Nuovi singoli

La scorsa settimana vi avevamo anticipato alcuni dettagli sul nuovo lavoro di Red Canzian ma ora possiamo finalmente annunciarvi che Testimone Del Tempo, il primo album di inediti di Canzian dell’era dopo Pooh sarà pubblicato il prossimo 16 febbraio, la settimana consecutiva al Festival di Sanremo, al quale l’artista prenderà parte con il brano Ognuno Ha Il Suo Racconto.

L’album, pubblicato su etichetta BMG RIGHTS MANAGEMENT sarà anticipato dall’uscita il 9 febbraio, di un 45 giri (il primo in assoluto della carriera solista del bassista) pubblicato in una speciale edizione contenente una versione inedita del brano sanremese con orchestra, che sarà disponibile solo su vinile.
Un’edizione numerata e limitata a 1000 copie contenente un originale vinile di colore azzurro, che fan e collezionisti non si faranno di certo scappare. Ognuno ha il suo racconto sarà il lato A del 45 giri, mentre sul lato B verrà inciso un secondo inedito, del quale però ancora non conosciamo il nome.

Al momento non è ancora stata rilasciata la tracklist completa di Testimone del Tempo, ma quel che sappiamo è che sarà composto da 13 brani che riassumono il viaggio della carriera di Red, con chiari riferimenti ai suoi inizi all’insegna del rock. I testi dei brani inseriti nel nuovo disco vantano importanti collaborazioni: da Renato Zero a Ivano fossati, passando per Enrico Ruggeri, Ermal Meta, Fabio Ilacqua, Vincenzo Incenzo e Miki Porru che ha firmato il brano che Canzian porterà sul palco dell’Ariston, rafforzando il sodalizio artistico dei due artisti che già hanno collaborato per il precedente album di Canzian. 

Alla fine del viaggio ci vuole coraggio” ha dichiarato Red  in merito al suo nuovo progetto solista “per ripartire e guardare verso un orizzonte diverso… e le forze e le certezze le riconosci nelle passioni dell’inizio, in quella musica che, da ragazzino, ti ha fatto sognare di diventare, un giorno, una rock star”.

A maggio è previsto l’inizio di un tour nei teatri che porterà Testimone nel Tempo in giro per l’Italia, con uno spettacolo che racconterà il percorso musicale e la carriera dell’artista, dai suoi inizi fino ai giorni d’oggi. Uno spettacolo che non sarà solo da ascoltare ma anche da vedere, grazie a immagini di personaggi e avvenimenti che hanno segnato non solo la vita di Canzian ma anche quella della storia della nostra nazione.

Riuscirà Red a conquistare i suoi fan ancora una volta mostrando il suo lato rock e magari anche a convincere una parte di pubblico che sino ad ora non conosceva questo suo lato ma lo aveva sempre e solo visto come il bassista dei Pooh? Per scoprirlo non ci resta che aspettare il suo ritorno al Festival di Sanremo, con la sua seconda partecipazione (la prima da solista): l’unica volta che ha calcato il palco dell’Ariston in precedenza con i suoi amici e colleghi fu nel 1990, unica e vittoriosa partecipazione dei Pooh con il brano Uomini Soli, indimenticabile perla della discografia della band che lo scorso anno ha festeggiato i 50 anni di carriera prima di dire addio alle scene.

Tra i partecipanti annunciati al prossimo Festival di Sanremo, senza dubbio due dei più attesi sono Ermal Meta e Fabrizio Moro, che saranno in gara in coppia con il brano Non Mi Avete Fatto Niente.

La canzone con cui i due cantautori tornano sul palco dell’Ariston racconta in musica la paura che accompagna oramai la vita di tutti i giorni, quella del terrorismo. “Sia io che lui” ha dichiarato Fabrizio Moro “abbiamo ricevuto tantissime mail, in cui i nostri fan ci dicevano di aver paura di partecipare ai concerti. Da lì è nata la necessità di raccontare la voglia di rivalsa che hanno le persone, la ribellione che abbiamo dentro. E di quanto la gente abbia subito il terrorismo, soprattutto mediatico in questo ultimo anno”. Un brano che già dalla tematica si rivela essere delicato e forte allo stesso tempo, raccontato con quella capacità innata di rappresentare in unico testo sentimenti e emozioni contrastanti, che i due artisti hanno già dimostrato parecchie volte di avere.

A livello musicale, da quanto dichiarato sempre da Moro si tratta di una sintesi dei mondi dei due artisti, “un giusto mix tra il filo conduttore che sta portando avanti lui e quello che sto portando avanti io”. 

Un duetto particolare che la rete ha già dichiaratamente apprezzato: entrambi hanno già partecipato più di una volta al Festival di Sanremo e la loro amicizia è nata proprio lo scorso anno in riviera, rafforzandosi poi negli ultimi mesi. “Avevo già l’idea di scrivere con un collega un brano su un tema importante. E Sanremo non era precluso. Abbiamo cominciato a parlarne e il progetto ha preso forma, arrivando a Claudio Baglioni”. 

