Jovanotti: gran finale per Lorenzo nei Palasport 2015/2016

Jovanotti: gran finale per Lorenzo nei Palasport 2015/2016

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Lunedì 18 e martedì 19 gennaio al Nelson Mandela Forum di Firenze si chiude il tour di  “Lorenzo nei palasport 2015/2106”.

Dopo 30 appuntamenti in tutta Italia, Lorenzo conclude nella sua Toscana il tour.

E’ stato senza dubbio l’anno di Jovanotti: Lorenzo 2015 CC è stato l’album più venduto dell’anno certificato Fimi cinque disco di platino. Sabato, Gli immortali, Pieno di vita hanno conquistato le radio: Lorenzo è l’artista più suonato dell’anno mentre L’ estate addosso è stato recentemente certificato doppio platino e Pieno di vita disco d’oro.

Dopo il tour di “Lorenzo negli stadi” che ha raccolto 500 mila spettatori durante l’estate 2015, Lorenzo si è subito messo al lavoro con la sua squadra per realizzare uno show completamente nuovo la cui l’unica matrice comune con gli stadi è la firma inconfondibile di Jova in ogni elemento che compone lo spettacolo.

L’intera energia che c’era negli stadi e anche di più è stata quindi racchiusa in uno show più concentrato e potente, qualcosa di nuovo, un “trip” sensoriale.

Appena scesi dal palco degli stadi abbiamo iniziato a pensare a come tradurre quella messa in scena nei palasport. – ha spiegato Lorenzo-  Era impossibile, è una questione di linguaggio, di grandezza del foglio, quella storia lì funziona in quello spazio, e io di ridurla non ne avevo nessuna voglia, volevo dare qualcosa di nuovo e di adatto ai palasport. Anche se il tempo per prepararlo era poco ce l’abbiamo messa tutta. La grande richiesta del pubblico e i sold-out che arrivavano facevano crescere la voglia e l’entusiasmo di fare qualcosa che fosse ancora meglio di quello che abbiamo messo in piedi l’estate scorsa“.

Mi rendo conto che i miei concerti stanno diventando qualcosa di nuovo anche per me, avverto un affetto e un’aspettative molto alte da parte della mia gente, del mio pubblico, e non mi sottraggo, anzi rilancio e moltiplico. La musica, specialmente oggi, e ancora più nello specifico in queste ore in cui sto iniziando questo tour, ha un valore amplificato nella mia percezione, è la costruzione di memoria collettiva, è uno spazio di libertà, è linguaggio universale, è battito che unisce, è gioia e intensità, e io ne sento il bisogno, per questo mi impegno a fare il miglior concerto che posso.”

Lo spettacolo comincia da dove ci siamo lasciati.

Questa volta Lorenzo e i suoi arrivano dalla Terra. La squadra di sgangherati formidabili supereroi di provincia, composta dagli 11 elementi che insieme ha vinto i 13 “match” estivi entra in scena con le luci accese, e sulle note di “E non hai visto ancora niente” comincia a pompare musica come un cuore gigante e motorizzato.

Saturnino al basso, Riccardo Onori alle chitarre, Christian Rigano alle tastiere e al computer, Franco Santarnecchi al piano, Gareth Brownalla batteria, Leo di Angilla alle percussioni, la riconferma del giovanissimo Daniele Bronzini alla chitarra, e la sezione dei fiati di Marco Tamburini: Antonello del Sordo alla tromba, Federico Pierantoni al trombone, Glauco Benedetti al susaphone (basso tuba), Mattia Dalla Pozza al sax.

Più di 26 brani totalmente riarrangiati; alcuni tratti da “Lorenzo 2015 CC” mai eseguiti dal vivo come “Libera” o “Pieno di vita”. Altri come “A te”, proposti in una forma suggestiva e adatta allo spazio più raccolto del Palazzetto, senza però rinunciare all’esplosione in brani come “Penso positivo” che porta una straordinaria botta di adrenalina funk al finale dello show che ci riconduce direttamente nel “chissaddove” di Lorenzo che è dove ci piace stare.

La specialità di Jovanotti è polverizzare il tempo, giocare con il linguaggio in un rimando continuo di riferimenti che finiscono per creare un iper-tempo e un iper-spazio dove le età scompaiono e ragazzi, adolescenti, bambini, coetanei di Lorenzo e qualche nonno si ritrovano dentro allo stesso flusso, che hanno loro stessi contribuito a creare.

