Nuovi iperbolici nomi per completare il programma di Umbria Jazz 2019, già fitto di personalità quali Thom Yorke, Nick Mason e i King Crimson.

A chiudere il programma di quest’anno sono stati annunciati per il 19 luglio Kamasi Washington, nuovo dio del jazz, e gli Snarky Puppy che, nati come una tipica college band, oggi realizzano una musica che è un mix di jazz e fusion, assolutamente unica e indefinibile.

Il 21 luglio sarà la volta di miss Lauryn Hill, già voce dei Fugees, nonché una delle voci più straordinarie del nuovo millennio: sarà accompagnata sul palco da Christian McBride, con la sua band “A Christian McBride Situation”: progetto nato dalla fertile immaginazione ed intraprendenza del contrabbassista, compositore e leader di Philadelphia. In programma al festival di Monterey, McBride dovette registrare all’ultimo momento il forfait di alcuni musicisti della sua band. Invece di annullare la data, si guardò intorno e con altri artisti suoi amici, presenti al festival, formò una nuova band di cui facevano parte cantanti e dj. Era nata così A Christian McBride Situation, che si rivelò una uscita non effimera. Adesso eccola a questa edizione di Umbria Jazz, dove McBride è stato molto presente negli anni scorsi e sempre con formule differenti.

Spazio anche ad un po’ di italianità il 12 luglio con l’insolito trio Max Gazzè, Alex Britti e Manu Katché “In missione per conto di Dio”. Britti e Gazzè già nel 2017 furono insieme per due concerti alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. L’evento era nato come un tributo alle loro radici comuni che affondano nel blues. A due anni da quei concerti, al già eccezionale duo si aggiunge un altro straordinario musicista: il batterista francese Manu Katche che nel suo curriculum vanta lunghe collaborazioni con Peter Gabriel, Sting, Pink Floyd, Joe Satriani, Dire Straits e tra gli italiani Pino Daniele e Stefano Bollani.
Il concerto vedrà Gazzè, Britti e Katché insieme in una formazione fuori dal comune.