Rocco Hunt: “Niente da bere” oggi su Vevo

Rocco Hunt: “Niente da bere” oggi su Vevo

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Ad anticipare lo street album in uscita a settembre di Rocco Hunt, oggi in anteprima su Vevo il videoclip “Niente da bere”.

Consacrato al grande pubblico con la vittoria a Sanremo “Nuove proposte” nel 2014, la partecipazione nella categoria “Campioni” due anni dopo, e una serie di certificazioni ottenute con vari brani, il poeta urbano torna con un altro brano delicato.

Dopo aver presentato il brano in dialetto “Kevvuò” sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma, propone un brano prodotto dal protagonista della nuova scena trap Laioung dedicato alla forza delle ragazze madri che, tra sacrifici, molte rinunce e duro lavoro, crescono i loro figli da sole, spesso in contesti di periferie urbane disagiate.
Il videoclip di “Niente da bere” (diretto da Angelo Guarracino) è ambientato in una periferia tipo italiana anni ’70, racconta la storia di una ragazza madre e del proprio figlio, abbandonati da quell’uomo che sarebbe dovuto essere padre e marito. Una quotidianità fatta di piccole cose, tante difficoltà e pregiudizi all’interno della realtà in cui vivono, ma anche di un amore incondizionato. Le difficoltà di vivere in un quartiere popolare si fanno sempre più sentire e il giovane ragazzo, nonostante i grandi sacrifici e le mille raccomandazioni della madre di essere l’uomo di casa, si perde per strada, lasciandosi trascinare in cattive compagnie e finisce per avere un drammatico incidente andando in moto. Sul finale, dove madre e figlio sono nuovamente riuniti in ospedale, un debole movimento della mano ci fa sperare in un lieto fine.
Una dedica e una dichiarazione d’amore molto speciale sul finale del video, che il neo-papà Rocco dedica al suo bambino nato pochi mesi fa.

Rocco Hunt tornerà a settembre con uno street album e la voglia di riguardare alle sue radici, raccontare la realtà da cui orgogliosamente proviene e di tornare “sulla strada” sperimentando anche nuove produzioni musicali.

 

Pamela Rovaris
Mi chiamo Pamela Rovaris, ho ventisette anni, faccio la fotografa (o almeno ci provo) e sono una sognatrice. Dopo la formazione alla scuola superiore di grafica pubblicitaria di Bergamo, ho proseguito i miei studi alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia dove ho conseguito il diploma accademico in fotografia. Ho mosso i primi passi nel mondo della fotografia di musica per pura passione, un po’ per caso o per gioco. Da alcuni anni mi sono avvicinata al mondo dello spettacolo e della musica in modo professionale, in modo particolare ho scelto un approccio a livello personale incentrato su uno sguardo reportagistico. Ho tanti sogni che col tempo ho capito che non sono da inseguire, ma da costruire, a passi piccoli.

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