Tags Posts tagged with "Bob Dylan"

Bob Dylan

0 400
Bob Dylan

Sono diventati ben nove i concerti che Bob Dylan terrà in Italia ad aprile 2018. Il menestrello di Duluth e Premio Nobel per la Letteratura nel 2016 ha aggiunto altre tre date alle sei già fissate nel nostro per la prossima primavera. Al già fitto calendario del suo tour italiano – del quale fanno parte tre appuntamento consecutivi a Roma ed un concerto a teatro a Milano – sono state aggiunte le tappe di Genova, Jesolo e Verona (Arena) previste per le giornate 25, 26 e 27 aprile 2018.

Bob Dylan manca dall’Italia da ormai tre anni e all’attivo ha un nuovo album di studio, il 38esimo, intitolato ‘Triplicate‘ e rilasciato a marzo 2017. Il lavoro, un disco triplo contenente cover del repertorio tradizionale americano, è suddiviso nei capitoli ‘Til the Sun Goes Down‘, ‘Devil Dolls‘ e ‘Comin’ Home Late‘.
Gli show dell’artista americano saranno un excursus attraverso le pagine della storia della musica scritte dal rivoluzionario cantautore. I biglietti per le nuove data sono disponibili in prevendita da oggi, giovedì 18 gennaio 2018, presso tutti i circuiti autorizzati.

Bob Dylan, le date del tour italiano 2018:

3 aprile, Roma – Auditorium Parco della Musica
4 aprile, Roma – Auditorium Parco della Musica
5 aprile, Roma – Auditorium Parco della Musica
7 aprile, Firenze – Mandela Forum
8 aprile, Mantova – Palabam
9 aprile, Milano – Teatro degli Arcimboldi
25 aprile, Genova – RDS Stadium (NUOVA DATA)
26 aprile, Jesolo – Pala Arrex (NUOVA DATA)
27 aprile, Verona – Arena (NUOVA DATA)

Bob Dylan

Per la prima volta dopo il conferimento del Premio Nobel, a tre anni di distanza dal suo ultimo tour italiano, torna nel nostro Paese nel 2018 Bob Dylan.

Tre anni densi di avvenimenti per il cantautore americano che lo hanno visto pubblicare 3 album (“Fallen Angels” nel 2016, “Triplicate” e l’appena uscito “Trouble No More” nel 2017), essere insignito della Medal of Freedom da Obama e soprattutto aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, onore mai conferito prima ad un musicista.
Il tour partirà da Roma con un triplo appuntamento all’Auditorium Parco della Musica, per poi toccare Firenze, Mantova e Milano, i biglietti saranno in vendita da venerdì 10 novembre dalle ore 11:00 su www.ticketone.it e www.dalessandroegalli.com.

Questo il riepilogo delle date previste:

3/4/5 aprile | Roma | Auditorium Parco Della Musica – Sala S.Cecilia
7 aprile | Firenze | Mandelaforum
8 aprile | Mantova | Palabam
9 aprile | Milano | Teatro degli Arcimboldi

Nel dicembre 2016 Bob Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura da parte dell’Accademia Svedese “per aver creato nuove espressioni poetiche nell’ambito della grande tradizione della canzone americana”. Nel 2012 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, e nel 2008 ha ricevuto uno speciale Premio Pulitzer per “il suo profondo impatto sulla musica pop e sulla cultura americana, grazie a testi dalla straordinaria forza poetica”. Ha inoltre ottenuto il titolo di Officier della Légion d’Honneur francese nel 2013, il Polar Music Award svedese nel 2000 e diverse lauree ad honorem, tra cui quelle della University of St. Andrews e Princeton University, oltre a numerose altre onorificenze.

