Musica italiana

Notizie sulla musica italiana: i concerti degli artisti e delle band italiane, le foto gallery dei live, le notizie sui nuovi album, i report e le interviste.

Sabato 6 aprile si è chiuso il sipario del bel Teatro Zancanaro di Sacile (PN) sulla tournè di Dodi Battaglia intitolata Perle – Mondi senza età. Durante questi concerti l’ex componente dei Pooh, uno fra i migliori chitarristi a livello internazionale, ha interpretato (accompagnato da una nuova band di musicisti di ottimo livello) una serie di brani meno noti dello sterminato repertorio dello storico gruppo, brani molto belli che però erano rimasti un po’ nascosti, brani un po’ “di nicchia” possiamo dire, che non sono universalmente conosciuti ma che conservano un fascino indelebile nel tempo.
Quando hai oltre 50 anni di carriera sfolgorante alle spalle, quando sei parte della storia della musica del tuo Paese e ne hai scritto e interpretato pagine indimenticabili, la gente si aspetta magari che, se continui a calcare il palcoscenico dopo lo scioglimento del gruppo, tu cavalchi l’onda di quei grandi successi che fanno parte della memoria collettiva. Invece no, la scelta di Battaglia di frugare nel baule della memoria alla ricerca di canzoni poco valorizzate finora ha entusiasmato un pubblico di estimatori veri e catturato sicuramente anche qualche nuovo fan. In scaletta quindi non c’è stato posto per Piccola Katy Tanta voglia di lei ad esempio, e nemmeno per Chi fermerà la musica o Uomini soli, insomma per i “pilastri” della discografia dei Pooh, ma le sorprese si sono susseguite una dopo l’altra rivelando la vera essenza di questo concerto: un tuffo indietro nel tempo alla ricerca di momenti davvero preziosi.
Trentotto brani per due ore e mezza precise di concerto sono una bella sfida per qualunque musicista, ma il chitarrista bolognese, che di esperienza live ne ha decisamente un bel po’, si è dimostrato ancora una volta un “animale da palco” eclettico, grintoso e vincente.
Battaglia inoltre ha rivelato un aspetto assolutamente inedito per chi lo conosce dai palchi dei Pooh, cioè un modo molto più loquace e ironico di porsi, intrattenendo il pubblico con simpatici aneddoti tra un brano e l’altro, ricordi personali e presentazioni dettagliate dei brani, rendendo lo spettacolo davvero ricco, vivace e completo.

Il concerto è iniziato praticamente solo chitarra e voce, con il primo brano in assoluto composto nel 1972 da Dodi Battaglia insieme a Valerio Negrini (amatissimo autore della maggior parte dei testi dei Pooh, che Battaglia ha ricordato con commozione raccontando anche di un premio di poesia che la città di Genova prossimamente tributerà al paroliere bolognese), quindi i musicisti hanno preso posto sul palco accompagnando il chitarrista nel suo lungo viaggio “senza età” tra le canzoni del cuore.
La band che affianca ora Battaglia in tour (da cui è stato tratto fra l’altro un doppio album con lo stesso titolo, uscito lo scorso 15 marzo) è formata da: Rocco Camerlengo alle tastiere e agli arrangiamenti, Marco Marchionni alle chitarre, Beppe Genise al basso e Carlo Porfilio alla batteria,  nonchè i giovanissimi Costanzo Del Pinto e Raffaele Ciaravella dalle voci strepitose, ai cori.
Ed è proprio riferendosi ai due ragazzi poco più che ventenni che l’hanno accompagnato in questa avventura, che Battaglia ha fatto un interessante discorso sui “Talent”, sottolineando che il vero talento non si esprime in qualche serata televisiva ma lo si vede realmente sul palco, on the road, ad esempio nel corso di un tour così impegnativo per dei ragazzi che non erano nemmeno nati quando la maggior parte dei pezzi che hanno cantato sono stati scritti.
Nel corso del concerto, dopo momenti acustici ed altri più rock, tra applausi e un filo di commozione, tra sorrisi e batticuori, Dodi ha presentato il nuovo brano che non fa parte della discografia dei Pooh ma che ha scritto di recente musicando un testo dell’amico Giorgio Faletti (tra l’altro compagno di scorribande sulle piste autmobilistiche), una canzone molto intensa intitolata Un’anima.
Non è mancato, verso la fine, il “momento karaoke” , inevitabile con un pubblico così partecipe e affettuoso, in cui molti dei presenti hanno scoperto con piacevole stupore di ricordare a memoria le parole di alcune “Perle” che non riascoltavano magari da venti o trent’anni, ma che si erano fissate nella memoria tanto quanto i grandi successi.
Infine, l’abbraccio del pubblico ha restituito agli artisti un po’ di quelle dolci emozioni che un concerto così  particolare e intenso ha saputo risvegliare in ognuno ed è stato bello, alla fine della serata, lasciare tutti il teatro col sorriso, dopo gli interminabili applausi e i saluti  che sanno già di arrivederci.

