelli,  riceveranno un braccialetto da indossare, non cedibile, che gli permetterà di accedere al pit. I restanti posti in tale area saranno poi disponibili per il pubblico residuo fino a riempimento.

Informazioni ancor più dettagliate sono disponibili a questo link: brucespringsteenitalia.com/tour-e-live/the-river-tour-2016/milano-3-5-luglio-2016-san-siro/

E per chi vuole avere qualche anticipazione sulla setlist, qui ci sono le scalette dei precedenti live del Boss: bit.ly/SetlistSpringsteen

Bruce Springsteen San Siro

Today is the day!

A distanza di tre anni, torna finalmente in Italia Bruce Springsteen, con la sua E STREET BAND, per due date: il 3 LUGLIO per la sesta volta allo STADIO SAN SIRO di MILANO e il 16 LUGLIO per la prima volta al CIRCO MASSIMO – POSTEPAY ROCK IN ROMA di ROMA.
I biglietti per la data di Milano saranno disponibili a partire dalle 11 di martedì 9 febbraio ESCLUSIVAMENTE ONLINE su TicketOne (www.ticketone.it) e da giovedì 11 febbraio nei punti vendita TicketOne e Vivaticket.
I biglietti per la data di Roma saranno disponibili a partire dalle 11 di sabato 13 febbraio ESCLUSIVAMENTE ONLINE su www.ticketone.it e da lunedì 15 febbraio nei punti vendita TicketOne e dei circuiti Box Office Lazio, Vivaticket, Booking Show, ETES e su PostePayFun.

ECCO I DETTAGLI

DOMENICA 3 LUGLIO – Stadio San Siro, MILANO
Inizio concerto ore 20.00

Prezzi:
1° Anello Rosso Numerato: € 120,00 + prev.,
2° Anello Rosso Numerato: € 100,00 + prev.,
1° Anello Blu e Verde Numerato: € 90,00 + prev.
2° Anello Blu e Verde Numerato: € 80,00 + prev.
Prato Posto Unico: € 85,00 + prev.
3° Anello Rosso Numerato: € 45,00 + prev.
3° Anello Blu e Verde Non Numerato: € 40,00 + prev.

SABATO 16 LUGLIO – Circo Massimo, ROMA
Inizio concerto ore 20.00
Prezzi: Posto unico: € 85,00 + prev.

Claudio Trotta, boss della Barley Arts, ha appena annunciato tramite Facebook che domani 4 febbraio alle ore 11.00 saranno diffusi tutti i dettagli in merito alla vendita dei biglietti per i concerti di Roma e Milano di Bruce Springsteen.

Claudio_Trotta

Non vediamo l’ora di potervi annunciare tutti i dettagli. Stay tuned!

 

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È bastato un post di poche righe di Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts, per scatenare la Springsteen mania. Ora è ufficiale: il Boss torna in Italia, a Milano e a Roma, il prossimo luglio.

In mancanza di un annuncio formale dell’organizzatore o dell’ufficio stampa, però, sono ancora molti i punti su cui è necessario fare chiarezza. Primo fra tutti la questione delle prevendite. Ancora non si sa quando saranno messi in vendita i biglietti e quale sarà il costo.

Ma si sa, quando si parla del boss i rumour si moltiplicano velocemente, quindi poco fa lo stesso Claudio Trotta è dovuto intervenire nuovamente dal suo profilo Facebook per smentire le voci circolanti a proposito del prezzo dei biglietti.

 

Mi dicono che sta girando un messaggio con dei prezzi dei biglietti,non è’ mio ed è’ una comunicazione falsaLe uniche…

Pubblicato da Claudio Trotta su Mercoledì 3 febbraio 2016

 
Quello che si sa, invece, è che al momento Springsteen è impegnato con il suo The River Tour 2016, partito il 16 gennaio da Pittsburgh, che lo porterà in 24 stadi americani a suonare tutto The River, il doppio disco degli anni Ottanta. L’album verrà suonato da cima a fondo così come è stato registrato, quindi senza la E Street Band, la sua storica band di supporto.