Sulla scia del lavoro di reinterpretazione iniziato con “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, il 31 marzo 2017 e’ uscito il primo album triplo della vita di Bob Dylan: “ Triplicate “ . I due precedenti album, “Fallen Angels” e “Shadows In The Night”, con i quali reinterpretava classici della canzone americana, gli sono valsi il plauso della critica mondiale e la nomination ai Grammy nella categoria Best Traditional Vocal Album. “Fallen Angels” ha debuttato nella Top 10 di più di dodici paesi, tra cui Regno Unito, USA, Italia, Paesi Bassi e Austria, mentre “Shadows In The Night” è entrato subito nella Top 10 di 17 Paesi, conquistando la top chart di Regno Unito, Irlanda, Svezia e Norvegia. Gli ultimi sette studio album di Dylan sono stati universalmente riconosciuti come alcuni tra i migliori della sua gloriosa carriera, e hanno toccato nuove e ulteriori vette di successo commerciale e di critica. “Time Out Of Mind” del 1997, disco di platino, gli è valso numerosi Grammy, tra cui quello per Album “Of The Year”, mentre “Love And Theft”, anch’esso disco di platino, ha ottenuto numerose candidature ai Grammy e una statuetta nella categoria Best Contemporary Folk Album. Bob Dylan ha venduto oltre 125 milioni di dischi nel mondo.

La notizia del suo ritorno in Italia ha naturalmente già fatto discutere e sta dividendo le opinioni tra chi non vuole perdere l’opportunità di vedere (o rivedere) dal vivo una vera e propria leggenda vivente e chi invece parla di voce che non c’è più, canzoni stravolte, arraggiamenti che rendono irriconoscibili i brani, oltre che della ormai arcinota poca loquacità e giovialità di Mr. Zimmermann.

Come sempre, è importante sapere cosa e chi si sta andando a vedere dal vivo. Dylan non è mai stato e a maggior ragione non è oggi conosciuto per la simpatia, la loquacità o la tolleranza nei confronti del pubblico. Una delle ultime volte che il buon Bob è passato dall’Italia, al suo concerto era vietato l’uso di fotocamere e videocamere e le maschere nel teatro hanno fatto la spola per tutta la durata del live per far rispettare il divieto. Oltre a questo, chi già non è cosciente è bene che se faccia una ragione: Dylan è Dylan e non è quello che vi aspettate, non è il mito che in tanti vanno ad adorare (restando poi delusi perché le canzoni sono irriconoscibili e la voce non è quella del vinile che hanno a casa). Il suo atteggiamento è arcinoto e fa parte del personaggio, così come la sua scelta delle canzoni (non aspettatevi i grandi classici). Con questo non significa che si debba difendere l’indifendibile, occorre solo sapere bene cosa si sta andando a vedere, regolare le proprie aspettative e sperare in una serata buona del menestrello. In tutti i casi, un concerto di Bob Dylan è un’esperienza memorabile, una di quelle che racconti ai posteri. Ed è più di quanto si possa dire di buona parte dei concerti in circolazione.

 

0 627

Patti Smith, la Sacerdotessa del Rock, compie oggi, 30 dicembre 2016, settant’anni. Cantautrice, poetessa, scrittrice, pittrice e fotografa, Patricia Lee Smith è stata una figura rivoluzionaria della scena rock, grande protagonista del proto-punk e della New wave.

Arriva al successo mondiale con gli album Horses (1975) e Radio Ethiopia (1976), album dedicato a Rimbaud, uno dei suoi idoli (“Rimbaud rappresenta il cuore della giovinezza ed è il cuore della curiosità, dell’entusiasmo e di una mente elevata. Il suo spirito è ovunque, è qui proprio ora, è nelle nostre mani”, aveva dichiarato nel 2011, quando era stata chiamata, in Francia, a celebrare i 120 anni dalla morte del poeta). Dopo Easter (1978) e Wave (1979), Patti Smith lascia passare un decennio prima del suo ritorno trionfale, nel 1988, con People Have the Power, che apre l’album Deam of Life. “Alla musica ho preferito la scrittura, e a entrambe ho preferito l’amore“. Dopo il successo, sorprese tutti e nel 1979 annunciò il suo ritiro, trasferendosi a Detroit e sposando Fred “Sonic” Smith degli MC5, morto nel 1994 dopo 14 anni di matrimonio. Tra il 1996 (Gone Again) e il suo ultimo album, Banga, del 2012 ci sono ancora quattro grandi album: Peace and Noise (1997), Gung Ho (2000), Trampin’ (2004) e Twelve (2007).