Chiuso questo capitolo (ricordiamo che quella di Sacile è stata l’ultima di 18 date nei teatri di tutta l’Italia, da fine ottobre 2018) Dodi Battaglia ha infatti annunciato di essere già sul piede di partenza per una nuova avventura musicale: il prossimo tour estivo partirà prestissimo,  il 26 aprile da Chieuti in provincia di Foggia, e durerà tutta l’estate portando nelle piazze un altro pezzo di storia dei Pooh.

Si ringraziano AMC Eventi e comunicazione, il management dell’artista e il personale del Teatro Zancanaro per la gentilezza.

 

Scaletta del concerto di Sacile, 06.04.2019

  1. Io in una storia
  2. A un minuto dall’amore
  3. Aria di mezzanotte
  4. Classe ‘58
  5. Vienna
  6. Cara bellissima
  7. Mai dire mai
  8. Orient Express
  9. Una donna normale
  10. Santa Lucia
  11. Io sto con te
  12. In altre parole
  13. Oceano
  14. Come si fa
  15. E’ bello riaverti
  16. La nostra età difficile
  17. Sei tua, sei mia
  18. Cercami
  19. Uno straniero venuto dal tempo
  20. Dietro la collina
  21. Stella
  22. Senza musica e senza parole
  23. Padre a vent’anni
  24. E vorrei
  25. Inutili memorie
  26. Col tempo, con l’età e nel vento
  27. Un’anima (con testo di Giorgio Faletti)
  28. Fantasia
  29. Air India
  30. Fantastic fly
  31. Isabel
  32. Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla
  33. Scusami
  34. Quando lui ti chiederà di me
  35. Fotografie
  36. Linda
  37. Vita
  38. Buonanotte ai suonatori

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La cantautrice italiana Sarah Stride, affiancata da Kole Laca e Frank Martino, porta in scena il suo “Prima che gli assassini” sul palco del Biko di Milano.
E’ stato pubblicato nel novembre dello scorso anno il suo ultimo album “Prima che gli Assassini” che sta ricevendo grossi consensi nella stampa di settore. I primi due singoli “I Pensieri Assassini” e “L’Uomo d’Oro” sono stati presentati in anteprima rispettivamente da Billboard Italia e Rumore.

Ad aprire la serata Icaro Cade e Beffect.

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Ieri sera sono stati i Coma_cose a fare esplodere l’Alcatraz di Milano.
Sold-out nella loro città, con il loro pubblico, con il nuovo disco “Hype aura“, il duo milanese ha dato spettacolo senza risparmiarsi.

E dopo Padova, Firenze e Milano, il tour prosegue per Nonantola, Senigallia, Torino, Napoli, Modugno, per concludere a Roma.

La scaletta della serata:
Intro
Jugoslavia
Deserto
Via gola
French fris
Beach boys distorti
Pakistan
Cannibalismo
Golgota
Squali
Nudo integrale
Anima lattina
Mancarsi
A Lametta
S. Sebastiano
Mariachidi
Post-Concerto
Granata
Mancarsi

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Negli ultimi due mesi lo abbiamo visto naufrago sull’Isola dei Famosi intento ogni giorno a sopravvivere alla fame e agli attacchi dei Mosquitos ma il suo vero habitat è un altro, il palco e la musica.

Sto parlando di Riccardo Fogli, che eliminato dal Reality Show lo scorso lunedì, pare abbia già in programma una tournée per i prossimi mesi o almeno cosi sembrerebbe da un post pubblicato dalla pagina ufficiale della Color Sound.

