Tribalistas live al Teatro degli Arcimboldi

Tribalistas live al Teatro degli Arcimboldi

Quella dei Tribalistas è una storia musicale con una traiettoria molto particolare considerando che il trio composto da  Arnaldo Antunes, Carlinhos Brown e Marisa Monte di fatto è una collaborazione che nasce quasi da una casualità tra le carriere soliste dei tre artisti.

Già negli anni 90 i tre avevano condiviso spesso gli studi di registrazione quasi sempre a due tra collaborazioni varie, produzioni e sodalizi e un bel giorno precisamente ad Aprile del  2002 quasi inaspettatamente nelle loro movimentate vite da artisti si trovarono insieme per una sessione in studio, per una volta tutti e tre uniti dando vita così al loro album d’esordio Tribalistas.

Il disco ottenne il successo internazionale nell’anno successivo incluso un riconoscimento importante quale il Latin Grammy ma la storia dei Tribalistas di fatto fini lì con alcune sporadiche esibizioni live che li portarono anche in Italia con la magnifica hit Jà Sei Namorar nell’allora Festivalbar .

La bella sorpresa però è arrivata l’anno scorso quando dopo ben tre lustri i tre si sono ritrovati per riprovare la magia del primo disco dando alle stampe un seguito, che neanche a dirlo si intitola nuovamente Tribalistas .

Questa volta però i tre ci hanno regalato anche la loro prima Tournee Internazionale che sta toccando vari paesi europei con le due date italiane di Roma e Milano della quale possiamo darvi il nostro racconto .

Intanto la scelta dei Teatri conferma che i Tribalistas hanno voluto dare una performance di qualità con un palco magnifico e con una vera e propria regia audio visiva curata nei minimi particolari.

I tre sono schierati sul fronte del grande palco degli Arcimboldi con Marisa Monte al centro che imbraccia la sua sei corde elettrificata, Arnaldo Antunes alla sua destra  e Carlinhos Brown circondato da un mondo di percussioni alla sua sinistra. In secondo piano altri splendidi musicisti completano la band  con Dadi Carvalho  al basso, , Pedro Baby alle chitarre , Pretinho da Serrinha al cavaquinho e Marcelo Costa alla batteria.

La scaletta basata quasi completamente sui due unici dischi prodotti dal trio per un totale di poco più di una ventina di brani, ha previsto anche alcuni interessanti intermezzi perlopiù con canzoni soliste di Marisa Monte, lasciando anche un paio di pezzi di Arnaldo Antunes.

Non c’è dubbio che il nutrito pubblico costituito anche da moltissimi conterranei dei Tribalistas abbia apprezzato la loro performance  questo a dimostrare il grande seguito che il trio ha costruito nella seppur discontinua e particolare carriera e considerando anche la loro limitata produzione su disco.

Ma tant’è, a brani favolosi come l’ouverture lasciata proprio al brano Tribalistas non si può restare indifferenti apprezzando sin da subito tutta la classe e la musicalità latina con la stupenda voce di Marisa Monte e il sottofondo di Arnaldo e Carlinhos che ci traghettano immediatamente sull’altra sponda dell’Atlantico.

Dietro la band fa il suo dovere con una base ritmica che vede le percussioni tradizionalmente a primeggiare sulla batteria e il basso a dare volume e corpo al tutto , chitarre classiche arpeggiate e una serie di strumenti tradizionali completano il sottofondo sonoro tipico del sound brasileno; lo schermo gigante alterna messaggi ad immagini della vita quotidiana del paese carioca perfettamente armonizzate con il fluire della musica.

L’atmosfera è piacevole e dopo Carnavalia riconosciamo uno dei singoli tratti dal nuovo disco Um So dove percepiamo chiaramente l’unione di intenti dei tre artisti con le loro voci che a tratti si sovrappongono mentre in altri si alternano in una splendida assonanza.

Visivamente i tre sono agghindati con indubbio stile:  Carlinhos Brown con il suo enorme ed inconfondibile cappello e occhiali scuri si cimenta con le sue percussioni, Arnaldo Antunes di rosso vestito con tunica e cappuccio calati si cela misteriosamente dietro occhiali neri mentre Marisa Monte indossa uno splendido vestito in lungo con stelle e lustrini rosso sgargiante, occhialoni vintage e la sua folta chioma assoluta protagonista.

Villarejo di Marisa Monte fa da interludio alla successiva serie di canzoni dove spicca la struggente Fora da Memoria seguita da uno dei primi successi dei Tribalistas come Velha Infancia e poi da Alianca.

Un lungo medley di brani prodotti dai singoli componenti come la bella  Sem Você di Antunes oppure Não é fácil della stessa Monte fanno da preludio all’ultima parte del concerto, il gran finale che tutti aspettano con un tris di brani azzeccati in successione con Passe em Casa, Tribalivre e la superhit Jà Se Namorar in un tripudio finale di luci e colori.

 

C’è anche il tempo per un paio di encore una sorta di reprise di 2 brani già eseguiti nella parte centrale del live con tutta la band in perfetta sintonia e a giudicare dalla risposta del pubblico credo che i tre possano considerarsi pienamente soddisfatti e forse pensare che il loro sodalizio artistico non debba fermarsi o rallentare ma certamente incrementare per poter regalare ancora serate magiche come queste.

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