Ha fatto il giro del mondo la sua recente partecipazione alla cerimonia per la consegna del Nobel all’amico Bob Dylan (grande assente a Stoccolma), durante la quale ha cantanto, interrompendosi per l’emozione, A Hard Rain’s A-Gonna Fall.


Oggi, venerdì 30 dicembre, nel giorno del suo settantesimo compleanno, Patti Smith si esibirà in concerto a Chicago: “Proporrò Horses con la mia band, e con mio figlio e mia figlia, nella città dove sono nata. E tutte le cose che ho visto e sperimentato saranno con me, e il rimorso che ho sentito così forte si fonderà gioiosamente con tutti gli altri momenti. Settant’anni di momenti, settant’anni trascorsi a essere umana”. Patti Smith ha chiuso così il suo articolo per il New Yorker in cui racconta la sua emozione durante l’esibizione alla cerimonia del Nobel:

Dopo i primi accordi mi sono ascoltata che cantavo: il primo verso era passabile, anche se un po’ traballante, ma ero convinta che l’avrei sistemato. Invece sono stata colpita da una pletora di emozioni, e si susseguivano con un’intensità tale da non poterle più gestire. Con la coda dell’occhio potevo vedere l’enorme telecamera, le personalità sul palco, la platea folta di pubblico. Non abituata a gestire un tale mix di emozioni e ansia non sono stata in grado di continuare: non ho dimenticato le parole che sento come una parte di me. Sono stata semplicemente incapace di portarle allo scoperto. E questo strano fenomeno non solo non diminuiva con il passare dei minuti  ma è restato in maniera crudele per tutto il tempo con me tanto da vedermi obbligata a fermarmi e a chiedere scusa, e a tentare di ripartire lottando con tutta me stessa, ma inciampando di nuovo. Tornata al mio posto ho sentito il dolore umiliante del fallimento, ma ho avuto anche la strana impressione di aver vissuto fino in fondo il mondo rappresentato dal testo di Dylan: per l’inizio, dove dice ‘Mi sono imbattuto in dodici montagne nebbiose’; e per la fine, con il verso ‘E saprò alla perfezione la mia canzone ancora prima di iniziare a cantare’.

In questa infografica sono riassunte le tappe fondamentali della sua carriera:

Patti Smith

 

Infografica: Stampaprint

0 32

Ieri sera ha preso il via la seconda parte del Desert Trip, il grande evento californiano che ospita tutti i più grandi big della storia del rock su un’unico palco, nel corso di tre giorni. Dopo il trionfale primo atto del 7, 8 e 9  ottobre ieri sera si è fatta nuovamente della grande musica sul palco di Indio.

desert-trip

Ad aprire la tre giorni, ancora una volta, Bob Dylan, che questa volta sale sul palco forte di una nomina da premio Nobel per la Letterattura. Non un accenno al riconoscimento per il menestrello di Duluth, che pare nemmeno l’Accademia di Svezia sia ancora riuscita a contattare: “Abbiamo parlato con l’agente e con il manager dei suo tour di concerti, ma non direttamente da lui”, ha detto il cancelliere dell’Accademia Odd Zschiedrich. Zschiedrich che però non si è detto preoccupato: “Non e’ la prima volta, anche in epoche moderne, che non si riesca a parlare direttamente con il premiato”.

Lui, Bob Dylan, non ha commentato in nessun modo l’assegnazione del prestigioso riconoscimento. Non lo ha fatto il giorno stesso in cui la notizia è stata diffusa, il 13 ottobre, quando si è esibito sul palco dell’hotel/casinò Cosmopolitan di Las Vegas, e non lo ha fatto ieri sera sul palco del Desert Trip, dove è andato in scena il tipico Bob Dylan: niente fotografi vicino al palco, niente sorrisi né commenti.