Nessuna data di questo tour 2019 è stata ancora però annunciata, ma nel pomeriggio di oggi, 1 aprile, ha iniziato a girare nel web tra i gruppi di appassionati della sua musica la notizia di un suo concerto che si terrà il prossimo 31 agosto 2019 a Verona.

Un concerto speciale, di beneficienza dove tutto il ricavato sarà devoluto alla Onlus Piccola Fraternità Lessinia che da oltre trent’anni opera sul territorio a favore delle famiglie con disagi sociali e di persone non autosufficienti.

“MusicAbile” questo il nome della manifestazione avrà luogo quindi il prossimo sabato 31 agosto all’AGSM Forum, palazzetto dello sport di Verona sito in piazzale Atleti Azzurri d’Italia, 1.

L’inizio dell’evento è previsto alle ore 17 con la conduzione di Franco Oppini: ad esibirsi come ospiti prima del concerto di Riccardo Fogli saranno Marco Baruffaldi e Cris Brave.

Marco, è un ragazzo di 23 anni con la sindrome di down che si è fatto conoscere al grande pubblico grazie alla sua partecipazione a Tu Si Que Vales, durante la quale, commuovendo i presenti e il pubblico a casa, ha presentato il suo brano inedito “Siamo Diversi Tra Noi” contro il bullismo.

Anche Cris è un ragazzo di poco più di vent’anni, proveniente dalla provincia di Bergamo e affetto da tetraparesi spastica, che ama il rap e che ha dichiarato di essersi avvicinato a questo mondo dopo essere stato vittima di bullismo. I più lo hanno conosciuto dopo la sua esibizione in uno stadio San Siro sold out sul palco con Fedez e J-Ax.

Vero protagonista della serata con il suo concerto sarà quindi a partire dalle 21:30 Riccardo Fogli, che, reduce dall’Isola dei Famosi e dalla scorsa esperienza insieme al “fratellone” Roby Facchinetti, con il quale ha intrapreso una tournée che lo ha portato anche in Canada, molto probabilmente porterà sul palco i suoi più grandi successi.

I biglietti per assistere a questo concerto saranno disponibili a partire da venerdì 5 aprile presso Box Office – Verona in Via Pallone, 16 o online. Per maggiori informazioni contattare lo 0458011154 o visitare il sito www.boxofficelive.it

Il prezzo ridotto di 15€ + prevendita vuole essere proprio lo stimolo a partecipare a questa serata di beneficienza. Forse non ce ne rendiamo conto, ma spesso la musica può fare molto: Marco e Cris, capaci di mettere da parte i propri problemi nel momento in cui si esibiscono su un palco, ne sono un grandissimo esempio!

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Album tributo a fabrizio De André

È disponibile in pre-order “Faber Nostrum”, il disco tributo a Fabrizio De André, che uscirà il 26 aprile e che vede la partecipazione di alcuni dei nomi più influenti della nuova scena musicale italiana.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Massimo Bonelli di iCompany e la Fondazione Fabrizio De André Onlus. Come dimostrano i grandi numeri dello streaming, l’interesse per la figura di De André è viva più che mai, i temi trattati nei suoi brani sono ancora attuali e possono raccontare il mondo di oggi attraverso la voce di interpreti contemporanei.
Dori Ghezzi commenta così il progetto: «Sono senza dubbio favorevole a rivisitazioni che comportano scelte coraggiose e quasi spericolate, per poi scoprire, piacevolmente, che hanno ragione di esistere. Del resto, anche Fabrizio sentiva di volta in volta l’esigenza di sperimentare e innovarsi cercando di non ripetere se stesso. Queste operazioni oltretutto ci confermano che c’è sempre un forte punto di congiunzione e comprensione fra più generazioni e diversi linguaggi».

L’album è stato anticipato da “Inverno” nella versione interpretata dai Ministri e dal brano “Canzone dell’amore perduto” di Colapesce, uscito in occasione dei 20 anni dalla scomparsa del cantautore, l’11 gennaio.

Fino al giorno di uscita dell’album verranno rilasciati diversi contenuti speciali, raccolti nella landing page: https://fabernostrum.sonymusic.com/.