 

Il congiuntivo va a Sanremo. No, non siamo impazziti, e se qualcuno di voi ha seguito la puntata di Sarà Sanremo, in onda ieri sera, venerdì 15 dicembre, avrà sicuramente capito il perchè.

Il Congiuntivo, è il titolo del brano che Lorenzo Baglioni porterà sul palco dell’Ariston per la sezione Sanremo Giovani. Un brano fresco, che si ricorda facilmente, allegro musicalmente e dal testo apparentemente semplice che racconta però assolute verità. “Oggigiorno chi corteggia incontra sempre più difficoltà coi verbi al congiuntivo”. Un brano che vuole essere simpatico e perchè no, anche insegnare qualcosa, o perlomeno porre l’attenzione su un modo verbale purtroppo spesso dimenticato! Il video attualmente supera già il milione di visualizzazioni, quindi probabilmente Lorenzo ha colpito una buona fetta di pubblico!

Classe 1986, originario di Grosseto, Lorenzo Baglioni (che non è parente di Claudio Baglioni) è molto conosciuto nella sua Toscana, e grazie alla sua partecipazione a Sanremo si augura di riuscire a conquistare anche il pubblico nazionale. Autore, attore e comico, si è presentato alle selezioni di Sanremo Giovani con un brano particolare in cui con ironia spiega l’utilizzo del congiuntivo (visto che sempre più spesso quest’ultimo viene maltrattato, soprattutto con lo sviluppo del web e dei social network dove spesso le regole grammaticali vengono totalmente dimenticate).

Questo il testo del brano:

Che io sia 
che io fossi 
che io sia stato 
oh-oh-oh 

Oggigiorno chi corteggia 
incontra sempre più difficoltà 
coi verbi al congiuntivo 

Quindi è tempo di riaprire 
il manuale di grammatica 
che è, molto educativo 

Gerundio imperativo 
e infinito indicativo 
molti tempi e molte coniugazioni ma… 

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo 
e si usa per eventi 
che non sono reali 

E’ relativo a ciò che è soggettivo 
a differenza di altri modi verbali 

E adesso che lo sai anche tu 
non lo sbagli più 

Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa) 
ci vuole il congiuntivo 

Tipo se tu avessi usato 
il congiuntivo trapassato 
con lei non sarebbe andata poi male 
condizionale 
segui la consecutio temporum 

Il congiuntivo ha un ruolo distintivo 
e si usa per eventi 
che non sono reali 

E’ relativo a ciò che è soggettivo 
a differenza di altri modi verbali 

E adesso ripassiamo un po’ di verbi al congiuntivo 
che io sia (presente) 
che io fossi (imperfetto) 
che io sia stato (passato) 
che fossi stato (trapassato) 
che io abbia (presente) 
che io avessi (imperfetto) 
che abbia avuto (passato) 
che avessi avuto (trapassato) 
che io… vorrei 

Il congiuntivo 
come ti dicevo 
si usa in questo tipo di costrutto sintattico 

Dubitativo e quasi riflessivo 
descritto dal seguente esempio didattico 

E adesso che lo sai anche tu 
non lo sbagli più

Oltre a Lorenzo si sono aggiudicati il palco dell’Ariston anche: Mudimbi, Eva, Mirkoeilcane, Giulia Casieri, e Ultimo Leonardo Monteiro e Alice Caioli direttamente da Area Sanremo. 

Ascoltiamo insieme il brano del giovane fiorentino che si è conquistato il palco del Festival della Canzone Italiana e che siamo certi conquisterà anche la testa di molte classifiche radiofoniche:

0 789

A volte sono proprio le unioni di elementi totalmente diversi a creare qualcosa di unico, ed è questo che devono aver pensato Fabri Fibra e Tiziano Ferro quando hanno deciso di realizzare una nuova versione, a duetto del brano Stavo Pensando A Te.

La canzone, in pre save su Spotify da ieri, venerdì 15 dicembre, sarà disponibile da domenica sera su tutte le piattaforme digitali. Prima però i due artisti presenteranno il loro duetto inedito, per la prima volta insieme durante la trasmissione Che Tempo Che Fa, in diretta su Rai Uno.

Il brano che è stato uno di quelli più trasmessi di questa estate, è tratto dall’album Fenomeno di Fabri Fibra, lanciato ad aprile 2017, e in questa nuova versione con Tiziano Ferro, guadagnerà sicuramente ancora più visibilità.

