Kaiser Chiefs a Padova – 18 ottobre 2014 (foto e recensione concerto)

Kaiser Chiefs a Padova – 18 ottobre 2014 (foto e recensione concerto)

E’ un po’ la parabola della musica moderna: per avere successo occorre apparire in televisione. Per i Kaiser Chiefs, sta succedendo la stessa cosa. Con il loro primo album Employment, datato 2005, erano diventati una delle band di riferimento dell’indie-pop britannico: due milioni di dischi venduti, concerti sold out e grande popolarità. Poi il lento declino, con le “sole” 700 mila copie di Yours Truly, Angry Mob, il crollo delle 200 mila di Off with Their Heads e l’anonimato totale di The Future Is Medieval, che nemmeno entrò nelle classifiche di vendita. L’uscita dal gruppo del batterista e compositore Nick Hodgson sembrava aver dato il colpo di grazia alla fortuna dei Kaiser, che parevano destinati a sparire. Poi la chiamata del frontman, Ricky Wilson, alla trasmissione tv The Voice Uk ha sparigliato le carte, riportando la band agli antichi fasti con l’ultimo lavoro Education, Education, Education & War. L’album ha immediatamente conquistato il disco d’oro per le vendite Oltremanica, grazie anche una ritrovata verve compositiva.

In tutti questi alti e bassi, il fil rouge che ha sempre garantito la sopravvivenza del gruppo, è stato il grande feeling con il palco, le esibizioni dal vivo e la propensione all’intrattenimento. Così è stato anche ieri sera (sabato 18 ottobre) al Gran Teatro Geox di Padova, dove i ragazzi di Leeds hanno ricordato a tutti quanti cosa siano capaci di fare in un concerto.

Nell’ultima delle quattro date italiane (organizzazione D’Alessandro & Galli – Zed Live Entertainment), hanno sfondato con uno show memorabile. Una scaletta leggermente modificata da quella proposta nei primi tre concerti, ha reso omaggio, soprattutto ai primi due e all’ultimo album, ignorando quasi completamente, gli anni del declino. Wilson, non è stato in grado di stare fermo un solo attimo, animando il pubblico, correndo sui banconi del bar, bevendo birra, gin e champagne, ballando sulle pensiline delle uscite di sicurezza e, ovviamente cantando, senza mai perdere un colpo, parafrasando il titolo di una loro canzone.
Una performance divertente, durata poco più di un’ora. Sedici brani e tanta energia spesa, con i simpatici “siparietti” delle interviste ai fan e della festa per il compleanno del bassista Simon Rix.

La gente in sala ha dimostrato di gradire, accompagnando negli “eccessi” di Ricky e scatenandosi in un continuo crescendo, fino al bis, chiuso dall’immortale Oh My God, cantata all’unisono da tutto il Geox, sotto lo sguardo perplesso della security, forse abituata ad altre atmosfere, più ingessate e ovattate.
In apertura di serata si sono esibiti The Ramona Flowers, gruppo britannico, impegnati già da alcuni mesi a supporto di altre band come Bastille, Bombay Bicycle Club e che rivedremo in Italia a novembre per 3 date come opening act dei Lamb. Già perfettamente “rifiniti” musicalmente, anche se solo con un album all’attivo (“Dismantle and rebuilt”), presentano una miscela di melodia molto simile a quella degli U2 con inserti elettronici tipicamente della scena di Bristol, città da cui provengono.

La setlist della serata:
One more last song
Everyday I Love You Less and Less
Everything Is Average Nowadays
Ruffians on Parade
Caroline, yes
Never Miss a Beat
Na Na Na Na Naa
My Life
Coming Home
Modern Way
Bows and arrows
Ruby
I Predict a Riot
The Angry Mob

Encore:
Misery Company
Oh My God

Photogallery a cura di Vincenzo Nicolello

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