Questa la tracklist del disco (Sony Music / Legacy Recordings):

Gazzelle – Sally
Ex-Otago – Amore che vieni, amore che vai
Willie Peyote – Il bombarolo
Canova – Il suonatore Jones
CIMINI feat. Lo stato sociale – Canzone per l’estate
Ministri – Inverno
Colapesce – Canzone dell’amore perduto
The Leading Guy – Se ti tagliassero a pezzetti
Motta – Verranno a chiederti del nostro amore
La Municipàl – La canzone di Marinella
Fadi – Rimini
The Zen Circus – Hotel Supramonte
Pinguini Tattici Nucleari – Fiume Sand Creek
Artù – Cantico dei drogati
Vasco Brondi – Smisurata preghiera

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Thegiornalisti a Jesolo

I Thegiornalisti ripartono da Jesolo (Ve) con il “Love Tour 2019”  ormai quasi completamente sold out in tutte le date programmate nei palazzetti d’Italia.

Una partenza con botto e non solo per modo di dire: una caduta sul palco per Tommaso Paradiso che fortunatamente non ha avuto conseguenze se non un bello spavento, mentre i seimila spettatori del Palazzo del Turismo hanno continuato a cantare uno tra i piu noti successi: “Questa nostra stupida canzone d’amore”.

Da poco è stato annunciato che a fine estate varcheranno il Circo Massimo: il 7 settembre Tommaso Paradiso assieme a Marco Primavera e Marco Antonio Musella avranno l’onore di suonare nella prestigiosa area destinata fin’ora a ben pochi e rinomati artisti; sulla loro pagina Facebook con l’hashtag  #LOVEalMASSIMO invitano i fan all’acquisto dei biglietti già disponibili per l’evento.

Di seguito la scaletta, modificata rispetto alla prima parte del tour, e la fotogallery della serata.
Si ringrazia #Azalea.it

Intro 2019
L’ultimo giorno della terra
Senza
Vieni e cambiami la vita
Love
Il tuo maglione mio
Una casa al mare
Controllo
Sold out
Momento acustico TheGiornalisti
Fatto di te
Zero stare sereno
Milano Roma
Questa nostra stupida canzone d’amore
Momento acustico Tommy
Proteggi questo tuo ragazzo
Dr.House
Tra la strada e le stelle
New york
Riccione
Completamente
Felicità puttana
Saluti-Overture

 

 

L’altra sera Alice è giunta al Teatro delle Celebrazioni di Bologna con il suo “Viaggio in Italia”, tour che sta portando nei teatri con grande successo dalla scorsa stagione.
Cantautrice raffinata e splendida interprete di grande canzone d’autore, in questo spettacolo omaggia i giganti della musica italiana e propone anche qualche brano proprio tratto dalla sua ampia discografia, e naturalmente alcuni dei suoi più grandi ed indimenticabili successi.

Accompagnata sul palco da Carlo Guaitoli al pianoforte a coda e sintetizzatori, e da Antonello D’Urso (che ora è anche in tour con Luca Carboni) alle chitarre acustiche ed elettriche, Alice è elegantissima come sempre, e sorridente nonostante una fastidiosa influenza che non le permetterà in alcuni brani di dare il meglio di sé, ma che non farà assolutamente mai rimpiangere l’interprete di sempre.
Il concerto si apre con un trittico di brani da lasciare a bocca aperta, ed infatti in teatro non vola una mosca, tutti ascoltano con emozione parole note ed amate, presentate in una veste totalmente diversa ma sicuramente non meno emozionante delle versioni maschili originali.
Stiamo parlando di De André, De Gregori e Fossati, tanto per cominciare.
Le luci blu si accendono su Alice seduta alla tastiera, al centro del palco, che inizia ad intonare Un blasfemo, non proprio uno dei brani più “scontati” di Fabrizio De André, poi si alza e saluta sorridendo, quindi intona una dolcissima Atlantide e una ariosa Lindbergh. L’atmosfera è rarefatta, tutto tace in sottofondo, le luci non sono invadenti, il pubblico applaude alla fine dei brani e anche le luci dei telefonini sono spente o abbassate in modo da non disturbare gli artisti e i vicini di poltrona. Si prosegue con altre perle d’autore: Non insegnate ai bambini, quello che per Alice è forse il testamento di Gaber, poi due brani di Lucio Dalla, emozionanti non solo perché qui siamo proprio a Bologna, quindi è la volta di Guccini, con la sua Austwiz, “per scongiurare che la storia si ripeta”.