“Nella musica italiana Tiziano Ferro è un fuoriclasse, il timbro della sua voce non ha rivali” ha dichiarato Fabri Fibra a riguardo di questa particolare collaborazione, “quando canta arrivano mille emozioni. Il suo metodo di lavoro in studio è molto simile al mio, entrambi curiamo ogni aspetto dei testi e della musica, nulla è lasciato al caso. Questa collaborazione è magica” 

Di tutta risposta, Ferro ritiene “Fibra è uno dei pochi veri geni della scrittura in rima. Uno che ha davvero cambiato le regole: incontaminato e onesto. Collaborare con lui è sempre stato un grande sogno”. 

Entrambi gli artisti hanno pubblicato lo scorso novembre le edizioni speciali dei loro ultimi album: “Fenomeno-Masterchef Edition” di Fabri Fibra è una versione speciale in cui “Fenomeno” che si completa con un EP che include inediti e rarità. Tiziano Ferro ha invce lanciato Il Mestiere della Vita Urban vs Acoustic l’edizione composta da due anime dell’album Il Mestiere Della Vita, che oltre al disco originale contiene un disco inedito con una selezione di brani reinterpretati da Tiziano Ferro in versione urban/acoustic e 4 bonus track.

Testo di Stavo Pensando A Te:

Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che

Che figata andare al mare quando gli altri lavorano
Che figata fumare in spiaggia con i draghi che volano
Che figata non avere orari, né doveri o pensieri
Che figata tornare tardi con nessuno che chiede: “Dov’eri?”
Che figata quando a casa scrivo, quando poi svuoto il frigo
Che fastidio sentirti dire: “Sei pigro”
“Sei infantile, sei piccolo”
Che fastidio guardarti mentre vado a picco
Se vuoi te lo ridico
Che fastidio parlarti, vorrei stare zitto
Tanto ormai hai capito
Che fastidio le frasi del tipo
“Questo cielo mi sembra dipinto”
Le lasagne scaldate nel micro
Che da solo mi sento cattivo
Vado a letto, ma cazzo è mattina
Parlo troppo, non ho più saliva
Promettevo di portarti via
Quando l’auto nemmeno partiva

Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto lasciarci
Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto incontrarci

Bella gente qui, bello il posto
Faccio una foto sì, ma non la posto
Cosa volete, vino bianco o rosso?
Quante ragazze, frate, colpo grosso
Non bere troppo che diventi un mostro
Me lo ripeto tipo ogni secondo
Eppure questo drink è già il secondo
Ripenso a quella sera senza condom
Prendo da bere ma non prendo sonno
C’è questo pezzo in sottofondo
Lei che mi dice: “Voglio darti il mondo”
Ecco perché mi gira tutto intorno
Mentre si muove io ci vado sotto
Ma dalla fretta arrivo presto, troppo
E sul momento non me n’ero accorto
E poi nemmeno credo di esser pronto
E poi nemmeno penso d’esser sobrio
E poi un figlio non lo voglio proprio
E poi a te nemmeno ti conosco
Cercavo solo un po’ di vino rosso
Però alla fine, vedi, è tutto apposto
Si vede che non era il nostro corso
Si dice: “Tutto fumo e niente arrosto”
Però il profumo mi è rimasto addosso

Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto lasciarci
Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto incontrarci

Mi guardo allo specchio e penso: “Forse dovrei dimagrire”
Il tempo che passa lento, anche se non siamo in Brasile
Mi copro perché è già inverno, e non mi va mai di partire
In queste parole mi perdo, ti volevo soltanto dire

Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto lasciarci
Vedi mi sentivo strano sai perché
Stavo pensando a te
Stavo pensando che
Non avremmo mai dovuto incontrarci

Ognuno ha il suo racconto recita il titolo della canzone che presenterà sul palco dell’Ariston, e molti sono ora curiosi di scoprire quale sarà quello che Red Canzian porterà sul palco della prossima edizione del Festival di Sanremo 2018.

“Sarà Sanremo anche per me!” inizia cosi il messaggio che questa mattina Canzian ha affidato ad un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, e che ha subito catturato l’attenzione dei molti che hanno così scoperto la partecipazione dell’artista al Festival!

La notizia è stata data infatti questa notte, poco prima dell’una, in diretta durante il programma Sarà Sanremo, in cui sono stati svelati i nomi dei 20 big che prenderanno parte al Sanremo di Baglioni.

Una notizia che giunge quasi inaspettatamente: a inizio dicembre, Red aveva annunciato di aver firmato un contratto con la BMG ma nulla aveva lasciato presagire in modo concreto la sua intenzione di partecipare al Festival, anche se il suo nome era stato fatto diverse volte all’interno dei pronostici. In prima persona invece non ne aveva mai parlato, continuando a focalizzare l’attenzione di quanto lo seguono soprattutto sulla sua musica e a raccontar loro, passo dopo passo, il procedere della realizzazione del suo disco solista, il primo dopo l’annuncio del ritiro dalle scene dei Pooh.