Dopo di lui, è stata la volta dei Rolling Stones, che invece hanno aperto il loro concerto congratulandosi con Dylan: “Volevo ringraziare Bob Dylan per il suo set incredibile. Non avevamo mai condiviso il palco con un premio Nobel, prima d’ora. Bob è come il nostro Walt Whitman. Congratulazioni al signor Dylan per il suo lavoro. Non mi viene in mente nessun altro che lo merita di più” ha detto Mick Jagger.

Bob Dylan negli anni ha anche collezionato due lauree honoris causa in musica e un premio Pulitzer con menzione speciale. Clicca qui per scoprire tutti i riconoscimenti assegnati al menestrello di Duluth.

Queste le scalette dei due set al Desert Trip.

Bob Dylan

Rainy Day Woman #12 & 35
Don’t Think Twice It’s All Right
Highway 61 Revisited
It’s All Over Now Baby Blue
High Water (For Charley Patton)
Simple Twist Of Fate
Early Roman Kings
Love Sick
Tangled Up In Blue
Lonesome Day Blues
Make You Feel My Love
Pay In Blood
Desolation Row
Soon After Midnight
Ballad of a Thin Man
Masters Of War

BIS:
Like a Rolling Stone
Why Try to Change Me Now

Rolling Stones

Jumpin’ jack flash
Get off of my cloud
It’s only rock’n’roll (But I like it)
Tumbling dice
Just your fool
Sweet Virginia
Angie
Live with me
Paint it black
Honky Tonk women
You got the silver
Little T&A
Midnight rambler
Miss you
Gimme shelter
Start me up
Sympathy for the Devil
Brown sugar

BIS:
You can’t always get what you want
(I can’t get no) Satisfaction

0 608

Il menestrello di Duluth, Minnesota, classe 1941 siè visto assegnare dall’Accademia svedese il Premio Nobel per la letteratura, superando condidati dati per favoriti come Don DeLillo, Philip Roth, Haruki Murakami, Adonis e lo scrittore keniano Ngugi wa Thiong’o. Bod Dylan è dunque il primo cantautore a vincere il riconoscimento dell’Accademia svedese “Per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”.

Una nomina che non è del tutto una sorpresa, se pensiamo che già vent’anni fa, nel 1996, Dylan fu indicato all’Accademia Reale Svedese come possibile candidato al Nobel dal professore Gordon Ball, docente di letteratura dell’Università della Virginia. Dopo di allora, ci sono state altre candidature in sue favore, da parte di altri studiosi americani di importanti università americane, candidature appoggiate anche dal poeta simbolo della Beat generation, Allen Ginsberg. All’epoca, Ball propose Dylan per il premio “per l’influenza che le sue canzoni e le sue liriche hanno avuto in tutto il mondo, elevando la musica a forma poetica contemporanea”. A partire da primi anni 2000, poi, il nome di Bob Dylan è ricorso più volte nel toto-Nobel.

Dylan si esibirà tra poche era sul palco del Desert Trip di Indio, California, per le date bis aggiunte a quelle del 7,8 e 9 ottobre. E chissà se rilascerà qualche dichiarazione in merito e se lascerà che siano gli altri a parlare di lui.

Intanto, da ogni parte del mondo arrivano le congratulazioni degli amici e degli ammiratori ma anche le perplessità di alcuni.

Queste le congratulazioni degli Who, una delle band coinvolte nel leggendario Desert Trip.

E non poteva mancare il commento soddisfatto di Francesco De Gregori, che con il suo album “Amore e furto” ha testimoniato tutto il suo amore e la sua ammirazione per il menestrello di Duluth.

Più polemico Alessandro Baricco: “è un grandissimo. Andare a un suo concerto oggi è una delle esperienze più grandi ed emozionanti che si possano fare nello spettacolo. Ma, per quanto mi sforzi, non riesco a capire che cosa c’entri con la letteratura”. Inoltre, secondo Baricco non “c’è nessun paragone da fare tra il Nobel a Dylan e quello a Dario Fo”. E aggiunge: “È molto diversa la situazione perché la scrittura del teatro, non ho bisogno di sforzarmi tanto per capire che c’entra con la letteratura. Che un drammaturgo vinca un premio alla letteratura ci sta, anche se in modo un po’ sghembo”.
Insomma, continua lo scrittore di Novecento: “È come se dessero un Grammy Awards a Javier Marias perché c’è una bella musicalità nella sua narrativa. Allora anche gli architetti possono essere considerati poeti”.