Segue un set di canzoni proprie, quindi un brano scritto da Mino Di Martino sull’amore divino, una poesia di Totò musicata splendidamente da Giuni Russo e due brani di Claudio Rocchi.
E’ solo dopo oltre la metà del concerto che Alice si appresta ad interpretare Battiato, quello che è stato da sempre il suo autore più amato e lei, per lui, voce d’eccezione e musa.
L’atmosfera è in crescendo, l’affetto degli spettatori si fa via via più palpabile, tra un brano e l’altro cominciano ad arrivare grida e fischi di approvazione, il pubblico si è ormai scaldato e accoglie la fatica di Alice con grande affetto e sostegno. Lei sorride, allarga le braccia, accoglie l’abbraccio del suo pubblico che la sostiene, e ricambia con un’interpretazione di rara intensità de La cura, perla tra le perle del maestro, al quale lei stessa alla fine dedica l’applauso.
L’educazione e il rispetto del pubblico in teatro è assolutamente degno di nota. Quella che all’inizio poteva apparire una platea un po’ troppo seria e compita, è invece attenta, rispettosa, e infine calorosa. Quando la cantautrice torna sul palco per i bis, le richieste sono tutte per Il vento caldo dell’estate e, ovviamente, Per Elisa. Alice sorride, con quel suo sorriso immenso e sincero, e accontenta i fan che oramai hanno raggiunto la zona sotto al palco, pronti per cantare con lei nel finale.
Un plauso va naturalmente anche ai musicisti, sempre precisi e impeccabili, attenti a non sovrastare, a non invadere, a non stravolgere. Ma la protagonista assoluta è lei, splendida donna che ha donato tantissimo alla nostra musica italiana e che forse non è stata mai gratificata abbastanza.

Come se bastasse Per Elisa a descriverla e a far emergere le sue doti eccezionali d’interprete!
No, Alice è molto altro, molto di più, e lo si scopre dal vivo ogni volta, e ogni volta di più. Assistere a un suo spettacolo è, oltretutto, anche una grande occasione per riconciliarci con quella parte di noi che forse non dà abbastanza peso alle emozioni, alla lentezza, alla bellezza e che invece ne ha maledettamente bisogno.

E allora applausi, di cuore, e grazie.

Si ringraziano Elisa Sitta /International Music e il personale del Teatro delle Celebrazioni per la gentilezza.

 ALICE, Viaggio in Italia

Scaletta Bologna 27/03/2019

Un blasfemo
Atlantide
Lindbergh
Non insegnate ai bambini
Almeno pensami
Il cielo
Auschswitz
Il contatto
Dammi la mano Amore
Morire d’Amore
‘A cchiù bella

L’umana nostalgia
La realtà non esiste
L’era del mito
I treni di Tozeur

Prospettiva Nevski
Nomadi
‘A cchiù bella
La cura
Veleni
Il sole nella pioggia

Il vento caldo dell’estate
Per Elisa

 

Reduci dalla bella esperienza sanremese con il successo di «Solo una canzone», gli Ex-Otago tornano in tour pronti a calcare i palchi dei più importanti club e teatri d’Italia.
Il loro attesissimo “Cosa fai questa notte?” tour 2019 parte da Torino il 30 marzo, dopo la data zero di Novara, per proseguire per tutto il mese di aprile in giro per l’Italia.

Di seguito le date del  “Cosa fai questa notte?” tour 2019:

28 marzo Novara, Phenomenon (data zero)
30 marzo Torino, Teatro della Concordia (sold out)
31 marzo Firenze, Tuscany Hall – ex Obihall
4 aprile Padova, Gran Teatro Geox
5 aprile Milano, Fabrique (sold out)
6 aprile Senigallia, Mamamia
9 aprile Bologna, PalaEstragon
10 aprile Roma, Atlantico
12 aprile Bari, Demodè

Ministri cover di Fabrizio De André

È in uscita il 26 aprile il disco tributo a Fabrizio De André intitolato “Faber Nostrum”, a cui hanno collaborato i nomi più influenti della scena musicale italiana.

Ministri hanno dato il loro contributo con una versione speciale di “Inverno”, disponibile in streaming dal 15 marzo.