Ognuno ha il suo racconto è quindi il titolo del brano, e stando a quanto dichiarato dallo stesso, vede la collaborazione di Miki Porru, già autore della maggior parte dei testi del precedente disco solista di Red L’istinto e le stelle, datato 2014. L’autore ha infatti postato una foto con Red questa mattina con questo messaggio:  “Ognuno ha il suo racconto e anch’io, come tutti, ho il mio: tornare a Sanremo come autore mi rende davvero felice! Dall’ultima volta che ci andai (allora sia come cantante che come autore) sono passati esattamente 30 anni! E c’era sempre Red, che ai tempi mi produceva. Sono orgogliosamente al suo fianco in questa nuova avventura, che affronterà da grande professionista quale è, in gara fra i campioni. YEAH!”

L’unico suo precedente al Festival della Canzone Italiana (come artista in Gara e non come ospite) è datato 1990, anno in cui i Pooh si sono imposti sui rivali con Uomini Soli, brano divenuto colonna portante della loro discografia, scritto da Valerio Negrini su musica di Roby Facchinetti.

Collateralmente alla partecipazione a Sanremo 2018 dovremo quindi aspettarci il lancio del nuovo disco di Red, di cui al momento abbiamo davvero poche informazioni, ma che siamo certi arriveranno presto!

Il loro album é stato pubblicato poco più di un mese fa ma Riccardo Fogli e Roby Facchinetti sono già pronti a lanciare il secondo singolo estratto da Insieme il loro primo progetto discografico a due, rilasciato lo scorso 3 novembre con etichetta Sony.

E così dopo Strade che ha fatto da apripista al disco, è in rotazione radiofonica da oggi, venerdì 8 novembre, Le donne ci conoscono il nuovo singolo con testo di Valerio Negrini e musica di Roby Facchinetti.

Un testo perfettamente “alla Negrini” che descrive l’universo femminile come molte altre volte lo stesso aveva già fatto in modo magistrale: con delicatezza e verità, con dolcezza e forza, usando le parole giuste per andare a toccare tutte le sfumature possibili, facendo in modo che ogni donna che ascolta il brano può riuscire a ritrovare un po’ di se stessa. Una caratteristica di ogni testo di Valerio Negrini che anche questa volta non si è smentito.

All’interno del brano le voci di Facchinetti e Fogli si alternano magistralmente, riunendosi poi nel ritornello: ciò che ne esce è una sorta di racconto a più voci di quello che è l’intero mondo femminile.

I due amici hanno così descritto questo brano intenso da oggi in rotazione radiofonica: “Dobbiamo dire che anche qui Valerio si è superato, nello specifico confermandosi autore capace come nessuno di tratteggiare in profondità l’universo femminile. Ne “Le donne ci conoscono” crediamo addirittura che Valerio abbia scritto la più completa dedica che un uomo possa fare a una donna, da lui definita come colei che ha inventato l’amore e via via svelata nella sua superiorità rispetto a noi uomini: a livello emotivo, per coraggio nell’affrontare la vita, per sincerità nel viverla”. 

L’arrangiamento del brano è stato seguito da Diego Calvetti, che ha cercato grazie alla sua maestria,  di dare a questa ballad la dinamicità necessaria per colpire l’ascoltatore anche a livello musicale, e secondo i due artisti è riuscito perfettamente nel suo intento: “fra chitarre solide, tastiere limpide e grande lavoro sui dettagli degli strumenti e sul suono delle nostre voci unite, permettendoci di proporre nel miglior modo possibile la poesia di Valerio, come ennesimo omaggio suo e nostro alla figura femminile”.

Nei prossimi giorni verrà rilasciato anche il videoclip del brano, diretto da Gaetano Morbioli: un video che traduce in immagini questo omaggio alle donne, attraverso la messa in scena di una storia che parla di loro come perno della società attraverso i mille ruoli che le sono affidati nella nostra società.

Il testo di Le Donne Ci Conoscono:

Sei la donna che mai più cambierei al mondo
sai cosa mi fa bene, perdoni le mie Lune
devo amarti un po’ di più, ogni secondo
le donne nella vita, ci staccano in salita
sembri fragile e leggera, e invece no
non ti fai spogliare mai, completamente
sai cadere in piedi, molto più di me
c’è una legge che non può, essere cambiata
noi siamo il foglio bianco, le donne la matita
san benissimo chi è principe o buffone
le donne sono il vento, noi solo l’aquilone
noi frulliamo il tempo e lo mandiamo giù
per le donne il tempo va più dolcemente
se lo fanno amico, molto più di noi
le donne ci conoscono, sanno cosa siamo e cosa no
le donne se ci lasciano, è per sempre non soltanto per un po’
e non c’è niente da fare, da che mondo è mondo è lì che si nasce
e a volte si muore
le donne si confessano agli specchi
si scambiano incertezze, guardandosi negli occhi
se per noi la strada è sempre solo quella
la donna ha mille strade e segue la sua stella
e ci insegnano la vita, e scoprirai
che la loro marcia in più è semplicemente
che per loro il sogno, non finisce mai
le donne ci conoscono, vedono anche al buio le bugie
le donne ci nascondono le loro più segrete fantasie
l’uomo è il Re, il cacciatore
ma le donne hanno inventato l’amore, inventato l’amore
e non c’è niente da fare, da che mondo è mondo è lì che si nasce
e a volte si muore

Come vi avevamo annunciato qualche giorno fa, Francesco Gabbani ha lanciato il suo primo cd live, Magellano Special Edition, ed è impegnato in questi giorni con l’instore tour in cui incontrerà tutti i suoi fan.