Sul palco accanto al boss ci saranno Nils Lofgren e Steve Van Zandt alle chitarre, Roy Bittan al pianoforte, Gerry Tallent al basso, Patti Scialfa ai cori e alla chitarra acustica e Max Weinberg alla batteria; a loro si aggiungeranno Soozie Tyrell al violino, e Jake Clemons e Charles Giordano, al sassofono e all’organo elettrico, in sostituzione dei compianti Clarence Clemons e Danny Federici.

Il nuovo tour europeo dovrebbe essere a supporto della recente pubblicazione del cofanetto celebrativo “The ties that bind: the river collection“, uscito il 4 dicembre scorso. Nel box-set è presente anche un documentario sulla vita del boss, oltre a versioni rimasterizzate, live e outtakes di brani di The River.

Nelle prime date del tour il Boss, oltre ai suoi pezzi storici, ha aggiunto in scaletta due omaggi ad altri due grandi della storia del rock recentemente scomparsi: Rebel Rebel per David Bowie e Take It Easy per Glenn Frey. Ma naturalmente non è detto che questo omaggio si prolungherà fino alle date italiane di questa estate.

Infine, non si placano le voci su una eventuale terza data in Emilia. Ora l’attenzione si è spostata da Campovolo a Imola. Ma è bene dire che si tratta di voci assolutamente non confermate.

Rimaniamo dunque in attesa di ulteriori dettagli e aggiornamenti ufficiali.

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Ormai è ufficiale, dopo i rumours circolati alcuni giorni fa su una possibile data in Emilia, a Campovolo (voci poi smentite dagli organizzatori), ora è arrivato l’annuncio ufficiale: Bruce Springsteen suonerà in Italia con il suo The River Tour il prossimo luglio.

Sono stati confermati due concerti: il 3 luglio il Boss sarà a Milano (per la sesta volta), allo Stadio Meazza e il 16 luglio suonerà a Roma, al Circo Massimo. A breve saranno comunicate le informazioni sull’inizio della prevendita dei biglietti.

La conferma è arrivata via Facebook poco fa da Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts.

 

3 luglio la sesta volta 16 luglio Roma󾰀󾰀󾰀󾰀󾰀

Pubblicato da Claudio Trotta su Martedì 2 febbraio 2016

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Non c’è ancora nessun annuncio ufficiale ma tutti gli indizi portano alla stessa conclusione: Bruce Springsteen live al Circo Massimo, il prossimo 14 maggio. Pare infatti che per ospirate la prima data europea del World Tour 2016 di Bruce Springsteen sia stata posticipata la manifestazione Race For The Cure, in programma proporio per il 14 maggio ed ora posticipata al 22 maggio.

Intanto voci sempre più insistenti e rumour provenienti dal management di Springsteen parlano di una possibile seconda data italiana a Capovolo, l’aereoporto nei pressi di Correggio che hapiù volte ospitato i mega raduni di Ligabue.

Fino a marzo il Boss sarà impegnato con il suo tour americano, portando in giro per gli Stati Uniti le venti canzoni del suo album “The River”, con una scaletta che rispetta l’ordine di incisione dell’album e che include quindi inni come la title track o Hungry Heart.

Per le date americane Springsteen è accompagnato da una band composta da nove musicisti, tra cui la moglie Patti Scialfa.

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bruce springsteen

Per molti springsteeniani doc, “The River”, lo storico doppio album uscito nel 1980, rappresenta la summa di tutta la poetica musicale del Boss. Inutile rimarcare ancora una volta la bellezza di uno dei massimi capolavori del rock del novecento, un album capace di entusiasmare dal primo all’ultimo minuto grazie a un sali e scendi di emozioni senza eguali nella storia della musica contemporanea. Esageriamo? Forse, ma per Springsteen è sempre stato così: o lo si ama alla follia o non ha proprio senso definirsi springsteeniani. In occasione del trentacinquennale dalla pubblicazione del disco la Columbia Records dà alle stampe “The Ties That Bind: The River Collection”, un box di outtakes e rarità di quel magico periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 in cui Springsteen ha indubbiamente dato il meglio di sé. “Party lights” è uno degli inediti contenuti nel box e, possiamo dirlo con certezza, non avrebbe sfigurato in nessuno degli album successivi del Boss.

Video canzone “Party lights” di Bruce Springsteen: