Passenger, una voce e una chitarra che emozionano – Fabrique (MI) –...

Passenger, una voce e una chitarra che emozionano – Fabrique (MI) – 24 ottobre 2014 (Recensione)

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E’ finalmente tornato in Italia Passenger – nome d’arte di Mike Rosenberg – il 30enne cantautore inglese che nel 2013 ha scalato le classifiche di tutto il mondo con la sua ormai conosciutissima “Let Her Go“.
Dopo un breve periodo trascorso con un gruppo omonimo, l’artista ha deciso di intraprendere la carriera solista (mantenendo lo stesso nome) e dando alle stampe alcuni album: il più recente è “Whispers”, pubblicato lo scorso 10 giugno. E’ stato lui stesso ad anticipare così la notizia del suo tour:

“Ho in mente un sacco di performance per strada nei prossimi mesi, prima che inizino i festival. Non posso più fare solo show acustici, ho dovuto adeguarmi alle nuove esigenze. Suonare per strada resta la cosa che preferisco fare in assoluto. E’ un modo onesto di fare musica. E’ per tutti ed é gratis. Cosa potrebbe esserci di meglio?“.

Venerdì scorso (24 ottobre 2014) Infatti, un Fabrique completamente sold-out lo ha ospitato, e la sua performance è stata vissuta proprio come quella di un artista di strada, che per puro caso si è trovato davanti migliaia di persone da ringraziare e con le quali chiacchierare.
Sembra incredibile pensare che un artista, solo imbracciando una chitarra acustica, possa avere una tale padronanza sopra ad un palco così grande e coinvolgere così tanta gente, eppure durante tutto lo show il cantastorie Mike ha incantato il suo attento pubblico. E’ salito su un palco senza una band, senza una maschera, senza un costume, solamente con la chitarra e la voce: con queste poche ma fondamentali risorse è riuscito perfettamente a trasmettere il proprio messaggio e la propria musica.

Le sonorità che è riuscito a creare, diritte al numeroso pubblico, hanno toccano le corde dell’anima di ognuno dei presenti grazie soprattutto ad una voce potente, piacevole e coinvolgente. Passenger ha anche parlato molto tra una canzone e l’altra e ha proseguito per un’ora e un quarto raccontandosi e facendosi conoscere: ai presenti non è rimasta alternativa che ascoltare e godersi lo spettacolo. Dopo alcuni brani nuovi ed altri meno recenti, un emozionante momento corale su “Let Her go” e un encore di chiusura, lo show si è concluso, con la certezza che Passenger, anche senza una band, è senza ombra di dubbio capace di parlare a giovani e meno giovani con il linguaggio universale della musica.

Live report a cura di Marco Cometto

 

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