Questo pomeriggio Francesco è stato ospite presso il Centro Commerciale Le Due Torri di Stezzano in provincia di Bergamo per incontrare i quasi mille fan che sono accorsi nella piazzetta centrale del centro commerciale per farsi autografare la propria copia del nuovo album in distribuzione da venerdì 17.

Tantissime le persone in coda, venute da ogni dove: oltre ai moltissimi fans bergamaschi e della Lombardia, erano presenti anche alcune persone hanno affrontato lunghi viaggi per raggiungere la cittadina al confine di Bergamo, partendo dalla Liguria o dalla Toscana solo per incontrare Francesco in questa speciale occasione. A spiccare tra tutti i moltissimi bambini presenti, come d’altronde già avevamo notato ai concerti di Francesco, che stringevano con orgoglio il proprio cd tra le mani, in attesa di poter finalmente incontrare il loro grandissimo idolo, di cui conoscevano tutte le canzoni a memoria.

Prima di dare il via vero e proprio al firmacopie, Francesco ha risposto ad alcune domande, tra le quali una in cui gli veniva chiesto quale fosse la sua canzone preferita. “Spogliarmi” è stata la sua risposta decisa, poiché “è una canzone meno diretta rispetto alle altre ma mi rappresenta molto”. Ciò che spicca prepotentemente ascoltando i brani del cantautore toscano infatti è il fatto che ciascun brano si possa leggere in due modi, uno più leggero e divertente, che forse è quello che colpisce maggiormente l’opinione pubblica e che spesso mette però in ombra la grande creatività e capacità di scrittura di questo artista, e uno più profondo e riflessivo. Una duplicità che a Francesco piace molto, poiché ha dichiarato di apprezzare il fatto di riuscire sia il far divertire le persone che il suggerire loro qualche riflessione su temi importanti.

Uno dei brani più identificativi di questa intrigante duplicità è sicuramente Pachidermi e Pappagalli (singolo del momento): “in questa nostra epoca, dove sul web se ne sentono di tutti colori e grazie al quale possono circolare le teorie più strampalate, troviamo i pachidermi, che notoriamente hanno una memoria di ferro e rappresentano le teorie ufficiali e riconosciute, e i pappagalli, che invece ripetono senza pensare tutto quello che sentono”.

Un pomeriggio molto emozionante dunque per i molti che hanno finalmente avuto l’occasione di avvicinarsi, ringraziare e scambiare magari due parole con Francesco, che si è mostrato disponibile, cosi come tutti se l’aspettavano. Un’occasione che sicuramente hanno colto anche dopo aver partecipato al concerto del Bum Bum Festival di Trescore Balneario dello scorso agosto che avevamo seguito anche noi di concertionline.com.

A partire da venerdì 24 sarà in rotazione radiofonica un’altro dei brani estratti da Magellano: stiamo parlando di La mia versione dei ricordi, del quale Francesco ha girato recentemente il videoclip in Alta Badia.

“Si può essere amici per sempre anche quando le vite ci cambiano, ci separano e ci oppongono” : iniziava così uno dei più famosi brani dei Pooh e sembra proprio che due di loro abbiano davvero voluto onorare queste parole  scritte oramai più di vent’anni fa da Valerio Negrini.

Stiamo parlando di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, che sono da oggi protagonisti di una nuova entusiasmante avventura che li vede insieme all’inizio di un viaggio che li porterà il 3 novembre alla pubblicazione di un album, Insieme, e ad aprile sui palchi del Forum di Assago e del Palalottomatica di Roma.

È invece in rotazione radiofonica da oggi, venerdì 13 ottobre, Strade, (testo di Valerio Negrini e musica di Roby Facchinetti) il singolo che anticipa l’uscita del disco e che per la prima volta vede le voci di Fogli e Facchinetti affiancarsi in un brano che nulla a che fare con la storia dei Pooh.

“Strade è il biglietto da visita del nostro progetto perché sintetizza molto bene il lavoro fatto in questi mesi per ottenere un sound in grado di tenere insieme energia e sensibilità, modernità e melodia, adattandosi a una scrittura destinata ad interpretazioni d’autore da parte di due vocalità particolari, in grado di amalgamarsi dentro un unico, inedito colore sonoro.” avevano dichiarato nei giorni scorsi Roby e Riccardo, e ora dopo averla ascoltata possiamo davvero confermare che sia così.

