Yes a Milano (Foto e recensione concerto)

Yes a Milano (Foto e recensione concerto)

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Gli Yes arrivano in Italia per due appuntamenti che si inseriscono in un Tour Europeo chiamato “Farewell Tour”, partito da Oxford in Inghilterra e che terminerà il 5 giugno a Oslo, in Norvegia. Quando si parla di Farewell l’appuntamento diventa imperdibile e siamo stati invitati a seguire lo show di Milano. Un concerto attesissimo al Teatro della Luna e non c è location migliore per ascoltare comodamente seduti in poltrona i capolavori del progressive rock mondiale, un acustica perfetta, suoni puliti di brani che, oltrettutto, dal vivo non presentavano da molto tempo. Apprezzata da più generazioni, la musica degli Yes propone una fusione di progressive art-rock con dinamici contrasti strumentali e liriche astratte. Una di quelle band che, come i Pink Floyd o i Genesis, hanno fatto la storia del rock mondiale con più di 30 milioni di album venduti in tutto il mondo. La band ha eseguito integralmente i tre album “The Yes Album“, “Close to the Edge“,e “Going for the One“, quarantacinque anni di carriera in una botta sola, un viaggio all’interno del mondo degli Yes, attraverso le diverse epoche che la loro musica ha attraversato. Alle 21.20 inizia l’opera, si capisce subito dalle prime note della Gibson di Howe che non scherza, sul palco la band schiera al microfono Jon Davison, da circa un anno e mezzo nuova voce stabile degli Yes a sostituire Jon Anderson. Il concerto scorre veloce e piacevoli con brani da forti emozioni come “Yours is No Disgrace”, “I’ve Seen All Good People”, “Starship Trooper”, “Close to the Edge” “And You And I”, “Going for the One,” “Wonderous Stories,” “Awaken,” e molte altre grandi hit. Le due ore e mezza di live scorrono veloci senza pause, tutti attenti ai virtuosismi di Chris Squire e compagni, ma al ritorno sul palco per i il bis quando inizianio le note di Roundabout il pubblico non resiste e scatta in piedi per correre sotto palco ad applaudire una band che ha scritto la storia della musica mondiale.

La line-up
Questa la line-up dei concerti degli Yes in Italia nel 2014: Chris Squire (basso), Steve Howe (chitarra), Alan White (batteria). Rispetto alla formazione originale mancano soloJon Anderson e Rick Wakeman, due pezzi da novanta, degnamente sostituiti da Geoff Downes alle tastiere – già membro dei Buggles e degli Asia – e dall’americano Jon Davison – Glass Hammer e Sky cries Mary – alla voce.

Orientativamente la scaletta a presentato questi brani:
The Firebird Suite (Igor Stravinsky)
Close to the Edge
And You and I
Siberian Khatru
Going for the One
Turn of the Century
Parallels
Wonderous Stories
Awaken
The Yes Album
Yours Is No Disgrace
Clap
Starship Trooper
I’ve Seen All Good People
A Venture
Perpetual Change

Encore:
Roundabout

Live Report a cura di Marco Cometto

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