Non sembrava difficile immaginarselo e infatti ieri è stato un emozionante e atteso sold out quello che ha registrato il concerto di Roberto Vecchioni al Teatro Creberg di Bergamo.

Impegnato nel suo “Infinito Tour”, per presentare al pubblico la sua ultima fatica discografica (rilasciato per scelta solo su supporto fisico e non digitale), il Professore ha fatto tappa infatti ieri, venerdì 5 aprile 2019 anche al teatro bergamasco conquistando sin dalle prime note la platea totalmente al completo.

In questo spettacolo diviso in due parti, Roberto Vecchioni ha voluto raccontare e raccontarsi, spendendo alcune parole prima di ogni brano per raccontare aneddoti o per spiegare la genesi dei brani che avrebbe di li a poco cantato.

Un silenzio ossequioso e incredibile quello che ha mantenuto la maggior parte della platea per quasi tutta la durata del concerto, interrotto solamente dai lunghi e calorosi applausi al termine di ogni brano, applausi che l’artista si è goduto a pieno.

Il pubblico presente ha sicuramente apprezzato ogni attimo di questo concerto, fatto sia di momenti emozionanti e di brani che fanno riflettere, si di quelle piccole gag che Vecchioni ha regalato con la sua nota ironia.

Un susseguirsi di brani e parole, parole e brani, ciascuno non solamente cantato ma interpretato fino a fondo, come d’altronde è suo stile da sempre. Parole che non sono solo semplici parole che rincorrendosi formano una canzone, ma che hanno un peso specifico, ciascuna importante proprio nel posto dove è stata posta e nella tonalità con cui è stata pronunciata; “barzellette” raccontate con leggerezza che se approfondite possono rivelare il vero senso della vita.

La serata si è conclusa sulle note dell’indimenticabile Samarcanda, che ha fatto cantare e tenere il tempo a suon di battiti di mani di tutti i 1500 presenti in sala, che sino ad ora si erano infatti limitati ad ascoltare in silenzio.

Sul palco con Vecchioni, ad accompagnarlo in questo viaggio nell’infinito coloro che hanno dato vita alla musica che accompagnava le parole dell’artista: Roberto Gualdi alla batteria, Antonio Petruzzelli al basso, Massimo Germini alle chitarre e Lucio Fabbri a pianoforte e violino.

Tra il pubblico presente in sala ad applaudire lo spettacolo del professore anche Toto Cotugno e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

A seguire insieme una breve gallery della serata:

La scaletta della serata:

Prima Parte: 
Una notte, Un Viaggiatore
Com’e Lunga la notte
Ogni canzone d’Amore
Giulio
Ti Insegnerò a Volare (Alex)
Cappuccio Rosso
L’Infinito
Formidabili Quegli Anni
Parola
Seconda parte:
La Mia Ragazza
La stazione di Zima
Stranamore (Pure questo è amore)
Le rose blu
Viola d’inverno
Le mie ragazze
El bandolero stanco
Ninni
Velasquez
Sogna ragazzo sogna
Chiamami ancora amore

Mi manchi
Luci a San Siro
Samarcanda