Festival di Sanremo 2018: il meglio e il peggio della 68esima edizione

Festival di Sanremo 2018: il meglio e il peggio della 68esima edizione

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Giorgia e James Taylor - Sanremo 2018

Si è conclusa la settimana del 68esimo Festival della Canzone Italiana, chiudendo un’edizione ricca di ascolti, di musica e di polemiche: la conduzione di Claudio Baglioni, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino ha raccolto consensi e movimentato la kermesse, mentre la vittoria è andata ad Ermal Meta e Fabrizio Moro, che hanno presentato il brano ‘Non mi avete fatto niente‘. Sul podio sono finiti anche Lo Stato Sociale e Annalisa, mentre a trionfare tra le nuove proposte è stato Ultimo.

Sanremo però non sarebbe ciò che è senza imprevisti, momenti discussi e altri da ricordare, quindi abbiamo pensato di suddividere il meglio e il peggio dell’edizione 2018 in una classifica simile a quella proposta dalla ‘dittatura artistica’ di Claudio Baglioni, con zona alta (blu), zona intermedia (gialla) e zona bassa (rossa).

Zona alta (blu) – Promossi

Fiorello e Virginia Raffaele

Fiorello e Virginia Raffaele sono state due degli ospiti più attesi: la presenza del primo è servita a rompere il ghiaccio durante la prima serata, mentre la seconda si è mescolata tra il pubblico e ha fatto il suo ingresso a sorpresa sul palco del Teatro Ariston. Entrambi hanno cantato, divertito il pubblico e tirato fuori il lato comico nascosto di Claudio Baglioni. Sicuramente farebbero il pieno di ascolti se una delle prossime conduzioni del festival venisse affidata a loro.

La scenografia

La scenografia del Teatro Ariston, con la sua immancabile scala, è sempre stata di fondamentale importanza nella resa finale dello spettacolo e quest’anno, con l’opera creata da Emanuela Trixie Zitkowsky – il cuore della scena creato come un fiore, la purezza del bianco e i vari elementi architettonici – lo è stata ancora di più.

Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino

La vera rivelazione della prima edizione che ha visto Claudio Baglioni nei doppi panni di conduttore e direttore artistico è stata la scelta dei co-conduttori. Michelle Hunziker, da esperta del mezzo televisivo, ha preso in mano le redini del programma dando ritmo e freschezza. Pierfrancesco Favino, invece, forte di tutti i palcoscenici che ha calcato nel corso della sua lunga e proficua carriera di attore, ha mostrato tutti i lati del proprio talento.

La ballerina de Lo Stato Sociale

Qualcuno l’ha paragonata alla scimmia che accompagnava sul palco Francesco Gabbani nel 2017, mentre Pierfrancesco Favino ha fatto i complimenti alle sue articolazioni: si tratta di Paddy Jones, la ballerina inglese 83enne che ha catalizzato l’attenzione del pubblico durante le esibizioni de Lo Stato Sociale.

Le nuove proposte

Le otto nuove proposte di Sanremo 2018, sulle quali si è imposto il rapper Ultimo con il brano ‘Il ballo delle incertezze‘, hanno portato sul palco brani di ottima qualità. Dovranno ora cercare di aprirsi da soli una strada nel panorama musicale italiano.

Gli ascolti

Superare il risultato in salita ottenuto da Carlo Conti nelle tre edizioni consecutive da lui condotte sarebbe sembrata un’impresa impossibile. Claudio Baglioni invece è riuscito a fare di meglio, chiudendo con ascolti record e oltre 12 milioni di persone che si sono sintonizzati su Rai 1 durante la serata finale.

Zona intermedia (gialla) – Rimandati

Claudio Baglioni

Claudio Baglioni ha specificato da subito di non essere un conduttore ma di essere un musicista, quindi ha scelto dei colleghi che potessero portare la parola sul palco. Nelle prime serate è apparso un po’ impacciato, a parte quando ha cantato, per poi entrare nel ruolo progressivamente nei giorni successivi. Le sue idee, a volte un po’ destabilizzanti, però, hanno restituito ottimi riscontri di pubblico.

Laura Pausini, Biagio Antonacci e Gianna Nannini

I cantanti Laura Pausini, Biagio Antonacci e Gianna Nannini sono tornati a Sanremo nei panni di super ospiti ma le loro esibizioni sono apparse un po’ piatte, dando, in qualche momento, il senso di dejà-vu.

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto e sono stati i più apprezzati da pubblico e giuria. Nei giorni precedenti al loro trionfo, però, sono stati accusati di plagio e il loro caso li ha portati quasi a rischiare la squalifica. VIsto che il ritornello di ‘Non mi avete fatto niente‘ è una rielaborazione di un brano già esistente, però, viene da chiedersi perché due autori prolifici ed affermati come loro non abbiano presentato un’opera completamente inedita.

Zona bassa (rossa) – Bocciati

L’idea di far cantare in italiano Sting e James Taylor

Al Festival di Sanremo 2018 si sono esibiti i super ospiti internazionali Sting e James Taylor ma ad entrambi, per omaggiare la musica italiana, è stato chiesto di cantare in italiano, con pessimi risultati e una sorta di esperanto incomprensibile. Fortunatamente hanno risollevato il pubblico esibendosi anche in inglese, il primo con Shaggy e il secondo con Giorgia.

Il tributo alle donne

Da paladina dei loro diritti ed attivista contro la violenza sulle donne, Michelle Hunziker ha organizzato una performance sul palco dell’Ariston con varie performer, cadendo però nella mediocrità. Quasi nessuno, infatti, ha apprezzato il modo in cui la figura femminile è stata presentata, piuttosto retorica (“Le donne di Napoli sono tutte mamme”) ed errata – con brani come ‘I maschi’ e ‘Le donne lo sanno’ – e il popolo del web si è scatenato.

L’addio di Elio e le storie tese

La partecipazione degli Elii al Festiva di Sanremo 2018 è stata annunciata come l’ultima della loro carriera ma la tristezza dei fan della band è stata amplificata dalla scelta sbagliata del brano: il loro ‘Arrivedorci’ non è stato per niente ciò che ci si sarebbe aspettati e l’assenza di Rocco Tanica si è fatta sentire portandoli direttamente a piazzarsi in ventesima posizione, in fondo alla classifica finale.

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