Le Yavanna dicono stop: il trio braidese si scioglie.

Le Yavanna dicono stop: il trio braidese si scioglie.

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Poco prima di suonare le note di “Hope there’s someone” di Anthony And The Jonhsons, Virginia Racca ha dato quella notizia, che solo alcuni in sala già sapevano: «Questo è l’ultimo concerto braidese delle Yavanna. E’ da tempo, molto tempo, che tutte noi tre sentiamo la forte spinta a prendere una decisione scomoda e difficile: quella di concludere la nostra esperienza come Yavanna. Ora finalmente siamo abbastanza coraggiose e mature per farlo. Siamo qui, quindi per comunicarvi che con la fine di questo 2014 anche Yavanna finirà».
Dunque dopo 7 anni arriva l’addio e la location scelta per l’annuncio è stata emblematica: la casa del commiato del Gruppo Verrua, un’importante impresa funebre della città.
«In realtà – come ha spiegato Letizia Racca – lo spettacolo era stato organizzato prima della decisione di separarci, ma abbiamo ritenuto che il tema della serata (la morte ndr) e il luogo (una sala per riti funebri ndr), fossero un buon motivo per comunicare la nostra scelta».
Il concerto acustico ha ripercorso un po’ tutto il repertorio del trio, salito agli onori delle cronache grazie all’edizione n.3 di X Factor, andata in onda nel 2009. La loro è sempre stata una proposta complessa, forse un po’ rivoluzionaria per entrare nel mainstream. Il carattere forte delle tre sorelle, tutte egualmente determinate ad imporsi, ha comunque consentito di proseguire in una collaborazione artistica interessante, sfociata nella pubblicazione dell’album “Intuito alchemico” che, a questo punto, rimarrà il primo e ultimo lavoro realizzato insieme. Lo stesso carattere che le ha unite, alla fine le ha separate. Il confronto acceso tra di loro le ha portate a dire basta, scegliendo di percorrere strade parallele, ma diverse.
Quanto al concerto, dobbiamo sottolineare come l’organizzazione sia stata curata dal Gruppo Verrua, che vuole in qualche modo “smitizzare” un luogo di dolore come la “casa del commiato”, trasformandola in una sala di incontro, dove potranno essere celebrati riti funebri, ma anche proposte serate musicali e culturali.

A cura di Vincenzo Nicolello

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