Un bel momento è quello di “Musica” (il brano tratto dall’ultimo album realizzato con la collaborazione di Manu Dibango) dove Lorenzo, per la prima volta, abbandona lo spazio scenico per impossessarsi del banco audio che diventa un vero e proprio strumento creativo. E al centro del Palazzetto ritrova il suo primo mestiere, la grande passione a cui rende omaggio, dando vita ad un travolgente momento di DJ set.
Trasformeremo i palasport in spazi pulsanti, intimi, ad altissima intensità. Il concerto è diviso in onde emotive, un inizio da club, molto elettronico e tribale, buio, una parte centrale intima e romantica, teatrale, e un crescendo finale totalmente festaiolo e liberatorio tendente al funk”.

La cornice scenica è spettacolare e tutti i contenuti visual sono inediti. Il palco di Lorenzo offre sempre una prospettiva perfetta e occupa una superficie di 350 mq.

Disegnato in collaborazione con Giancarlo Sforza, che lavora con Lorenzo dal tour con Carboni del ‘92, lo stage prevede circa 300 mq di schermi complessivi ad alta risoluzione e una passerella che non è un consueto prolungamento, ma un palco vero e proprio, completamente ricoperto di “floor screen”.

Realizzato apposta per i Palasport il “walk screen” segue il racconto visual dello show proposto frontalmente in tre enormi schermi che sembrano comporre il centro visivo dello spazio scenico.
La forma esplosa del back screen crea una scomposizione dell’immagine o addirittura l’utilizzo separato delle porzioni dello schermo.
Al centro due americane sottolineano maggiormente la separazione tra gli schermi.

Gli schermi restituiscono l’immagine in diretta dello show ma soprattutto offrono un altro “nuovo” spettacolo parallelo a quello musicale. Stimolato dall’idea che video, musica e luci siano una “partitura” con un grande potenziale per questo inverno Lorenzo nei Palasport 2015/2016, propone immagini video completamente inedite dove nulla è stato riadattato e dove le emozioni sono nuove ed efficaci come per lo show negli stadi.
Il progetto illuminotecnico è curato da Andrew J. Pen, che collabora con Lorenzo dal tour di Safari e curatore dei light set di artisti come Van Halen, Linkin Park, Avril Lavigne, Backstreet Boys, Simple Minds.

Ne “E’ la scienza, bellezza”, sigla del Moto Gp 2015 di Sky, le immagini si arricchiscono del movimento dei due laser e ci regalano un omaggio all’amico nove volte campione del mondo Valentino Rossi che per Jovanotti è semplicemente Vale, il più grande di tutti, il più veloce, l’insuperabile.

In altri brani, come “Ragazza magica”, gli schermi rendono il palco un immenso videoclip in cui Jova “entra in diretta”. Come per “L’estate addosso” dove Lorenzo riassapora l’estate passate con l’ausilio di un gigantesco stereoscopio. O su “Dove ho visto te”, quando la passerella diventa una gigantesca tastiera di un pianoforte da suonare con i passi di tango. Oppure come in “Mi fido di te” dove appare sospeso in equilibrio su una corda che attraversa il palco centrale.

I video sono realizzati da Lorenzo con la sua straordinaria squadra di creativi. Tra questi ultimi in evidenza un nuovo capitolo della saga “Il dialogo tra la bionda e il gorilla” che Davide Toffolo, grande fumettista e cantante dei “Tre allegri ragazzi morti”, ha dedicato a Lorenzo e che nella sua prima parte negli stadi ha riscosso un successo straordinario proponendo un’installazione visiva apparentemente semplice e forse, proprio per questo, particolarmente emozionante.
Terra degli uomini” è accompagnata dalle immagini di Roberto Minervini (“Stop the pounding heart”), mentre “Gente della notte” si arricchisce con la particolarissima proiezione di neon alle spalle.

L’Alba” propone un percorso a ritroso con le immagini di “Casus belli” del giovane regista greco Yorgos Zois verso…l’alba, appunto! Poco prima di un eccezionale momento in cui Lorenzo usa il campionatore e un microfono come un vero strumento musicale per il set di Una tribù che balla/Tanto che culmina nel finale di Musica in cui viene letteralmente travolto dalla gente impossessandosi dei banchi della regia audio dello show.
La cosa che più mi sta a cuore è far divertire la gente, dargli qualcosa di forte e memorabile, fargli passare una serata pazzesca, portarli via dalle preoccupazioni, creare uno spazio e un tempo poetico e moderno, mai nostalgico, mai retró, che non sia staccato dalla realtà ma sia una lettura spettacolare della realtà, che infonda coraggio, allegria, emozione e senso del possibile”.

Questa una breve gallery con le foto dai concerti di Jovanotti:

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