Strade è un brano con una musicalità decisa che si adagia su un testo che sembra scritto apposta per questo momento speciale della vita dei due artisti, che dopo aver iniziato quasi insieme la loro carriera musicale cinquant’anni fa con i primi Pooh, si ritrovano ora adulti e consapevoli a intraprendere questa strada che oltre a segnare il loro connubio artistico è sicuramente importante anche per l’amicizia che li lega e che traspare tutta dal loro legame. Un legame speciale che a qualcuno non era sfuggito già durante l’anno di festeggiamenti del cinquantennale della band.

Strade è uno dei quattro brani inediti inseriti nel nuovo album in uscita a novembre, nonché gli ultimi quattro testi regalati a Roby da Valerio Negrini prima della sua scomparsa a gennaio 2013: “Valerio qui aveva scritto delle strade della vita, quelle che ci permettono di incontrare persone ed emozioni sempre diverse, quelle che per noi due si sono intrecciate a lungo, poi hanno seguito direzioni parallele, infine sono tornate a sovrapporsi in maniera meravigliosa. E non sapendo che Strade è di Valerio, si potrebbe crederla scritta apposta negli ultimi tempi per sottolineare la forza umana del nostro progetto; ma del resto crediamo che se Valerio fosse ancora qui, sicuramente per noi due Strade l’avrebbe scritta oggi”. 

Ancora una volta la coppia Facchinetti-Negrini ha firmato un brano che col suo sound, il suo significato e la sua forza verrà sicuramente apprezzato sia dalle radio che dal pubblico e questo è anche sicuramente grazie all’evidente legame che c’è tra Facchinetti e Fogli che hanno saputo interpretare questo brano come se fossero un’unica grande voce. In attesa della pubblicazione dell’album e di scoprire i testi e le musiche degli altri 7 brani inediti, possiamo sicuramente affermare che possiamo aspettarci grandi cose dal trio Facchinetti-Negrini-Fogli!

Nei giorni scorsi è già stata rilasciata la tracklist di Insieme, che contiene 8 brani inediti, e tre brani storici (due dei Pooh e uno di Riccardo) che per l’occasione sono stati reinterpretati in chiave duo. Questa la tracklist:

  1. Strade
  2. Per salvarti basta un amico
  3. Le donne ci conoscono
  4. Il ritorno delle rondini
  5. Notte a sorpresa
  6. Inseguendo la mia vita
  7. Arianna
  8. Prima rosa della vita
  9. Storie di tutti i giorni      
  10. In silenzio          
  11. E vanno via

Tramite Amazon è già possibile prenotare la propria copia di Insieme in edizione limitata e autografata.

Riccardo e Roby saranno inoltre in tournée ad aprile con due grandi date fissate per il 7 aprile al Forum di Assago e il 9 aprile al Palalottomatica di Roma. I biglietti sono già disponibili attraverso il circuito Ticketone.

Per rimanere sempre aggiornati seguite i canali social dei due artisti: Roby Facchinetti & Riccardo Fogli

Dopo un’estate in continuo viaggio tra una città e l’altra con una tournée che ha raccolto migliaia di partecipazioni i Nomadi hanno annunciato che presto verrà pubblicato un nuovo album di inediti, la cui data di rilascio è fissata per il prossimo 27 ottobre (Edizioni e Produzioni I Nomadi / distribuzione Artist First).

Ad anticipare il nuovo album, di cui al momento non abbiamo nessun’altra informazione precisa, sarà invece Decadanza, il nuovo singolo dei Nomadi cantato per la prima volta dalla nuova voce della band, Yuri Cilloni, che sarà in rotazione radiofonica e in digitale a partire dal prossimo venerdì 6 ottobre.

Per questo suo debutto discografico con la band che quest’anno compie ben 54 anni di attività, la voce di Yuri, che durante questa tournée ha raccolto grandissimo consensi tra il pubblico, sia per quanto riguarda la sua particolare voce che per la sua personalità che a molti ha ricordato quella del grande e insostituibile Augusto Daolio, sarà affiancata da quella di Massimo Vecchi.

Decadanza, il nuovo singolo che potremo quindi ascoltare a partire da venerdì 6 ottobre, è stata scritta per quanto riguarda il testo da Marco Rettani, Marco Petrucci e Massimo Vecchi; la musica è invece di Beppe Carletti e Francesco Ferrandi.