«I classici sono canzoni che non hanno bisogno di presentazioni, sottotitoli, didascalie. Non sono per forza più significativi, né per forza più celebri. Semplicemente, hanno qualcosa, nella forma e nel contenuto, che sembra parlare di un tempo che non passa mai, e per questo arrivano subito. – raccontano i Ministri – Inverno è per noi un classico e il legame che stabilisce tra il passare delle stagioni e il dolore è qualcosa di cui non si parlerà mai abbastanza. L’abbiamo affrontata per la prima volta dal vivo a Rimini, in occasione dell’anniversario dell’omonimo album di Fabrizio e con lo stesso spirito solenne l’abbiamo portata in studio, insieme a Federico Mecozzi, che ha dipinto per noi sullo sfondo l’orchestra impetuosa che accompagna la canzone fino al suo spegnersi.»

Il brano dei Ministri fa seguito a “Canzone dell’amore perduto” di Colapesce, il primo singolo estratto dall’album, uscito l’11 gennaio in occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André.

A questo progetto tributo, coordinato da Massimo Bonelli di iCompany e condiviso da Fondazione Fabrizio De André Onlus, si sono uniti artisti del calibro di Artù, Canova, Cimini feat. Lo Stato Sociale, Colapesce, Ex-Otago, Fadi, Gazzelle, La Municipal, The Leading Guy, Ministri, Motta, Pinguini Tattici Nucleari, Vasco Brondi, Willie Peyote e The Zen Circus. 

Ascolta il singolo dei Ministri “Inverno”

Le Vibrazioni live al Forum di Assago Milano

Martedì 26 marzo Le Vibrazioni si esibiranno per la prima volta sul palco del Mediolanum Forum di Assago  (Milano) per celebrare i 20 anni di carriera.
Ospiti importanti affiancheranno la band durante la serata: Pierò Pelù, Achille Lauro, Samuel, Ministri, Enrico Nigiotti e Pierdavide Carone & Dear Jack.
Lo show, prodotto da 432 srl, sarà trasmetto in diretta da RTL 102.5 (media partner del live). Prima del concerto, speciale dj set di Billboard Italia con Stefano Fisico.
I biglietti sono disponibili su Ticketone.it

Il nuovo singolo “CAMBIA” è attualmente in programmazione nelle radio italiane. Il video rende omaggio al videoclip di “Dedicato a Te”, brano con cui Le Vibrazioni hanno conquistato il grande pubblico nel 2003: stessa location, stessa dinamica del percorso e stessi attori.

Le Vibrazioni nascono nel 1999 dall’incontro di quattro amici appassionati di rock e anni ’70: Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Marco Castellani e Alessandro Deidda. Nella primavera del 2003, con il singolo “Dedicato A Te” conquistano il successo. Nello stesso anno pubblicano il loro primo album, “Le Vibrazioni”, le cui vendite superano le 300.000 copie. Dopo 5 anni di silenzio, nel 2017 il gruppo torna ad esibirsi insieme, con la formazione originale. Nel 2018 sono tra i protagonisti del 68° Festival di Sanremo con il brano “Così Sbagliato”, contenuto poi nel disco “V”, che balza subito in testa alle classifiche radiofoniche. Seguono i due singoli “Amore Zen” e “Pensami Così”, che, insieme al brano sanremese, contano oltre 10 milioni di stream e 12 milioni di views su YouTube. Con oltre 26 singoli in classifica e 5 album all’attivo Le Vibrazioni sono tra le band più attive del panorama musicale italiano.

Pinguini Tattici Nucleari

Fuori Dall’Hype” è il nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, che anticipa l’album omonimo in uscita il 5 aprile per Sony e che arriva dopo “Verdura” e “Sashimi”.

I Pinguini Tattici Nucleari nascono nel 2012 e sono capitanati da Riccardo Zanotti (compositore di testi e musiche), Nicola Buttafuoco, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati.
Il gruppo prende forma tra i banchi di scuola, e accompagna l’adolescenza di tutti i membri del gruppo.
Hanno all’attivo 3 album, più di 7 milioni di views su Youtube e circa 20 milioni di streaming.

‘Fuori Dall’Hype è quella ballata che qualcuno ti mette in cuffia mentre attorno tutti ballano l’house. Un po’ alla “Il tempo delle mele”. L’ho scritta in un periodo di grande sconforto, perché pensavo che la musica non sarebbe mai stato il mio mestiere, come Venditti con la matematica. Allora ho voluto scrivere un pezzo che potesse essere “universale”, per tutti coloro che non si sentono all’altezza, ma si sentono appunto “fuori”.’ racconta Riccardo ‘Alla fine molto universale non è, perché la parola Hype mia nonna non la concepisce, per esempio. Lei pensa ancora che io nella canzone dica Agip e parli del benzinaio. Però io sono sicuro che col tempo capirà anche lei. Non è una canzone felicissima, a differenza delle altre canzoni dell’album, e penso che proprio per questo ci si collochi molto bene. Qualche lacrima tra le risate rende il tutto più buono, come un po’ di zucchero nel sugo.’