Il Nobel, per Bob Dylan, è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di riconoscimenti prestigiosi, come il premio Pulitzer assegnatogli con menzione speciale nel 2008 “Per il suo profondo impatto sulla cultura e sulla musica pop statunitense, segnato da composizioni liriche di straordinaria forza poetica” o come le due Lauree Honoris Causa in musica che glisono state assegnate dalla Princeton University e dalla St. Andrews University.

Tutti i premi e riconoscimenti assegnati negli anni a Bob Dylan sono riassunti in questa infografica (fonte: Stampaprint).

bob-dylan

Non si chiamerà Oldchella, come si vociferava ironicamente, ma Desert Trip. Tutto il resto, però, rimane confermato: un festival che raccoglie i big del rock e che prevede, in tre epiche giornate, i live di Rolling Stones, Bob Dylan, Paul McCartney, Neil Young, Roger Waters e The Who.

Il festival si svolgerà negli Empire Polo Fields di Indio in California, dove si tiene abitualmente il celebre Coachella. Sei leggende viventi saranno lì il 7, l’8 e il 9 ottobre e terranno ognuna un concerto completo vero e proprio.

Cominciano Rolling Stones e Bob Dylan il 7 ottobre, seguiti il giorno dopo da Paul McCartney e Neil Young. Il 9 ottobre chiudono in bellezza Roger Waters e The Who.

Un vero sogno per tutti gli amanti dei grandi classici del rock, ma non è un sogno alla portata di tutti: un ingresso per un giorno costerà 199 dollari, mentre gli abbonamenti per i tre giorni saranno venduti a un prezzo che varia da 399 a 1599 dollari (più diritti di prevendita e eventuali commissioni addizionali).

Per chi potesse affrontare il salasso, i biglietti saranno disponibili dalle 19 (ora italiana) di lunedì 9 maggio sul sito ufficiale del Desert Trip.

Questo il trailer del festival:

Oldchella

Paul McCartney, Rolling Stones, Bob Dylan, Roger Waters e The Who. Tutti in un’unico grande evento. Ce n’è abbastanza da far venire un infarto a qualsiasi amante del rock. Sicuramente è sufficiente per far preparare a molti la valigia in vista di un bel viaggio a Indio, California, in ottobre.

Sino ad ora era solo una voce. Troppo bello per essere vero, avranno pensato i più. E invece…

Dal proprio profilo Facebook, ognuna delle star sopra nominate ha caricato un breve video teaser. In tutti appare la scritta “October”. Questa ha tutta l’aria di una conferma.

Gira voce che l’evento si chiamerà Oldchella, un modo ironico per fare riferimento ad un Coachella con i veterani della musica. Qualsiasi nome venga scelto, si tratterà di un evento storico, del santo graal di tutti gli appassionati del genere. Imperdibile per tutti.

Ecco tutti i teaser. Non ci resta che spettare i dettagli. I più fortunati comincino a preparare la valigia.

Edit: È arrivato l’annuncio ufficiale e tutti i dettagli sulle prevendite, clicca qui per tutte le info.
 

0 459

Mercoledì 9 Marzo il Teatro Team di Bari porterà sul palcoscenico Francesco De Gregori.

Dopo il successo di “Rimmel 2015”, il cantautore torna in tour con uno show a supporto di “Amore e Furto”, l’album-tributo a Bob Dylan. Un omaggio in cui proporrà dal vivo le undici canzoni che ha tradotto e interpretato.