La Storia Continua Tour, il grande spettacolo che ripercorre le grandi canzoni dei Nomadi a cavallo di mezzo secolo di storia, prosegue con nuove date tra settembre e ottobre:

23 settembre: Sale (AL) – Campo Sportivo
24 settembre: Casalguidi Serravalle Pistoiese (PT) – Piazza Gramsci
30 settembre: Sedini (SS) –  Piazza

01 ottobre: Cupramontana (AN) – Sagra Dell’Uva – Piazza Cavour
02 ottobre: Reggio Emilia (RE) – PalaBigi per AISM
06 ottobre: Bratto (BG) – PegherFest, campo sportivo
07 ottobre: Montebelluna (TV) – PalaMazzalovo

L'Aura

La Meccanica Del Cuore” è il secondo singolo di L’Aura, che anticipa l’album in uscita il 22 settembre “Il Contrario Dell’Amore“, un concept album ispirato alla musica degli anni ’60, ’70 e ’90. Il video dell’artista bresciana gioca con l’atmosfera anni ’60 del brano accentuando il sound retrò del singolo con un’ambientazione di ispirazione vintage.

L'Aura, Il Contrario dell'Amore

Da sempre sostenitrice dei diritti della comunità LGBT, L’Aura ha scelto di far interpretare la controparte maschile del video a una donna: “Ho affidato ad Alice Ciccola il ruolo di un partner-robot – ha spiegato L’Aura – un’amante dal cuore meccanico in grado di soddisfare ogni mio desiderio. Il capovolgimento dei ruoli sul finale del video è la rappresentazione di un gioco che spesso viene attuato inconsciamente da ognuno dei partner all’interno di qualunque tipo di relazione sentimentale. Mi piace il contrasto che si crea fra l’atmosfera conservatrice degli anni ’60 e una storia tipicamente contemporanea. È la rappresentazione visiva del concetto che permea l’intero album: cercare di rendere attuale il passato, e contestualizzare il presente in una dimensione senza tempo”.

“La Meccanica Del Cuore” segue il primo singolo estranno dal nuovo album, “I’m An Alcoholic“. Il pezzo è stato scritto dalla stessa L’Aura, prodotto e arrangiato da Simone Bertolotti (già al fianco di artisti come Laura Pausini, Niccolò Agliardi, Elisa e molti altri) e mixato da Michael Brauer (che ha collaborato con artisti del calibro di Coldplay e Paul McCartney).

“Liberamente ispirata all’omonimo libro di Mathias Malzieu, ‘La Meccanica Del Cuore’ è un inno alla fragilità – racconta L’Aura – Come il protagonista del libro, anche io sono stata dotata di un delicatissimo cuore, un meccanismo perfettamente calibrato. Finché un’emozione non ne turba il movimento, questo è certo. Finché gelosia, rabbia o tristezza non fanno il loro ingresso trionfale, scardinando ogni difesa. In quel momento l’unica cosa da fare è accettare la follia intrinseca di ogni relazione sentimentale: quella stessa follia che noi scambiamo per amore, e che permea il nostro stato di innamoramento totale.”

L’album è già disponibile in pre-order su iTunes: tutti coloro che lo acquistano ricevono subito come instat gratification i singoli “La Meccanica del Cuore” e la sua versione inglese “Apologize”, oltre al primo singolo estratto dal disco, “I’m An Alcoholic”. Da venerdì 25 agosto, invece, sarà disponibile come instat grat il brano “Unfair“.

Laura Abela, nota come L’Aura, è sicuramente una delle artiste più interessanti del panorama italiano, grazie anche al suo poliedrico talento di compositrice, pianista e cantante. La sua voce sognante e dolcemente potente è in grado di creare ogni volta atmosfere sofisticate che incantano per la loro bellezza.

Vulcano: nuovo singolo per Francesca Michielin

Vulcano, il nuovo singolo di Francesca Michielin
 
Lo scorso 21 luglio è uscito il nuovo singolo di Francesca Michielin, “Vulcano“. Un up tempo elettro-pop dal sound internazionale misto a sonorità tribali e a parole evocative, la maggior parte delle quali iniziano per V, che mostra tutta l’evoluzione artistica della giovane cantautrice dagli esordi di “Distratto”.

Il singolo risponde all’esigenza di tirare fuori, di far esplodere, tutte le emozioni che aveva dentro e che ribollivano come la lava di un vulcano prima dell’eruzione. Il ritorno alla normalità dopo il secondo posto di “Nessun grado di separazione” a Sanremo 2016 e la partecipazione all’Eurovision Song Contest rischiava, come rivela la stessa cantautrice, di schiacciarla tra aspettative e desideri. Solo grazie alla libertà da schemi e sovrastrutture Francesca è riuscita a ritrovare la sua musica e a costruire il suo nuovo percorso artistico.