Il giorno dopo l’uscita del nuovo album, il 5 aprile, i Pinguini partiranno in tour. Qui le prime date.

06/04/19 _ PADOVA Hall (Sold Out)
11/04/19 _ VENARIA REALE (TO) Teatro della Concordia (Sold Out)
12/04/19 _ BOLOGNA PALAESTRAGON * (Sold Out)
13/04/19 _ FIRENZE Auditorium Flog (Sold Out)
15/04/19 _ MILANO Alcatraz (Sold Out)
17/04/19 _ ROMA Atlantico
19/04/19 _ AREZZO Karemaski
20/04/19 _ MODUGNO (Bari) Demodè Club
21/04/19 _ CESENA Vidia Rock Club
27/04/19 _ SENIGALLIA Mamamia
04/05/19 _ NAPOLI Casa della Musica Federico I

* la data prevista all’Estragon si sposta al PALAESTRAGON per via della grande richiesta di biglietti (quelli acquistati per l’Estragon restano validi)

Di cambi d’abito ne è bastato uno, perchè in fondo non è questo a renderla una signora della Musica Italiana e soprattutto una grande artista e ieri sera lo ha ampiamente dimostrato: sto parlando di Patty Pravo che ieri sera, con un concerto degno della sua eleganza, da Bergamo ha dato il via al suo Red Tour.

Un viaggio emozionante attraverso i suoi indimenticabili successi, da Se Perdo Te a E dimmi che non vuoi morire, intervallati da alcuni brani più recenti e soprattutto alcuni tratti direttamente del suo nuovo album: la ragazza del Piper ha conquistato i presenti al Creberg Teatro di Bergamo che l’ha ospitata per la prima tappa del suo tour che ora si snoderà per alcuni dei principali teatri italiani.

Una grande voce capace di emozionare e di portare alla mente alcuni dei ricordi più belli della vita dei presenti, ed un pubblico che ha partecipato attivamente durante tutta la durata del concerto. Molte le voci che si sono alzate scandendo infiniti complimenti e mostrando ammirazione verso la propria “Nico” nei momenti di silenzio tra un brano e l’altro: tra questi anche una signora che ha mostrato con orgoglio ed emozione (e più tardi anche fatto autografare) a Patty Pravo un 33 giri d’epoca, contenente uno dei brani sulle note del quale poi l’artista si è anche esibita. Uno spettacolo semplice ma completo, musica e luci hanno accompagnato e sottolineato ancora di più la presenza già di per se importante della Strambelli, un telo per proiettare il video del brano Un po’ come la vita che l’artista ha portato sul palco del Festival di Sanremo con Briga (con il quale ha “virtualmente duettato” anche ieri sera durante il concerto) e musicisti e coriste che hanno saputo rendere ancora più prezioso uno spettacolo in cui Patty è stata la regina indiscussa.

Non solo una bella voce, calda e piena, emozioni e ricordi, ma Patty Pravo ha saputo anche rendere magici quei momenti indispensabili per la riuscita del concerto di cambio tra un brano e l’altro, sapendo mostrarsi in tutta la sua simpatia e la sua ironia, coinvolgendo i presenti e rendendola cosi forse ancora più amata, proprio perchè vera.

Infiniti gli applausi al termine di ogni brano, le standing ovation e la riconoscenza sia da parte del pubblico che da parte di Patty “devo passare più spesso da queste parti” ha esclamato dopo uno dei tanti calorosi applausi.

Un concerto che ancora una volta è la dimostrazione che il tempo passa, le mode cambiano ed è vero che i nuovi generi e cantanti la fanno da padrone sulle grandi masse, ma i grandi artisti vengono sempre apprezzati e riconosciuti in quanto tali, e in quanto in grado di emozionarsi ed emozionare, anche dopo aver superato il mezzo secolo sempre sul palco!

A seguire una breve Photogallery dell’evento:

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