Francesco De Gregori è il “principe” della canzone d’autore italiana. Ha esordito nei primi anni Settanta e da allora le sue canzoni hanno raccontato storie vere e immaginarie, mai banali e sempre di grande profondità. Pezzi indimenticabili come “Alice”, “Niente da capire”, “Cercando un altro Egitto”, “Pablo”, “Bufalo Bill”, “La donna cannone”, “Generale”, “Viva l’Italia”, “Buonanotte fiorellino” e tante altre.

De Gregori canta Bob Dylan-Amore e Furto_cover_bProdotto da Guido Guglielminetti, “De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto” è un album in cui De Gregori interpreta, con amore e rispetto, undici canzoni di Bob Dylan: “Un angioletto come te” (“Sweetheart like you”), “Servire qualcuno” (“Gotta serve somebody”), “Non dirle che non è così” (“If you see her, say hello”), “Via della Povertà” (“Desolation row”), “Come il giorno” (“I shall be released”), “Mondo politico” (“Political world”), “Non è buio ancora” (“Not dark yet”), “Acido seminterrato” (“Subterranean homesick blues”), “Una serie di sogni” (“Series of dreams”), “Tweedle Dum & Tweedle Dee” (“Tweedle Dee & Tweedle Dum”), “Dignità” (“Dignity”).
Il primo singolo estratto dall’album, attualmente in rotazione radiofonica, è “Un angioletto come te”.

0 384

Il 18 e 19 novembre il menestrello di Duluth porta il suo Neverending Tour nella città felsinea

Bob Dylan torna a cantare a Bologna: ne hanno dato l’annuncio oggi la direzione del Teatro Manzoni, che inaugurerà la stagione con la doppia data del leggendario menestrello, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola e all’assessore alla cultura Ronchi.

Dylan cantò per l’ultima volta a Bologna nel 1997 davanti a Papa Giovanni Paolo II in occasione del Congresso Eucaristico.

Reduce dal successo al Lucca Summer Festival, Dylan porterà sul palco del Teatro Manzoni i brani dell’ultimo album, ispirato a Frank Sinatra, oltre ai suoi leggendari classici.

Qui i dettagli della data bolognese:

BOB DYLAN – Teatro Manzoni, Bologna – 18 e 19 Novembre 2015

Le prevendite sugli abituali circuiti online per il doppio live partiranno il 10 luglio alle ore 10: i prezzi variano dai 145 euro per la platea ai 49 euro per le balconate.

0 500

Come ogni anno torna il Lucca Sumer Festival, rassegna musicale estiva che porta in Toscana il meglio della musica italiana e internazionale. L’edizione 2015 a luglio radunerà sul palco di Piazza Napoleone a Lucca grandi artisti: per ora sono stati confermati Bob Dylan, Francesco De Gregori, John Legend (unica data italiana), Los Lobos, Paolo Nutini, Alabama Shakes, The Script, Billy Idol, Elton John (unica data italiana), Lauryn Hill, Mark Knopfler, Robbie Williams, Fedez e J-Ax, Lenny Kravitz e Snoop Dogg. Ecco il calendario dettagliato del Lucca Summer Festival 2015 con relativi prezzi dei biglietti ed orari dei concerti:

1 Luglio 2015 – Bob Dylan + Francesco De Gregori
Inizio concerti ore 20.00
Biglietti: Tribuna Gold 85,00 euro + d.p.
Platea Numerata 60,00 euro + d.p.
Posto in Piedi 43,00 euro + d.p.

5 Luglio – John Legend (+ Fyfe)
Inizio concerti ore 21.00
Biglietti: Platea Numerata 60,00 euro + d.p.
Posto in Piedi 40,00 euro + d.p.

7 Luglio – Los Lobos
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: 10,00 euro + d.p.

8 Luglio – Paolo Nutini (+ Alabama Shakes)
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: 34,00 euro + d.p.

9 Luglio – The Script
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: 34,00 euro + d.p.

10 Luglio – Billy Idol
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: 34,00 euro + d.p.

11 Luglio – Elton John
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: Poltronissima Numerata 150,00 euro + d.p.
Platea Numerata 100,00 euro + d.p.
Posto in Piedi 44,00 euro + d.p.

