An Evening With Mark Lanegan – Teatro Antoniano di Bologna

An Evening With Mark Lanegan – Teatro Antoniano di Bologna

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Quella di ieri sera, al Teatro Antoniano di Bologna, più che un concerto potrebbe definirsi una riunione musicale intima, per pochi appassionati.  La prima tappa del Tour di Mark Lanegan si apre e definisce così: Nonostante il Sold Out, l’atmosfera è solenne, ricercata, gli animi sono tranquilli in attesa di quella che si prefigge una serata artistica all’avanguardia. Fuori dagli schemi del solito concerto Rock. Alle ore 20:00 le luci si spengono e sul palco sale il bassista Fred Lyenn Jacques, la sua breve esibizione è la giusta apertura di serata, prepara e ipnotizza il pubblico, e lo porta sugli accenti di una musica malinconica e pervasa da un Rock solitario d’effetto. Alle 20:30 l’Antoniano è quasì gremito ed è la volta del polistrumentista inglese Duke Garwood che con un Rock Blues  intimo e personale,  una ricercata tecnica chitarristica, molto apprezzata dal pubblico in sala, presenta diversi brani del suo ultimo album “Heavy Love” ; Il sound è pervaso da torbide atmosfere, da una classe compositiva di altri tempi, in linea con la serata, e alle 21:30 finalmente Mark Lanegan si presenta ai suoi ascoltatori e ai suoi fan, che seguono la sua carriera fin dai tempi del periodo Grunge degli Screaming Trees. 90 minuti di Rock psichedelico, blues d’autore e quella tendenza eclettica che contraddistingue da sempre questo artista fanno si che l’esibizione scorra fluida e pulita, canzone dopo canzone a cui si alternano incessanti  gli applausi del pubblico, una cornice adatta, quella del Teatro, pensata per un pubblico seduto in grado così di godere e percepire ogni singola nota, ogni parola di questa manifestazione d’arte musicale. Tra i brani da citare sicuramente la cover di Frank Sinatra “Pretty Colors” e alcuni brani del repertorio Screaming Trees come ” Halo Of Ashes” (dall’album Dust del 1996) , dal repertorio solista “I Am The Wolf” (tratto dall’album Phantom Radio, 2014)   “One Way Street” (da Field Songs del 2001) il tutto contornato da cover come la suggestiva “Creeping Coastline Of Lights” dei The Leaving Trains (1984, Well Down Blue Highway). Una serata suggestiva dai toni lenti e talvolta oscuri, sound ricercati e una presenza scenica delicata e piacevole. Così si chiude la prima delle tre tappe di questo Tour tutto in acustico, che si ripeterà il 23 Maggio al Teatro Metastasio di Prato e il 24 al Fabrique di Milano, sicuri che i fedelissimi non mancheranno.

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