V come vulcano
e mille altre cose
come la volontà
di camminare vicino al fuoco
e capire se è vero
questo cuore che pulsa
se senti sul serio
oppure è vanità

V come vulcano
e mille altre cose
come il volume che
si alza e contiene il mare
e capire se vale
scottarsi davvero
o non fare sul serio
o fare sul serio

Il video, girato a Berlino in una sola notte senza una precisa storyboard ma catturando il momento, trasmette l’essenza di ciò che è oggi Francesca. Maturità, volontà e determinazione che le permettono di distinguersi senza isolarsi. “Vulcano” è solo una anticipazione di molti altri nuovi brani della cantante vincitrice di X Factor 2011. Siamo curiosi di ascoltare il prosieguo del suo lavoro, ma per farlo dovremo attendere la fine di questo autunno, il periodo previsto per l’uscita del nuovo album.

0 1148
Mick Jagger

Dal 27 luglio sono disponibili negli store di tutto il mondo i due nuovi singoli di Mick Jagger, Gotta Get A Grip e England Lost. Due brani solisti realizzati da Mick senza il resto dei Rolling Stones (che saranno invece in concerto in Italia in formazione completa il 23 settembre, al Lucca Summer Festival, qui tutte le info).

I due nuovi lavori di Mick sono brani di assoluta qualità (niente di meno ci si aspettava da una simile leggenda vivente), in cui la voce inconfondibile di Sir Michael Philip “Mick” Jagger si fa strada in un sound elettrico e coinvolgente e scandendo un testo che parla di politica e del suo Paese, l’Inghilterra, e della situazione mondiale.

Gotta Get A Grip parla “dell’ansia e la consapevolezza di non conoscere il cambiamento politico in atto”:


The world is upside down
Everybody lunatics and clowns
No one speaks the truth
And madhouse runs the town

Il mondo è sottosopra
Tutti sono lunatici e clown
Nessuno dice la verità
E il manicomio governa la città

Everybody’s stuffing their pockets
Everybody’s on the take
The news is all fake

Tutti si riempiono le tasche
Tutti sono in viaggio
Le news sono tutte un fake

E poi ancora: “Ho provato una deviazione e la coercizione, meditazione e medicazione, la cultura di Los Angeles e l’acquapuntura, ingozzarmi di cibo e incontri di sesso, pazzia indotta e il Cristianesimo, lunghe passeggiate e guide veloci, bordelli e immersioni di profondità”. “Piovono immigrati, i rifugiati entrano sotto pelle, teniamoli giù, teniamoli fuori. Intellettuali chiudete il becco. Picchiamoli con un bastone. Caos, crisi, instabilità, Isis, bugie e scandali, guerre e vandali, truffe informatiche e false politiche, sbattiamo tutto in gattabuia”.

Mick racconta così l’incertezza non solo dell’Inghilterra ma di tutto il mondo, l’instabilità politica, l’immigrazione, l’ISIS, la crisi.

E anche con England Lost decide di parlare chiaro. England lost (l’Inghilterra ha perso) parla di una partita di calcio: “Sono andato a vedere l’Inghilterra, ma l’Inghilterra ha perso. Non è stato divertente star lì sotto la pioggia, tutti urlavamo forte e ci disperavamo, non è stata una gran partita e io mi sono bagnato”. Ma che sia solo un pretesto per parlare di politica, attualità e Brexit diventa subito chiaro quando si ascoltano i versi: “credo di star perdendo l’immaginazione, sono stanco di parlare di immigrazione” e “avevo una ragazza a Lisbona e una a Roma, adesso devo stare a casa, chiudere le imposte e serrare le porte, Londra diventerà come Singapore, ma non così calda”. Lo stesso Mick Jagger conferma: “Parla della consapevolezza di non sapere dove ci troviamo e della sensazione di insicurezza, mi sentivo così mentre scrivevo il testo. Ovviamente le parole sono scandite da umorismo, ma non manca il senso di vulnerabilità caratteristico della nostra situazione come Nazione”.

“Ho iniziato a scrivere i due brani ad aprile e ho voluto che fossero pubblicati subito – dice Jagger – . Fare un intero album necessita spesso di molto tempo e sono anche lunghe le tempistiche di post produzione in vista delle uscite globali previste dalle case discografiche. […] Per la pubblicazione dei due brani non avevo intenzione di aspettare fino all’anno prossimo perché non volevo che perdessero il loro impatto intrinseco e di significato”.

Nel corso di una recente intervista Jagger ha anche parlato della musica che ascolta ultimamente. Siate saggi, lasciatevi dare qualche consiglio sui nuovi ascolti da qualcuno che ne sa davvero: “Setaccio molta musica online e perfino i più giovani della mia famiglia continuano costantemente a farmi sentire musica nuova, quindi quando ci vediamo ascolto qualsiasi cosa. Ascolto molto R&B, pop e mix tra vecchio e nuovo e dopodiché, come tutti quanti, creo le mie playlists personali. Le ultime cose che ho aggiunto sono Kendrick Lamar, Skepta (il rapper britannico che ha collaborato insieme a Mick al brano England Lost), Mozart, Howlin’ Wolf, Tame Impala, tracce oscure di Prince e classici brani soul dei The Valentine Brothers.”