20 Luglio – Lauryn Hill
Inizio concerti ore 21.30
Info biglietti da annunciare

22 Luglio – Mark Knopfler
Inizio concerti ore 21.00
Biglietti: Platea Gold 85,00 euro + d.p.
Platea Numerata 60,00 euro + d.p.
Posto in Piedi 34,00 euro + d.p.

23 Luglio – Robbie Williams
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: Pit Area Posto in Piedi (posti limitati) €. 100,00 + d.p.
Posto in Piedi €. 70,00 + d.p.

24 Luglio – Fedez & J-Ax
Inizio concerti ore 21.30
Biglietti: 30,00 euro + d.p.

26 Luglio – Lenny Kravitz (+ Gary Clark Jr)
Inizio concerti ore 20.30
Biglietti: 40,00 euro + d.p.

28 Luglio – Snoop Dogg (+ Marcus Miller)
Biglietti: ore 20.30
Biglietti: Posto Unico 35,00 euro + d.p.
Platea Gold 85,00 euro + d.p.

0 389

Bob Dylan la prossima estate si fermerà in Italia a lungo: il menestrello del rock sarà infatti protagonista di ben quattro date live nel nostro paese. Oltre a condividere il palco con Francesco de Gregori a Lucca il 1° luglio, in occasione di un concerto speciale al Lucca Summer Festival, Dylan arriverà anche in Fiuli Venezia Giulia, Lazio e Piemonte. Con oltre 125 milioni di dischi venduti dagli anni ’60 ad oggi, il cantautore americano continua ad essere protagonista della scena musicale: lo scorso 3 febbraio infatti è stato dato alle stampe un nuovo album di studio che porta la sua firma, “Shadws in the night”, il 37esimo lavoro della sua longeva carriera. Ecco i dettagli su date e biglietti:

27 giugno, Udine, S. Daniele del Friuli – Aria di Friuli Venezia Giulia
Campo Base – Viale Kennedy – Organizzato da Regione Friuli e Turismo FVG
Posto Unico 30,00€ + prev. – Prevendita a breve

29 giugno, Roma – Terme di Caracalla
Prezzi da 70,00 a 120,00€ – Prevendita dal 19 marzo

1 luglio, Lucca – Piazza Napoleone @Lucca Summer Festival
con Francesco de Gregori (on stage dalle 20,00)
Platea Gold e Palchetto Statua 85,00€ + prev. / Platea Numerata 60,00€ + prev. / Posto unico 43,00€ + prev. (in vendita)

2 luglio, Torino – Pala Alpitour
Platea Gold 85,00€ + prev. / Platea Num. 60,00 + prev. / Trib. Numerata 1° sett. 60,00€ + prev.
Trib. Numerata 2° settore 52,00 € + prev. / Trib non numerata 43,00 + prev. (in vendita dal 18 marzo)

2 617

Il primo luglio le due stelle del cantautorato si esibiranno insieme in Piazza Napoleone.

Manca ancora l’ufficialità, ma probabilmente potremo vederli sullo stesso palco: Bob Dylan e quello che è da tutti considerato il suo eponimo italiano, ovvero Francesco De Gregori, dovrebbero salire insieme sul palco di Piazza Napoleone il prossimo 1 luglio per inaugurare l’edizione 2015 del Lucca Summer Festival.
La manifestazione, arrivata al diciottesimo anno di età, sfodererebbe così un’apertura con i fiocchi, mettendo insieme due veri e propri giganti della musica.
Bob Dylan tornerebbe ad esibirsi in Piazza Napoleone dopo ben 17 anni dall’ultima volta, mentre De Gregori manca da Lucca dal 2002.
A questo punto non resta che far iniziare il conto alla rovescia verso il 1° luglio e aspettare la conferma degli organizzatori, pregustando già quali chicche i due potrebbero proporre insieme, soprattutto tratte dal repertorio del menestrello di Duluth, vero e proprio mito a cui De Gregori ha sempre dichiarato apertamente di ispirarsi.