Tangerine Dream a Torino (Foto e recensione concerto)

Tangerine Dream a Torino (Foto e recensione concerto)

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Si chiude in Italia e proprio a Torino il PHAEDRA FAREWELL TOUR, l’imperdibile ultimo tour mondiale dei Tangerine Dream. Dopo 45 anni di presenza sulle scene e l’uscita di oltre 150 album, nominati 7 volte ai Grammy Awards, i Tangerine Dream, sono tutt’oggi considerati i pionieri del rock elettronico aprendo la strada al synth-pop degli anni ’80 e anticipando di quasi due decenni la stagione della new age. Definiti dal New York Times “The World’s Leading Synth Band”, i Tangerine dream, sono noti proprio per rivoluzionato la scena musicale, creando della nuova musica strumentale, nuovi suoni, nuovi effetti e tecniche di produzione.

Formatasi nel 1967 da Edgar Froese, i Tangerine Dream abbandonano gli strumenti rock tradizionali per concentrarsi solo sui sintetizzatori elettronici, tanto da portarli ad essere considerati tra i principali esponenti del krautrock e della musica cosmica oltre ad essere fonte di ispirazione per grandi pittori, fotografi, architetti per la realizzazione delle proprie opere.
Dopo vari cambi di lineup, attualmente la band è una sorta di collettivo musicale, in quanto edgar froese è rimasto l’unico membro stabile e si avvale della collaborazione di numerosi musicisti esterni.
Non c’è posto migliore del Teatro Colosseo di Torino, quindi, per farsi trasportare dalla musica di questa band: note che han la capacità di farti uscire da te stesso e dal tuo spazio per trascinarti dentro un viaggio, in un luogo sperduto, su uno strano pianeta lontano dal nostro.
Ascoltiamo il consiglio dello scrittore Paul Morley, in “Metapop”:

“Ero con questo suono, che sembrava il suono dell’amore, del sesso, dell’intossicazione, del futuro. La musica dei Tangerine Dream era per me l’esperienza più sessuale che si potesse desiderare”.

Infatti veniamo subito immersi in un vortice di dissonanze, echi, riverberi, rumori e distorsioni elettroniche, sospeso nel vuoto dell’assenza totale di ritmo. Una sensazione strana che fanno venire in mente le saghe spaziali di Isaac Asimov, oppure al magico balletto delle astronavi di “2001: Odissea Nello Spazio”, il capolavoro di Stanley Kubrick. Una quasi immersione nell’ abisso cosmico, che assomiglia molto da vicino al buio della mente, ai recessi più oscuri della psiche.
Il live che dura ben 3 ore, con una pausa di 20 minuti, ha ricostruito parte della storia della band, le canzoni sono state rivisitate per non annoiare mai il pubblico ma per renderlo il più partecipe possibile. Il teatro è pieno di attenti ascoltatori, coinvolti anche dall’ottimo gioco di luci e dalla scenografia molto ben curata dove ogni musicista ha avuto il suo spazio sia fisico che musicale.
E nonostante Edgar Froese mostri sul palco le sue debolezze di salute, non alzandosi mai dalla sua sedia, è riuscito in ogni caso a regalare uno spettacolo incantevole, e a confermare i Tangerine Dream come una delle migliori band di tutti i tempi, lasciando in dote alle generazioni successive un patrimonio di inestimabile valore.

Sul palco di Torino Edgar Froese (tastiere e chitarra), affiancato da: Thorsten Quaeschning (tastiere), Linda Spa (flauto, sassofono, tastiere), Iris Camaa (percussioni, batteria elettronica), Bernhard Beibl (chitarra) e Hoshiko Yamane (violino).

Setlist: First part:
Odd Welcome
Burning the Bad Seal
The Midnight Trail
Sorcerer Theme
Twilight in Abidjan
Hermaphrodite
Sleeping Watches Snoring in Silence
Song of the Whale, Part One: From Dusk
Horizon (Warsaw Gate Mix)
Sphinx Lightning

Second part:
Josephine the Mouse Singer
Logos (Extract)
Alchemy of the Heart
Grind
Warsaw in the Sun
Oriental Haze
Three Bikes in the Sky
Das Mädchen auf der Treppe
Marmontel Riding On A Clef
Trauma
Encore:
Phaedra 2005
Darkness Veiling The Night
Arcangelo Corelli’s La Folia
The Silver Boots of Bartlett Green

Live report e photogallery a cura di Marco Cometto

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